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lunedì 2 settembre 2019

Una parabola sulla vita moderna - Padre Anthony de Mello

Gli animali si riunirono in assemblea e iniziarono a lamentarsi che gli esseri umani non facevano altro che portar via loro qualcosa.

"Si prendono il mio latte", disse la mucca.
"Si prendono le mie uova", disse la gallina.
"Usano la mia carne per farne pancetta" disse il maiale.
"Mi danno la caccia per il mio olio", disse la balena.

E così via.

Infine parlò la lumaca. "Io ho qualcosa che a loro piacerebbe avere, più di ogni altra cosa.
Qualcosa che mi porterebbero sicuramente via se potessero. Ho tempo".

Avresti tutto il tempo del mondo, se solo te lo concedessi.
Che cosa ti impedisce di farlo?

- Padre Anthony de Mello -
fonte:" Il canto degli uccelli. Frammenti di saggezza nelle grandi religioni" Ed. Paoline




Il monaco e la donna - Anthony de Mello

Due monaci buddisti, in cammino verso il monastero, incontrarono sulla riva del fiume una donna molto bella. Come loro, ella desiderava attraversare il fiume, ma l'acqua era troppo alta. Così uno dei due monaci se la pose sulle spalle e la portò all'altra sponda.

Il monaco che era con lui era scandalizzato. Per due ore intere lo rimproverò per la sua negligenza nel rispettare la santa regola: aveva dimenticato che era un monaco? Come aveva osato toccare una donna? E peggio, trasportarla attraverso il fiume? E cosa avrebbe detto la gente? Non aveva screditato la loro santa religione? E così via.

Il monaco rimproverato ascoltò pazientemente l'interminabile predica. 

Alla fine lo interruppe dicendo: «Fratello, io ho lasciato quella donna al fiume. Non sarà che tu te la stai ancora portando dietro?».

- padre Anthony de Mello -
un pò di biografia : http://leggoerifletto.blogspot.it/2010/08/anthony-de-mello-biografia.html



Alzati e fatti conoscere - Anthony de Mello
Per dire la verità così com'è ci vuole molto coraggio se si appartiene a un' istituzione.
Per sfidare l'istituzione stessa ci vuole ancora più coraggio. Fu questo che fece Gesù.
Quando Kruscev pronunciò la famosa denuncia dell'epoca staliniana, si dice che qualcuno, in parlamento, abbia esclamato: "Dov'eri tu, compagno Kruscev, quando tutte queste persone innocenti venivano massacrate?".
Kruscev smise di parlare, girò lo sguardo nella sala e disse: "Per favore, si alzi chi ha detto questo".
Ci fu grande tensione nella sala. Nessuno si alzò.
Allora Kruscev disse: "Bene, ora hai la risposta, chiunque tu sia. Io ero allora nella stessa identica posizione in cui tu ora ti trovi".
Gesù si sarebbe alzato.
 - Padre Anthony de Mello -
fonte:" Il canto degli uccelli. Frammenti di saggezza nelle grandi religioni" Ed. Paoline, pag 119



Dammi Luce

O amore puro, sincero e perfetto!
O luce sostanziale!
Dammi la luce affinché in essa
io riconosca la tua luce.
Dammi la tua luce affinché veda il tuo amore.
Dammi la tua luce affinché veda le tue viscere di padre.
Dammi un cuore per amarti,
dammi occhi per vederti,
dammi orecchi per udire la tua voce,
dammi labbra per parlare di te,
il gusto per assaporarti.
Dammi l'olfatto per sentire il tuo profumo,
dammi mani per toccarti
e piedi per seguirti.
Sulla terra e nel cielo
non desidero che te, mio Dio!
Tu sei il mio solo desiderio,
la mia consolazione,
la fine di ogni angoscia e sofferenza

San Tichon di Zadonsk



Buona giornata a tutti :-)

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domenica 25 agosto 2019

Dio ama ciò che è perduto - Bonhoeffer Dietrich

“Dio non si vergogna
della miseria dell’uomo,
vi entra dentro,
sceglie una creatura umana come suo strumento
e compie meraviglie
lì dove uno meno se le aspetta. 

