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giovedì 16 gennaio 2020

Il segreto - don Bruno Ferrero

Celebravano i 50 anni di matrimonio. Erano felici, circondati da figli e nipoti.

Al marito fu chiesto quale fosse il segreto di un matrimonio così duraturo.
Il vecchio signore chiuse un attimo gli occhi e poi, come ripescando nella memoria un ricordo lontano, raccontò.
«Lucia, mia moglie, era l’unica ragazza con cui fossi mai uscito.
Ero cresciuto in un orfanotrofio e avevo sempre lavorato duro per ottenere quel poco che avevo. Non avevo mai avuto tempo di uscire con le ragazze, finché Lucia non mi conquistò. Prima ancora di rendermi conto di quello che stava accadendo, l’avevo chiesta in moglie.
Eravamo così giovani, tutti e due. 
Il giorno delle nozze, dopo la cerimonia in chiesa, il padre di Lucia mi prese in disparte e mi diede in mano un pacchettino. 
Disse: “Con questo regalo, non ti servirà altro per un matrimonio felice”.
Ero agitato e litigai un po’ con la carta e con il nastro prima di riuscire a scartare il pacchetto.
Nella scatola c’era un grosso orologio d’oro. Lo sollevai con cautela.
Mentre lo osservavo da vicino, notai un’incisione sul quadrante: era un’esortazione molto saggia e l’avrei vista tutte le volte che avessi controllato l’ora».
L’anziano signore sorrise e mostrò il suo vecchio orologio. 
C’erano delle parole un po’ svanite, ma ancora leggibili incise sul quadrante.
Quelle parole recavano in sé il segreto di un matrimonio felice.
Erano le seguenti: «Di’ qualcosa di carino a Lucia».

Di’ qualcosa di carino alla persona che ami. Adesso.

- don Bruno Ferrero - 
da: La vita è tutto quello che abbiamo. Piccole storie per l'anima - LDC Leumann (To), 2002, pag. 38





«Vorrei penetrare il suo segreto, vorrei che lei venisse da me e mi dicesse: "Io ti amo", e se non è così, se questa follia non è pensabile, allora... allora che cosa desiderare? Forse so io stesso quel che desidero? Sono anch'io come sperduto: vorrei soltanto starle accanto, essere nella sua aura, nella sua luce, eternamente, per tutta la vita. Altro non so! Potrei forse allontanarmi da lei?»

Fëdor Michajlovič Dostoevskij

Da:  Il giocatore




«La guardò. 
Ma d'uno sguardo per cui guardare già è una parola troppo forte.
Sguardo meraviglioso che è vedere senza chiedersi nulla, vedere e basta.
Qualcosa come due cose che si toccano - gli occhi e l'immagine - uno sguardo che non prende ma riceve, nel silenzio più assoluto della mente, l'unico sguardo che davvero ci potrebbe salvare - vergine di qualsiasi domanda, ancora non sfregiato dal vizio del sapere - sola innocenza che potrebbe prevenire le ferite delle cose quando da fuori entrano nel cerchio del nostro sentire - vedere-sentire - perché sarebbe nulla di più che un meraviglioso stare davanti, noi e le cose, e negli occhi ricevere il mondo - ricevere - senza domande, perfino senza meraviglia - ricevere - solo - ricevere - negli occhi - il mondo.»

- Alessandro Baricco -


Buona giornata a tutti. :-)



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lunedì 13 gennaio 2020

Il gioco degli dei - Paulo Coelho


Gli dei lanciano i dadi, ma non domandano se vogliamo partecipare al gioco. 
Non vogliono sapere se hai lasciato un uomo, una casa, un lavoro, una carriera, un sogno. 
Gli dei non badano al fatto che tu vuoi avere una vita in cui ogni cosa sia al proprio posto, in cui ogni desiderio si possa esaudire con il lavoro e la perticacia. 
Gli dei non tengono conto dei nostri piani e delle nostre speranze. 
In qualche luogo dell'universo, loro lanciano i dadi e, casualmente, vieni scelto tu. 
Da quel momento in poi, vincere o perdere è solo questione di opportunità. 
Gli dei lanciano i dadi e liberano l'amore dalla sua gabbia. 
Questa forza può creare o distruggere, a seconda della direzione in cui soffiava il vento nel momento in cui si è liberata dalla prigione. 

