sabato 16 gennaio 2016

La vera religione – card. Carlo Maria Martini

Due giovani decisero la data del loro matrimonio. Si erano messi d'accordo con il parroco per tenere un piccolo ricevimento nel cortile della parrocchia, fuori della chiesa. Ma si mise a piovere, e non potendo tenere il ricevimento fuori, i due chiesero al prete se era possibile festeggiare in chiesa.
Ora, il parroco non era affatto contento che si festeggiasse all'interno della chiesa, ma i due dissero: "Mangeremo un po' di torta, canteremo una canzoncina, berremo un po' di vino e poi andremo a casa".
Il parroco si convinse. Ma essendo gli invitati dei bravi italiani amanti della vita, bevvero un po' di vino, cantarono una canzoncina, poi bevvero un altro po' di vino, cantarono qualche altra canzone, e poi ancora vino e altre canzoni, e così dopo una mezz'ora in chiesa si stava festeggiando alla grande. Tutti si divertivano da morire, godendosi la festa. Ma il parroco, tesissimo, passeggiava avanti e indietro nella sacrestia, turbato dal rumore che gli invitati stavano facendo.
Entrò il cappellano che gli disse: "Vedo che è molto teso".
"Certo che sono teso! Senti che rumore stanno facendo, proprio nella casa del Signore! Per tutti i Santi!".
"Ma Padre, non avevano davvero alcun posto dove andare!".
"Lo so bene! Ma è assolutamente necessario fare tutto questo baccano?".
"Bè, in fondo, Padre, non dobbiamo dimenticare che Gesù stesso ha partecipato una volta ad un banchetto di nozze".
Il parroco risponde: "So benissimo che Gesù Cristo ha partecipato ad un banchetto di nozze, non devi mica venirmelo a dire tu! Ma lì non avevano il Santo Sacramento!".


Ci sono occasioni in cui il Santo Sacramento diventa più importante di Gesù Cristo. Quando l'adorazione diventa più importante dell'amore, allora la Chiesa diventa più importante della vita. Quando Dio diventa più importante del vicino, e così via. Questo è il grande pericolo. Gesù ci voleva richiamare proprio a questo: prima le cose più importanti! "L'uomo è più importante del Sabato!"

- card. Carlo Maria Martini -



«Secondo me la principale causa della perdita di fede eucaristica e di tutte le offese offerte al Signore nella sua presenza reale nel santissimo sacramento è una catechesi vacua e perfino erronea che ha pervaso la Chiesa negli Stati Uniti per almeno gli ultimi quarant’anni. Non posso pronunciarmi sulla situazione della catechesi in altri paesi. Già al tempo della mia ordinazione, nel 1975, ho scoperto che i testi di catechesi sull’eucaristia erano gravemente mancanti. Ho insegnato ai bambini, preparandoli per la prima comunione e ho dovuto – fronteggiando anche la resistenza di certi catechisti – lavorare molto per insegnare loro la dottrina essenziale sull’eucaristia e il dovuto comportamento al momento della santa comunione e davanti al santissimo sacramento. Mi ricordo che, nel primo anno, quando domandai ai candidati per la prima comunione che cosa è la sacra ostia, la risposta comune (imparata dai testi della catechesi) fu che è ‘pane speciale’. Quando ho tentato di precisare che, se anche la sacra ostia ha l’apparenza di pane, non è più pane ma il corpo di Cristo, i bambini rimanevano stupefatti: era una cosa che non avevano mai sentito» 

- Raymond Leo card. Burke -
"Il Foglio", 14-10-2015




"Le domande che Dio ci fa sono spirito e vita, perché ci invitano a riconoscere le ragioni del nostro disagio di vivere e della nostra mancanza di felicità e di pace anzitutto in noi stessi, nella fatica e nella paura di amare che ci portiamo dentro, nel sospetto di non essere amati, nella diffidenza di fronte a ogni atteggiamento di amore gratuito." 

- Cardinale Carlo Maria Martini - 
da: "Un cammino educativo", Gribaudi, Milano 2000, p.62




Signore, provoca anche noi!
Passa in mezzo a noi, dovunque siamo,
sia che ci troviamo tra la folla,
sia che ci troviamo nel luogo della preghiera,
sia che ci troviamo nelle realtà della vita quotidiana!
Fa' che non ci sia differenza tra l'una e l'altra,
che non abbiamo a rinnegare nella vita quotidiana
colui che sul monte vogliamo conoscere.
Fa' che ci sia unità tra i diversi momenti della nostra esistenza!
Signore, attraverso la contemplazione di te
che risvegliandoti dal sonno e risorto dalla morte mi dai fiducia,
sciogli, ti prego, i miei timori, le mie paure, le mie indecisioni,
i miei blocchi nelle scelte importanti, nelle amicizie,
nel perdono, nei rapporti con gli altri,
negli atti di coraggio per manifestare la mia fede.
Sciogli i miei blocchi, Signore!

- Card. Carlo Maria Martini - 
Da: “All'alba ti cercherò, 131


































Buona giornata a tutti. :-)



Nessun commento:

Posta un commento