sabato 20 maggio 2017

La Sua, la nostra Messa - Chiara Lubich

Se tu soffri e il tuo soffrire è tale
che t’impedisce ogni attività,
ricordati della Messa.

Nella Messa Gesù,
oggi come allora,
non lavora, non predica:

Gesù si sacrifica per amore.

Nella vita si possono fare tante cose,
dire tante parole,
ma la voce del dolore,
magari sorda e sconosciuta agli altri,
del dolore offerto  per amore,
è la parola più forte,
quella che ferisce il Cielo.

Se tu soffri,
immergi il tuo dolore nel Suo.

Dì la tua Messa
e se il mondo non comprende
non ti turbare.

Basta ti capiscano Gesù, Maria, i santi.

Vivi con Loro
e lascia scorrere il tuo sangue
a beneficio dell’umanità:
come Lui!

La Messa!

Troppo grande per essere capita!

La Sua, la nostra Messa.

- Chiara Lubich -




Il tempo mi sfugge veloce,
accetta la mia vita, Signore!
Nel cuore ti tengo, è il tesoro
che deve informare le mie mosse.
Tu seguimi, guardami, è tuo
l’amare: gioire e patire.
Nessun raccolga un sospiro.
Nascosta nel tuo tabernacolo
vivo, lavoro per tutti.
Il tocco della mia mano sia tuo,
sol tuo l’accento della mia voce.
In questo mio cencio, il tuo amore
ritorni nel mondo riarso
con l’acqua, che sgorga abbondante
dalla tua piaga, Signore!
Rischiari, divina Sapienza
l’oscura mestizia di tanti,
di tutti. Maria vi risplenda.

- Chiara Lubich -



Non c'è cristiano senza la croce. 
Se non portiamo la nostra croce non possiamo seguire Gesù che sale al Calvario portando la sua croce. 
La croce è la radice della carità. 
Con essa abbiamo una vita solida, ben piantata, protetta contro le tempeste. Con essa si cammina sicuri. 
Due grandi amori deve possedere il nostro cuore: Maria come punto d'arrivo e la croce come mezzo per essere un'altra lei nel mondo, e adempiere i disegni di Dio. 

- Chiara Lubich -





Buona giornata a tutti. :-)

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