L'amore può condurci all'inferno o in paradiso, comunque ci porta sempre in qualche luogo. 

É necessario accettarlo, perchè esso è ciò che alimenta la nostra esistenza. 
Se non lo accettiamo, moriremo di fame pur vedendo i rami dell'albero della vita carichi di frutti: non avremo il coraggio di tendere la mano e di coglierli. 
É necessario ricercare l'amore là dove si trova, anche se ciò potrebbe significare ore, giorni, settimane di delusione e di tristezza. 


Perchè nel momento in cui partiamo in cerca dell'amore, anche l'amore muove per venirci incontro. E ci salva. E nell'amore non esistono regole. 
Possiamo tentare di seguire dei manuali, di controllare il cuore, di avere una strategia di comportamento. 
Ma sono tutte cose insignificanti. Decide il cuore. 
E quando decide è ciò che conta.

- Paulo Coelho -



Non so esattamente cosa spinga due persone a legarsi.
Forse la sintonia, forse le risate, forse le parole.
Probabilmente l'incominciare a condividere qualcosa in più, a parlare un pò di sè, a scoprire pian piano quel che il cuore cela. Imparare a volersi bene.
O forse accade perchè doveva accadere.
Perchè le anime son destinate a trovarsi, prima o poi.


- Paulo Coelho -



Essere come il fiume che scorre
silenzioso nella notte,
senza temere le tenebre.
Se ci sono stelle nel cielo, rifletterle.
E se i cieli si riempiono di nubi,
così come il fiume, le nubi sono d'acqua;
riflettere anch'esse, senza timore,
nelle tranquille profondità.


- Paulo Coelho -



Ho trovato questa vignetta che ben rappresenta il cammino della nostra vita.
Partiamo con un obiettivo, sappiamo che ci saranno delle piccole difficoltà, 
ma con il lavoro e la buona volontà arriveremo diritti alla metà.
La vignetta sotto rappresenta la realtà della vita e .. allora... oltre al lavoro e alla buona volontà occorre una dose più o meno massiccia di preghiere.







Buona giornata a tutti. :-)



venerdì 10 gennaio 2020

Non sto pensando a niente - Fernando Pessoa

Non sto pensando a niente,
e questa cosa centrale, che a sua volta non è niente,
mi è gradita come l'aria notturna,
fresca in confronto all'estate calda del giorno.

Che bello, non sto pensando a niente!

Non pensare a niente
è avere l'anima propria e intera.
Non pensare a niente
è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita...
Non sto pensando a niente.
È come se mi fossi appoggiato male.
Un dolore nella schiena o sul fianco,
un sapore amaro nella bocca della mia anima:
perché, in fin dei conti,
non sto pensando a niente,
ma proprio a niente,
a niente...



- Fernando Pessoa -


"La poesia della terra non muore mai.
La poesia è dappertutto, nella terra e
nel mare, nei laghi e sulle rive dei fiumi,
e anche nelle città, in ogni piccolo,
semplice, banale movimento di un operaio
che dipinge l'insegna di un negozio
dall'altro lato della strada".

- Fernando Pessoa -



Ascoltami come chi ascolta piovere, 
riluce l'umido asfalto, 
il vapore si alza e cammina, 
la notte si apre e mi guarda, 
sei tu e la tua forma di vapore, 
tu e il tuo volto di notte, 
tu e i tuoi capelli, lampi lenti, 
traversi la strada ed entri nella mia fronte, 
passi d'acqua sopra le mie palpebre...
ascoltami come chi ascolta piovere.

