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giovedì 28 settembre 2017

Preghiera a San Michele Arcangelo

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Gloriosissimo Principe della Milizia Celeste, Arcangelo San Michele, difendeteci in questa ardente battaglia contro tutte le potenze delle tenebre e la loro spirituale malizia.
Venite in soccorso degli uomini creati da Dio a sua immagine e somiglianza e riscattati a gran prezzo dalla tirannia del demonio. 
Combattete oggi le battaglie del Signore con tutta l'armata degli Angeli beati, come già avete combattuto contro il principe dell'orgoglio lucifero ed i suoi angeli apostati; e questi ultimi non potettero trionfare e ormai non v'è più posto per essi nei cieli. 
Ma è caduto questo grande dragone, questo antico serpente che si chiama lo spirito del mondo, che tende trappole a tutti. 
Sì, è caduto sulla terra ed i suoi angeli sono stati respinti con lui.
Ora ecco che, questo antico nemico, questo vecchio omicida, si erge di nuovo con una rinnovata rabbia. 
Trasfiguratosi in angelo di luce, egli nascostamente invase e circuì la terra con tutta l'orda degli spiriti maligni, per distruggere in essa il nome di Dio e del suo Cristo e per manovrare e rubarvi le anime destinate alla corona della gloria eterna, per trascinarle nell'eterna morte.
Il veleno delle sue perversioni, come un immenso fiume d'immondizia, cola da questo dragone malefico e si trasfonde in uomini di mente e spirito depravato e dal cuore corrotto; egli versa su di loro il suo spirito di menzogna, di empietà e di bestemmia ed invia loro il mortifero alito di lussuria, di tutti i vizi e di tutte le iniquità.
La Chiesa, questa Sposa dell'Agnello Immacolato, è ubriacata da nemici scaltrissimi che la colmano di amarezze e che posano le loro sacrileghe mani su tutte le sue cose più desiderabili. 
Laddove c'è la sede del beatissimo Pietro posta a cattedra di verità per illuminare i popoli, lì hanno stabilito il trono abominevole della loro empietà, affinché colpendo il pastore, si disperda il gregge.
Pertanto, o mai sconfitto Duce, venite incontro al popolo di Dio contro questa irruzione di perversità spirituali e sconfiggetele. 
Voi siete venerato dalla Santa Chiesa quale suo custode e patrono; voi, glorioso difensore contro le nefaste potestà terrene e infernali; a Voi il Signore ha affidato le anime che un giorno occuperanno le sedi celesti. Pregate, dunque, il Dio della pace a tenere schiacciato satana sotto i nostri piedi, affinché non possa continuare a tenere schiavi gli uomini e a danneggiare la Chiesa.
Presentate all'Altissimo, con le Vostre, le nostre preghiere, perché scendano presto su di noi le Sue Divine Misericordie e Voi possiate incatenare il dragone, il serpente antico satana ed incatenarlo negli abissi. 
Solo così non sedurrà più le anime.



Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
San Michele Arcangelo, difendici nella lotta;
sii nostro aiuto contro la cattiveria e le insidie del demonio.
Che Dio eserciti il suo dominio su di lui,
supplichevoli ti preghiamo:
tu, che sei il Principe della milizia celeste,
con la forza divina rinchiudi nell'inferno Satana
e gli altri spiriti maligni
che girano il mondo
per portare le anime alla dannazione.
Amen.



Gloriosissimo Principe della Milizia Celeste, Arcangelo San Michele, difendeteci in questa ardente battaglia contro tutte le potenze delle tenebre e la loro spirituale malizia.
Venite in soccorso degli uomini creati da Dio a sua immagine e somiglianza e riscattati a gran prezzo dalla tirannia del demonio.
Voi siete venerato dalla Santa Chiesa quale suo custode e patrono, ed a Voi il Signore ha affidato le anime che un giorno occuperanno le sedi celesti. Pregate, dunque, il Dio della pace a tenere schiacciato satana sotto i nostri piedi, affinché non possa continuare a tenere schiavi gli uomini e a danneggiare la Chiesa.

Presentate all'Altissimo, con le Vostre, le nostre preghiere, perché scendano presto su di noi le Sue Divine Misericordie e Voi possiate incatenare il dragone, il serpente antico satana ed incatenarlo negli abissi. Solo così non sedurrà più le anime.



