sabato 17 marzo 2018

Padre Pio da Pietrelcina e San Giuseppe


Padre Pio da Pietrelcina fu grande devoto non solo di Maria Santissima (che onorava quotidianamente con la recita di molte corone del Santo Rosario), ma anche di San Giuseppe, casto sposo della Vergine e padre putativo di Gesù.
Ecco come viene descritta, in un testo dedicato al santo cappuccino, la grande devozione che il frate stigmatizzato nutriva verso il santo Patriarca:
"Padre Pio ammirò sempre la grandezza spirituale di San Giuseppe.
Imitò le sue virtù e a lui ricorse nei momenti più difficili della sua vita ottenendo ogni volta grazie e favori celesti.
Egli, come San Giuseppe, pur senza esserlo nell'ordine naturale, si sentiva padre ed avvertiva il peso dei diritti e dei doveri della paternità spirituale.
Perciò si rivolgeva a questo santo, con fiducia, preghiere per i figli e le figlie del suo spirito".
Scriveva il Santo Cappuccino:
"Prego San Giuseppe che, con quell'amore e con la generosità con cui custodì Gesù, custodisca l'ania tua e come lo difese da Erode, così difenda l'anima tua da un Erode più feroce: il demonio!
Il Patriarca San Giuseppe abbia per te tutt quella cura che ebbe per Gesù: ti assista sempre con il suo valevole patrocinio e ti liberi dalla persecuzine dell'empio e superbo Erode, e non permetta giammai che Gesù si allontani dal tuo cuore".
E San Giuseppe gratificò Padre Pio con singolare assistenza e visioni straordinarie.
Nel gennaio 1912 confidò al padre Agostino da San Marco in Lamis: 
"Barbablù non si vuole dare per vinto.
Ha preso quasi tutte le forme.
Da vari giorni in qua mi viene a visitare assieme con altri suoi satelliti armati di bastoni e di ordigni di ferro e quello che è peggio sotto le proprie forme.
Chi sa quante volte mi ha gettato dal letto trascinandomi per la stanza.
Ma pazienza!
Gesù, la Mammina, l'Angioletto, San Giuseppe ed il padre San Francesco sono quasi sempre con me." (Epist. I, p.252).
Allo stesso padre Agostino, il 20 marzo 1912, Padre Pio scrisse:
"Ieri, festività di San Giuseppe, Iddio solo sa quante dolcezze provai, massime dopo la messa, tanto che le sento ancora in me.
La testa ed il cuore mi bruciavano; ma era un fuoco che mi faceva bene." (Epist. I, p. 265).
Padre Onorato Marcucci, che fu uno degli assistenti di Padre Pio, negli ultimi anni della sua terrena esistenza, raccontava questo episodio.
Un pomeriggio del mese precedente a quello della morte del venerato Padre, egli si trovava con lui nella veranda accanto alla cella n. 1, in attesa di accompagnarlo in sacrestia per la funzione serale.
Era un mercoledì, giorno consacrato a San Giuseppe, e Padre Pio non si decideva a muoversi.
Ritto davanti a un quadro del glorioso Patriarca, affisso alla parete, il venerato Padre sembrava in estasi.
Trascorso un po' di tempo, padre Onorato gli disse:
"Padre, devo ancora attendere? Vogliamo andare? Siamo oltre l'orario".
Ma le sue domande rimasero senza risposta.
Padre Pio continuava a contemplare il glorioso Patriarca.
Finalmente, dopo un ennesima domanda del padre Onorato, che lo scosse per un braccio, Padre Pio esclamò: "Vedi! Vedi! Com'è bello San Giuseppe!"
Si avviarono alla sacrestia.
Nella sala San Francesco incontrarono il padre sacrista, il quale chiese loro: "Come mai tanto ritardo?"
Padre Onorato rispose: "Oggi Padre Pio non voleva staccarsi dal quadro di San Giuseppe."
Padre Pio invitava sempre i suoi figli spirituali ad avere verso San Giuseppe una sincera e profonda devozione, così ricca di insegnamenti, di conforto e di grazie.
Sembra di risentire ancora la sua voce:
"Ite ad Joseph! Andate a Giuseppe con fiducia estrema, perché anch'io, come santa Teresa d'Avila, non mi ricordo d'aver chiesto cosa alcuna a San Giuseppe, senza averla prontamente ottenuta."


"Mettiti spesso alla Presenza di Dio e offri a Lui tutte le azioni, nonchè tutte le sofferenze. Non sono contrario che nelle sofferenze tu ti astenga dal lagnarti, ma desidererei che lo facessi col Signore, con uno spirito filiale, come lo farebbe un tenero fanciullo con sua madre; e purché si faccia amorosamente, non è mal fatto di lagnarsi, di essere sollevati. 
Fallo pure con amore e rassegnazione tra le braccia della Volontà di Dio."

- San Pio da Pietrelcina -









"Gesù mi dice che nell'amore è Lui che diletta me; nei dolori invece sono io che diletto Lui. 
Ora desiderare la salute sarebbe andare in cerca di gioie per me e non cercare di sollevare Gesù. Sì, io amo la Croce, la Croce sola. L'amo perché La vedo sempre alle spalle di Gesù. Oramai Gesù vede benissimo che tutta la mia vita, tutto il mio cuore è votato tutto a Lui ed alle Sue pene.


Deh! Padre mio, compatitemi se tengo questo linguaggio: Gesù solo può comprendere che pena sia per me, allorché mi si prepara davanti la scena dolorosa del Calvario..."

- San Pio da Pietrelcina -



Oggi 17 Marzo 2018 Papa Francesco si recherà in visita pastorale a Pietrelcina, nei luoghi legati a Padre Pio, diocesi campana di Benevento, in occasione del centenario dell’apparizione delle stimmate di San Pio.

La devozione per il santo unisce i fedeli di tutto il mondo. Padre Pio è stato canonizzato il 16 maggio 2002.
Subito dopo papa Francesco si trasferirà a San Giovanni Rotondo, nella diocesi pugliese di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, per celebrare il 50esimo anniversario della morte del frate indicato come "icona" di misericordia durante l'ultimo Giubileo, modello per tutti i confessori. 
Il Papa ne volle infatti esporre le spoglie mortali nella Basilica di San Pietro insieme a quella dell'altro cappuccino San Leopoldo Mandiç, al culmine dell'Anno Santo, per l'adorazione dei fedeli.


Padre Pio aiutaci e proteggici. A Te ci affidiamo. 






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