sabato 23 novembre 2013

Che senso ha rispettare chi non rispetta noi?... - Oriana Fallaci

“Che senso ha rispettare chi non rispetta noi? Che senso ha difendere la loro cultura o pseudo cultura quando loro disprezzano la nostra?
Intimiditi come siete dalla paura di andar controcorrente oppure d’apparire razzisti, non capite o non volete capire che qui è in atto una Crociata alla Rovescia.
Abituati come siete al doppio gioco accecati come siete dalla miopia, non capite o non volete capire che qui è in atto una guerra di religione. 
Voluta e dichiarata da una frangia di quella religione forse, (forse?).
Comunque una guerra di religione. Una guerra che essi chiamano Jihad: Guerra Santa. Una guerra che non mira alla conquista del territorio forse, (forse?), ma che certamente mira alla conquista delle nostre anime.
Alla scomparsa della nostra libertà e della nostra civiltà. 
All’annientamento del nostro modo di vivere e di morire, del nostro modo di pregare o non pregare, del nostro modo di mangiare e bere e vestirci e divertirci e informarci…
Non capite o non volete capire che se non ci si oppone, se non ci si difende, se non si combatte, la Jihad vincerà. E distruggerà il mondo che bene o male siamo riusciti a costruire, a cambiare, a migliorare, a rendere un po’ più intelligente cioè meno bigotto o addirittura non bigotto.
Distruggerà la nostra cultura, la nostra arte, la nostra scienza, la nostra morale, i nostri valori, i nostri piaceri… Cristo!
Non vi rendete conto che gli Usama Bin Laden si ritengono autorizzati ad uccidere voi e i vostri bambini perché bevete il vino o la birra, perché non portate la barba lunga o il chador anzi il burkah, perché andate a teatro ed al cinema, perché ascoltate la musica e cantate canzonette, perché ballate nelle discoteche o a casa vostra, perché guardate la televisione, perché portate la minigonna o i calzoncini corti, perché al mare o in piscina fate il bagno ignudi o quasi ignudi, perché scopate quando vi pare e dove vi pare e con chi vi pare? Non v’importa neanche di questo, scemi?
Io sono atea grazziaddio. Irrimediabilmente atea. E non ho alcuna intenzione d’esser punita per questo da quei barbari che invece di lavorare e contribuire al miglioramento dell’umanità stanno sempre col sedere all’aria cioè a pregare cinque volte al giorno.
Da vent’anni lo dico, da vent’anni. Con una certa mitezza, non con questa collera e questa passione, vent’anni fa su tutto ciò scrissi un articolo di fondo. Era l’articolo di una persona abituata a stare con tutte le razze e tutti i credi, d’una cittadina abituata a combattere tutti i fascismi e tutte le intolleranza, d’una laica senza tabù. Ma era anche l’articolo di una persona indignata con chi non sentiva il puzzo di Guerra Santa a venire, e ai figli di Allah gliene perdonava un po’ troppe. Feci un ragionamento che suonava pressappoco così, vent’anni fa.
“Che senso ha rispettare chi non rispetta noi? Che senso ha difendere la loro cultura o pseudo cultura quando loro disprezzano la nostra? 
Io voglio difendere la nostra e vi informo che Dante Alighieri mi piace più di ‘Omar Khayyàm”. Apriti cielo. Mi crocifissero, “razzista, razzista!”. 
Furono le cicale di lusso anzi i cosiddetti progressisti (a quel tempo si chiamavano comunisti) a crocifiggermi.

Estratto da: “La rabbia e l’orgoglio” di Oriana Fallaci
























Perché loro [i fondamentalisti islamici] hanno qualche cosa che noi non abbiamo ed è la passione. 
Hanno la fede e la passione. 
Nel male, in negativo, ma l'hanno. 
Noi non l'abbiamo più, l'abbiamo persa, la nostra forma di società ha inaridito l'animo, ha inaridito il cuore della gente. Perfino nei rapporti amorosi c'è meno passione. 
In quanto alla fede, nel nostro mondo è una parola quasi sconosciuta. 
Loro sono più stupidi di noi ma sono profondamente appassionati, dunque più vitali. Perfino la guerra, che è un atto di passione – passione in negativo, la ferocia, il sangue –, è diventata sterile, pulita. 
Questa mancanza di passione si riflette nella nostra vita quotidiana perché, al posto della passione, abbiamo il benessere, la comodità, il raziocinio. 
Tutto quello che siamo è frutto di raziocinio, non di passione.


- Oriana Fallaci - 
 da: " Accetto la morte ma la odio", New  York, intervista a Panorama del 16 dicembre 2001


(…)“Non si può sopravvivere se non si conosce il passato. Noi sappiamo perché le altre civiltà sono scomparse: per eccesso di benessere e ricchezza e per mancanza di moralità e spiritualità… Nel momento stesso in cui rinunci ai tuoi principi e ai tuoi valori… in cui deridi questi principi e questi valori, tu sei morto, la tua cultura è morta e la tua civiltà è morta, la speranza non va più di moda, dove le radici cristiane non sono più rivendicate nemmeno da una presunta Costituzione”.

- Oriana Fallaci -



...l' Occidente corre inesorabilmente verso la propria morte, non solo una morte culturale, e di questo passo crollerà come crollò la Civiltà Egizia, l' Impero Romano, il Sacro Romano Impero. Come sono crollati e crollano ( aggiungo io) tutti i popoli che dimenticano di avere un' anima. 
Ci stiamo suicidando, cari miei. 
Ci stiamo uccidendo col cancro morale, con la mancanza di moralità, con l' assenza di spiritualità. 
E questa faccenda del mondo da rifare con la truffaldina eugenetica, con la bugiarda biotecnologia, non è che la tappa definitiva del nostro masochismo. 
Ecco perché i Bin Laden e gli Zarqawi, individui immorali e amorali tuttavia sorretti da una loro paradossale forma di moralità, hanno buon gioco. 
Ecco perché i loro correligionari ci invadono così facilmente e così disinvoltamente fanno i padroni in casa nostra. 
Ecco perché a casa nostra vengono accolti con tanto servilismo o tanta inerzia. 
Tanta paura. Ecco perché l' Europa è diventata Eurabia e l' America rischia di diventarlo. 
Ed ecco perché, segnati in fronte dal marchio di cui parlo ne L' Apocalisse , il marchio della schiavitù e della vergogna, molti occidentali finiranno inginocchiati sul tappetino a pregare cinque volte al giorno il nuovo padrone cioè Allah.” 

- Oriana Fallaci - 


Preghiera per la sera

Signore Gesù,
che fedelmente visiti e colmi con la tua Presenza
la Chiesa e la storia degli uomini;
che nel mirabile Sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue
ci rendi partecipi della Vita divina
e ci fai pregustare la gioia della Vita eterna;
noi ti adoriamo e ti benediciamo.
Prostrati dinanzi a Te, sorgente e amante della vita,
realmente presente e vivo in mezzo a noi, ti supplichiamo per
(dire la supplica …….……)
in attesa di vivere sempre in Te, nella Comunione della Trinità Beata.
Amen.

(Papa Benedetto XVI)