Buona giornata a tutti. :-)




domenica 18 settembre 2016

«Ti nomino esorcista» - Padre Gabriele Amorth

Mi trovo nell’appartamento del cardinale Ugo Poletti, vescovo vicario di Roma.
Come tutti sanno il vescovo di Roma è il Papa. Ma il Pontefice, dal sedicesimo secolo in poi, ne ha delegato il governo pastorale a un vicario.
È l’11 giugno 1986. Poletti usa ricevere i preti senza fissare un appuntamento.
Anche io, quel giorno, ho seguito la prassi. Mi sono presentato senza appuntamento. E sono stato immediatamente ricevuto.
Non ho qualcosa di particolare da chiedere al mio vescovo, voglio soltanto scambiare con lui quattro chiacchiere. Spesso è di questo che i preti hanno bisogno.
Poletti lo sa e non pretende mai che si debba avere una motivazione importante per bussare alla sua porta. Mi chiede del mio lavoro all’interno della Società San Paolo. Sono, infatti, un prete paolino, giurista, appassionato di mariologia, giornalista professionista e direttore del mensile «Madre di Dio».
Non so spiegare per quale motivo, ma a un certo punto la conversazione cade su padre Candido Amantini, e cioè su colui che da trentasei anni è l’esorcista ufficiale della diocesi di Roma.
«Lei conosce padre Candido?» mi chiede Poletti sorpreso. «Sì» rispondo. «Mi sono avvicinato al luogo dove fa esorcismi, il Santuario della Scala Santa che si trova a pochi passi da qui, per curiosità. L’ho conosciuto e ogni tanto vado a trovarlo.»
Poletti è un cardinale capace di governare. E di decidere. Quando prende una decisione la mette subito per iscritto, con tanto di firma leggibile e timbro in calce al foglio.
Rimango sorpreso quando, senza dare spiegazioni, apre un cassetto della scrivania, tira fuori un foglio con la carta intestata della diocesi e si mette a scrivere a mano. Scrive per un minuto. Poche righe vergate con inchiostro nero. Quindi tira fuori un timbro, un solo colpo secco in basso a destra.
Non oso chiedere nulla.
Un presentimento si affaccia alla mia mente ma subito lo scaccio in attesa che sia lui a parlare. «Benissimo» dice il cardinale chiudendo il foglio in una busta che lascia aperta prima di porgermela. «Questa busta è per lei. Complimenti. So che farà bene.» Per qualche istante non so che dire. Mentre ricevo la busta mi viene in mente quello che sempre mi diceva il mio padre spirituale ai tempi del seminario.

«Come si fa a sapere se si sta facendo la volontà di Dio? Solo se si obbedisce al proprio vescovo si è sicuri di essere sulla giusta strada.»

- Padre Amorth con Paolo Rodari - 

Da: L’ultimo esorcista, La mia battaglia contro Satana - ed. Piemme



Decido di aprire la busta davanti al cardinale.
Ne leggo il contenuto e vi trovo esattamente quanto avevo immaginato. Poche parole piuttosto eloquenti.

Roma, 11 giugno 1986
Io, il cardinale Ugo Poletti, arcivescovo vicario della città di Roma, con la presente nomino esorcista della diocesi padre Gabriele Amorth, religioso della Società San Paolo. Egli si affiancherà a padre Candido Amantini fino a quando sarà necessario.
In fede, card. Ugo Poletti
arcivescovo vicario di Roma