- Octavio Paz -


 Buona giornata a tutti :-)

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giovedì 9 gennaio 2020

Il figlio e Quì io ti amo– Pablo Neruda

Sai da dove vieni?
... vicino all'acqua d'inverno
io e lei sollevammo un rosso fuoco
consumandoci le labbra
baciandoci l'anima,
gettando al fuoco tutto,
bruciandoci la vita.

Così venisti al mondo.
Ma lei per vedermi
e per vederti un giorno
attraversò i mari
ed io per abbracciare
il suo fianco sottile
tutta la terra percorsi,
con guerre e montagne,
con arene e spine.
Così venisti al mondo.

Da tanti luoghi vieni,
dall'acqua e dalla terra,
dal fuoco e dalla neve,
da così lungi cammini
verso noi due,
dall'amore che ci ha incatenati,
che vogliamo sapere
come sei, che ci dici,
perché tu sai di più
del mondo che ti demmo.
Come una gran tempesta
noi scuotemmo
l'albero della vita
fino alle più occulte
fibre delle radici
ed ora appari
cantando nel fogliame,
sul più alto ramo
che con te raggiungemmo.

- Pablo Neruda -
Fonte: “I versi del Capitano” di Pablo Neruda, Ed. Passigli, 2001





Pablo Neruda con Matilde Urrutia (nata del 1912 e morta nel 1985). Matilde, cantante cilena, fu la terza moglie di Neruda. 
Si incontrarono a Santiago nel 1946, iniziò fra di loro una relazione sfociata nel 1966 nel matrimonio. 
Rimasero insieme fino alla morte del poeta avvenuta nel 1973. 
Dopo la morte di Neruda, Urrutia ha curato la pubblicazione del suo libro di memorie, Confieso que he vivido ("Confesso di aver vissuto"). 




Quì io ti amo.
Tra i pini si srotola il vento .
Brilla fosforescente la luna su acque erranti .
Passano giorni uguali, inseguendosi l’un l’altro.
Si dirada la nebbia in figure danzanti .
Un gabbiano d’argento si stacca dal tramonto.
A volte una vela . Alte, alte le stelle.
O la croce nera di una nave.
Solo.
A volte mi alzo all’alba e persino la mia anima è umida .
Suona, risuona il mare lontano.
Questo è un porto.
Quì io ti amo.
Quì io ti amo e invano l’orizzonte ci occulta.
Ti sto amando anche in mezzo a queste cose fredde.
A volte vanno i miei baci su quelle navi gravi,
che corrono sul mare dove non arriveranno.
Mi vedo già dimenticato come queste vecchie àncore.
Sono più tristi le banchine quando ormeggia la sera.
Si stanca la mia vita inutilmente affamata.
Amo quel che non ho . Tu sei così distante.
La mia noia lotta coi lenti crepuscoli.
Ma poi giunge la notte e inizia a cantarmi.
La luna proietta la sua pellicola di sogno.
Mi guardano coi tuoi occhi le stelle più grandi.
E poichè io ti amo, i pini nel vento
vogliono cantare il tuo nome con le loro fogli metalliche.


- Pablo Neruda -


Buona giornata a tutti. :-)


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martedì 31 dicembre 2019

Oroscopo cristiano - Buon anno!!

Se siete nati tra il 1° gennaio e il 31 dicembre, siete sotto il Segno della Grazia di Dio ( Tito 2,11 )

Astro dominante : la brillante stella del mattino, Gesù Cristo, che verrà a visitarvi dall'alto come sole che sorge ( Lc 1,78 )

In Amore : sempre felici di essere amati da Dio e di amare, perché nulla può separarvi dall'amore di Dio manifestato in Gesù Cristo ( Rm 8,39 )

I vostri viaggi : l'Eterno custodirà la vostra partenza e il vostro arrivo, da ora e per sempre ( Salmo 121,8 )

La vostra salute : questa parola è certa: se morirete con Lui, vivrete anche con Lui ( 2 Tim 2,11 )

