domenica 2 dicembre 2018

Avvento significa saper attendere - Dietrich Bonhoeffer

Così ci inoltriamo nell’Avvento, il tempo che da’ forma ad ogni attesa.

Festeggiare l'Avvento significa saper attendere: attendere è un'arte che il nostro tempo impaziente ha dimenticato. Esso vuole staccare il frutto maturo non appena germoglia; ma gli occhi ingordi vengono soltanto illusi, perché un frutto apparentemente così prezioso è dentro ancora verde, e mani prive di rispetto gettano via senza gratitudine ciò che li ha delusi. Chi non conosce la beatitudine acerba dell'attendere, cioè il mancare di qualcosa nella speranza, non potrà mai gustare la benedizione intera dell'adempimento.
Chi non conosce la necessità di lottare con le domande più profonde della vita, della sua vita e nell'attesa non tiene aperti gli occhi con desiderio finché la verità non gli si rivela, costui non può figurarsi nulla della magnificenza di questo momento in cui risplenderà la chiarezza; e chi vuole ambire all'amicizia e all'amore di altro, senza attendere che la sua anima si apra all'altra fino ad averne accesso, a costui rimarrà eternamente nascosta la profonda benedizione di una vita che si svolge tra due anime.
Nel mondo dobbiamo attendere le cose più grandi, più profonde, più delicate, e questo non avviene in modo tempestoso, ma secondo la legge divina della germinazione, della crescita e dello sviluppo.

- Dietrich Bonhoeffer -
da: "Voglio vivere questi giorni con voi", a cura di M. Weber, Editrice Queriniana, Brescia 2007, p. 37
anche: Ia domenica di Avvento, 2 dicembre 1928



“L’attesa, l’attendere è una dimensione che attraversa tutta la nostra esistenza personale, familiare e sociale. L’attesa è presente in mille situazioni, da quelle più piccole e banali fino alle più importanti, che ci coinvolgono totalmente e nel profondo...
Si potrebbe dire che l’uomo è vivo finché attende, finché nel suo cuore è viva la speranza. E dalle sue attese l’uomo si riconosce: la nostra "statura" morale e spirituale si può misurare da ciò che attendiamo, da ciò in cui speriamo...”.

- papa Benedetto XVI -
dall’ “Angelus del 28 novembre 2010”



Tempo di venuta. 

Di sorprendente novità. 

Il tempo liturgico che più mi corrisponde, 
tempo di presagi e di profezia, 

di inizi e di incompiutezza, 
tempo di invocazione.


Un giorno avrà fine l'attesa, 
che io veda il Tuo sorgere, già qui. 

Nella penombra che è la vita.


- Franca Negri -



 Buon Avvento....




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