"L'elemosina
contiene tutte le opere di misericordia verso il prossimo; e i santi Dottori
della Chiesa l'hanno all'unanimità raccomandata, come il complemento necessario
del Digiuno e della Preghiera durante la Quaresima. È una legge stabilita da
Dio, alla quale egli stesso ha voluto assoggettarsi, che la carità esercitata
verso i nostri fratelli, con l'intenzione di piacere a lui, ottiene sul suo
cuore paterno lo stesso effetto che se fosse esercitata direttamente su di Lui;
tale è la forza e la santità del legame col quale ha voluto unire gli uomini
fra di loro.
E, come egli non accetta l'amore di un cuore chiuso alla
misericordia, così riconosce per vera, e come diretta a sé, la carità del
cristiano che, sollevando il proprio fratello, onora quel vincolo sublime, per
mezzo del quale tutti gli uomini sono uniti a formare una sola famiglia, il cui
Padre è Dio.
Appunto in virtù di questo sentimento, l'elemosina non è
semplicemente un atto di umanità, ma s'innalza alla dignità d'un atto di
religione, che sale direttamente a Dio e ne placa la giustizia.
Ricordiamo l'ultima
raccomandazione che fece l'Arcangelo san Raffaele alla famiglia di Tobia, prima
di risalire al cielo: "Buona cosa è la preghiera col digiuno, e
l'elemosina val più dei monti di tesori d'oro, perché l'elemosina libera dalla
morte, purifica dai peccati, fa trovare la misericordia e la vita eterna"
(Tb 12,8-9).
Non è meno precisa la dottrina dei Libri Sapienziali:
"L'acqua spegne la fiamma, e l'elemosina resiste ai peccati" (Eccl
3,33). "Nascondi l'elemosina nel seno del povero, ed essa pregherà per te
contro ogni male" (ivi 29,15).
Che tali consolanti promesse siano sempre
presenti alla mente del cristiano, e ancor più nel corso di questa santa
Quarantena; e che il povero, il quale digiuna per tutto l'anno, s'accorga che
questo è un tempo in cui anche il ricco s'impone delle privazioni.
Di solito
una vita frugale genera il superfluo, relativamente agli altri tempi dell'anno;
che questo superfluo vada a sollievo dei Lazzari.
Niente sarebbe più contrario
allo spirito della Quaresima, che gareggiare in lusso e in spese di mensa con
le stagioni in cui Dio ci permette di vivere nell'agiatezza che ci ha data.
È
bello che, in questi giorni di penitenza e di misericordia, la vita del povero
si addolcisca, a misura che quella del ricco partecipa di più a quella
frugalità ed astinenza, che sono la sorte ordinaria della maggior parte degli
uomini. Allora, sia poveri che ricchi, si presenteranno con sentimento
veramente fraterno a quel solenne banchetto della Pasqua che Cristo risorto ci
offrirà fra quaranta giorni."
dom Prosper Guéranger
Fonte: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, pp. 496-505
"Parlare impropriamente è
l'origine delle eresie. Per questo, con gli eretici non dobbiamo nemmeno avere
il linguaggio in comune, per non favorire i loro errori."
- San Girolamo -
Quando sarete tentati...gettatevi prontamente fra le
braccia della Madre di Dio, reclamando la sua protezione. Allora sarete sicuri
di riuscire vittoriosi sopra i vostri nemici e li vedrete ben presto coperti di
confusione.
(Santo Curato d'Ars)
Quando il pastore si cambia in lupo,
tocca soprattutto al gregge difendersi. Di regola, senza dubbio, la dottrina
discende dai vescovi ai fedeli; e non devono i sudditi giudicare nel campo
della fede, i capi.
Ma nel tesoro della Rivelazione vi sono dei punti essenziali, dei quali ogni cristiano, perciò stesso ch'è cristiano, deve avere la necessaria conoscenza e la dovuta custodia.
Il principio non muta, sia che si tratti di verità da credere che di norme morali da seguire, sia di morale che di dogma. I tradimenti simili a quelli di Nestorio non sono frequenti nella Chiesa; tuttavia può darsi che alcuni pastori tacciano, per un motivo o per l'altro, in talune circostanze in cui la stessa religione verrebbe ad essere coinvolta. In tali congiunture, i veri fedeli sono quelli che attingono solo nel loro battesimo l'ispirazione della loro linea di condotta; non i pusillanimi che, sotto lo specioso pretesto della sottomissione ai poteri costituiti attendono, per aderire al nemico o per opporsi alle sue imprese, un programma che non è affatto necessario e che non si deve dare loro.
Ma nel tesoro della Rivelazione vi sono dei punti essenziali, dei quali ogni cristiano, perciò stesso ch'è cristiano, deve avere la necessaria conoscenza e la dovuta custodia.
Il principio non muta, sia che si tratti di verità da credere che di norme morali da seguire, sia di morale che di dogma. I tradimenti simili a quelli di Nestorio non sono frequenti nella Chiesa; tuttavia può darsi che alcuni pastori tacciano, per un motivo o per l'altro, in talune circostanze in cui la stessa religione verrebbe ad essere coinvolta. In tali congiunture, i veri fedeli sono quelli che attingono solo nel loro battesimo l'ispirazione della loro linea di condotta; non i pusillanimi che, sotto lo specioso pretesto della sottomissione ai poteri costituiti attendono, per aderire al nemico o per opporsi alle sue imprese, un programma che non è affatto necessario e che non si deve dare loro.
- dom Prosper Gueranger -
A volte capita di sentire qualcuno che sostiene di
confessarsi direttamente con Dio…. Sì, come dicevo prima, Dio ti ascolta
sempre, ma nel sacramento della Riconciliazione manda un fratello a portarti il
perdono, la sicurezza del perdono, a nome della Chiesa. Il servizio che il sacerdote presta
come ministro, da parte di Dio, per perdonare i peccati è molto delicato ed
esige che il suo cuore sia in pace, che il sacerdote abbia il cuore in pace;
che non maltratti i fedeli, ma che sia mite, benevolo e misericordioso; che
sappia seminare speranza nei cuori e, soprattutto, sia consapevole che il
fratello o la sorella che si accosta al sacramento della Riconciliazione cerca
il perdono e lo fa come si accostavano tante persone a Gesù perché le guarisse.
Il sacerdote che non abbia questa disposizione di spirito è meglio che, finché
non si corregga, non amministri questo Sacramento. I fedeli penitenti hanno il
diritto, tutti i fedeli hanno il diritto di trovare nei sacerdoti dei servitori
del perdono di Dio.
Buona giornata a tutti :-)
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