Il vostro denaro : Dio provvederà a tutte le vostre necessità secondo la sua ricchezza ( Fil 4,19 ); non angustiatevi per il domani ( Mt 6,34 )

Avvenimenti internazionali : sentirete parlare di guerra: guardatevi dall'agitarvi, perché bisogna che queste cose accadano (Mt 24,6); ma la buona novella del Regno di Dio sarà predicata nel mondo intero per servire di testimonianza a tutte le nazioni (Mt 24,11)

Avvenimenti particolari : il vostro destino è nelle Sue mani (Salmo 31); tutto concorre al bene di coloro che amano Dio (Rm 8,28)

dal web.

Auguro a tutti voi un sereno 2020!! 



A voi tutti l'augurio di entrare nel Nuovo Anno con letizia, allegria, speranza, stupore, meraviglia, fiducia, idee, progetti nuovi, affetti veri. 
Senza paura... di fronte a sfide o a forze che sembrano più imponenti di noi. Come vuole dimostrare la scultura di questa bambina coraggiosa, di fronte alla potenza del toro, emblema della logica economica sfrenata e disumanizzante. 
Con fede e coraggio. Il pericolo, le fragilità, i rischi fanno parte di questa vita. Ma anche l'amore, la bontà, la bellezza, l'incanto, la creatività ne fanno parte. E il Signore non ci abbandona mai, anche quando resta in silenzio! 
Auguri!!



(Arturo Di Modica, autore della scultura del toro; 
Kristen Visbal, l'autrice della scultura della bambina - 2017 - New York)



Che la pace sia con voi!


Carissimi amici ed amiche, 
dopo un anno di cammino, ci voltiamo indietro e guardiamo le orme dei nostri passi. 
Non cancelliamo il percorso fatto, ma lo rileggiamo con il senno di poi.

Guardiamo in faccia i successi e gli errori e troviamo il coraggio di chiamarli con il loro nome. 
Senza presunzione e senza falsa umiltà.
Quindi si può ripartire.


Con un cuore meno vecchio.
Con un'anima più trasparente. 
Sbaglieremo ancora.
Ancora usciremo di strada. 

Ancora ripartiremo.

Chi ha accettato nella propria vita il dono della fede percorrerà il proprio cammino con la speranza che c'è una meta: un Dio di misericordia - Padre, Figlio e Spirito Santo - che ancora si ostina ad amarci. 

Vivere in questa speranza è il miglior augurio che io possa formulare per il nuovo anno.



Buon anno a tutti! 
Quanto amore!!!
Stefania





lunedì 30 dicembre 2019

Un "check up" per la nostra anima? - Mario Scudu sdb

"È ormai tempo di svegliarvi dal sonno… perciò gettiamo via le opere delle tenebre" (Rm 13,11). 
Così suona l'invito di san Paolo ai cristiani di Roma di duemila anni fa. Solo ad essi? Penso proprio di no. 
È un invito universale e pressante, che vale per tutti. 
Quindi anche per noi, cristiani del Terzo Millennio ormai post moderni e qualche volta già post… cristiani. 
È urgente accoglierlo in quest'anno di grazia 2019, un'anno da vivere meglio di quello passato, più saggiamente consapevoli che "tutto passa", che non tornerà più e che potrebbe essere l'ultimo della nostra vita terrena.
Per la nostra salute fisica facciamo tante visite e numerosi controlli… E per la nostra salute spirituale? 

