venerdì 1 marzo 2019

Primavera in città e altre poesie - Vasco Pratolini

Il viale era diritto davanti a noi.
I platani rimettevano i germogli.
Passavano automobili a passo d'uomo.
Il caffè aveva messo fuori
sulla loggia i tavolini;
i turisti vi indugiavano contenti.

- Vasco Pratolini- 





Marzo

Nei boschi, da sera a mattina,
si schiudono fresche sorprese:
leggero sui prati cammina
Marzo, incantevole mese.
Ancora non c'è l'usignolo
ricolmo di note e di trilli,
ma lungo le prode e nel bosco
già fremono e parlano i grilli.
E, guarda, la siepe s'è desta
coperta di fiori, odorosa;
il pesco s'ammanta di festa
schiudendo i suoi petali rosa.
C'è pioggia, c'è vento, c'è sole:
è Marzo, ogni cosa ha un incanto;
è Marzo che piange e non vuole,
che mostra il sorriso tra il pianto.

- Alfred de Musset  -




Rami di pesco


Ferma al quadrivio, mentre piove e spiove
sotto l'aspro alterna delle ventate
schioccanti come fruste sulle facce
di chi va, di chi viene, una vecchietta
vende rami di pesco.
O primavera
per pochi soldi! O riso, o tremolio
di stelle rosee su bagnate pietre!
Scompare agli occhi miei la strada urbana
con fango e folla e strider di convogli
sulle rotaie, e saettar nemico
d’automobili in corsa. Ecco, e in un campo
mi trovo: è verde, di frumento appena
sorto dal suolo: pioppi e gelsi intorno
con la promessa delle fronde al sommo
dei rami avvolti in una nebbia d’oro:
e peschi: oh, lievi, oh, gracili, d’un rosa
che non è della terra: ch’è di tuniche
d’angeli, scesi a benedire i primi
germogli, e pronti, a un alito di brezza,
a rivolar da nube a nube in cielo.


- Ada Negri - 




Buona giornata a tutti. :-)