Dio è vicino alla bassezza,
ama ciò che è perduto,
ciò che non è
considerato,
l’insignificante,
ciò che è emarginato,
debole e affranto;
dove gli uomini dicono ‘perduto’,
lì Egli dice ‘salvato’;
dove gli uomini dicono ‘no!’,
li Egli dice ‘si’!
Dove gli uomini distolgono
con indifferenza o altezzosamente il loro sguardo,
lì Egli posa il Suo sguardo
pieno di un amore ardente incomparabile.[...]
Dove nella nostra vita
siamo finiti in una situazione
in cui possiamo solo vergognarci davanti a noi stessi e davanti a Dio,
dove pensiamo che anche Dio dovrebbe adesso vergognarsi di noi,
dove ci sentiamo lontani da Dio come mai nella vita,
lì Egli vuole irrompere
nella nostra vita,
lì ci fa sentire il Suo approssimarsi,
affinché comprendiamo
il miracolo, del Suo amore,
della Sua vicinanza
e della Sua Grazia”.


- Bonhoeffer Dietrich -




Se i soli cristiani fossero già capaci di tradurre in atto la parola di Pietro: «non ho né oro né argento» non ho riserve, niente di superfluo, il corso di molte evoluzioni storiche sarebbe rovesciato. 
Basterebbe perché si stabilisse sulla terra una maggiore giustizia. 
Le generazioni che salgono si allontanano da noi cristiani che parliamo volentieri di sicurezza in Dio, mentre abbiamo spesso bisogno di tante assicurazioni in oro ed argento.

- Roger Schutz - 



Resta con noi, Signore,

perché viene la notte.
Resta con noi
che siamo così spesso rattristati
da tutte le notizie che vediamo e ascoltiamo.
Resta con noi che non sappiamo
leggere il senso delle cose più semplici,
che abbiamo tra le mani.
Resta con noi
e trasforma in gioia
le nostre amarezze e la nostra sfiducia,
i nostri scetticismi e le nostre paure.
Resta con noi,
tu che sei risorto
e ci doni la grazia del tuo Spirito.
Resta con noi
e insegnaci a trasformare il cuore del mondo.

- Cardinale Carlo Maria Martini -



Buona giornata a tutti. :-)


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martedì 13 agosto 2019

Il punto nero – Card. Gianfranco Ravasi

Un maestro indù mostrò un giorno ai discepoli un foglio di carta con un puntino nero nel mezzo. «Che cosa vedete?», chiese. Ed essi: «Un punto nero!». «Come? Nessuno di voi è stato capace di vedere il grande spazio bianco tutt'attorno?».        
              
Alle porte di una chiesa milanese, dove sosto uscendo per qualche momento dal frastuono della via, trovo alcune copie del bollettino parrocchiale. 
Ne prendo una e leggo queste pagine limpide e semplici. 
C'è un articolo molto bello del parroco: egli parla alle giovani coppie che si sono preparate con lui alla celebrazione del loro matrimonio.  
M'imbatto, così, in questo apologo orientale e mi è facile proporlo a tutti i miei lettori per una riflessione semplice ma significativa e forse necessaria. Passiamo, infatti, la vita a scovare le pagliuzze negli occhi altrui, a lamentarci per le piccole amarezze dell'esistenza, a elencare puntigliosamente tutto quello che non va nella società, nella Chiesa, nel mondo. 
Lo sguardo è sempre proteso ai puntini neri che costellano il cielo della storia. 
Ma non ci accorgiamo quasi mai del tanto, anzi, dell'immenso candore che c'è nelle anime, dell'amore che in  ogni istante è nascostamente donato, della bontà, della giustizia, della verità che pure popolano i nostri giorni e la nostra terra. 
Certo, non si deve volteggiare nell'orizzonte di un ottimismo di maniera, perché il male esiste ed è sempre attivo. 
Ma aveva ragione lo scrittore Joseph Conrad quando nel suo romanzo L'agente segreto (1907) denunciava «la macchia di quel rassegnato pessimismo che corrompe il mondo». 

«Non abbiate paura - ci ripete Cristo - perché io ho vinto il mondo» ed è questa l'ultima parola della storia.

