venerdì 16 novembre 2018

San Giuseppe Moscati preghiera d'intercessione e d'indulgenza 16 novembre 2018

O Padre del cielo, che hai dato come stella di orientamento al nostro tempo San Giuseppe Moscati, esempio luminoso di sapienza e di carità, da tutti imitabile sulle cattedre della scienza come negli umili impegni della vita sociale, noi Ti ringraziamo.

Ascolta ora la sua voce che intercede per noi e dona anche a noi il Tuo Spirito che animò lui. 

Spirito di sapienza e di scienza, di amore e di fortezza, perché purificati dal male e staccati dal mondo delle cupidigie, restiamo fedeli alla nostra vocazione cristiana e diveniamo testimoni del Vangelo e portatori di luce, di speranza, di conforto a quanti nell'ignoranza o nell'errore, nell'indigenza e nelle malattie hanno bisogno della carità fraterna.

Te lo chiediamo per Gesù Cristo, nostro Signore, che nell'Eucarestia alimentò in sé ogni giorno il Santo e alimenta noi pure per la vita nel tuo Regno.

Concediamo l'indulgenza parziale. 
                   
- Corrado Card. Ursi -
Napoli  




[Poesia anonima, ispirata da una testimonianza del dott. Giovanni Cattatelli, pubblicata dall’Osservatore Romano della Domenica, del 23-11-1975]

 « Ti spiace accompagnarmi? »
Sentì chiedersi lo studente
dal giovane Primario
a cui riconosceva tutta Napoli,
un prestigio già fuor dell'ordinario
per aver legato saldamente
alla Scienza la Fede più fervente.

« Non è per esercizio di diagnostica
che desidero averti insieme a me.
Le discussioni sopra i casi clinici
le sai fare benissimo da te.
Vorrei che,
da cristiano già temprato,
tu vedessi
l’autentico “malato” ».

Si avviarono in un dedalo di vicoli
stretti e fangosi, non senza disagio.
Poi, dentro il corridoio di un tugurio,
(il professor Moscati più a suo agio
per la pratica certo dell'ambiente;
un poco più a tentoni lo studente),

si spinsero all'estremo pianerottolo
contemplando uno squallido spettacolo:
un uomo dall'aspetto cadaverico,
sopra una branda retta per miracolo,
fissò lo sguardo sopra il professore,
quasi in attesa del suo salvatore.

Il quale, prontamente inginocchiatosi
presso il giaciglio come ad un rituale,
conchiuse un minuzioso esame clinico
con la puntura di un medicinale,
furtivamente alla famiglia ansiosa,
lasciando anche un'offerta generosa.
Poche parole al bravo allievo espressero
il senso di quel gesto (abituale al Maestro)
e so quanto ne orientarono
l'esimia attività professionale:
« Ricordalo: tu hai visto nettamente

l'immagine del CRISTO Sofferente! ».



Preghiamo:

O San Giuseppe Moscati, medico e scienziato insigne, che nell'esercizio della professione curavi il corpo e lo spirito dei tuoi pazienti, guarda anche noi che ora ricorriamo con fede alla tua intercessione.

Donaci sanità fisica e spirituale, intercedendo per noi presso il Signore.

Allevia le pene di chi soffre, dai conforto ai malati, consolazione agli afflitti, speranza agli sfiduciati.

I giovani trovino in te un modello, i lavoratori un esempio, gli anziani un conforto, i moribondi la speranza del premio eterno.

Sii per tutti noi guida sicura di laboriosità, onestà e carità, affinché adempiamo cristianamente i nostri doveri, e diamo gloria a Dio nostro Padre. Amen.

La morte, per i cristiani, è la nascita al Cielo e per questo le feste dei santi si celebrano nel giorno della loro dipartita dal mondo. 
La sua festa liturgica si celebrava il 16 novembre, il Martirologio Romano del 2001 lo riportò invece al dies natalis del 12 aprile. Il 16 novembre del 1930, i resti mortali del Santo furono trasferiti nella chiesa del Gesù Nuovo e, in questo stesso giorno, nel 1975, fu beatificato dal Beato Paolo VI, papa.



Ricorda sempre che vivere 
è missione, 
è dovere, 
è dolore! 
Ognuno di noi deve avere il suo posto di combattimento.


- San Giuseppe Moscati  -


Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it


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