giovedì 20 novembre 2014

La cipolla - Wislawa Szymborska

La cipolla è un’altra cosa.
Interiora non ne ha.
Completamente cipolla
fino alla cipollità.
Cipolluta di fuori,
cipollosa fino al cuore,
potrebbe guardarsi dentro
senza provare timore.

In noi ignoto e selve
di pelle appena coperti,
interni d’inferno,
violenta anatomia,
ma nella cipolla – cipolla,
non visceri ritorti.
Lei più e più volte nuda,
fin nel fondo e così via.

Coerente è la cipolla,
riuscita è la cipolla.
Nell’una ecco sta l’altra,
nella maggiore la minore,
nella seguente la successiva,
cioè la terza e la quarta.
Una centripeta fuga.
Un’eco in coro composta.

La cipolla, d’accordo:
il più bel ventre del mondo.
A propria lode di aureole
da sè si avvolge in tondo.
In noi – grasso, nervi, vene,
muchi e secrezione.
E a noi resta negata
l’idiozia della perfezione.

- Wislawa Szymborska - 
da "Grande numero"




"La maggior parte delle persone 
non si dà la pena di pensare con la propria testa 
(o perché non può, o perché non vuole), 
e di conseguenza, 
è facilmente preda di suggestioni collettive. 
Qualcuno ha detto che le persone 
si istupidiscono all’ingrosso 
e rinsaviscono al dettaglio. 
Dunque amiamo e sosteniamo 
i casi al dettaglio."

- Wisława Szymborska - 




sull'opera di Christian Schloe



"No, non è cosa mia. La disperazione è entrata dalla porta senza bussare, si è incollata alla mia ombra, dorme sul mio cuscino. 

Apro gli occhi al mattino e la ritrovo lì, con la sua polvere di incubi 

e di paure. Ma non mi appartiene. So che un giorno, come è arrivata, sparirà. Lo so. E, semplicemente, aspetto."

- Wislawa Szymborska -








Buona giornata a tutti :-)






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