- Card. Gianfranco Ravasi -
Fonte: Avvenire, Il Mattutino


“Siamo una Chiesa di peccatori; e noi peccatori siamo chiamati a lasciarci trasformare, rinnovare, santificare da Dio”, ha detto Papa Francesco. 
“C’è stata nella storia la tentazione di alcuni che affermavano: la Chiesa è solo la Chiesa dei puri, di quelli che sono totalmente coerenti, e gli altri vanno allontanati. 
Ma questa era una eresia. No! La Chiesa, che è santa, non rifiuta i peccatori; al contrario li accoglie, è aperta anche ai più lontani, chiama tutti a lasciarsi avvolgere dalla misericordia, dalla tenerezza e dal perdono del Padre, che offre a tutti la possibilità di incontrarlo, di camminare verso la santità. 
‘Mah! Padre, io sono un peccatore, ho grandi peccati, come posso sentirmi parte della Chiesa? ‘. Caro fratello, cara sorella, è proprio questo che desidera il Signore; che tu gli dica: ‘Signore sono qui, con i miei peccati. Perdonami, aiutami a camminare, trasforma il mio cuore! ‘. 
Nella Chiesa, il Dio che incontriamo non è un giudice spietato, ma è come il Padre della parabola evangelica. Puoi essere come il figlio che ha lasciato la casa, che ha toccato il fondo della lontananza da Dio. 
Quando hai la forza di dire: voglio tornare in casa, troverai la porta aperta, Dio ti viene incontro perché ti aspetta sempre, Dio ti abbraccia, ti bacia e fa festa. 
Il Signore ci vuole parte di una Chiesa che sa aprire le braccia per accogliere tutti, che non è la casa di pochi, ma la casa di tutti, dove tutti possono essere rinnovati, trasformati, santificati dal suo amore, i più forti e i più deboli, i peccatori, gli indifferenti, coloro che si sentono scoraggiati e perduti”.
“C’è una celebre frase dello scrittore francese Leon Bloy”, ha detto il Papa, “negli ultimi momenti della sua vita diceva: ‘C’è una sola tristezza nella vita, quella di non essere santi’. 
Non perdiamo la speranza nella santità, percorriamo tutti questa strada. Vogliamo essere santi? 
Tutti?”




 Donare un sorriso

Rende felice il cuore.
Arricchisce chi lo riceve
Senza impoverire chi lo dona.
Non dura che un istante,
Ma il suo ricordo rimane a lungo.
Nessuno è così ricco
Da poterne fare a meno
Né così povero da non poterlo donare.
Il sorriso crea gioia in famiglia,
Da sostegno nel lavoro
Ed segno tangibile di amicizia.
Un sorriso dona sollievo a chi è stanco,
Rinnova il coraggio nelle prove,
E nella tristezza è medicina.
E poi se incontri chi non te lo offre,
Sii generoso e porgigli il tuo:
Nessuno ha tanto bisogno di un sorriso
Come colui che non sa darlo.



Preghiera per la sera

Come i due discepoli del Vangelo, 
ti imploriamo, Signore Gesù: rimani con noi! 
Tu, divino Viandante, 
esperto delle nostre strade 
e conoscitore del nostro cuore, 
non lasciarci prigionieri delle ombre della sera. 
Sostienici nella stanchezza, 
perdona i nostri peccati, 
orienta i nostri passi sulla via del bene. 
Benedici i bambini, i giovani, gli anziani, 

le famiglie, in particolare i malati. 
Benedici i sacerdoti e le persone consacrate. 
Benedici tutta l'umanità. 
Nell'Eucarestia ti sei fatto "farmaco d'immortalità", 
dacci il gusto di una vita piena, 
che ci faccia camminare su questa terra 
come pellegrini fiduciosi e gioiosi, 
guardando sempre al traguardo della vita che non ha fine. 
Rimani con noi, Signore! 

Rimani con noi! Amen

- san Giovanni Paolo II, papa -
Preghiera di Giovanni Paolo II per l'Anno Eucaristico 2004




Buona giornata a tutti. :-)



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sabato 3 agosto 2019

Egli desidera il tessuto del cielo – William Butler Yeats

Se avessi il drappo ricamato
del cielo,
intessuto dell’oro e dell’argento e
della luce,
i drappi dai colori chiari e scuri
del giorno e della notte
dai mezzi colori dell’alba e del
tramonto,
stenderei quei drappi sotto i tuoi
piedi:
invece, essendo povero, ho soltanto sogni;
e i miei sogni ho steso sotto i
tuoi piedi;
cammina leggera perché
cammini sui miei sogni.


