mercoledì 14 marzo 2012

Quando la vita è una festa – Madeleine Delbrel

Ciascun atto docile
ci fa ricevere pienamente Dio
e dare pienamente Dio
in una grande libertà di spirito.


Allora la vita è una festa.
Ogni piccola azione è un avvenimento immenso
nel quale ci viene dato il paradiso.
Non importa che cosa dobbiamo fare:
tenere in mano una scopa o una penna,
parlare o tacere,
rammendare o fare una conferenza,
curare un malato o usare il computer.

Tutto ciò non è che la scorza
della realtà splendida:
l'incontro dell'anima con Dio
rinnovata ad ogni minuto,
che ad ogni minuto si accresce in grazia,
sempre più bella per il suo Dio.

Suonano? Presto, andiamo ad aprire:
è Dio che viene ad amarci.

Un'informazione?...Eccola:
è Dio che viene ad amarci.


È l'ora di metterci a tavola?
Andiamoci: è Dio che viene ad amarci.

(Madeleine Delbrel)
  The Music Party (1626)
  Rembrandt Van Rijn
  Rijksmuseum, Amsterdam, Holland
 
C'é gente che Dio prende e mette da parte. Ma ce n'è altra che egli lascia nella moltitudine, che non «ritira dal mondo». È gente che fa un lavoro ordinario, che ha una famiglia ordinaria o che vive un'ordinaria vita da celibe. Gente che ha malattie ordinarie, e lutti ordinari. Gente che ha una casa ordinaria, e vestiti ordinari. È la gente della vita ordinaria. Gente che si incontra in una qualsiasi strada. Costoro amano il loro uscio che si apre sulla via, come i loro fratelli invisibili al mondo amano la porta che si è richiusa definitivamente sopra di essi. Noialtri, gente della strada, crediamo con tutte le nostre forze che questa strada, che questo mondo dove Dio ci ha messo è per noi il luogo della nostra santità. Noi crediamo che niente di necessario ci manca. Perché se questo necessario ci mancasse, Dio ce lo avrebbe già dato. (Madeleine Delbrel, Noi delle strade, Gribaudi Editore, Milano, 1995)


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