- Padre Amorth con Paolo Rodari - 

Da: L’ultimo esorcista, La mia battaglia contro Satana - ed. Piemme



«Eminenza, io...» «Caro padre Gabriele, non occorre che dica nulla. Così ho deciso e così deve essere. La Chiesa ha un disperato bisogno di esorcisti. Roma soprattutto. Ci sono troppe persone che soffrono perché possedute e nessuno è incaricato di liberarle. Padre Candido da tempo mi ha chiesto un aiuto. Io ho sempre tergiversato. Non sapevo chi mandargli. Quando lei mi ha detto che lo conosceva ho capito che non potevo indugiare oltre. Lei farà bene. Non abbia paura. Padre Candido è un maestro speciale. Saprà come aiutarla.»
Rimango senza parole. Il Vangelo lo conosco bene.
So che il potere di scacciare i demoni Cristo l’ha dato agli apostoli e ai loro successori, i vescovi, i quali, a loro volta, possono delegarlo a dei semplici preti. So che la Chiesa non può stare senza esorcisti, tante sono le persone possedute nel mondo. Ma, mi domando, sarò capace? E poi, perché io?
Perché proprio a me viene affidato un compito così difficile e pericoloso? La lotta tra il bene e il male, tra Satana e Cristo, affonda le proprie radici nella notte dei tempi. Da sempre due eserciti lottano per la supremazia sul mondo: l’esercito di Satana e l’esercito di Cristo.
Perché Satana esiste, perché uno degli angeli più belli e nobili del paradiso abbia deciso a un certo punto di ribellarsi a Dio e divenire il principe delle tenebre nessuno lo sa. Fatto sta che lui, Satana, esiste e vuole una sola cosa, portare il mondo all’autodistruzione, gli uomini alla dannazione eterna. In questa lotta che sembra senza fine il Papa ha una funzione chiave. È lui, forse prima e più di tutti, che deve lottare perché le porte degli inferi non prevalgano sulla Chiesa.
Insieme a lui ci sono gli uomini di buona volontà che della Chiesa fanno parte.
Tra gli uomini un ruolo speciale lo ricoprono gli esorcisti.
Sono come le punte di diamante di questo esercito che al male contrappone il bene. Preti scelti per scacciare la presenza straordinaria di Satana e del suo esercito, i demoni gerarchicamente sottomessi a Satana, dall’uomo e quindi dal mondo. Ma, mi domando, perché io devo essere uno di questi? 
Esco dall’ufficio del cardinale Poletti con il foglio di nomina in mano e tante domande e qualche paura nella mente. Dopo pochi passi capisco che c’è una sola cosa sensata da fare. E la faccio subito.

- Padre Amorth con Paolo Rodari - 

Da: L’ultimo esorcista, La mia battaglia contro Satana - ed. Piemme


La basilica di San Giovanni in Laterano è la più antica e nobile di Roma. Una delle sue cappelle laterali ha sempre presente il Santissimo, il corpo di Cristo.
Entro. M’inginocchio su una delle tante panche di legno. E qui faccio la mia richiesta al cielo, o meglio alla Madonna.
«Madre di Dio, accetto questo incarico, ma tu proteggimi col tuo manto.»
È una supplica semplice. Poche ma sentite parole. Voglio obbedire al mio vescovo e metto nelle mani della Madonna tutte le mie paure.
Chi sono io per combattere il principe delle tenebre? Non sono nessuno. Ma Dio è tutto.
Il demonio non si combatte con le proprie forze ma con quelle del cielo.
Un giorno, parecchio tempo dopo aver fatto quella supplica, mi trovo a esorcizzare un posseduto. Attraverso la sua voce è Satana che mi parla. Mi sputa addosso insulti, bestemmie, accuse e minacce.
Ma a un certo punto mi dice: «Prete, vattene. Lasciami stare». «Vattene tu» gli rispondo. «Ti prego, prete, vattene. Contro di te non posso fare nulla.» «Dimmi, nel nome di Cristo, perché non puoi fare nulla?»
«Perché tu sei troppo protetto dalla tua Signora. La tua Signora col suo manto ti circonda e io non posso raggiungerti.»

- Padre Amorth con Paolo Rodari - 

Da: L’ultimo esorcista, La mia battaglia contro Satana - ed. Piemme


Ieri è salito al cielo padre Gabriele Amorth. Era nato il 1° maggio 1925. 
Il vuoto che lascia è incolmabile.
Un combattente del maligno, un grande combattente. Padre Amorth non temeva il maligno, anzi lo combatteva fiero e deciso con le armi della Chiesa. Un uomo umile, innamorato di Maria.
Caro padre Amorth, adesso prega per noi. Noi pregheremo per te, per la tua anima, affinché possa eternamente contemplare Gesù.


