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lunedì 29 settembre 2014

Date l'esempio -

C'era una volta un uomo che viveva una vita normale.
Pensava di non essere stato cattivo, ma neppure di essere stato un santo
Un giorno Gesù toccò il suo cuore e quest'uomo lo accettò come suo Signore e Salvatore.
Sentì tanta gioia che promise al Signore di parlare di Lui a tutte le persone che avrebbe incontrato e che avrebbe portato almeno 100 persone a questa cosa grande che aveva trovato.
Ma quest'uomo subito si accorse che portare persone a Cristo non era una cosa facile da fare.
La maggior parte dei suoi amici pensava che fosse impazzito e si allontanava da lui . A volte voleva ritirarsi dalla sua promessa ma continuò a raccontare a chi gli era possibile della buona novella del Vangelo e come lo aveva cambiato riempiendolo di tanta pace e gioia.
Poi un giorno quest'uomo morì e si trovò in una stanza, con tutte le cose che aveva fatto e detto durante la sua vita, tutte le cose cattive che aveva fatto, tutti i brutti pensieri che aveva avuto, ritornati a lui come un lampo in un momento di tempo.
Poi vide una visione di sé, nel giorno in cui la salvezza l'aveva toccato, quando aveva promesso a Gesù che avrebbe portato a Lui almeno 100 persone.
L'uomo cadde in ginocchio piangendo.
Allora Gesù si avvicinò a lui e gli disse:
"Alzati figliolo e dimmi: perché piangi?"
L'uomo rispose:
"Signore ho commesso tutte queste cose terribili nella mia vita, e ti ho detto perfino bugie!"
Il Signore lo guardò chiedendogli:
"Quando mi hai detto bugie?"
rispose l'uomo:
"Ti avevo promesso di portare 100 persone a te Signore. E anche se ho provato non sono riuscito a portarne nemmeno una alla salvezza! Non ho mantenuto la mia promessa e ho detto bugie a Te."
Allora Gesù gli sorrise, gli asciugò le lacrime sul viso, e gli disse:
"Figliuolo, tu non hai rotto la tua promessa con me"
ma l'uomo rispose :
"Ma Signore, non ho portato neanche una persona a te!"
Gesù rispose:
"Mio figliuolo, ti ricordi quel giorno quando ti sei seduto al ristorante e hai mangiato ringraziando il Padre per il cibo? C'era una donna seduta in quel ristorante, era malata di peccato. Anche se ho provato tante volte a toccare il suo cuore, lei mi aveva sempre ignorato. Pensava di ritornare a casa per togliere la vita a sé stessa e a quella dei suoi figliuoli.
Ma questa signora ti ha visto pregare e le si è aperto il cuore. Una porta si aprì nel suo cuore e mi lasciò entrare . La signora andò a casa e invece di togliersi la vita accettò me chiedendomi di diventare il Signore della sua vita . Uno dei suoi bambini diventò un presbitero santo e guidò molte anime a me. Quindi mio figliuolo sii felice, tu hai mantenuto la tua promessa.

Il tuo piccolo consistente atto di fede guidò non 100 ma 100.000 persone a me!"
L'uomo prese coraggio, ma ancora si sentiva colpevole e disse :
"Mio Dio, e tutte le altre cose brutte che ho fatto? "
Gesù sorrise dicendo:
"Ho pagato il prezzo io per te: vedi le mie mani e i miei piedi trafitti, il mio costato perforato, il mio capo grondante sangue per te, tutto il mio corpo flagellato? Tutti e due abbiamo mantenuto la promessa!"


Ricordiamoci che un nostro piccolo atto insignificante può toccare il cuore di altri fratelli, anche quando non ce ne accorgiamo . Un sorriso, una dolce parola, una preghiera in pubblico, sono vie che portano Luce e possono cambiare una vita ...




"Credo che tutti dovrebbero amare la vita prima di ogni altra cosa al mondo."
"Amare la vita più del senso della vita?"
"Proprio così: amarla prima della logica, come dici tu, assolutamente prima di ogni logica, e solo allora se ne afferrerà il senso"...

- Fedor Dostoevskij –
Da “I fratelli Karamazov”



La vita non è un problema da risolvere.
E' un mistero da vivere.