Penso sia consigliabile o forse urgente fare anche un "check up" alla nostra anima. 
Interroghiamoci: siamo sempre in tensione verso Dio? Lo percepiamo, giorno dopo giorno, come la meta del nostro viaggio o pellegrinaggio terreno? Lo pensiamo come la verità che deve illuminare e nutrire, quotidianamente, i nostri grandi progetti esistenziali? 
È anche un invito a svegliarci dall'incoscienza, piccola o grande, nel fare le nostre scelte; a scuoterci dall'indifferenza verso i grandi valori della vita; a guarire dalla poca fede e dal poco amore che abbiamo. 
Ogni tempo per il cristiano è tempo di amare. 
O meglio tutti abbiamo bisogno di credere di più e di tornare a Dio che è Amore (1Gv 4,8). 
"La fede cristiana è una conversione all'amore. Dio lo si trova nell'amore, da nessun'altra parte. Nell'amore c'è il "soffio dell'eternità"" (J. Werbick). 
Quindi è opportuno un check up al nostro cuore: è ancora di pietra (anche se parzialmente) indurito dal logorio dei giorni e delle difficoltà o è di carne, con saltuari battiti di misericordia e compassione? 
Un controllo anche ai nostri orecchi: forse ascoltiamo tante voci o messaggio banali e banalizzanti, ma non i sussurri di Dio, dolci e delicati come una brezza? 
È urgente anche un check up ai nostri occhi: vediamo solo la superficie dei fatti quotidiani o guardiamo con gli occhi di Dio, andando "al di là delle cose", all'essenziale profondo, che rimane invisibile? 
Ed infine il nostro pensiero: controlliamo se è ancora pericolosamente prigioniero delle realtà penultime e quindi passeggere. Queste, lo sperimentiamo, non possono far "riposare" il nostro cuore inquieto e instabile, essendo fatto per Dio. 
Anche in questo nuovo anno, mai dimenticare, come diceva il grande Agostino, che siamo amati da Dio quindi dobbiamo amare. Teniamo anche presenti le parole di s. Giovanni della Croce: "Alla fine della vita saremo giudicati sull'amore". 
Un bell'impegno per tutto l'anno. Buon Cammino 2019, nell'amore.



- Mario Scudu,  sdb -



Chi non conosce questo amore, non conosce Dio, perché Dio è amore… L'amore vero è questo: non l'amore che abbiamo verso Dio, ma l'amore che Dio ha avuto per noi… 
Miei cari, se Dio chi ha amato così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri! (Gv 4,8).




L'amore è la ragione fondamentale di tutto il creato. 
da: Papa Francesco, Laudato si', 77



Solo per oggi, e domani ancora…
Alzati presto. Fai un sorriso
Lascia andare i sensi di colpa, non guardarti indietro.
Fai un piano, credi in te stesso.
Goditi ciò che sei. 
Accetta la tua umanità.
Chiedi aiuto, e accetta ciò che gli altri hanno da darti.
Ringrazia.
Cambia, senza indugio e con coraggio.
Accetta ciò che non puoi cambiare. 
Sii paziente.
Mantieni le promesse, quelle del tuo cuore.
Non indugiare sul passato.
Vivi con amore ogni momento. 
Costruisci un domani migliore.
Apri il tuo cuore, esplora la tua anima.
Ricorda, i miracoli accadono.
Sorridi.

- Stephen Littleword - 



Buona giornata a tutti. :-)







sabato 30 novembre 2019

La vita – Kahlil Gibran

La vita è un'isola in un oceano di solitudine: le sue scogliere sono le speranze, i suoi alberi sono i sogni, i suoi fiori sono la vita solitaria, i suoi ruscelli sono la sete. 
La vostra vita, uomini, miei simili, è un'isola, distaccata da ogni altra isola e regione. 
Non importa quante siano le navi che lasciano le vostre spiagge per altri climi, non importa quante siano le flotte che toccano le vostre coste: rimanete isole, ognuna per proprio conto, a soffrire le trafitture della solitudine e sospirare la felicità. Siete sconosciuti agli altri uomini e lontani dalla loro comprensione e partecipazione.
Fratello mio, ti ho visto, seduto sulla tua montagnola d'oro, bearti delle tue ricchezze; eri orgoglioso dei tuoi tesori e ben saldo nella certezza che ogni manciata d'oro accumulata fosse un invisibile anello di collegamento tra i tuoi desideri e pensieri e quelli degli altri uomini.


