giovedì 2 aprile 2020

Brani estratti del libro “Ti ho chiamato per nome” di Anselm Grün - 3

Il tuo nome ti rammenta il giorno del battesimo. Infatti sei stato battezzato col tuo nome. Aspergendo l'acqua su di te, il sacerdote ha pronunciato queste parole: «Alberto, ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo». 
Nel battesimo il tuo nome è stato legato a quello del Dio uno e trino. Il battesimo ti ha unito a Dio, tuo padre, che ti ha pensato e creato. 
Ha creato un'unione spirituale con Gesù che si è fatto uomo come te e ti accompagna come un fratello. E ti ha riempito di Spirito Santo, che trasforma ogni cosa dentro di te e ti ha ricolmato di vita e amore divini. 
Da quel momento partecipi della comunione con il Dio uno e trino. 
Non sei semplicemente in te stesso. Sei già in ogni momento nel Signore, immerso nell'amore divino.
Sei stato asperso con acqua. Ogni volta che ti fai il segno della croce con l'acqua benedetta ti viene ricordato il momento del battesimo. Il battesimo è la promessa che non seccherai mai, che non perderai mai il legame con la fonte dello Spirito Santo che zampilla dentro di te. Dissetandoti a questa fonte puoi lavorare molto senza sfinirti. Perché la fonte da cui attingi è inesauribile, poiché è divina. Lì avrai sempre voglia di vivere, potrai sempre essere creativo. La fonte dello Spirito Santo è in te. 
Ti ristorerà, guarirà le tue ferite e renderà feconda la tua vita.
L'acqua del battesimo significa anche qualcos'altro. Con l'acqua ci purifichiamo. Che cosa viene lavato via nel battesimo? 
Si tratta forse del peccato originale? E’ il peccato del singolo? E’ il sudiciume del mondo? 
Per me il lavacro attraverso l'acqua battesimale significa cancellare la patina che i nostri genitori applicano su di noi o noi stessi creiamo. 
La nostra pura immagine originaria viene offuscata da quanto padre e madre proiettano su di noi. In questo caso mia madre non mi percepisce come sono realmente. 
Vede piuttosto in me tutto ciò che non ha potuto sperimentare e mi spinge a vivere la sua esistenza non vissuta. 
Oppure i genitori vedono in me tutto ciò che hanno vietato a se stessi, i loro bisogni e le loro passioni rimosse. 
Così la loro immagine si sovrappone al mio io e offusca il mio pensiero e i miei sentimenti. 
Non crescerò mai nella forma che il Signore ha pensato per me. Il battesimo è la promessa che Dio laverà via questa patina. Spesso si tratta di una patina che creo io stesso. 
Non mi vedo come sono realmente, bensì attraverso gli occhiali della mia ambizione o dello svilimento e del disprezzo di me stesso. 
Anche questa patina va lavata via, affinché la pura immagine di Dio possa farsi visibile in me.
Il tuo onomastico vuole farti toccare l'immagine autentica che Dio ha disegnato di te. Segnati in modo consapevole con l'acqua benedetta e immagina come il Signore ti purifichi dalla patina con cui la vita ti ha intorbidato, come diventi più limpido e puro, chiaro e autentico. Ricordati del battesimo, in cui sei stato unto re, sacerdote e profeta. Hai una dignità regale. Sei un profeta. Hai qualcosa da comunicare a questo mondo che tu solo puoi annunciare. E sei sacerdote o sacerdotessa. Sei in grado di scoprire i segni di Dio in questo mondo. E hai la capacità di tramutare le cose terrene in divine, di accogliere lo Spirito di Dio che libera e guarisce.

- estratto da: “Ti ho chiamato per nome” di Anselm Grün, ed. Querininana - 



Puoi leggere nel nome di Dio e di Gesù il significato del tuo nome. Nel nome di Dio è espressa la sua essenza, in quello di Gesù la sua azione salvifica e redentrice. Oggi, giorno del tuo onomastico, medita sul nome di Dio che ti promette di essere sempre con te e dalla tua parte. 
Medita sul nome di Gesù attraverso la preghiera dedicata a lui. Sovrapponi il nome di Gesù al tuo. 
Non ti si rivelerà solo il vero significato del tuo nome. Sentirai anche come attraverso il nome di Gesù ritrovi te stesso, la tua essenza più vera, il tuo Io autentico creato da Dio. E forse allora potrai intuire anche tu qualcosa della “dolcezza” del tuo nome, del fatto che il tuo nome lascia in te un gusto piacevole, che il tuo nome è pieno di amore. 
Nel tuo nome si condensa l'amore di cui ti avvolge il Signore, riversandolo in te con lo Spirito Santo. 
Nel nome incontri l'amore che ti portano gli altri. Riversa nel tuo nome anche il tuo amore e la tua tenerezza. Pronunciando il tuo nome con amore dici di sì a te stesso e ti accetti. 
Nel pronunciare con tenerezza il tuo nome cresce l'amore per te stesso.
Il tuo nome ti conduce alla parte più intima di te stesso. Nel nome sei te stesso in modo assoluto. Tutti i nomi e i giudizi pronunciati dalla gente su di te svaniscono. Lì percepisci il tuo vero io, l'immagine autentica e incontaminata di Dio in te. Là dove tu sei tu, in modo assoluto, sei pieno di amore e di bontà come Gesù. Lì sei in armonia con te stesso. 
Vivi la pace, la forza vitale e la libertà. 
Sei redento, libero, limpido e puro, risanato e completo. Quando mediti sul tuo nome e senti il suo puro suono, si realizza ciò che sant'Ireneo ha detto della dignità umana: «Gloria dei - homo vivens = La gloria di Dio è l'uomo vivente». 
Quando nel Padre nostro dici «Sia santificato il tuo nome» prega Dio che la sua gloria divina rifulga anche nel tuo nome, che l'energia vitale del Signore fiorisca in te.

Brani estratti del libro “Ti ho chiamato per nome” di Anselm Grün
monaco benedettino – Ediz. Queriniana


Buona giornata a tutti. :-)


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