Buona giornata a tutti. :-)

martedì 9 febbraio 2016

Le benedizioni annullano le maledizioni – Padre Amorth Gabriele

Ci dice la Scrittura: “le benedizioni annullano le maledizioni”.
Forse ve l'ho già detto un'altra volta che a Roma c'era una donna che abitava al secondo piano e al di là della strada, una strada stretta, al secondo piano, quindi allo stesso piano ci abitava una maga con tanto di cartello alla porta: MAGA.


Ogni tanto lei si accorgeva che se si affacciava alla finestra, questa maga faceva degli strani segni verso di lei e dopo questi segni le capitavano sempre delle sfortune, delle sventure.

Come poteva fare per liberarsi? E io gli ho insegnato: “sai cosa devi fare? Appena ti accorgi che la maga fa dei segni verso di te, tu con i vetri chiusi in maniera che lei non veda quello che fai, mandale delle benedizioni chiedendo con fede al Signore di benedirla”.

Così dopo di allora, non ha più avuto alcun incidente.

Le benedizioni annullano le maledizioni.

Perciò benediciamo in cuor nostro se qualcuno ci ha maledetto.


(Padre Amorth Gabriele)





Molti disturbi mentali sono in realtà causati dal demonio. 
Padre Candido (esorcista maestro di Padre Amorth) disse una volta al demonio (durante un esorcismo): "Tu ormai non possiedi più nessuno...", e il demonio rispose "Io? Tu non sai quanta gente possiedo io nei manicomi!!!"


da: Più Forti del Male, Padre Gabriele Amorth





 Dio, dandoci la libertà - che ci fa scegliere tra Lui e il contrario di Lui -, fa in modo che la nostra esistenza sia nelle nostre mani.  

- Padre Gabriele Amorth -
 da: "Ho incontrato Satana"



 Noi, nella nostra esistenza terrena, scegliendo tra il bene e il male decidiamo quale sarà la nostra vita futura.  

- Padre Gabriele Amorth -
 da: "Ho incontrato Satana"



Buona giornata a tutti. :-)












martedì 8 settembre 2015

L'invidia diabolica nei confronti dell' uomo - padre Amorth

I demoni precipitarono all'inferno per il loro odio verso Dio e per la loro invidia nei confronti dell'uomo. E per questo odio e per questa invidia fanno di tutto per riempire gli abissi infernali. 
Col desiderio che si guadagnino il premio eterno. 
Dio ha voluto che gli uomini sulla terra fossero sottoposti ad una prova. 
Ha dato loro due grandi comandamenti: amare Dio con tutto il cuore e il prossimo come se stessi. Essendo dotato di libertà, ognuno decide se obbedire al Creatore o ribellarsi a Lui. La libertà è un dono, ma guai 
ad abusarne! I demoni non possono violentare la libertà dell'uomo fino al punto di sopprimerla, possono però fortemente condizionarla. 
Un esorcista nel 1934 era impegnato con liberazione di una bambina ossessa. Da questa esperienza estrapolo un breve colloquio tenuto col demonio:

- Perché ti trovi in questa bambina? - Per tormentarla. 
- E prima di essere qui, dov'eri? - Andavo lungo le vie. 
- C h e cosa fai quando vai in giro? 
- Cerco di far commettere peccati alla gente. 
- E cosa ci guadagni? 
La soddisfazione di farvi venire all'inferno con me... 

Non aggiungo il resto del colloquio. 
Dunque, per tentare le persone al peccato i demoni vanno in giro in modo invisibile ma reale. 
Ce lo ricorda San Pietro: "Siate temperanti, vigilate il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede." (1 Pt 5, 8-9). II pericolo c'è. E' reale e grave: non va sottovalutato, ma c'è anche la possibilità e il dovere di difendersi.
La vigilanza, cioè la prudenza, una vita spirituale intensa coltivata con la preghiera, con qualche rinuncia, con buone letture, con buone amicizie, la fuga dalle cattive occasioni  e dalle cattive compagnie. 
Se non si attua questa strategia,  non riusciamo più a dominare i nostri pensieri, gli sguardi,  le parole, le azioni e... inesorabilmente nella nostra vita spirituale tutto franerà.

- Padre Gabriele Amorth - 



Durante un esorcismo, attraverso la persona posseduta, Satana mi ha detto: Ogni Ave Maria del Rosario, è per me una mazzata in testa; se i cristiani conoscessero la potenza del Rosario, per me sarebbe finita!” 

