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lunedì 28 aprile 2014

Il Testamento Spirituale, ossia ricordi lasciati da S.Paolo della Croce ai suoi religiosi prima di morire (29 agosto 1775)


«Appena giunto il sacerdote nella sua stanza con il SS.Viatico, il P.Paolo, che non si poteva quasi muovere dal letto per i suoi mali, al veder presente il suo amoroso Redentore, con gran vivacità e fervore alzò le braccia in segno di devozione ed amore, dicendo con tutto il cuor sulle labbra: 
"Ah Gesù mio caro, io mi protesto che voglio vivere e morire nella Comunione di Santa Chiesa. Detesto ed abomino ogni errore." 
Di poi recitò ad alta voce il simbolo degli Apostoli, accompagnando ogni parola con gran sentimento di cuore; e quindi, perché ne era stato istantaneamente richiesto e perché era attualmente di tutti il Superiore e il Padre, diede, alla presenza di Gesù Sacramentato, gli ultimi e principali ricordi, che nel tempo stesso da due Religiosi, dall'infermo non veduti, erano fedelmente scritti nella contigua cappella»
    
      (Vita del Santo, scritta da S.Vincenzo Maria Strambi, pag. 184).

1° Prima di ogni altra cosa vi raccomando assai la carità fraterna... Ecco, fratelli miei dilettissimi, quello che io desidero con tutto l'affetto del povero mio cuore da voi che vi trovate qui presenti come da tutti gli altri che già portano quest'abito di penitenza e lutto in memoria della Passione e morte di Gesù Cristo nostro amabilissimo Redentore, e da tutti quelli che saranno chiamati da Dio a questa povera Congregazione e piccolo gregge di Gesù Cristo.

2° Raccomando poi a tutti e specialmente a quelli che saranno in ufficio di Superiori, che sempre più fiorisca nella Congregazione lo spirito dell'orazione, lo spirito della solitudine, e lo spirito della povertà; e siate pur sicuri che, se si manterranno queste tre cose, la Congregazione "fulgebit in conspectu Dei et gentium".


3° Raccomando con gran premura un filiale affetto verso la Santa Madre Chiesa, ed una intierissima sommissione al capo di essa, il Sommo Pontefice; per il quale effetto pregheranno giorno e notte, e procureranno di cooperarvi e di aiutare le anime a salvarsi, per quanto potranno, secondo l'Istituto, promuovendo nel cuore di tutti la devozione alla Passione di Gesù Cristo e ai dolori di Maria Santissima.

4° Raccomando a tutti l'osservanza delle Regole e niuno dica: De minimis non curat praetor. Faccia ognuno conto delle cose piccole e amino la Congregazione come madre.

5° (I Superiori) tengano conto del buon grano, e lontana la zizzania.


6° Domando poi perdono, colla faccia nella polvere e con pianto del mio povero cuore, a tutti in Congregazione, sì presenti che assenti, di tutti i mancamenti da me commessi in quest'ufficio, che per fare la volontà di Dio ho esercitato in tanti anni... Sì, mio caro Gesù, io, benché peccatore, spero di venire presto a godervi nel santo Paradiso, darvi, nel punto della mia morte, un santo abbraccio, per stare poi sempre unito con voi in perpetuas aeternitates... E vi raccomando adesso per sempre la povera Congregazione, che è frutto della vostra Croce, Passione e Morte. Vi prego a dare a tutti i Religiosi e benefattori di essa la vostra santa benedizione.

7° E voi, o Vergine Immacolata, Regina dei Martiri, per quei dolori che provaste nella Passione del vostro amabilissimo Figlio, date la vostra materna benedizione a tutti, mentre io li ripongo e lascio sotto il manto della vostra protezione.

Ecco, dunque, Fratelli miei cari, quali sono i ricordi che io vi lascio con tutto il povero mio cuore. Io vi lascio e vi starò attendendo tutti nel santo Paradiso, dove pregherò per la Santa Chiesa, per il Sommo Pontefice, nostro Santo Padre, per la Congregazione e benefattori: e vi lascio tutti, presenti ed assenti, colla mia benedizione:

" +Benedictio Dei Omnipotentis, Patris, et Filii, et Spiritus Sancti, descendat super vos et maneat semper."

