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giovedì 9 luglio 2015

Mare nostro - Erri De Luca -

Mare nostro che non sei nei cieli
e abbracci i confini dell'isola e del mondo,
sia benedetto il tuo sale,
sia benedetto il tuo fondale.
Accogli le gremite imbarcazioni 
senza una strada sopra le tue onde,
i pescatori usciti nella notte,
le loro reti tra le tue creature,
che tornano al mattino con la pesca
dei naufraghi salvati.
Mare nostro che non sei nei cieli,
all'alba sei colore di frumento,
al tramonto dell'uva di vendemmia,
ti abbiamo seminato di annegati
più di qualunque età delle tempeste.
Tu sei più giusto della terraferma,
pure quando sollevi onde a muraglia
poi le abbassi a tappeto.
Custodisci le vite, le vite cadute
come foglie sul viale,
fai da autunno per loro,
da carezza, da abbraccio e bacio in fronte
di madre e padre prima di partire.

- Erri De Luca -



Va’ ad Ahmedabad

Va’ lungo le strade di Baroda,
va’ ad Ahmedabad,
va’ a respirare la polvere
finché non soffochi e stai male
di una febbre che nessun dottore ha mai sentito.
Non me lo chiedere
perché non ti dirò niente
sulla fame e sul dolore.
(…)
E il dolore è
quando cammino per Ahmedabad
perché questo è il luogo
che ho sempre amato
questo è il luogo
che ho sempre odiato
perché questo è il luogo
dove non mi sento mai a casa
questo è il luogo
dove mi sento sempre a casa.
Il dolore è
quando torno ad Ahmedabad
dopo dieci anni
e capisco per la prima volta
che non sceglierei mai
di viverci. Il dolore è
vivere in America
e non essere capaci
di scrivere neanche una cosa
sull’America. (…)
- Sujata Bhatt –

poetessa indiana, 1988
Traduzione di Andrea Sirotti



Mentre prepari la tua colazione, pensa agli altri,
non dimenticare il cibo delle colombe.
Mentre fai le tue guerre, pensa agli altri,
non dimenticare coloro che chiedono la pace.
Mentre paghi la bolletta dell'acqua, pensa agli altri,
coloro che mungono le nuvole.
Mentre stai per tornare a casa, casa tua, pensa agli altri,
non dimenticare i popoli delle tende.
Mentre dormi contando i pianeti, pensa agli altri,
coloro che non trovano un posto dove dormire.
Mentre liberi te stesso con le metafore, pensa agli altri,
coloro che hanno perso il diritto di esprimersi.
Mentre pensi agli altri, quelli lontani, pensa a te stesso,
e dì: magari fossi una candela in mezzo al buio.

 -Mahmoud Darwish -

Kazahri al-Lawzi aw Ab'ad 
(come il fiore di mandorlo o più lontano)



Straniero e fratello

Signore
dammi l'amore per il mio tempo,
per la mia terra,
per la mia gente.
Senza l'amore, la cittadinanza è solo diritti e doveri,
la città solo un posto dove vivere,
le istituzioni solo un'autorità,
la politica solo potere e compromesso,
la nazionalità solo una distinzione tra
chi è dentro e chi è fuori,
il vicino una potenziale minaccia,
il più debole solo zavorra,
il lavoro solo soldi.
Aiutami a comprendere che davanti a Te
nessuno è senza permesso di soggiorno.
Tu, che riveli l'uomo all'uomo,
trasforma lo straniero in fratello,
i confini in porte,
le frontiere in abbraccio.




Buona giornata a tutti. :-)








lunedì 10 novembre 2014

La vita è come una partita a scacchi - Tommaso Notarstefano

La vita è come una partita a scacchi;
assaporeremo il condimento dei successi e degli insuccessi,
conosceremo il sapore delle vittorie e delle sconfitte,
apprezzeremo il gusto delle gioie e dei dolori,
conosceremo il significato del sacrificio e della sofferenza,
daremo estro e senso ad una combinazione creativa,
vedremo i nostri sbagli e cercheremo di porvi rimedio,
sprigioneremo la nostra fantasia e il nostro talento,
misureremo la nostra pazienza e la nostra crescita,
sopporteremo con più serenità il peso della fatica,
miglioreremo il nostro carattere, mossa dopo mossa,
comprenderemo l'importanza del nostro tempo,
di quello consumato e di quell'altro rimasto a disposizione.

A fine partita non saremo più dei dilettanti allo sbaraglio, diventeremo dei Maestri di vita e d'arte, saremo perfetti, pieni di virtù e di nuove conoscenze, per questo siamo stati chiamati sin dall'inizio dell'eternità a scoprire questo gioco, per essere pronti a insegnare e a trasmettere agli altri, quelli che verranno dopo di noi, i valori e gli ideali della grande bellezza della nostra vita.

Solleveremo il calice per brindare alla felicità e alla vittoria!

- Tommaso Notarstefano - 
da "Il gioco universale"


Dipinto: ( Michael Cheval)

“È decisivo che l’uomo sia orientato verso l’infinito. È il problema essenziale della sua vita. Quanto più un uomo corre dietro ai falsi beni e quanto meno è sensibile a ciò che è essenziale, tanto meno soddisfacente è la sua vita. 
Si sentirà limitato, perché limitati sono i suoi scopi. 
Se riusciamo a capire e a sentire che già in questa vita abbiamo un legame con l’infinito, i nostri desideri e i nostri atteggiamenti mutano...
Se possiede un granello di saggezza, deporrà le armi e chiamerà l’ignoto con il più ignoto, ignotum per ignotius, cioè con il nome di Dio.»

