giovedì 18 agosto 2016

Lettera a Tatjana Jakovleva - Vladimir Majakovskij

Tu non pensare
socchiudendo semplicemente gli occhi
da sotto gli archi raddrizzati.
Vieni qui,
vieni al crocevia
delle mie grandi
e sgraziate mani.
Non vuoi?
Allora resta pure e passa l'inverno
Nel conto totale infileremo anche
quest'offesa.

Tanto
ti 

prenderò un giorno da sola
o insieme a Parigi.

- Vladimir Majakovskij -
(1928)


Dalla foto  si vede che la Yakovleva si dipingeva le sopracciglia 
come fossero una linea diritta.

E sapersi avvinti, stretti, allacciati,
senza esserne mai paghi,
senza chiedersene il motivo,
senza pensare se sia giusto o meno,
abbandonandosi, vivendo quel richiamo
come la più naturale delle condizioni umane.
Non è forse questo l’amore?

- Vladimir Majakovskij - 


«Pensi ancora a lei?»
«Mi capita», rispose Arthur.
«Spesso?»
«Un po’ la mattina, un po’ a mezzogiorno, un po’ la sera, un po’ la notte».

- Marc Levy - 




Sventra le carcasse delle nuvole il sanguinoso tramonto-beccaio. 
Mi piego...  In questa stessa città tra non molto le notti cominceranno, invetriate, bianchicce.

 - Vladimir Majakovskij -


Verrà la luna
è già apparsa
un po'!
Ma eccola sospesa
piena nell'aria.
Deve essere Dio
che con un meraviglioso
cucchiaio d'argento
Rimesta la zuppa di pesce stellare.


- Vladimir Vladimirovič Majakovskij - 



Buona giornata a tutti. :-)
www.leggoerifletto.it










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