(Process. Apost. - Summ. pag. 863 e segg.)




"Con la malattia capisci per la prima volta che il tempo della vita quaggiù è un soffio, avverti tutta l’amarezza di non averne fatto quel capolavoro di santità che Dio aveva desiderato, provi una profonda nostalgia per il bene che avresti potuto fare e per il male che avresti potuto evitare. Guardi il crocifisso e capisci che quello è il cuore della fede: senza il Sacrificio il cattolicesimo non esiste."

- Mario Palmaro -





























Buona giornata a tutti :-)






giovedì 10 aprile 2014

Preghiera per la donna - Pio XII, 2 agosto 1958 -

« O piena di grazia e benedetta fra le donne » (Luc. I, 28, 42), Maria, distendi, te ne preghiamo, la mano della tua materna protezione sopra di noi, tue figlie, che ci stringiamo intorno al tuo trono di Regina, come falangi docili ai tuoi cenni e risolute ad attuare col tuo ausilio in noi stesse e nelle nostre sorelle l'ideale della verità e della perfezione cristiana. 

In te si fissa ammirato il nostro sguardo, o immacolata Fanciulla, prediletta dal Padre! O Vergine Sposa dello Spirito Santo! O Madre tenerissima di Gesù! Ottienici dal tuo Figlio divino di poter rispecchiare in noi le tue eccelse virtù in ogni età e condizione. 

Fa che noi siamo intemerate e pure nei sentimenti e nei costumi; verso i nostri sposi compagne dolci, affettuose, comprensive; verso i nostri figli madri diligenti, vigili, sagge; amministratrici accorte dei nostri focolari domestici; cittadine esemplari della nostra amata patria; figlie fedeli della Chiesa, pronte a lasciarci da essa guidare nel pensiero e nell'azione. 

Aiutaci, o Madre nostra amorosissima, ad essere veramente osservanti dei doveri del nostro stato e a fare delle nostre dimore centri di vita spirituale e di operante carità, scuole di formazione delle coscienze e giardini di tutte le virtù; assistici, affinché anche nella vita sociale e pubblica sappiamo essere esempi di fede profonda, di pratica cristiana costante e amabile, d'incorrotta integrità e di giusto equilibrio fondato sui più solidi principi religiosi. 

Benedici i nostri propositi e le nostre fatiche, e come da te siamo ispirate ad intraprenderle, così col tuo aiuto ci sia dato di vederne gli abbondanti frutti nel tempo e nella eternità. Così sia!


Papa Pio XII


“E qui vorrei sottolineare come la donna abbia una sensibilità particolare per le “cose di Dio”, soprattutto nell'aiutarci a comprendere la misericordia, la tenerezza e l’amore che Dio ha per noi. 
A me piace anche pensare che la Chiesa non è “il” Chiesa, è “la” Chiesa. 
La Chiesa è donna, è madre, e questo è bello. Dovete pensare e approfondire su questo.”

(Papa Francesco, nel XXV anniversario della "Mulieris Dignitatem")


Dipinto: (Daniel F Gerhartz)

Certo che le donne sono un’altra razza. (…) 
Sono maestre di dignità le donne. Non bisogna lasciarsi distrarre dall’ ondeggiare dei fianchi se vogliamo capire qualcosa di loro, dobbiamo soltanto guardarle negli occhi perché i loro occhi dicono quello che le bocche sanno tacere. Sì, le donne sono un’altra razza. Spesso ci camminano a fianco così leggere che neanche ce ne accorgiamo. 
Quasi sempre, però, ci precedono e basterebbe solo seguirle per capirne di più. Seguirle con poco orgoglio e molto rispetto. 
Per essere più uomini. Un po’ più uomini, almeno. 

(Antonello De Sanctis)




Le donne sono come fiori:
se cerchi di aprirli con la forza,
i petali ti restano in mano e il fiore muore.
Perchè solamente con il calore
si schiudono.
E l’amore e la tenerezza insieme
sono il sole per una donna.
Avrei dovuto semplicemente amarla.
Poi sarebbe stato tutto naturale.
Perchè una donna quando si sente amata,
si apre e dà tutto il suo mondo. 