- Padre Gabriele Amorth - 






“I Demòni sono così numerosi che se potessero assumere la forma di una granello di sabbia, oscurerebbero il sole! Sono tantissimi ma gli angeli sono immensamente più numerosi, non c’è dubbio.” 

- Padre Gabriele Amorth - 




“Le sofferenze sono inevitabili nella vita, ma un cuore che sforza di essere in comunione con Gesù affronta meglio le difficoltà. 
E’ stato tolto Cristo nella vita della gente, è stato tolto Cristo come punto di riferimento: è questo il guaio dell’umanità.” 

- Padre Gabriele Amorth - 




“Satana fa credere che l’inferno non c’è, che il peccato non esiste ma è solo un’esperienza in più da fare. Basta seguire i comandamenti per salvarsi. 
Qui c’è la medicina per ogni male dell’anima.” 

- Padre Gabriele Amorth - 






“Dio oggi appare come nemico della gioia e della libertà, gioia e libertà che ci si illude di trovare lontano da Lui e contro di Lui. 
E’ questo il grande inganno che i demòni sono riusciti a seminare in tutto il mondo.” 

- Padre Gabriele Amorth - 




Buona giornata a tutti. :-)



venerdì 24 luglio 2015

La contadina e le candele -

Anni fa una contadina, essendo il marito ammalato gravemente, fece voto di accendere ogni giorno, per un intero anno, un cero dinanzi all'effige della Santa Vergine.
Tutte le mattine, di buon'ora, correva fino alla piazza principale del paese dove si ergeva la chiesa parrocchiale e, recitato un Pater, Ave e Gloria, offriva la sua candela alla Madonna.
Poi se ne tornava velocemente a casa per assistere il marito infermo.
Dopo nove giorni, l'uomo si alzò dal letto guarito.
Il decimo giorno, la donna, avendo da lavare tutta la biancheria accumulatasi durante la malattia del marito, disse tra sé:
" Oggi ho troppo lavoro da sbrigare. Vorrà dire che andrò in chiesa domani e accenderò due ceri "
L'indomani pioveva grosso un dito, perciò la donna si disse:
" Oggi c'è troppa pioggia. Se uscissi, m'inzupperei tutta. Vorrà dire che andrò domani e accenderò tre ceri "
Di giorno in giorno, trovava sempre una scusa buona per non andarci. Però la brava donna si faceva premura di tenere il conto delle candele che avrebbe dovuto accendere.
E così un bel dì si accorse che erano già cinquanta e pensò :
" Cinquanta candele ? Ma se io, adesso, vado in chiesa ad accendere cinquanta candele mi prenderanno certamente per matta! "
Perciò decise di lasciar stare.

Troppo spesso ci rivolgiamo a Lui solo nel bisogno e ci dimentichiamo di ringraziarlo ogni giorno per il dono della vita.
Troppo presi dalle nostre vite, dai nostri mille impegni .... però quando abbiamo bisogno il tempo per chiedergli una grazia lo troviamo. 






Il cuore - Martin Buber

Rabbi Mendel soleva dire che tutti gli uomini che gli avevano chiesto di pregare Dio per loro gli passavano nella mente quando diceva la tacita preghiera delle Diciotto Benedizioni (preghiera che si recita tre volte al giorno stando in piedi).
Un giorno un tale si stupì che ciò fosse possibile, poiché il tempo non bastava certo. Rabbi Mendel rispose: "Una traccia della pena di ognuno rimane incisa nel mio cuore. Nell'ora delle preghiera io apro il mio cuore e dico: Signore del mondo, leggi ciò che è scritto qui!".

Martin Buber

Da: “Storie e leggende chassidiche”, Mondadori







Il ritmico battito del cuore lo percepisco identico come allora, nel chiasso del nostro mondo, non appena vi accosto l’orecchio.
È forse addirittura vero che, quanto più lo si vuole sopraffare con i nostri rumori e nullità, quel ritmo si fa sentire con tanta maggiore ostinazione, fedeltà e silenzio.
Alla nostra volontà di potere e alla nostra impotenza esso si manifesta come l’unità, a null’altra paragonabile, di potere e d’impotenza, in cui sta in assoluto l’essenza dell’amore.


