lunedì 24 settembre 2012

San Pio da Pietrelcina - biografia


Francesco Forgione nasce a Pietrelcina, provincia di Benevento, il 25 maggio 1887. Il 22 gennaio 1903, a sedici anni, entra in convento e da francescano cappuccino prende il nome di fra Pio da Pietrelcina.

Diventa sacerdote sette anni dopo.

Il 10 agosto 1910. Nel 1916 i superiori pensano di trasferirlo a San Giovanni Rotondo, sul Gargano, e qui, nel convento di S. Maria delle Grazie, ha inizio per Padre Pio una straordinaria avventura di taumaturgo e apostolo del confessionale.

Il 20 settembre 1918 il cappuccino riceve le stimmate della Passione di Cristo che resteranno aperte, dolorose e sanguinanti per ben cinquant’anni.

Muore il 23 settembre 1968, a 81 anni.

Dichiarato venerabile nel 1997 e beatificato nel 1999, è canonizzato nel 2002. Quando muore, il 23 settembre 1968, a 81 anni, le stimmate scompaiono dal suo corpo e, davanti alle circa centomila persone venute da ogni dove ai suoi funerali, ha inizio quel processo di santificazione che ben prima che la Chiesa lo elevasse alla gloria degli altari lo colloca nella devozione dei fedeli di tutto il mondo come uno dei santi più amati dell’ultimo secolo. “Farò più rumore da morto che da vivo”, aveva pronosticato lui con la sua solita arguzia.

Quella di Padre Pio è veramente una “clientela” mondiale.

Perché tanta devozione per questo san Francesco del sud?
Padre Raniero Cantalamessa lo spiega così: “Se tutto il mondo corre dietro a Padre Pio – come un giorno correva dietro a Francesco d’Assisi - è perché intuisce vagamente che non sarà la tecnica con tutte le sue risorse, né la scienza con tutte le sue promesse a salvarci, ma solo la santità.

Che è poi come dire l’amore”.
 
Invocazione a San Pio

O Padre Pio, luce di Dio,
prega Gesù e la Vergine Maria per me
e per tutta l'umanità sofferente. Amen.
(3 volte)

 
Sono tutto di ognuno. Ognuno può dire: «Padre Pio è mio». Io amo tanto i miei fratelli di esilio. Amo i miei figli spirituali al pari dell'anima mia e più ancora. Li ho rigenerati a Gesù nel dolore e nell'amore. Posso dimenticare me stesso, ma non i miei figli spirituali, anzi assicuro che quando il Signore mi chiamerà, io gli dirò: «Signore, io resto alla porta del paradiso; vi entro quando ho visto entrare l'ultimo dei miei figli».
Soffro tanto per non potere guadagnare tutti i miei fratelli a Dio. In certi momenti sto sul punto di morire di stretta al cuore nel vedere tante anime sofferenti senza poterle sollevare e tanti fratelli alleati con satana.

- San Pio da Pietrelcina -
 
 
Prega e spera
non agitarti.
L'agitazione non giova a nulla.
Dio è misericordioso
e ascolterà la tua preghiera.

(San Pio da Pietrelcina )


 
Non temere le avversità perché esse mettono l'anima ai piedi della croce e la croce la mette alle porte del cielo, dove troverà colui che è il trionfatore della morte, che la introdurrà negli eterni gaudi. - San Pio da Pietrelcina -
 
Se Dio ci togliesse tutto quello che ci ha dato, rimarremmo con i nostri stracci.
Tra i segni miracolosi che gli vengono attribuiti troviamo le "stigmate" che avrebbe portato per 50 anni (20 settembre 1918 - 23 settembre 1968), il dono della bilocazione, la profezia e la scrutazione dei cuori e delle coscienze (capacità di leggere nei cuori e nella mente delle persone) (carisma noto come cardiognosi). Tra i molti miracoli che gli vengono attribuiti c'è quello della guarigione del piccolo Matteo Pio Colella di San Giovanni Rotondo, sul quale è stato celebrato il processo canonico che ha portato poi alla elevazione agli altari di San Pio.
Tra i racconti di presunta bilocazione che lo avrebbero visto protagonista c'è quello fornito da Luigi Orione, secondo il quale nel 1925, mentre si trovava in piazza San Pietro per i festeggiamenti in onore di Teresa di Lisieux, gli sarebbe apparso inaspettatamente Padre Pio da Pietrelcina, che in realtà non si mosse mai dal convento che lo ospitava dal 1918 sino alla morte
 


 

 

 

 
 

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