lunedì 17 settembre 2012

Fuori posto - Charles Bukowski -

Brucia all'inferno
questa parte di me che non si trova bene in nessun posto
mentre le altre persone trovano cose
da fare
nel tempo che hanno
posti dove andare
insieme
cose da
dirsi.

Io sto
bruciando all'inferno
da qualche parte nel nord del Messico.
Qui i fiori non crescono.

Non sono come
gli altri
gli altri sono come
gli altri.

Si assomigliano tutti:
si riuniscono
si ritrovano
si accalcano
sono
allegri e soddisfatti
e io sto
bruciando all'inferno.

Il mio cuore ha mille anni.
Non sono come
gli altri.
Morirei nei loro prati da picnic
soffocato dalle loro bandiere
indebolito dalle loro canzoni
non amato dai loro soldati
trafitto dal loro umorismo
assassinato dalle loro preoccupazioni.

Non sono come
gli altri.
Io sto
bruciando all'inferno.

L'inferno di
me stesso.

(Charles Bukowski)

Una volta ho visto in sogno un serpente che inghiottiva la sua stessa coda, 
inghiottiva e inghiottiva finché è arrivato a metà dell'anello, e là si è fermato
ed è rimasto così, si era pappato sé stesso. 
Bella fregatura. Abbiamo solo noi stessi per tirare avanti, ed è abbastanza. 
(C. Bukowski)



















La razza umana mi ha sempre disgustato. Ciò che, in sostanza, me la rende disgustosa
 è la malattia dei rapporti familiari, il che include il matrimonio, scambio di potere e aiuti, 
cosa che, come una piaga, come una lebbra, diviene: il tuo vicino di casa, il tuo quartiere,
la tua città, la tua contea, la tua patria..tutti quanti che s'abbrancano stronzamente 
gli uni agli altri, nell' alveare della sopravvivenza, per paura e stupidità animalesca.
(C.Bukowski)










































Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it





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