sabato 5 gennaio 2019

papa Benedetto XVI - dall' Omelia della Santa Messa nella Solennità della Epifania del Signore - 06 gennaio 2006 -

La luce che a Natale brillava nella notte illuminando la grotta di Betlemme, dove restano in silenziosa adorazione Maria, Giuseppe ed i pastori, oggi risplende e si manifesta a tutti. 
L'Epifania è mistero di luce, simbolicamente indicata dalla stella che guidò il viaggio dei Magi. 
La vera sorgente luminosa, il "sole che sorge dall'alto" (Lc 1,78), è però Cristo. Nel mistero del Natale, la luce di Cristo si irradia sulla terra, diffondendosi come a cerchi concentrici. Anzitutto sulla santa Famiglia di Nazaret: la vergine Maria e Giuseppe sono illuminati dalla divina presenza del Bambino Gesù. La luce del Redentore si manifesta poi ai pastori di Betlemme, i quali, avvertiti dall'angelo, accorrono subito alla grotta e vi trovano il "segno" loro preannunciato: un bambino avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia (Lc 2,12) ...
Il fulgore di Cristo raggiunge infine i Magi, che costituiscono le primizie dei popoli pagani. Restano in ombra i palazzi del potere di Gerusalemme, dove la notizia della nascita del Messia viene recata paradossalmente proprio dai Magi, e suscita non gioia ma timore e reazioni ostili. 
Misterioso disegno divino: "la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie" (Gv 3,19).
Ma che cos'è questa luce? 
E' solo una suggestiva metafora, oppure all'immagine corrisponde la realtà? L'apostolo Giovanni scrive nella sua Prima Lettera: "Dio è luce e in lui non ci sono tenebre" (1Gv 1,5); e più avanti aggiunge: "Dio è amore". 
Queste due affermazioni, unite insieme, ci aiutano a meglio comprendere: la luce, spuntata a Natale, che oggi si manifesta alle genti è l'amore di Dio, rivelato nella Persona del Verbo incarnato. Attratti da questa luce, giungono i Magi dall'Oriente. Nel mistero dell'Epifania, dunque, accanto ad un movimento di irradiazione verso l'esterno, si manifesta un movimento di attrazione verso il centro, che porta a compimento il movimento già iscritto nell'Antica Alleanza. 
La sorgente di tale dinamismo è Dio, Uno nella sostanza e Trino nelle Persone, che tutto e tutti attira a sé. 
La Persona incarnata del Verbo si presenta così come principio di riconciliazione e di ricapitolazione universale (Ef 1,9-10). 
Egli è la meta finale della storia, il punto di arrivo di un "esodo", di un provvidenziale cammino di redenzione, che culmina nella sua morte e resurrezione...
- papa Benedetto XVI - 
dall' Omelia della Santa Messa nella Solennità della Epifania del Signore - 06 gennaio 2006 -


Una mela, o un piccolo mandarino, una noce nella calza erano sufficienti a farci sentire felici.


Zitti, zitti, presto a letto
la Befana è qui sul tetto,
sta guardando dal camino
se già dorme ogni bambino,
se la calza è ben appesa,
se la luce è ancora accesa!
Quando scende, sola, sola,
svelti sotto alle lenzuola!
Li chiudete o no quegli occhi?
Se non siete stati buoni
niente dolci, nè balocchi,
solo cenere e carbone!


Buona giornata a tutti. :-)

Tanti auguri alle mie befanine... Francesca, Laura, Daniela




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