- Soren Kierkegaard - 



Dammi il supremo coraggio dell'Amore,
questa è la mia preghiera,
coraggio di parlare,
di agire, di soffrire,
di lasciare tutte le cose,
o di essere lasciato solo.
Temperami con incarichi rischiosi,
onorami con il dolore,
e aiutami ad alzarmi ogni volta che cadrò.
Dammi la suprema certezza nell'amore,
e dell'amore,
questa è la mia preghiera,
la certezza che appartiene alla vita nella morte,
alla vittoria nella sconfitta,
alla potenza nascosta nella più fragile bellezza,
a quella dignità nel dolore,
che accetta l'offesa,
ma disdegna di ripagarla con l'offesa.
Dammi la forza di amare
sempre
e ad ogni costo.

- Rabindranath Tagore -




Buona giornata a tutti :-)







giovedì 1 maggio 2014

Prenditi tempo -


Prenditi tempo
per amare ed essere amato
perché questo è il privilegio dato da Dio.
Prenditi tempo
per essere amabile
perché questo è il cammino della felicità.
Prenditi tempo
per ridere
perché il riso è la musica dell’anima.
Prenditi tempo
per dare
perché il giorno è troppo corto
per essere egoista.

(da “Tomate Tiempo”, poesia uruguayana)



"... Ma cavoli, basta sollevare gli occhi al cielo di notte per intuire che la vita di tutto questo universo è un mistero grandioso e noi che siamo uomini e abbiamo e possiamo avere la coscienza di ciò sprechiamo il nostro tempo afflitti da piccole banalità e da piccoli dolori, senza chiederci, perchè ci fa troppa paura ascoltarci per un attimo, ascoltare quella voce che parla in noi, che grida che la vita non può non avere un senso, senza chiederci perchè ci siamo, perchè siamo fatti così uno diverso dall'altro, eppure al fondo tutti con lo stesso desiderio.
Dio mio, ma perchè se queste domande e desideri ci sono, noi ci rassegniamo, viviamo in fondo disperati cioè non attendendoci niente dal domani, chiudendoci in una gabbia che diventa la nostra tomba e al limite concedendoci qualche ricordo nostalgico dei bei tempi, ma quali tempi! "

(da una lettera di Lidia Macchi)


Chiuso fra cose mortali. (Anche il cielo stellato finirà). Perché bramo Dio? 
(Ungaretti)


Il cielo era così pieno di stelle, così luminoso che, gettandovi uno sguardo, senza volerlo si era costretti a domandare a se stessi: è mai possibile che sotto un cielo simile possa vivere ogni sorta di gente collerica e capricciosa? Anche questa è una domanda da giovani, amabile lettore, molto da giovani, ma voglia il Signore mandarvela il più sovente possibile nell’anima! …
(Fedor Dostoevsky)







Buona giornata a tutti :-)


sabato 9 novembre 2013

Mi hai fatto male - Eric Pearlman -

Mi hai fatto male, Dio mio,
e non parlo del corpo
con il quale ho ormai imparato
a convivere decentemente,
ma di quello che ci sta dentro:
questo cuore balordo
che rimbalza
ad ogni sussulto d’affetto,
quest’anima screpolata
che lascia passare
spifferi di dubbio
e di gelida incredulità.
Mi ha fatto male, Signore,
troppo duro il mattino,
troppo sensibile la sera;
troppo fragile sempre.
Mi hai fatto male, Signore,
eppure un giorno
- ne sono certo -  
mettendo insieme
tutte le macerie
dei miei anni,
capirò il perché
e sarò felice di essere
quello che sono. 
Perché mi hai fatto Tu.

(Eric Pearlman)



Il segreto dell'esistenza umana non sta solo nel vivere, ma in ciò per cui si vive. Senza sapere con certezza per che cosa vive, l'uomo non accetterà di vivere e si sopprimerà pur di non restare sulla Terra. 

Fedor Dostpevskij, I fratelli Karamàzov



Lui mi fa: Io, capisci, la vita la vedo così: se qualcuno fosse venuto da me e mi avesse chiesto se volevo nascere, credo che gli avrei risposto di no. Sono sicuro che gli avrei risposto di no. Però nessuno me l’ha chiesto. Non sono qui per volontà mia. Nemmeno la maggior parte delle cose che mi capitano sono volontà mia. E quindi ecco che cosa mi dico tutto il tempo: ‘Non hai chiesto tu di nascere, non hai fatto tu il mondo così com’è, non ti sei fatto tu così come sei. Perché tormentarti? Perché non prendere la vita come viene e basta? Ne hai il diritto; non sei uno dei colpevoli’. Quando non sei ricco o forte o potente, non sei colpevole. E hai il diritto di prendere la vita come viene e basta ad essere più felice che puoi.

