venerdì 16 gennaio 2015

Ipocriti e cortigiani - Benito Fusco -

.. gli ipocriti e i cortigiani non sono mai stanchi e nemmeno offrono qualche elemento di progresso o di innovazione .. la loro città, o parrocchia, è il conservatorismo .. città, o parrocchia, nella quale si sentono al sicuro da ogni imprevisto, da ogni interrogativo, da ogni dubbio, da ogni stimolo di ricerca e di novità, perché tutto rimanga tale e quale .. questo è il loro stagno tranquillo sul fondo del quale accumulano errori su errori perché anch'essi possano essere conservati .. e in una città o in una parrocchia o in uno stagno così, ti dicono che fai il gioco degli altri se ti poni allo scoperto uscendo dai paraventi che recingono lo zitellaggio sacro e la prostituzione laica ufficiale .. e ti impongono di stare zitto per essere, a loro dire, un modello di prudenza .. ma se fai come costoro dicono si diventa mentitori di se stessi .. allora preferisco la stanchezza e il parlare dell'uomo libero, che sono elementi del progresso e della libertà .. perché il mondo è progredito e progredisce sulla stanchezza libera dell'operaio, del contadino, dello studioso, dello scienziato, e del bimbo che compita sulle prime lettere dell'alfabeto e impara a dire e pensare le cose .. in libertà, ovunque .. in una città, in una parrocchia, e in uno stagno ..

.. quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate! ..".. Mc 13,37 .. 

sì, bisogna vegliare per trovare basi nuove alla fiducia da riporre nel cuore umano .. 
sì, bisogna vegliare, affinché il popolo venga considerato non una massa di numeri su cui una economia assassina o una finanza criminale o i pifferai di turno possano giocare annientandone il futuro .. 
sì, bisogna vegliare, affinché coloro che gridano la propria disperazione e i propri diritti non siano considerati mercenari del terrorismo o antagonisti del bene comune .. 
sì, bisogna vegliare perché uomini e donne del mondo del lavoro non siano usati e sfruttati come limoni da spremere e gettare, ma un insieme di liberi figli e libere figlie di Dio, pieni e piene della dignità di vivere e della libertà di amare .. 
sì, bisogna vegliare, ed essere custodi del sogno d'amore dell'Uomo nuovo che verrà .. e di tutto ciò che sorge e che nasce dall'oscurità breve della notte .. perché dove c'è il buio verrà la Luce ..

- Benito Fusco -





Nessuna creatura si perderà senza saperlo

Gesù a Padre Pio: “Figliuol mio, non lasciare di scrivere quello che odi oggi dalla Mia bocca, perché tu non l’abbia a dimenticare. Io sono fedele, nessuna creatura si perderà senza saperlo. Molto è diversa la luce dalle tenebre, l’anima a cui soglio parlare l’attiro sempre a Me; invece le arti del demonio tendono ad allontanarla da Me. Io non ispiro mai nell’anima timori che l’allontanano da Me; il demonio non mette mai nell’anima paure che la muovano a ravvicinarsi a Me. I timori che l’anima sente in certi momenti della vita sull’eterna sua salute, se hanno Me per autore si riconoscono dalla pace e serenità, che lasciano nell’anima…”



"Signore Gesù… Possa io per mezzo del mio annientamento diventare lo sgabello del vostro trono eucaristico. La Santa Eucaristia è Gesù passato, presente e futuro." 

- San Pier Giuliano Eymard -




Veniamo alla luce per essere felici

(..)Veniamo alla luce per essere felici. Perché la vita è corta e se ne va via rapidamente. E nessun bene vale come la vita, questo è elementare. Ma se la vita mi scappa via, lavorando e lavorando per consumare un plus e la società di consumo è il motore, perché, in definitiva, se si paralizza il consumo, si ferma l’economia, e se si ferma l’economia, appare il fantasma del ristagno per ognuno di noi. Ma questo iper consumo è lo stesso che sta aggredendo il pianeta. I vecchi pensatori – Epicuro, Seneca o finanche gli Aymara – dicevano: povero non è colui che tiene poco, ma colui che necessita tanto e desidera ancora di più e più. Queste cose che dico sono molto elementari: lo sviluppo non può essere contrario alla felicità. Deve essere a favore della felicità umana; dell’amore sulla Terra, delle relazioni umane, dell’attenzione ai figli, dell’avere amici, dell’avere il giusto, l’elementare. Precisamente. Perché è questo il tesoro più importante che abbiamo: la felicità!”(..)

[Trascrizione discorso di Josè Pepe Mujica, Presidente dell'Uruguay al G20 in Brasile]






Buona giornata a tutti :-)










Nessun commento:

Posta un commento