La vecchia zia Ada, quando fu molto vecchia, andò ad
abitare al ricovero dei vecchi, in una stanzina con tre letti, dove già stavano
due vecchine, vecchie quanto lei. La vecchia zia Ada si scelse subito
una poltroncina accanto alla finestra e sbriciolò un biscotto secco sul
davanzale.
- Brava, così verranno le formiche, - dissero le altre due vecchine, stizzite.
Invece dal giardino del ricovero venne un uccellino, beccò di gusto il biscotto
e volò via.
- Ecco, - borbottarono le vecchine, - che cosa ci avete guadagnato? Ha beccato
ed è volato via. Proprio come i nostri figli che se ne sono andati per il
mondo, chissà dove, e di noi che li abbiamo allevati non si ricordano più - La vecchia zia Ada non disse nulla, ma tutte le mattine sbriciolava un biscotto
sul davanzale e l'uccellino veniva a beccarlo, sempre alla stessa ora, puntuale
come un pensionante, e se non era pronto bisognava vedere come si innervosiva.
Dopo qualche tempo l'uccellino portò anche i suoi piccoli, perché aveva fatto
il nido e gliene erano nati quattro, e anche loro beccarono di gusto il
biscotto della vecchia zia Ada, e venivano tutte le mattine, e se non lo
trovavano facevano un gran chiasso.
- Ci sono i vostri uccellini, - dicevano allora le vecchine alla vecchia zia
Ada, con un po' d'invidia. E lei correva, per modo di dire, a passettini
passettini, fino al suo cassettone, scovava un biscotto secco tra il cartoccio
del caffè e quello delle caramelle all'anice e intanto diceva:
- Pazienza, pazienza, sono qui che arrivo. -
- Eh, - mormoravano le altre vecchine, - se bastasse mettere un biscotto sul
davanzale per far tornare i nostri figli. E i vostri, zia Ada, dove sono i
vostri? -
La vecchia zia Ada non lo sapeva più: forse in Austria, forse in Australia; ma
non si lasciava confondere, spezzava il biscotto agli uccellini e diceva loro:
- Mangiate, su, mangiate, altrimenti non avrete abbastanza forza per volare. -
E quando avevano finito di beccare il biscotto: - Su, andate, andate. Cosa
aspettate ancora? Le ali sono fatte per volare. -
Le vecchine crollavano il capo e pensavano che la vecchia zia Ada fosse un po'
matta, perché vecchia e povera com'era aveva ancora qualcosa da regalare e non
pretendeva nemmeno che le dicessero grazie.
Poi la vecchia zia Ada morì, e i suoi figli lo seppero solo dopo un bel po' di
tempo, e non valeva piú la pena di mettersi in viaggio per il funerale.
Ma gli
uccellini tornarono per tutto l'inverno sul davanzale della finestra e
protestavano perché la vecchia zia Ada non aveva preparato il biscotto.
(Gianni Rodari)
Fonte: Favole al telefono
Quando invecchiamo, Dio fa
in modo che la nostra vista s'indebolisca così che guardandoci allo specchio
possiamo dire: "Non sono cambiata affatto".
- Helen Hayes -
«La fortuna di un popolo
dipende dallo stato della sua grammatica. Non esiste grande nazione senza
proprietà di linguaggio».
Fernando Pessoa
....da bambino mia nonna ogni Venerdì Santo ci portava alla Processione delle Candele e alla fine della processione arrivava il Cristo giacente e la nonna ci faceva inginocchiare e ci diceva, a noi bambini: ‘Guardate è morto, ma domani sarà risorto!’.
La fede è entrata così: la fede in Cristo morto e risorto.
Papa Francesco Omelia Santa Marta, 3 Maggio 2013
Buona giornata a tutti. :-)