- Fabio Volo -


Buona giornata a tutti :-)




lunedì 7 aprile 2014

Le dieci regole per la Pace (dai discorsi del venerabile Pio XII)


1. La Pace è sempre Dio. Dio è la Pace. 
2. Solo gli uomini che chinano la testa davanti a Dio, e davanti a Lui piegano le proprie ginocchia, sono capaci da dare al mondo una vera, giusta e permanente pace. 
3.Unitevi, gente onesta, per avere la vittoria della fratellanza in Cristo, e con essa il recupero del mondo.
4. Liberatevi dalle menzogne e dal rancore e fate che la verità e la carità regnino supreme.
5. Affermate la dignità e l’ordine della vera libertà nel vivere, e avrete la pace.
6. Date aiuto generosamente ai bisognosi: lo Stato allo Stato, la gente alla gente, al di sopra ed oltre tutti i confini nazionali. 
7. Assicurate il diritto alla vita e l’indipendenza a tutte le nazioni, grandi e piccole, potenti e deboli, e avrete la pace.
8. Lavorate insieme verso una profonda integrazione di quella giustizia suprema che riposa nel dominio “divino” ed è preservata da ogni capriccio umano.
9. La Chiesa stabilita da Dio come la roccia della vera fratellanza umana e della pace, non potrà mai andare d’accordo con coloro che adorano gli idoli della violenza brutale e della menzogna. 
10. Preparatevi a fare sacrifici per ottenere la pace. Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra.
Papa Pio XII




Il riconoscimento dei propri peccati è autentico
soltanto quando l'uomo ne soffre.


- Anselm Grun -



Buona giornata a tutti :-)






giovedì 15 agosto 2013

Solennità dell’Assunzione di Maria -

E' una celebrazione della sua risurrezione.
Per essere stata la Madre di Gesù, Figlio Unigenito di Dio, e per essere stata preservata dalla macchia del peccato, Maria, come Gesù, fu risuscitata da Dio per la vita eterna. Maria fu la prima, dopo Cristo, a sperimentare la risurrezione. 
Tutti sono corruttibili, cioè, ogni essere umano è composto di carne e di sangue destinati a perire. Dopo la morte e sepoltura, avviene la decomposizione. Nel giro di pochi anni, rimane ben poco ad indicare che quel tale una volta camminava su questa terra. 
Tutti sono mortali, cioè, per ciascuno viene il giorno della morte. Nessuno vive per sempre. La medicina moderna e la tecnologia riusciranno forse a prolungare la vita fino a ottanta, novanta, o anche cento anni, ma, prima o poi, la sorte di ogni essere umano è quella di morire. La morte è un evento a cui nessuno riesce a sfuggire. 
Però, grazie alla risurrezione di Gesù, Dio ha trasformato ciò che era corruttibile e mortale in incorruttibile e immortale. Quando Dio ha risuscitato Gesù dai morii e gli ha elargito una nuova vita eterna, ha anche reso possibile che ogni essere umano fosse risuscitato dai morti e partecipasse alla vita nuova ed eterna. Il corpo umano morirà e si decomporrà, ma Dio ha dimostrato che questa non è la fine. 
Dio ha sconfitto la morte risuscitando Gesù dai morti. Ha rivestito il corpo risorto di Gesù di incorruttibilità e di immortalità. La morte ha perduto la battaglia; Dio ha riportato vittoria. Dopo Gesù, Maria è stata la prima a risorgere e ad essere rivestita della vita incorruttibile ed immortale di Dio. Quello che Dio ha fatto per Gesù e per Maria sarà fatto per ogni credente.



La solenne definizione dell'Assunzione di Maria


«Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l'autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l'immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo».

Perciò, se alcuno, che Dio non voglia, osasse negare o porre in dubbio volontariamente ciò che da Noi è stato definito, sappia che è venuto meno alla fede divina e cattolica.

