martedì 20 novembre 2018

Dipendere da un altro essere umano per raggiungere la felicità - Padre Anthony De Mello

L' amore perfetto 

Tutti noi dipendiamo gli uni dagli altri per ogni genere di cose, non è vero? Dipendiamo dal macellaio, dal fornaio, dal fabbricante di candele. Interdipendenza. Benissimo! 
Abbiamo organizzato la società in questo modo e assegniamo funzioni diverse a persone diverse per il benessere di ciascuno, così da funzionare meglio e vivere in modo più efficiente - o almeno speriamo che sia così. 
Ma dipendere da un altro psicologicamente - dipendere da un altro emotivamente - cosa comporta? Significa dipendere da un altro essere umano per raggiungere la felicità.
Pensateci sopra. 
Perché se dipendete da altre persone, il passo successivo, ne siate coscienti o meno, sarà esigere che altre persone contribuiscano alla vostra felicità. 
Poi ci sarà un ulteriore gradino, paura, paura della perdita, paura dell'alienazione, paura di essere respinti, controllo reciproco.
L'amore perfetto esclude la paura. Dove c'è amore non ci sono pretese, aspettative, dipendenza. 
Io non esigo che voi mi facciate felice; la mia felicità non alberga in voi. 
Se mi doveste lasciare, non mi sentirei dispiaciuto per me stesso; godo immensamente della vostra compagnia, ma non mi abbarbico a voi.
Godo della vostra compagnia sulla base del non-abbarbicamento. Non siete voi, ciò di cui godo; è qualcosa di più grande di voi e di me.
E’ qualcosa che ho scoperto, una sorta di sinfonia, una sorta di orchestra che suona alla vostra presenza, ma quando voi ve ne andate, l'orchestra non smette. 
Quando incontro qualcun altro, suona un'altra melodia, altrettanto deliziosa. E quando sono solo, continua. Ha un grande repertorio, e non cessa mai di suonare.
Il risveglio è tutto qui.

- Padre Anthony De Mello -
da: "Messaggio per un’aquila che si crede un pollo", p. 60-61, Ed.Piemme





Pensate alla vostra solitudine. 
La compagnia umana potrebbe mai eliminarla? 
Servirebbe solo da distrazione. 
Dentro c’è un vuoto, non è vero? E quando il vuoto viene alla superficie, cosa si fa? 
Si fugge, si accende la televisione, si accende la radio, si legge un libro, si cerca la compagnia umana, il divertimento, la distrazione. 
Lo fanno tutti. È un gran business, oggi, un’industria organizzata per distrarci e intrattenerci.

- Padre Anthony De Mello -

Il testo è di F. L. Sully - Prudhomme , 1839-1907, premio Nobel per la Letteratura nel 1901



Buona giornata a tutti. :-)




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