Seguendo Gesù, Pietro è stato deluso tre volte.
Immagino che sia stato deluso quando Gesù l'ha chiamato; una parte di lui doveva rimpiangere la sua vita di pescatore e la sua vita familiare. Ma il suo amore per Gesù e la sua speranza gli hanno permesso di superare questa prima delusione.
Poi è stato deluso perché Gesù non era esattamente come lui avrebbe voluto che fosse. Avrebbe preferito un Gesù profetico e messianico, che non gli lavasse i piedi e non parlasse di morire.
Infine, la sua più grande delusione è stata che Gesù accettasse di diventare debole e di morire, e allora l'ha rinnegato.
Sono le tre delusioni della vita comunitaria.
La prima delusione, che è sicuramente la meno difficile, è quando vi si entra.
Ci sono sempre in noi delle parti che restano attaccate ai valori che si sono lasciati.
Ci sono sempre in noi delle parti che restano attaccate ai valori che si sono lasciati.
La seconda delusione è quella di scoprire che la comunità non è così perfetta come si era creduto, che ha delle debolezze e dei difetti.
L'ideale e le illusioni cadono, si è davanti alla realtà.
L'ideale e le illusioni cadono, si è davanti alla realtà.
La terza delusione è la più dolorosa, quando ci si sente mal compresi e perfino respinti dalla comunità, quando per esempio non si è rieletti responsabili, o non ci vengono date le funzioni che avevamo sperato.
E questa terza delusione ne porta un'altra, quando si sentono sorgere in noi la collera e le frustrazioni.
E questa terza delusione ne porta un'altra, quando si sentono sorgere in noi la collera e le frustrazioni.
Per arrivare all'integrazione totale in una comunità, occorre saper passare attraverso le diverse delusioni che sono tutte dei nuovi approfondimenti, dei passaggi verso la liberazione interiore.
- Jean Vanier -
Chi non ha patria all’est come all’Ovest è
colui che riconosce la presenza di Cristo...nella propria vita, nella trama dei
propri rapporti dentro la società in cui vive; e La riconosce fino al punto che
è tale presenza a determinare la sua modalità di percezione, di vedute , di
giudizio su tutta la realtà.
- don Luigi Giussani -
Io amo il mio prossimo quando voglio appassionatamente che egli viva, di quella vera vita, unica per lui, che egli riceve da Dio, il solo Padre.
Io amo il mio prossimo quando voglio appassionatamente che egli viva, di quella vera vita, unica per lui, che egli riceve da Dio, il solo Padre.
Io mi impegno a servire il suo camminare in
quella vita, a non avere progetto alcuno su di lui, alcuna volontà se non che
viva quella vita che gli appartiene.
Buona giornata a tutti. :-)
Solamente G R A Z I E
RispondiElimina^_______________^
Ciao Mary! Anche tu delusa dalla comunità? Dalla famiglia? Siamo in tante. Coraggio!! Andiamo avanti.
RispondiEliminaUn abbraccio fortissimo.
Stefania