Jean Rhys, Good Morning, Midnight (Buongiorno, mezzanotte)


"Le peggiori difficoltà e le peggiori sofferenze, per l'uomo, cominciano nel momento in cui egli crede di essere il solo padrone del proprio destino, che non esistano né Provvidenza né entità luminose per guidarlo e sostenerlo. 
Così taglia tutti i legami con il Cielo, e allora non è più un figlio di Dio al riparo dalle preoccupazioni. Non appena smette di fare affidamento sul Padre e sulla Madre celesti, tutte le sofferenze incominciano ad abbattersi su di lui, e si sente solo. 
Egli deve capire che è colpa sua: il Cielo non lo ha abbandonato; è lui che ha abbandonato il Cielo. Per risolvere i vostri problemi, per essere sempre aiutati, nutriti e illuminati, non dovete mai tagliare il legame con il Cielo, perché il Cielo non lascia mai che un suo figlio pianga in solitudine."

-Omraam Mikhaël Aïvanhov - 
Pensieri Quotidiani- Prosveta edizioni

Preghiera della notte

Signore, benedici questa notte, 
che diventi per me un tempo santo, 
un tempo in cui tu stesso mi parli nel sonno. 
Benedici il mio sonno, 
affinché possa riposarmi 
e alzarmi domattina con energia rinnovata, 
per portare a termine ciò a cui mi hai chiamato. 
Benedicimi in questa notte, 
affinché sia al sicuro e sorretto nelle tue mani buone. 
Preservami dalla malattia e dalla morte. 
Invia i tuoi santi angeli affinché mi custodiscano nella pace. 
E benedici anche tutti coloro che questa notte piangono perché sono tristi. 
Benedici coloro che non riescono a dormire. 
E mostra loro che tieni la tua mano buona su di loro. 
Benedica me e tutti coloro che mi sono cari il Dio buono e misericordioso,
il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo. Amen.

Anselm Grun


Buona giornata a tutti. :-)

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giovedì 5 settembre 2013

Conosco delle barche - Jacques Brel -

Conosco delle barche
che restano nel porto per paura
che le correnti le trascinino via con troppa violenza.


Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
per non aver mai rischiato una vela fuori.


Conosco delle barche che si dimenticano di partire
hanno paura del mare a furia di invecchiare
e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.


Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.


Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.


Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.
Conosco delle barche che si graffiano un po'
sulle rotte dell'oceano ove le porta il loro gioco.


Conosco delle barche
che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,
ogni giorno della loro vita
e che non hanno paura a volte di lanciarsi
fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.


Conosco delle barche
che tornano in porto lacerate dappertutto,
ma più coraggiose e più forti.


Conosco delle barche straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni meravigliosi.


Conosco delle barche
che tornano sempre quando hanno navigato.
fino al loro ultimo giorno,
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore a misura di oceano.


                                                                                   (Jacques Brel)



"... o padri e maestri,
io mi domando: 
"Che cos'è l'inferno?"
E do la seguente risposta:
-la sofferenza 
di non essere più capaci
di amare...-

F. Dostoevskij 
Da: I fratelli Karamazov



"Le forze che cambiano
il corso della storia 
sono le stesse 
che cambiano 
il cuore dell'uomo"

citato nella postfazione 
a Gilbert Keith Chesterton, 
"La Ballata del Cavallo Bianco"




Preghiera della sera

Vi auguro sogni a non finire
la voglia furiosa di realizzarne qualcuno
vi auguro di amare ciò che si deve amare
e di dimenticare ciò che si deve dimenticare
vi auguro passioni 
vi auguro silenzi
vi auguro il canto degli uccelli 
al risveglio 
e risate di bambini
vi auguro di resistere all’affondamento,
all’indifferenza, 
alle virtù negative
della nostra epoca.
Vi auguro soprattutto
di essere voi stessi.