Ti ho visto con gli occhi della mente, come un grande conquistatore alla guida dei suoi eserciti, impegnato nella distruzione dei fortilizi nemici. Ma guardando una seconda volta, non ho visto altro che un cuore solitario appeso al fondo dei suoi stessi forzieri, un uccello assetato in una gabbia d'oro con la vaschetta vuota.

Ti ho visto, fratello mio, seduto nel trono della gloria, circondato dai sudditi che acclamavano alla tua maestà, cantavano le lodi delle tue grandi gesta, osannavano la tua saggezza, contemplandoti come se fossero in presenza di un profeta; l'esultanza sollevava gli spiriti fino alla volta dei cieli. E mentre abbassavi lo sguardo sui tuoi sudditi, ho letto nel tuo volto i segni della felicità e del potere e del trionfo, quasi tu fossi l'anima del loro corpo. Ma guardando una seconda volta, ecco ti ho scoperto solo nella tua solitudine, ritto al lato del trono; esule, tendevi la mano in ogni direzione, come nell'atto di chiedere pietà e misericordia a fantasmi; imploravi che qualcuno ti offrisse rifugio, non foss'altro il rifugio del calore dell'amicizia.

Ti ho visto, fratello mio, innamoratissimo di una bellissima donna, deporre il cuore sull'altare della sua grazia, E quando ho visto lei contemplarti con tenerezza e materno amore, ho detto a me stesso: 

"viva l'Amore che ha posto fine alla solitudine di quest'uomo e ha congiunto il suo cuore a un altro cuore".

E tuttavia, guardando una seconda volta, ho scorto nel tuo cuore amante un altro cuore, solitario, che gridava invano per rivelare i suoi segreti a una donna; e dietro la tua anima piena d'amore, un'altra anima, sola, vagava come una nuvola, sospirando invano di potersi sciogliere in lacrime negli occhi dell'amata…

La tua vita, fratello mio, è una dimora solitaria, separata dalle dimore degli altri uomini. E' una casa nel cui interno non può spingersi lo sguardo del vicino. Se piombasse l'oscurità, la lanterna del vicino non potrebbe illuminarla. Se fosse svuotata da ogni provvista, non potrebbero riempirla le scorte dei vicini. Se si ergesse in un deserto, non potresti trasportarla nei giardini degli altri uomini, coltivati da altre mani. Se si ergesse sulla vetta di una montagna, non potresti trasportarla nella valle calpestata dai piedi di altri uomini.

La vita del tuo spirito, fratello mio, è avvolta dalla solitudine; se non fosse per questa solitudine, tu non saresti tu, e io non sarei io. Non fosse per questa solitudine, crederei forse, udendo la tua voce, di sentire la mia stessa voce; vedendo il tuo volto, crederei di vedere me stesso in uno specchio.



- Kahlil Gibran -
da: "La voce del Maestro", Newton e Compton editori




Non esiste il caso, ne la coincidenza. 
Noi, ogni giorno, 
camminiamo verso luoghi e persone che ci aspettano da sempre. 

- G. Dembech 




Onorerò il Natale nel mio cuore e cercherò di tenerlo con me tutto l'anno.

- Charles Dickens -





La vita è un'isola in un oceano di solitudine: le sue scogliere sono le speranze, i suoi alberi sono i sogni, i suoi fiori sono la vita solitaria, i suoi ruscelli sono la sete. 
La vostra vita, uomini, miei simili, è un'isola, distaccata da ogni altra isola e regione. 
Non importa quante siano le navi che lasciano le vostre spiagge per altri climi, non importa quante siano le flotte che toccano le vostre coste: rimanete isole, ognuna per proprio conto, a soffrire le trafitture della solitudine e sospirare la felicità. 
Siete sconosciuti agli altri uomini e lontani dalla loro comprensione e partecipazione.

- Kahlil Gibran -





Buona giornata a tutti :-)

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