mercoledì 19 settembre 2018

I volti della paternità - papa Benedetto XVI

Forse l'uomo d'oggi non percepisce la bellezza, la grandezza e la consolazione profonda contenute nella parola «padre» con cui possiamo rivolgerci a Dio nella preghiera, perché la figura paterna spesso oggi non è sufficientemente presente, anche spesso non è sufficientemente positiva nella vita quotidiana. L'assenza del padre, il problema di un padre non presente nella vita del bambino è un grande problema del nostro tempo, perciò diventa difficile capire nella sua profondità che cosa vuol dire che Dio è Padre per noi. 
Da Gesù stesso, dal suo rapporto filiale con Dio, possiamo imparare che cosa significhi propriamente «padre», quale sia la vera natura del Padre che è nei cieli. 
Critici della religione hanno detto che parlare del «Padre», di Dio, sarebbe una proiezione dei nostri padri al cielo. Ma è vero il contrario: nel Vangelo, Cristo ci mostra chi è padre e come è un vero padre, così che possiamo intuire la vera paternità, imparare anche la vera paternità.

- papa Benedetto XVI - 
Udienza Generale, Piazza San Pietro Mercoledì, 23 maggio 2012



Non c’è possibilità di gioia senza coraggio. E poi, alla fine, è molto più divertente morire per qualche cosa che vivere per nulla e lasciarsi scorrere addosso la vita, come l’acqua su un sasso.
Coraggio vuol dire la capacità di fare buoni propositi.
Il più importante? Portare avanti le nostre famiglie. 
Per alcuni il compito sarà più dannatamente difficile, perché la malattia ha ghermito, oppure la povertà è in agguato, quella brutta, favorita da una tassazione sempre più pesante, da servizi sempre più pochi e sbrindellati. Persino la malattia e la povertà, però, sono meno infernali, della conflittualità permanente del litigio cronico, del “ma non ti rendi conto che dicendo così mi offendi” del “ma quanto puoi essere scemo/a”.
Qualsiasi famiglia resiste a qualsiasi cosa se c’è armonia al suo interno. Tanto più la barca è nella tempesta, tanto meno ci possiamo disperdere a fare risse nelle stive. 
Le nostre barchette sono nella tempesta. E noi le terremo a galla.
Prediamoci una battaglia, che sia la nostra per quest’anno e per quello venturo: manteniamo a galla la barchetta, manteniamo l’armonia all’interno della famiglia, anche a costo di cedere qualche volta, chissenefrega se una volta diamo ragione all’altro. 
Il matrimonio è basato su un continuo reciproco perdono. 
Qualsiasi convivenza è basata su un continuo reciproco perdono, altrimenti diventa l’inferno.
I voti per quest’anno e per quello venturo: che il coraggio illumini le vostre scelte, anche il coraggio estremo, da scalatore dell’Everest, di cedere in un litigio perché un graffio non diventi gangrena, il coraggio da eroe di rinunciare ad avere ragione. 
Che siate benedetti.
Che i vostri bambini scoppino di salute. 
Che siano pieni di fierezza per i loro genitori e di tenerezza. 
Che ognuno di voi sia fiero di se stesso e della sua vita.

- Silvana de Mari -


Difficilmente qualcuno... osa difendere la famiglia. 
Il mondo attorno a noi ha accettato un sistema sociale che nega la famiglia. Qualche volta aiuterà il bambino a dispetto della famiglia; la madre a dispetto della famiglia; il nonno a dispetto della famiglia. 
Non aiuterà la famiglia.

- Gilbert Keith Chesterton -
 G.K.’s Weekly, 20 Settembre 1930, cit. Blog Uomo vivo





Buona giornata a tutti. :-)