La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è una ricchezza, conservala.
La vita è amore, godine.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un'avventura, rischiala.
La vita è felicità, meritala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è una ricchezza, conservala.
La vita è amore, godine.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un'avventura, rischiala.
La vita è felicità, meritala.
La vita è la vita, difendila.
( Madre Teresa di Calcutta)
Madre Teresa è scomparsa all’età di 87 anni, era la sera del venerdì 5 settembre 1997. Il 26 luglio 1999 per volontà del Santo Padre Giovanni Paolo II, è stato aperto, con ben tre anni di anticipo sui cinque previsti dalla Chiesa, il suo processo di beatificazione; una cosa eccezionale, come eccezionale è stata la vita di questa piccola donna che per la gente era già santa in vita. Dal 13 settembre 1997 , dopo i solenni funerali di stato, le sue spoglie riposano al piano terra della Mother House, la casa-madre nella Lower Circular Road di Calcutta, in una cappella semplice e disadorna. Fuori, c’è Calcutta, città che Lei ha amato fino alla morte. Rumori assordanti di metroli indiana, campanelli di risciò, sferragliare di vecchi tram, regalati già sfasciati da altri stati, dedali di vie, spesso create e divise solo da pezzi di tenda, un nuovo girone dantesco: quello della miseria. Dentro la cappella invece, il tempo sembra essersi fermato come cristallizzato: la cappella accoglie una tomba povera e spoglia, un blocco di cemento bianco su cui è stata deposta la Bibbia personale di Madre Teresa e una statua della Madonna con una corona di fiori al collo, accanto a una lapide di marmo con sopra inciso, in inglese, un versetto tratto dal Vangelo di Giovanni: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”(15,12). Il suo messaggio è sempre attuale: che ognuno cerchi la sua Calcutta, presente pure nelle nostre ricche città. “Puoi trovare Calcutta in tutto il mondo – lei diceva – , se hai occhi per vedere. Dovunque ci sono i non amati, i non voluti, i non curati, i respinti, i dimenticati”. I suoi figli spirituali continuano in tutto il mondo a servire “i più poveri tra i poveri” in orfanotrofi, lebbrosari, case di accoglienza per anziani, ragazze madri, moribondi. In tutto sono 5000, compresi i due rami maschili, meno noti, distribuiti in circa 600 case sparse per il mondo. “Quando sarò morta – diceva lei –, potrò aiutarvi di più…”.
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