sabato 12 agosto 2017

Sofferenza che trasfigura (4) - don Marino Gobbin

Ti offro tutto me stesso

A Te apro il mio cuore, o Signore, per offrirti tutto ciò che ho. 
Lo so non è molto, accetta quello che ho: 
Ti offro il mio cuore, affinché lo riempi del Tuo amore; svuotalo, o Signore, da tutto il marciume che c’è, riempilo della Tua grazia, dei Tuoi doni, riempilo della Tua Parola che è vita. Ti offro le mie mani, fa’ che ti possano servire nel prossimo. 
Ti offro le mie gambe, fa’ che ti possano portare in giro per il mondo. 
Ti offro la mia bocca, parla attraverso la mia bocca a tanta gente. 
Ti offro la mia anima purificala, o Signore, rendila pura, rendila bianca e candita come un giglio del prato, prenditi cura della mia anima, o Signore, modellala a Tuo piacimento. 
Ti offro il mio corpo, completa nel mio corpo il Tuo Sacrificio, uniscilo alle Tue sofferenze, inchiodalo sulla Croce, sono certo che mi farai partecipe della Tua gloria. Grazie, Signore.

Nino Baglieri (12.11.82)



Il card. Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, che ebbe occasione di incontrare e conoscere Nino Baglieri ha dichiarato: «Quando lo si incontrava dava la sensazione che fosse abitato dallo Spirito Santo… Celebrava l’anniversario della sua chiamata alla croce come gli altri celebrano l’anniversario del matrimonio o dell’ordinazione religiosa. Nino Baglieri è diventato un apostolo instancabile, una calamita di bontà, che ha attirato tantissimi giovani all’amore di Dio». 
Il grande Manzoni ha dichiarato che il Signore non ci dà sofferenze se non per prepararci godimenti maggiori. 
Talvolta Iddio ci prova con mano che sembra assai pesante. 
Ma il dolore è fecondo. 
Proprio il dolore viene assunto dal Divino Redentore per salvare le anime, per renderle buone e associarle alla sua Croce. 
E Nino questo ha sperimentato e consegnato alla Famiglia Salesiana, ai suoi fratelli secolari e alla Chiesa. 
Questa Croce segna, con sfumature diverse, preghiere e scritti. 
Ma è una croce luminosa, è una trasfigurazione, quasi un anticipo di paradiso dove ha voluto arrivare vestito con la tuta e le scarpe da ginnastica.

- Don Marino Gobbin -



Una vita di dolore e di amore

Quanti anni di sofferenza ha conosciuto il mio cuore! 
Anni di solitudine e di disperazione e con l’odio dentro il mio povero cuore: sono stati lunghi anni di preparazione per assaporare l’amore del Signore. Prima ho gustato il dolore che tormentava giorno e notte il mio cuore, non conoscevo pace, ne gioia, ne amore, e odiavo il mio corpo morto sdraiato sopra un letto, le mie gambe che non servono a niente, le mie mani che non possono toccare niente, la mia vita era una continua disperazione che il Signore ha fermato con il suo amore. 
Adesso la sofferenza non esiste più perché la gioia che dà il Signore è più grande della sofferenza. 
E il mio cuore che prima ha tanto sofferto, adesso esulta di gioia, adesso so perché vivo e sono felice di essere in queste condizioni perché ho trovato l’amore del Signore; ho capito il vero senso della vita, la vera vita: una vita senza il Signore non è vita, ma solo disperazione.

- Nino Baglieri - 
(19.8.1981)



Per Nino allo scadere dei cinque anni dalla morte indicati da Giovanni Paolo II come il tempo di silenzio, preghiera, riflessione e verifica, è iniziata l’indagine perché la Chiesa riconosca nel suo cammino di vita un cammino di santità. Il suo abbarbicarsi alla croce che per lunghi anni ha maledetto, è
diventato successivamente dono e trasfigurazione, grazia per lui e quanti hanno potuto accostarlo sia vivente sia attraverso i suoi scritti. 
Conoscerlo e pregarlo ci aiuterà non solo a superare le nostre personali e attuali sofferenze, ma anche aprire spiragli di luce in un mondo che ricusa e ottenebra la sofferenza perché indegna delle società evolute.

- Don Marino Gobbin -

Buona giornata a tutti. :-)


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