Hans Urs von Balthasar
da: "Il cuore del mondo"





San Michele Arcangelo, 
difendici nella battaglia; 
contro le malvagità 
e le insidie del diavolo sii nostro aiuto.

Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi! 
E tu, principe delle milizie celesti, 
con la potenza che ti viene da Dio, 
ricaccia nell’inferno satana 
e gli altri spiriti maligni 
che si aggirano per il mondo 
a perdizione delle anime. Amen!




Buona giornata a tutti. :-)

giovedì 19 giugno 2014

Gli inganni di Satana - " I Tarocchi e l'Oroscopo" -

(Evitate di farvi leggere i tarocchi, confessatevi se l’avete fatto e distruggeteli se li possedete).
La cartomanzia ritiene di poter conoscere cose occulte dall'uso di speciali carte, decifrando per esempio le qualità ed il futuro di una persona dal significato convenzionale che ogni carta rappresenta, a seconda della disposizione con cui si presentano (i tarocchi sono un mazzo di 78 carte composte dalla tradizionali carte di coppe, denari, spade, bastoni, più altre 22 chiamate "arcani maggiori"). 
E' la forma divinatoria oggi più diffusa. 
I celebri tarocchi hanno raggiunto nel tempo una grande popolarità tanto che vengono addirittura acclusi ad alcune riviste con relative istruzioni per l'uso. 
Tanti sono coloro che tramite le trasmissioni televisive o conoscenti, si fanno leggere le carte per scrutare eventi futuri o ricevere suggerimenti riguardo i fatti della propria vita. 
A volte le risposte riguardano promesse di felicità futura ma più spesso si parla di persone che ci fanno del male e che ci ostacolano la strada, oppure arrivano ad annunciare vere e proprie sciagure o disastri. 
E' sempre bene ricordare che satana è esperto nel promettere apparenti cose "buone", ma nel contempo ama creare paura, odio e divisione tra le persone, spingendo al puro egoismo e cercando di apportare angoscia per qualcosa che deve accadere. 
Le presunte risposte sono infatti menzognere e fallaci con il solo scopo di creare divisioni e preoccupazioni tra le persone. 
Il diavolo infatti non è onnisciente come Dio, ma solo dotato di finissima intelligenza spirituale in grado di elaborare i dati di cui è in possesso e fare delle stime su quello che potrà accadere. Anche se a volte può azzeccarci, ciò non significa che conosce effettivamente a priori l'esito finale degli eventi. 
La conoscenza totale di tutto, in tutti e in ogni momento (presente e futuro) è di sola pertinenza divina. Solo Dio ci conosce nell'intimo più profondo, il diavolo non può entrare nell'anima e non conoscendo i pensieri può solo studiarci dettagliatamente vedendo come ci comportiamo esternamente. Conoscendo le nostre debolezze, i vizi, i peccati, le aspirazioni, è pronto a darci le risposte che più ci aspettiamo per renderci soddisfatti, ma in realtà con l'unico scopo di rovinarci e portarci su strade sbagliate. 
A parte il caso dei numerosi ciarlatani in circolazione, coloro che leggono le carte sono dei veri e propri operatori dell’occulto che si muovono sotto la guida invisibile di entità demoniache. 
Pochi sanno che i veri cartomanti effettuano un rituale magico per la consacrazione delle carte a satana dalla durata di alcuni giorni. 
Coloro che si fanno leggere le carte violano apertamente il primo comandamento, entrano in contatto diretto con il mondo infernale e, nel tempo, si espongono al reale rischio di infiltrazione spiritica. 
Evitate di farvi leggere i tarocchi, confessatevi se l’avete fatto, e distruggeteli se li possedete. 
Altra insidia è rappresentata dalla cosiddetta astrologia. 
La parola “astrologia” significa «scienza degli astri». Originariamente era sinonimo di «astronomia» e le due parole si usarono promiscuamente fino al primo secolo dopo Cristo e anche oltre. 
Attualmente astrologia designa una scienza che presume di determinare i vari influssi che gli astri esercitano sull’uomo, determinando il carattere delle persone, le loro scelte e le loro azioni, e i vari eventi della storia. L’astrologia è un metodo molto antico di divinazione e la Chiesa fin dai tempi antichi ha espresso la sua condanna. 
Il Concilio di Toledo così si espresse: "Se qualcuno pensa che si deve credere all’astrologia, sia anatema" (DS 205). Il Concilio si riferiva alla mentalità abbastanza diffusa secondo la quale le azioni umane si dovevano imputare agli astri e in definitiva a Dio. 
Con questo si veniva a negare la libertà dell’uomo. Osservò in proposito S. Agostino: "Gli astrologi pretendono che vi sia nel cielo la causa inevitabile del peccato: sono Venere o Saturno o Marte che ci hanno fatto compiere questa o quella azione, volendo che sia senza colpa l’uomo, che è carne e sangue e verminosa superbia, e la colpa ricada su colui che ha creato e regge il cielo e le stelle" (S. Agostino, Confessioni, IV, 3). 