Sua Santità Papa Pio XII


Buona Festa dell'Assunta a tutti! 











venerdì 7 giugno 2013

Testamento del Santo Padre Pio XII

Miserere mei, Deus, secundum (magnam) misericordiam tuam.

Queste parole, che, conscio di esserne immeritevole ed impari, pronunciai nel momento, in cui diedi tremando la mia accettazione alla elezione a Sommo Pontefice, con tanto maggior fondamento le ripeto ora in cui la consapevolezza delle deficienze, delle manchevolezze, delle colpe commesse durante un così lungo Pontificato e in un'epoca così grave ha reso più chiare alla mia mente la mia insufficienza e indegnità. 
Chiedo umilmente perdono a quanti ho potuto offendere, danneggiare, scandalizzare con le parole e con le opere. 
Prego coloro, cui spetta, di non occuparsi né preoccuparsi per erigere qualsiasi monumento alla mia memoria; basta che i miei poveri resti mortali siano deposti semplicemente in luogo sacro, tanto più gradito quanto più oscuro. 
Non mi occorre di raccomandare i suffragi per l'anima mia; so quanto numerosi sono quelli che le norme consuete della Sede Apostolica e la pietà dei fedeli offrono per ogni Papa defunto. 
Non ho nemmeno bisogno di lasciare un « testamento spirituale », come sogliono lodevolmente fare tanti zelanti Prelati; poiché i non pochi Atti e discorsi, da me per necessità di officio emanati o pronunziati, bastano a far conoscere, a chi per avventura lo desiderasse, il mio pensiero intorno alle varie questioni religiose e morali.


Ciò premesso, nomino mia erede universale la Santa Sede Apostolica, da cui tanto ho avuto, come da Madre amantissima.


15 Maggio 1956

PIUS PP. XII
 



"La Chiesa non ha bisogno di riformatori, ma di santi."

- Georges Bernanos -


Questa è la novità che Gesù ci dice. Ci dice questa novità: avere fiducia nella sua passione, avere fiducia nella sua vittoria sulla morte, avere fiducia nelle sue piaghe. Lui è il sacerdote e questo è il sacrificio: le sue piaghe. 

Papa Francesco Omelia Santa Marta, 11 Maggio 2013





Non siete cristiani finti, cristiani solo a parole.
Siete cristiani con la parola, con il cuore, con le mani.
Sentite come cristiani, parlate come cristiani e fate opera di cristiani.
Ma voi soli non potreste farlo.
E' Gesù che vi darà questo Spirito, vi darà la forza di rinnovare tutto:
non voi, ma Lui in voi" .

- Card. J.M. Bergoglio, 2012 -







domenica 25 novembre 2012

Consacrazione della Chiesa e del genere umano al Cuore Immacolato di Maria – Papa Pio XII -

Regina del Santissimo Rosario, ausilio dei cristiani, rifugio del genere umano, vincitrice di tutte le battaglie di Dio!

Supplici ci prostriamo al vostro trono, sicuri di impetrare misericordia e di ricevere grazie e opportuno aiuto e difesa nelle presenti calamità, non per i nostri meriti, dei quali non presumiamo, ma unicamente per l'immensa bontà del vostro materno Cuore.

A Voi, al vostro Cuore Immacolato, in quest'ora tragica della storia umana, ci affidiamo e ci consacriamo, non solo in unione con la Santa Chiesa, corpo mistico del vostro Gesù, che soffre e sanguina in tante parti e in tanti modi tribolata, ma anche con tutto il mondo straziato da feroci discordie, riarso in un incendio di odio, vittima della propria iniquità.

Vi commuovano tante rovine materiali e morali; tanti dolori, tante angosce di padri e di madri, di sposi, di fratelli, di bambini innocenti; tante vite in fiore stroncate; tanti corpi lacerati nell'orrenda carneficina; tante anime torturate e agonizzanti, tante in pericolo di perdersi eternamente!

Voi, o Madre di misericordia, impetrateci da Dio la pace! E anzitutto quelle grazie che possono in un istante convertire i cuori umani, quelle grazie che preparano, conciliano, assicurano la pace!