- William Butler Yeats - 



William Butler Yeats (1865-1939), poeta, drammaturgo, scrittore.

Spesso indicato come W.B.Yeats,
fu anche senatore dello Stato Libero d’Irlanda negli anni venti.

Nobel per la letteratura nel 1923.




Dio è Uno; l'Universo è un pensiero di Dio; l'Universo è dunque Uno esso pure. Tutte le cose vengono da Dio. 
Tutte partecipano, più o meno, della natura divina, a seconda del fine pel quale sono create. 
L'uomo è nobilissimo fra tutte le cose: Dio ha versato in lui più della sua natura che non sull'altre. 
Ogni cosa che viene da Dio tende al perfezionamento del quale è capace. 
La capacità di perfezionamento nell'uomo è indefinita. 
L'Umanità è Una. 
Dio non ha fatto cosa inutile; e poiché esiste una Umanità, deve esistere uno scopo unico per tutti gli uomini, un lavoro da compirsi per opera d'essi tutti. 
Il genere umano dovrebbe dunque lavorare unito sì che tutte le forze intellettuali diffuse in esso ottengano il più alto sviluppo possibile nella sfera del pensiero e dell'azione. 
Esiste dunque una Religione universale della natura umana. 


- Dante Alighieri - 


Claude Monet, Scogliera a Étretat al tramonto



Perché la solitudine
talvolta è la migliore compagnia,
e un breve esilio rende dolce il ritorno.

- John Milton -




Bilal Chebaro, Wind of fall

Preghiera per la sera

Accoglimi, o mio Signore,
in te ho posto la mia speranza.


Buono e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati,
non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Accoglimi, o mio Signore,
in te ho posto la mia speranza.


Come un padre ha pietà dei suoi figli,
così il Signore ha pietà di quanti lo temono.
Egli sa di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere.


Accoglimi, o mio Signore,
in te ho posto la mia speranza.


Come l'erba sono i giorni dell'uomo,
come il fiore del campo, così egli fiorisce.
Lo investe il vento e più non esiste
e il suo posto non lo riconosce.



Accoglimi, o mio Signore,
in te ho posto la mia speranza.





Buona giornata a  tutti. :-)




venerdì 2 agosto 2019

Il filo del ragno – don Bruno Ferrero


Uno strozzino morì. 
Per tutta la vita, egoista e spergiuro, aveva accumulato ricchezze sfruttando i poveri e carpendo la buona fede del prossimo. 
La sua anima cadde nel profondo baratro dell'inferno, che le avvampò tutt'intorno. 
Gridò allora: "Giudice supremo delle anime, aiutami. Concedimi una sosta, fa' sì che ritorni sulla terra e ponga rimedio alla mia condanna!". 
Il Giudice supremo lo udì e chinandosi dall'alto sul baratro dell'inferno chiese: "Hai mai compiuto un'opera buona, in vita, cosicché ti possa aiutare adesso?".
L'anima dello strozzino pensò a tutto quel che aveva fatto in vita, e più pensava e meno riusciva a trovare una sola azione buona in tutta la sua lunga esistenza. 
Ma alla fine si illuminò e disse: "Sì, Giudice supremo, certo! 
Una volta stavo per schiacciare un ragno, ma poi ne ebbi pietà, lo presi e lo buttai fuori dalla finestra!".
"Bravo! - rispose il Giudice supremo. - Pregherò quel ragno di tessere un lungo filo dalla terra all'inferno, e così ti ci potrai arrampicare".
Detto fatto. 
Non appena il filo di ragno la toccò, l'anima dello strozzino cominciò ad arrampicarsi, bracciata dopo bracciata, del tutto piena d'angoscia perché temeva che l'esile filo si spezzasse. 
Giunse a metà strada, e il filo continuava a reggere, quando vide che altre anime s'erano accorte del fatto e cominciavano ad arrampicarsi anch'esse lungo lo stesso filo. 
Allora gridò: "Andate via, lasciate stare il mio filo. 
Regge solo me. Andatevene, questo filo è mio!". 
E proprio in quel momento il filo si spezzò, e l'anima dello strozzino ricadde nell'inferno. 
Infatti il filo della salvezza regge il peso di centomila anime buone, ma non regge un solo grammo d'egoismo.