E ancora: "Bisogna riconoscere che quando gli astrologi dicono il vero, ciò avviene sotto una ispirazione occultissima che le anime umane subiscono senza saperlo. 
E siccome ciò avviene allo scopo d’ingannare gli uomini, è opera di spiriti immondi e seduttori, ai quali è permesso di conoscere alcuni dati veri sulle cose temporali. Per questo il buon cristiano deve guardarsi dagli astrologi e da tutti coloro che esercitano l’arte divinatoria, specialmente se predicono il vero; affinché la sua anima non venga irretita da essi mediante il commercio con i demoni, in un’intesa con questi" (ID., Super Gen. ad litt., 11, 17). 
E’ vero che i corpi celesti, in modo particolare la luna, esercitano un influsso sulla natura (si pensi semplicemente come ne tengano conto i contadini per la semina o per il travaso di vino). Possono influire insieme con altri fattori metereologici anche sull’umore delle persone e su eventi come il parto. 
Ma "non possono esercitare un influsso diretto sull’intelletto e la volontà" (S. Tommaso, Somma Teologica, I-II, 9, 5). "L’uomo infatti ha la facoltà di giudicare e di riflettere su tutto quanto può operare, sia nell’uso delle cose esteriori, come nel secondare e respingere le passioni interne; e ciò sarebbe inutile se il nostro volere fosse causato dagli astri e non fosse in nostra facoltà. 
Non è quindi possibile che gli astri siano causa della nostra elezione volontaria" (S. Tommaso, Summa contra gentiles, III, 85). Tutt’al più: "inclinant astra, sed non necessitant". Osserva giustamente il Peschke: "L’astrologia scientifica con le sue grossolane classificazioni secondo le costellazioni non è mai in grado di dare un oroscopo veramente individuale per ogni singola persona. Le posizioni delle stelle, per tutti coloro che sono nati approssimativamente nello steso tempo, sono le stesse, il che dovrebbe condurre allo stesso oroscopo e di conseguenza allo stesso destino per tutti. Decine di persone hanno lo stesso oroscopo di Napoleone, Goethe o Gandhi. Ma chi di loro ha avuto gli stessi talenti o lo stesso destino? Questo non è vero neppure per i gemelli" (K.H. Peschke, Etica cristiana, p. 145). 
Una forma popolare dell'astrologia è l’oroscopo. Per molti è una moda, un gioco. Ma per altri è realtà. Per costoro è triste osservare come facciano dipendere le loro decisioni dalla lettura del segno zodiacale. E’ praticato soprattutto da gente secolarizzata, che non crede in Dio o non praticare la religione. Vale in modo particolare per essi quanto dice S. Paolo: "Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti" (Rm 1,22). 
Il Catechismo della Chiesa Cattolica condanna senza tentennamenti l’astrologia e afferma che si oppone al riconoscimento dell’assoluto dominio di Dio sulla nostra vita. Ecco il testo: "Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che a torto si ritiene che «svelino» l’avvenire. La consultazione degli oroscopi, l’astrologia, la chiromanzia, l’interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium occultano una volontà di dominio sul tempo, sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste. 
Sono in contraddizione con l’onore e il rispetto, congiunto a timore amante, che dobbiamo a Dio solo" (CCC 2116). "Dio può rivelare l’avvenire ai suoi profeti o ad altri santi. Tuttavia il giusto atteggiamento cristiano consiste nell’abbandonarsi con fiducia nelle mani della Provvidenza per ciò che concerne il futuro e a rifuggire da ogni curiosità malsana a questo riguardo" (CCC 2115). Il fatto che talvolta i giudizi siano corrispondenti al vero non significa che la metodica usata sia buona. San Paolo avverte che il demonio si traveste da angelo di luce (cfr. 2 Cor 11,14). 
Ricorrere ad essa sapendo che Dio e la Chiesa la condannano significa rimettere almeno implicitamente la propria vita nelle mani di altre forze, che non sono quelle divine. Se qualcuno vi chiede di che segno siete, rispondete che il vostro unico segno di riconoscimento è Gesù Cristo e non altre ridicolezze. 
Altre pratiche molto diffuse e intente a scrutare il futuro per vie alternative a Dio sono: la lettura della mano, la lettura dei fondi del caffè, le bacchette divinatorie, ecc. (cfr. Is 47,12-15). "Ti sei stancata per i tuoi molti consiglieri: si presentino, e ti salvino quelli che misurano il cielo, che contemplano le stelle e pronosticano ogni mese ciò che ti accadrà" (Is 47,13). 

























