domenica 2 febbraio 2014

“Per la tua grazia, abiti in me in un modo ineffabile, mi unisci a te e a tutta l’assemblea degli angeli e dei santi” - Beato John Henry Newman


 «Se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò»

“Mio Dio, eterno Paraclito, ti adoro, luce e vita. Avresti potuto limitarti a mandarmi dal di fuori buoni pensieri, e la grazia che li ispira e li compie; avresti potuto condurmi in questo modo nella vita, purificandomi soltanto con la tua azione tutta interiore al momento del mio passaggio all’altro mondo. Ma, nella tua compassione infinita, sei entrato nella mia anima, fin dall’inizio, ne hai preso possesso, ne hai fatto il tuo tempio. 

Per la tua grazia, abiti in me in un modo ineffabile, mi unisci a te e a tutta l’assemblea degli angeli e dei santi. 
Più ancora, sei personalmente presente in me, non solo con la tua grazia, ma proprio con il tuo essere, come se, pur conservando la mia personalità, io fossi in un certo modo, assorbito in te, fin da questa vita.
E siccome hai preso possesso del mio stesso corpo nella sua debolezza, anch’esso è il tuo tempio. 
Verità stupenda e temibile! O Dio mio, questo credo, questo so!
Posso forse peccare mentre sei così intimamente unito a me? 
Posso forse dimenticare chi è con me, chi è in me? 
Posso forse scacciare l’ospite divino per ciò che egli aborrisce più di qualunque altra cosa, per l’unica cosa al mondo che lo offende, per l’unica realtà che non è sua?… 
Mio Dio, ho una doppia sicurezza di fronte al peccato: primo, il timore di una tale profanazione, nella tua presenza, di tutto ciò che sei in me; e poi, la fiducia che la stessa tua presenza mi custodirà dal male… 
Nelle prove e nella tentazione, ti chiamerò… Proprio grazie a te, non ti abbandonerò mai.”


(Beato John Henry Newman)



Sarebbe così assurdo chiamare vivente l’anima che non prega.

- Beato John Henry Newman -



"...Per un momento gli sembrò crudelmente ingiusto da parte di Dio l'esporsi così – un uomo, una cialda di pane – prima nei villaggi della Palestina, e ora lì, in quel posto affocato – là, ovunque – permettendo all'uomo di far ciò che voleva di Lui. Cristo aveva detto al giovane ricco di dar tutto ai poveri e di seguirlo; ma era ancora una cosa facile e razionale in paragone a quella fatta da Dio, di mettersi alla mercé degli uomini che a malapena conoscevano il significato della sua parola.
Con quanta disperazione doveva amare Iddio, pensò con vergogna."

( Da Graham Greeen " Il nocciolo della questione")



"Non dovete nascondere il vostro talento o tenere celate le vostre virtù. Desidero laici non irruenti nel parlare né litigiosi, ma persone che conoscano la propria religione, che la pratichino, che sappiano qual è il loro ruolo, che sappiano cosa hanno e cosa non hanno, che conoscano il loro credo tanto bene da poterlo diffondere, che conoscano così bene la storia da poterlo difendere. 
Desidero laici intelligenti e istruiti (...) 
Desidero che ampliate le vostre conoscenze, coltiviate la ragione, riflettiate sulla relazione di verità, impariate a vedere le cose così come sono, a capire in che modo la fede e la ragione sono in rapporto fra loro, quali sono le basi e i principi del cattolicesimo".


Discorso del Card. John Henry Newman su laicato cattolico del 1851


Così il Padre ci ama

“Iddio ci vede e ci conosce tutti, uno a uno.
Chiunque tu sia, egli ti vede individualmente.
Egli ti chiama col tuo nome.
Egli ti comprende quale realmente ti ha fatto.
Egli conosce ciò che è in te, tutti i tuoi sentimenti e pensieri più intimi, le tue disposizioni e preferenze, la tua forza e la tua debolezza.
Egli ti guarda nel giorno della gioia e nel giorno della tristezza, ti ama nella speranza e nella tua tentazione, s’interessa di tutte le tue ansietà, di tutti i tuoi ricordi, di tutti gli alti e bassi del tuo spirito.
Egli ha perfino contato i capelli del tuo capo e misurato la tua statura, ti circonda e ti sostiene con le sue braccia, ti solleva e ti depone.
Egli osserva i tratti del tuo volto, quando piangi e sorridi, quando sei malato e quando godi buona salute.
Con tenerezza Egli guarda le tue mani e i tuoi piedi; sente la tua voce, il battere del tuo cuore, ode perfino il tuo respiro.
Tu non ami te stesso più di  quanto Egli ti ama.
Tu non puoi fremere innanzi al dolore come Egli freme vedendolo venire sopra di te, e se tuttavia te lo impone, è perchè anche tu, se fossi davvero sapiente, lo sceglieresti per un maggior bene futuro…”

(Beato John Henry Newman)


Buona giornata a tutti :-)





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