- don Bruno Ferrero - 
Fonte:  L'Importante è la Rosa, edizione Elledicì



Cristo non condanna nessuno alla perdizione, egli è pura salvezza, e chi sta presso di lui, sta entro lo spazio della liberazione e della salvezza. 
Il male non viene inflitto da lui, ma esiste là dove l'uomo è rimasto lontano da lui, nasce dallo starsene chiusi nel proprio io. 

 - Papa Benedetto XVI -
(citato in von Balthsar, Sperare per tutti, Jaca Book, Milano 1997, p. 65)





Cercavo te nelle stelle
quando le interrogavo bambino.
Ho chiesto te alle montagne,
ma non mi diedero che poche volte
solitudine e breve pace.
Perché mancavi, nelle lunghe sere
meditai la bestemmia insensata
che il mondo era uno sbaglio di Dio,
io uno sbaglio nel mondo.
E quando, davanti alla morte,
ho gridato di no da ogni fibra,
che non avevo ancora finito,
che troppo ancora dovevo fare,
era perché mi stavi davanti,
tu con me accanto, come oggi avviene,
un uomo una donna sotto il sole.
Sono tornato perché c’eri tu.


- Primo Levi -

Titolo della poesia "11 febbraio 1946". Fa parte della raccolta "Ad ora incerta"





Buona giornata a tutti. :-)




sabato 27 luglio 2019

Preghiera alla Madonna delle Grazie, preghiera di intercessione

Ave Maria, ricolma di carità il Signore è dentro di te tu sei benedetta fra tutte le donne per il frutto del tuo grembo e Beata sei tu a motivo della tua fede.


Santuario del silenzio, in cui si ode l'unica parola del Padre, fiore dell'umanità piantato in Paradiso, tu, porti Dio nella nostra vita.

Donna rivestita di sole, creatura eccelsa che contiene il Creatore, fà che le nostre anime, non si eclissino dietro l'ombra del male, che a volte pare prendere il sopravvento sulle debolezze e le nostre fragili speranze.

Spargi o Madre, piena di grazia, nei cuori dei tuoi figli granelli di pace, che la pioggia farà germogliare affinché risplenda la gloria, dell'ineffabile Eterno Amore del Padre per il figlio.

Aurora dei cieli, nuovi splendore, che nulla toglie alla luce di Cristo, perché trasparenza a Dio vieni nelle nostre case, insegnaci ad accogliere la volontà di Dio, e ad amarci gli uni agli altri sull'esempio del Crocifisso Risorto, per fare di tutti una cosa sola come in cielo così in terra.

Ti affidiamo tutti gli uomini e le donne, a cominciare dai più deboli: i bimbi mai nati perché rifiutati, o non ancora venuti alla luce e quelli nati in condizioni di povertà e di sofferenza, i giovani alla ricerca di senso, le persone prive di lavoro e quelle provate dalla fame e dalla malattia.

Ti affidiamo le famiglie dissestate, gli anziani privi di assistenza e quanto sono soli, senza un domani.

O Madre, che conosci le sofferenze e le speranze della Chiesa e del Mondo, assisti i tuoi figli nelle quotidiane prove, che la vita riserva e resta accanto a ciascuno fino a quando ci accoglierai nel Regno della Santissima Trinità.

In te nuova Eva, possano compiersi anche oggi le promesse ai nostri Padri, ad Abramo e a tutta la sua discendenza per sempre.
Amen.




Atto di Affidamento a Maria, Madre della Speranza.
Maria, Madre della speranza, a Te con fiducia ci affidiamo.
Con Te intendiamo seguire Cristo, Redentore dell'uomo:
la stanchezza non ci appesantisca, né la fatica ci rallenti,
le difficoltà non spengano il coraggio, né la tristezza la gioia del cuore.
Tu Maria, Madre del Redentore continua a mostrarti Madre per tutti,
veglia sul nostro cammino e aiuta i tuoi figli,
perché incontrino, in Cristo, la via di ritorno al Padre comune! Amen.

- san Giovanni Paolo II, papa -


Chi ama currit, volat, laetatur.
Amare significa correre con il cuore verso l'oggetto amato. 
Ho iniziato ad amare la Vergine Maria prima ancora di conoscerla... le sere al focolare sulle ginocchia materne, la voce della mamma che recitava il rosario.


- Venerabile Giovanni Paolo I, papa - 



Buona giornata a tutti. :-)