Regina della pace, pregate per noi e date al mondo in guerra la pace che i popoli sospirano, la pace nella verità, nella giustizia, nella carità di Cristo. Dategli la pace delle armi e la pace delle anime, affinché nella tranquillità dell'ordine si dilati il regno di Dio.

Accordate la vostra protezione agli infedeli e a quanti giacciono ancora nelle ombre della morte; concedete loro pace e fate che sorga per essi il Sole della verità, e possano, insieme con noi, innanzi all'unico Salvatore del mondo ripetere: Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in Terra agli uomini di buona volontà! (Luc. II, 14).

Ai popoli separati per l'errore o per la discordia, e segnatamente a coloro che professano per Voi singolare devozione, e presso i quali non c'era casa ove non si tesse in onore la vostra veneranda icone (oggi forse occultata e riposta per giorni migliori), date la pace e riconduceteli all'unico ovile di Cristo, sotto l'unico e vero Pastore.

Ottenete pace e libertà completa alla Chiesa santa di Dio; arrestate il diluvio dilagante del neopaganesimo; fomentate nei fedeli l'amore alla purezza, la pratica della vita cristiana e lo zelo apostolico, affinché il popolo Dio, di coloro che servono Dio aumenti in meriti e in numero.

Finalmente, siccome al Cuore del vostro Gesù furono consacrati la Chiesa e tutto il genere umano, perchè, riponendo in Lui ogni speranza, Egli fosse per loro segno e pegno di vittoria e salvezza; così parimenti noi in perpetuo consacriamo anche a Voi, al vostro Cuore Immacolato, Madre nostra e Regina del mondo: affinché il vostro cuore e patrocinio affrettino il trionfo del Regno di Dio, tutte le genti, pacificate tra loro e con Dio, Vi proclamino beata, e con Voi intonino, da un'estremità all'altra della terra, l'eterno Magnificat di gloria, amore, riconoscenza al Cuore di Gesù, nel quale solo possono trovare la Verità Vita e la Pace.

(papa Pio XII)
 
 
Nell’ottobre del 1942, in risposta ad un messaggio inviatole da Suor Lucia nel 1940, Papa Pio XII consacrò il mondo al Cuore Immacolato di Maria. All’inizio del 1943, Suor Lucia spiegò che in un'apparizione le era stato rivelato che era stato accettato questo Atto di Consacrazione per contribuire a far finire prima la Seconda guerra mondiale ma che esso non avrebbe ottenuto la pace nel mondo.
Papa Pio XII, in una lettera apostolica del 7 luglio 1952 consacrò dunque la Russia al Cuore immacolato di Maria. Il pontefice scrisse:
"Parecchi anni fa abbiamo consacrato l'intera razza umana alla Vergine Maria, Madre di Dio, così anche oggi noi la consacriamo ed in particolare affidiamo tutta la popolazione di Russia al suo cuore immacolato".
"Se Maria interpone il suo valido patrocinio, le porte dell'inferno non potranno prevalere. È la buona madre, la madre di tutti, e non si è mai sentito dire che chi ha cercato in lei protezione sia rimasto deluso. Con questa certezza il papa affida l'intero popolo di Russia al cuore immacolato della Vergine. Lei li aiuterà! Errore e ateismo non prenderanno il sopravvento contro la sua grazia e assistenza".
Il 4 maggio 1944, la Santa Sede istituì la Festa del Cuore Immacolato di Maria e due anni dopo il cardinale , Benedetto Aloisi Masella, in veste di legato papale, incoronò la Madonna di Fatima “Regina del mondo”. L’intero episcopato Portoghese e più di 600.000 pellegrini si riunirono a Fatima per partecipare all’evento.
 
 

"Noi apparteniamo alla chiesa militante, ed essa è militante, poiché sulla terra le potenze delle tenebre non si danno pace nel volerla distruggere – Papa Pio XII, 1953
 
Papa Pio XII rivelò che nel messaggio di Fatima la Madonna avvertiva la Chiesa contro “Il suicidio di alterare la Fede, nella Sua liturgia, la Sua teologia e la Sua Anima”.
Buona giornata a tutti :-)