mercoledì 22 marzo 2017

La viltà dei forti - Gustave Thibon

I deboli pregano, per vivere hanno bisogno di pregare. 
I forti che non pregano li accusano di vigliaccheria. Ma sono più vili coloro a cui Dio ha fatto credito e che approfittano della riserva loro affidata per isolarsi nel loro orgoglio e ingiuriare Dio. 
Chi, avendo ricevuto in anticipo i doni della forza e dell’equilibrio e non avendo bisogno di mendicare ogni giorno il pane dell’anima, abusa, senza vergogna, dei doni offerti senza pentimento, dei doni più nobili, ritorce questi doni contro il donatore e attinge alla sua stessa generosità la vile forza della ingratitudine e dell’oblio. 
L’orgoglio, superficialmente, può anche apparire grandezza e nobiltà; in verità non v’è peggior bassezza dell’orgoglio, perché non v’è peggior ingratitudine. L’uomo più vile è colui che trascura di ringraziare Dio, perché sente che Dio non si pentirà della sua bontà. 
L’anima nobile prega, e più Dio gli ha concesso la sicurezza e l’autonomia terrestre, tanto più la sua nobiltà si fa umile e sottomessa a Dio; meno la necessità la spinge a pregare, e più la sua fedeltà vuol pregare.

- Gustave Thibon - 
da: "Il pane di ogni giorno", Morcelliana, Brescia 1949, p. 52




Gesù rispose loro: " Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato."
"Nel Medioevo, non si conoscevano tutti i recessi della serratura umana e cosmica, ma si possedeva la chiave, che è Dio.
Da Cartesio in poi, è stata esplorata a fondo questa serratura, si è potuto descriverla più o meno dettagliatamente, ma, in questa ricerca, è stata smarrita la chiave!
Il mondo e l'uomo sono diventati serrature senza chiave.
Del resto, il pensiero moderno nel suo insieme non si preoccupa nemmeno più della natura o dell'esistenza di quella chiave.
Il solo problema che si pone davanti a una porta chiusa consiste nell'esaminarla molto seriamente, e non nell'aprirla".

- Gustave Thibon - 



“Questo lago paludoso mi ha detto: l’altitudine e il cielo mi abitano. 
Non scorgi tu in fondo alle mie acque, impresso sul mio limo, il riflesso dei monti e delle stelle? Che bisogno ho di salire?
L’amore mendico e debole, ha bisogno dell’illusione. 

L’amore che dona non teme la verità. Come potrebbe il sole esser deluso dalla miseria dei campi che illumina? Ama dapprima il sole. E potrai amare ogni cosa senza miraggi e senza delusioni.
Non dimenticare che l'uomo è uscito dal nulla e non dimenticare anche che è Dio che ve lo ha tratto. 
La prima di queste due verità ti salverà dall'utopia, la seconda dalla disperazione.”

- Gustave Thibon - 





Buona giornata a tutti. :-)





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