domenica 17 novembre 2019

Le donne forti: difficili ma speciali - Oberhammer Simona

Le donne forti le riconosci, non passano inosservate. 
Quando camminano senti la loro presenza, quando arrivano senti che qualcosa cambia. 
Non sono donne facili, perché non si accontentano, perché vogliono e cercano qualcosa di più. 
Non hanno paura delle sfide per trovare ciò che hanno nel cuore, non hanno paura nemmeno di soffrire per inseguire i loro ideali. 
Non vogliono piacere a tutti le donne forti, vogliono piacere soprattutto a se stesse. 
Quando le donne forti ti guardano non vedi solo i loro occhi. 
C'è qualcosa di più. 
È la loro anima che scorgi, ha il colore del sole e la luce della luna. 
Quando le donne forti si muovono non c'è solo il loro corpo ma ci sono anche i loro sogni, le loro speranze, la fiducia che hanno in se stesse e negli altri. 
Le donne forti non sono come tutti gli altri, ascoltano anche il loro lato più istintivo, ridono e piangono senza vergognarsi e se ne hanno voglia si siedono per terra o camminano scalze come se fosse la cosa più normale del mondo. 
Le donne forti non sono donne che non sbagliano mai, ma sono donne che affrontano i loro sbagli con la forza dell'anima. 
I fallimenti e le sconfitte diventano terreno fertile per imparare, per migliorare. Diventano il luogo dove l'anima trova gli spazi per crescere. 
Le donne forti sono in grado di vestirsi di niente ma di sembrare tutto. 
È la loro anima che le veste, è la forza di se stesse che le circonda. Ed è proprio questa loro presenza, a volte difficile, che merita di averle conosciute.

Simona Oberhammer -
dal libro "La forza delle donne" di Simona Oberhammer



Se la regola del gioco è barare bisogna ammettere di ingannarsi per vincere...


«Non mi pare che stiano giocando con lealtà,» protestava Alice, «e poi battibeccano tutti con quanto fiato hanno in gola che uno non riesce neanche a sentire la propria voce... e le regole poi, così imprecise, ammesso che ce ne siano, non le rispetta nessuno...». 

Alice come la nostra consapevolezza finalmente cresce: decide di affrontare la Regina di Cuori (la legge morale imposta dal sociale) che offesa intima di mozzarle il capo, ma Alice ormai è tornata alle dimensioni reali e non teme nulla "Non siete che un mazzo di carte!" e a queste parole tutto il mazzo si alza in aria e ridiscende in picchiata su di lei: infatti quando sei diverso, quando sei originale, quando sei consapevole, il mondo ti viene addosso, le carte (le regole o leggi sociali o morali) ti giudicano, vogliono calpestarti. Alice cresce con le sue vesti, simbolo della personalità, per cui la sua gonna spazza il tavolo della giuria facendo cadere tutti i giurati. Dopo poco è diventata così grande che non si preoccupa più di re e regine ritrovando la giusta misura della realtà: "non siete altro che un mazzo di carte". 
E' diventata adulta, non teme giudizi, ha un autostima, sa guidarsi e reggersi da sola, può tornare nel mondo che la gente irreale chiama reale.




Buona giornata a tutti. :-)



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