martedì 31 dicembre 2013

L'ultimo giorno dell'anno - don Luigi Giussani -


L’ inno dell’ultimo giorno dell’anno liturgico è il Christe, cunctorum dominator, Cristo dominatore di tutte le cose, che esprime una verità sterminata, perché anche i capelli del nostro capo sono numerati e non cade passero senza che entri in questo possesso, e il più piccolo fiore del campo entra in questo possesso, e non c’è respiro che non entri in questo possesso. 
E questo l’oggetto proprio della fede, perché, che esista il mistero, che esista Dio, che esista una ricognizione del bene e del male finale, queste sono cose ovvie per tutti gli uomini che non sono fuorviati dal dominio della mentalità comune. 
Ma che tutto sia signoria di Cristo, di questo uomo nato da una donna, questo non è così ovvio, se non avviene quel gesto supremo di apertura e di dedizione che nell’uomo si chiama fede. 
È come se dopo un lungo sguardo uno incominciasse a capire… allora la prima parola che può essere detta è la parola «Tu»: Tu, o Cristo. 
Di fronte al mistero assolutamente sconosciuto nella sua modalità originale, nel suo destino finale, nella sua consistenza attuale, la prima parola che la Madonna ha potuto dire appena l’angelo se ne partì da lei è stata certamente questo «Tu» a ciò che aveva in seno e non poteva immaginare in nessun modo.

(don Luigi Giussani)


"...abbiate il gusto delle giaculatorie, che sono gli adempimenti che Dio ottiene per se stesso nel vuoto, nella distrazione altrimenti vasta delle nostre giornate. La giaculatoria che vi raccomando per la vostra sanità, perché la permanenza della fede e della carità in voi sia più assicurata, è: Veni Sancte Spiritus, veni per Mariam."

- don Luigi Giussani - 



Te Deum laudamus:

te Dominum confitemur.

Te aeternum patrem,

omnis terra veneratur.
Tibi omnes angeli,
tibi caeli et universae potestates:
tibi cherubim et seraphim,
incessabili voce proclamant:
"Sanctus, Sanctus, Sanctus
Dominus Deus Sabaoth.
Pleni sunt caeli et terra
majestatis gloriae tuae."
Te gloriosus Apostolorum chorus,
te prophetarum laudabilis numerus,
te martyrum candidatus laudat exercitus.
Te per orbem terrarum
sancta confitetur Ecclesia,
Patrem immensae maiestatis;
venerandum tuum verum et unicum Filium;
Sanctum quoque Paraclitum Spiritum.
Tu rex gloriae, Christe.
Tu Patris sempiternus es Filius.
Tu, ad liberandum suscepturus hominem,
non horruisti Virginis uterum.
Tu, devicto mortis aculeo,
aperuisti credentibus regna caelorum.
Tu ad dexteram Dei sedes,
in gloria Patris.
Iudex crederis esse venturus.

Te ergo quaesumus, tuis famulis subveni,
quos pretioso sanguine redemisti.
Aeterna fac
cum sanctis tuis in gloria numerari.
Salvum fac populum tuum, Domine,
et benedic hereditati tuae.
Et rege eos,
et extolle illos usque in aeternum.
Per singulos dies benedicimus te;
et laudamus nomen tuum in saeculum,
et in saeculum saeculi.
Dignare, Domine, die isto
sine peccato nos custodire.
Miserere nostri, Domine,
miserere nostri.
Fiat misericordia tua, Domine, super nos,
quem ad modum speravimus in te.
In te, Domine, speravi:
non confundar in aeternum.






In tutti questi anni ho cambiato molte case e loro hanno cambiato me.
Eppure nessun tetto, nessun appartamento, nessuna stanza è mai stata la mia dimora.
Perchè in Te solo la mia anima riposa; in Te solo possono abitare i miei giorni.



L'incredibile forza della natura. 

"La tempesta di mare" (Porto, Portogallo nel gennaio 2013)

Una delle foto più belle dell'anno.



Solo chi ha il coraggio di scrivere la parola fine, può trovare la forza per scrivere la parola inizio.
(pensiero Zen)

Auguri di Buon Fine anno!!!!


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