domenica 28 agosto 2016

Che cosa amo quando amo te? - Sant'Agostino

Che cosa amo quando amo te?”, si chiedeva sant’Agostino.
“Amo una certa luce,
una voce,
un profumo,
un cibo e un amplesso che sono la luce,
la voce,
il profumo,
il cibo,
l’amplesso dell’uomo interiore che è in me,
ove splende alla mia anima
una luce che nessun fluire di secoli può portar via,
dove si espande un profumo che nessuna ventata può disperdere,
ove si gusta un sapore che nessuna voracità può sminuire,
dove si intreccia un rapporto che nessuna sazietà può spezzare.

Tutto questo io amo quando amo il mio Dio”.

- Sant’Agostino -



Finché ti comporti da schiavo, vuol dire che ancora non hai riposto in Dio la tua delizia: quando troverai in lui la tua delizia, sarai libero.

- sant'Agostino -

Pier Della Vigna

Correte, o miei fratelli,
affinché non vi sorprendano le tenebre;
siate vigilanti in ordine alla vostra salvezza,
siate vigilanti finché siete in tempo.
Nessuno arrivi in ritardo al tempio di Dio,
nessuno sia pigro nel servizio divino.
Siate tutti perseveranti nell’orazione,
fedeli nella costante devozione.
Siate vigilanti finché è giorno;
il giorno risplende;
Cristo è il giorno.
Egli è pronto a perdonare coloro che riconoscono la loro colpa.

- Sant'Agostino -
(Commento al Vangelo di san Giovanni 12, 13-14)


O grande Agostino, nostro padre e maestro, conoscitore dei luminosi sentieri di Dio ed anche delle tortuose vie degli uomini, noi ammiriamo le meraviglie che la Grazia divina ha operato in te, rendendoti appassionato testimone della verità e del bene, a servizio dei fratelli.
All'inizio di un nuovo millennio segnato dalla croce di Cristo, insegnaci a leggere la storia nella luce della Provvidenza divina, che guida gli eventi verso l’incontro definitivo col Padre. 
Orientaci verso mete di pace, alimentando nel nostro cuore il tuo stesso anelito per quei valori sui quali è possibile costruire, con la forza che proviene da Dio, la “città” a misura dell'uomo.
La profonda dottrina, che con studio amoroso e paziente hai attinto alle sorgenti sempre vive della Scrittura, illumini quanti sono oggi tentati da alienanti miraggi. 
Ottieni loro il coraggio di intraprendere il cammino verso quell’ “uomo interiore” nel quale è in attesa Colui che, solo, può dare pace al nostro cuore inquieto.
Tanti nostri contemporanei sembrano aver smarrito la speranza di poter giungere, tra le molte contrastanti ideologie, alla verità, di cui tuttavia il loro intimo conserva la struggente nostalgia. 
Insegna loro a non desistere mai dalla ricerca, nella certezza che, alla fine, la loro fatica sarà premiata dall'incontro appagante con quella Verità suprema che è sorgente di ogni verità creata.
Infine, o Sant’Agostino, trasmetti anche a noi una scintilla di quell’ardente amore per la Chiesala Catholica madre dei santi, che ha sostenuto ed animato le fatiche del tuo lungo ministero. 
Fa’ che, camminando insieme sotto la guida dei legittimi Pastori, giungiamo alla gloria della Patria celeste, ove, con tutti i Beati, potremo unirci al cantico nuovo dell’alleluia senza fine. Amen.

- San Giovanni Paolo II, papa -


Preghiera di Giovanni Paolo II in occasione del 1650° anniversario della nascita di
S. Agostino, da lui recitata l’11 novembre 2004 nella sua cappella privata in Vaticano davanti alle reliquie del Santo


Buona giornata a tutti. :-)




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