"L'Apostolo scrive: "Avete vinto il maligno"! E' così. Bisogna costantemente risalire alle radici del male e del peccato nella storia dell'umanità e dell'universo, così come Cristo risalì a queste radici nel suo mistero pasquale della Croce e della Risurrezione. Non bisogna aver timore di  "Abbiamo ascoltato il testo della prima lettera di San Giovanni Apostolo. San Giovanni scrive ai padri e ai figlioli, rivolgendosi nella sua lettera alternativamente agli uni e agli altri. Che cosa scrive ai padri, cioè agli insegnanti, ai professori, agli educatori? Avete conosciuto Colui che è fin dal principio (cf. 1 Gv 2, 13). Avete conosciuto; dunque avete il dovere di trasmettere il frutto della vostra conoscenza. Che cosa scrive ai giovani? Vi sono stati rimessi i peccati in virtù del suo nome; avete vinto il maligno; siete forti e la Parola di Dio dimora in voi (cf. 1 Gv 2, 12-14). Cari giovani, studenti e studentesse provenienti da molte Nazioni e appartenenti a diverse Diocesi, Ordini e Congregazioni religiose, queste parole sono indirizzate a voi. Proprio a voi questa sera l’Apostolo dice: siete forti, avete vinto il maligno, la Parola di Dio dimora in voi. La Parola di Dio . . . Benché siano molti coloro che annunciano la Parola di Dio, esiste tuttavia un Maestro nascosto (“Deus absconditus”): lo Spirito di verità, che guiderà alla verità tutta intera (cf. Gv 16, 13). Egli stesso è il Maestro dei maestri e degli studenti. “Veni, Sancte Spiritus”!"

Omelia di Papa Giovanni Paolo II
Celebrazione per l’inizio dell’anno accademico delle Università ecclesiastiche
Basilica Vaticana - Venerdì, 23 ottobre 1992
























Il fumo di Satana è entrato, da qualche fessura, nelle stanze dei sacri palazzi. Si nasconde, dissimula, seduce, possiede, divide, calunnia…. Ma è lui sempre lui – il principe delle tenebre, l’angelo decaduto, la causa prima e ultima del male del mondo. Sociologismo, psicologismo, marxismo hanno stemperato il male, lo hanno disciolto nelle infinite responsabilità di una società imperfetta e ingiusta. Hanno declassato le inquietudini, i dubbi, gli affanni degli uomini a problemi relazionali, incomprensioni genitoriali, frustrazioni sociali: hanno aspirato l’anima dal mondo, e il mondo si è trasformato in un enorme meccano mosso  solo dalla legge di causa e effetto. Questa società è incapace di capire che il male non è un accidente sulla via del progresso e del benessere. Il male è fin dall’inizio del mondo, è principio che attraversa la storia, è il nemico di sempre che contrasta il progetto provvidenziale di Dio. L’unica salvezza allora è ritrovare il giusto baricentro. Ricollocare Dio al centro del mondo, là dove ora, con stoltezza, si è posto l’uomo. La Chiesa è sposa di Cristo, ma anche figlia del tempo e, come tale soggetta alle insidie.

- Papa Paolo VI - 




Buona giornata a tutti :-)

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