- Carl G. Jung - 

Da: Ricordi sogni riflessioni, pp. 413-414




La felicità non dipende dal verificarsi di determinate condizioni. Al contrario, determinate condizioni si verificano come risultato della felicità.

- Neal Donald Walsch -




Non possiamo essere egoisti, non possiamo essere che una preda. L’avaro è divorato dall’oro, il libertino dalla donna, il santo da Dio. Il problema non sta nel concedersi o nel rifiutarsi, ma nel sapere a chi ci si dona.

- Gustave Thibon -

Da:”Il pane di ogni giorno”
Morcelliana, Brescia 1949, p. 13



Buona giornata a tutti :-)





martedì 29 luglio 2014

L'autobus di Rosa Parks -

                                                                                                                                



























Il poliziotto D. H. Lackey e Rosa Parks durante un arresto, 22 febbraio 1956


Rosa Parks (1913 - 2005) è stata un’attivista statunitense afroamericana, 
figura-simbolo del movimento per i diritti civili, famosa per aver rifiutato nel 1955 di cedere il posto su un autobus ad un bianco, dando così origine alla clamorosa protesta chiamata "boicottaggio degli autobus di Montgomery".

Il primo dicembre del 1955 James Blake, un autista di autobus di Montgomery, in Alabama, si avvicinò a Rosa Parks, una donna nera di 42 anni, sarta, e le ordinò di alzarsi per fare posto a un passeggero bianco.

Erano i tempi della segregazione razziale e i primi posti degli autobus erano riservati ai bianchi.
I neri dovevano sedersi nella zona posteriore e poi in quella centrale, se i posti non erano occupati da bianchi. Altrimenti si dovevano alzare, cedere il posto, spostarsi nella zona posteriore dell’autobus e, se questo era pieno, scendere.

Quel giorno Rosa Parks stava tornando a casa e, poiché l'unico posto a sedere libero era nella parte anteriore del mezzo, quella riservata ai bianchi, andò a sedersi lì. 

Poco dopo salirono sull’autobus alcuni passeggeri bianchi, al che il conducente James Blake ordinò a lei e ad altre quattro persone di colore di alzarsi e andare nella parte riservata ai neri. Rosa Parks, stanca di essere trattata come una cittadina di seconda classe, non si mosse, contrariamente agli altri.
L’autista fermò l’automezzo e chiamò la polizia, che arrestò Rosa Parks per condotta impropria e violazione delle norme cittadine. Il 5 dicembre venne condannata per disordini e multata di 10 dollari più 4 dollari di spese processuali.

In breve tempo Rosa Parks divenne un’icona dei diritti civili e il suo rifiuto diede origine al boicottaggio degli autobus di Montgomery da parte della comunità afroamericana, guidata dall’allora sconosciuto pastore protestante Martin Luther King.
Gli organizzatori chiedevano che i passeggeri neri venissero trattati come i bianchi, che potessero sedersi nelle file centrali degli autobus senza dover cedere il proprio posto ai bianchi e che venissero assunti anche autisti neri.

Il boicottaggio durò 381 giorni e assunse proporzioni sempre più vaste man mano che la notizia si diffuse.

La protesta terminò il 20 dicembre del 1956 dopo l’entrata in vigore di una legge federale che dichiarava incostituzionale la segregazione razziale sugli autobus pubblici dell’Alabama. Quel giorno, all’arrivo del primo autobus in città, salirono insieme Rosa Parks, Martin Luther King e il futuro presidente degli Stati Uniti Richard Nixon.





Rosa Parks continuò a contribuire alla causa per il riconoscimento dei diritti civili nonostante venisse costretta a cambiare città e stato, trasferendosi a Detroit, incapace di ottenere un altro lavoro e divenendo anche oggetto di minacce di morte.  Simbolo da tutti riconosciuto di questo torvo capitolo della storia statunitense, nel 1999 si vide attribuire la Medaglia d’oro dal Congresso. Si è spenta nel 2005.



«La lotta per i diritti civili, in questo paese, è stata più dura e più costosa del ponte aereo di Berlino». 

- Robert Kennedy, 1968 -

Detta in quegli anni, la frase suonava come la conferma solenne di un impegno. È toccato infatti a John Kennedy, presidente, e a Robert Kennedy, ministro della Giustizia, fra il 1960 e il 1963, trasformare in legge (il celebre Civil Rights Bill, che ha cambiato l’America) le lotte, le marce, le dimostrazioni, gli scontri fra polizia e dimostranti, gli arresti in massa, la prigione, gli omicidi razzisti. Ed anche la stagione di scontro frontale tra i governatori degli Stati americani del Sud e il governo federale di Washington.

























Buona giornata a tutti :-)




















venerdì 30 luglio 2010

Non abbiate paura! - papa Giovanni Paolo II -

Fratelli e Sorelle!
Non abbiate paura di accogliere Cristo e di accettare la sua potestà!
Non abbiate paura!
Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!
Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati,

i sistemi economici come quelli politici,
i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo.
Non abbiate paura!
Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”.
Solo lui lo sa!
Oggi così spesso l’uomo non sa cosa si porta dentro,
nel profondo del suo animo, del suo cuore.
Così spesso è incerto del senso della sua vita su questa terra.
È invaso dal dubbio che si tramuta in disperazione.
Permettete, quindi 
– vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – 
permettete a Cristo di parlare all’uomo.

Solo lui ha parole di vita, sì! Di vita eterna.



- San Giovanni Paolo II, papa - 







Buona giornata a tutti. :-)


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