Jacques Brel


Buona giornata a tutti. :-)

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mercoledì 10 luglio 2013

Per volersi bene -

Un giorno, un vecchio monaco fece la seguente domanda ai suoi discepoli:
"Perchè le persone gridano quando sono arrabbiate ? "
rispose uno di loro :
"Gridano perchè perdono la calma."
Chiese nuovamente il monaco :
"Ma perchè alzare la voce se la persona sta di fronte a noi?"
replicò un altro discepolo :
"Beh, gridiamo perchè desideriamo che l'altra persona ci ascolti!"
Il monaco tornò a domandare:
"Ma non è proprio possibile parlargli a voce bassa?"
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il vecchio monaco , che continuò :
"Non sapete proprio dirmi perchè si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono, tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro. D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate?
Loro non gridano, parlano soavemente e dolcemente. E perchè?
Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra le loro anime è breve. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano, solamente sussurrano. E quando l'amore è più intenso
non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi.
I loro cuori si intendono. È questo quello che accade ai cuori di due persone che si amano, si avvicinano."

Il vecchio monaco concluse dicendo:


"Quando voi avrete l'occasione di discutere con qualcuno, non permettete che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare ancor di più, perché prima o poi arriverà un giorno in cui la distanza sarà tale che non incontreranno mai più la strada per tornare."

Adesso sai come custodire un amore o un'amicizia.



“Mi sarà sufficiente che ecco, in un angolo del mondo, ci sia tu, e il vivere non riuscirà a venirmi a nausea.” 

-Fedor Dostoevskij, I fratelli Karamàzov




Nella libertà dello Spirito che sorpassa ogni legge poiché instaura la legge dell'amore, ogni cosa è permessa, ma in questa libertà, che ci fa crescere in Dio, si stabilisce un ordine di priorità. Non tutto costruisce e forma il corpo.
A volte la nostra libertà luminosa può diventare oggetto di scandalo, può cioè far cadere chi è ancora piccolo.
Immensa è la gioia della rinuncia e dell'offerta di ciò che in sé non è cattivo, ma può creare sofferenza, e afflizione, e persino far cadere un povero.
Io non credo in Dio, sarebbe troppo poco. Io gli voglio bene.

don Lorenzo Milani - 





Le parole dolci e le carezze amorevoli lasciano su di noi un segno indelebile 
che si dilata nel tempo.



Buona giornata a tutti. :-)






domenica 19 maggio 2013

Preghiera dopo il pasto - Madre Teresa di Calcutta -

Eccoci a te, o Padre del cielo,
eccoci a rinnovarti il nostro tributo
di rispetto e di affetto.
Come con te abbiamo iniziato questo giorno,
così con te desideriamo continuarlo.
Tu, centro di tutto, in cui noi cerchiamo
conforto e riposo,
e altro riposo non cerchiamo
fuori di te.
Eccoci a supplicarti di nuovo:
dà vigore e forza,
in modo da completare il lavoro del giorno
e riparare le colpe commesse
fino a questo momento.
Concedici, o Signore,
gli aiuti necessari allo scopo,
e vieni nei nostri cuori
e sii tu stesso la nostra forza,
il nostro sostegno e la nostra difesa.


Amen.



(madre Teresa di Calcutta)

Fonte: Preghiere per l'amore, Madre Teresa, Ed. Piemme, 1991. pag. 51




Dicono che chi è sazio non può capire chi è affamato; io aggiungo che un affamato non capisce un altro affamato.

Fëdor Dostoevskij, Umiliati e offesi, 1861



"L'etica dà fastidio a chi adora il denaro, non condividere i beni con i poveri è derubarli." 

Papa Francesco, omelia del 16 maggio 2013)




Amore alla preghiera, sentire il bisogno di pregare spesso durante il giorno e preoccuparsi di pregare.
Se volete pregare meglio, dovete pregare di più. La preghiera allarga il cuore fino al punto di essere in grado di contenere il dono di Dio stesso.
Cercate e chiedete e il vostro cuore diventerà abbastanza grande da riceverlo e da tenerlo con voi. 


- Madre Teresa di Calcutta - 




Fate che chiunque venga a voi se ne vada sentendosi meglio e più felice. La gioia deve  essere contagiosa!

- Madre Teresa di Calcutta -

Buona giornata a tutti:-)