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martedì 25 giugno 2013

Dubiti Amore Mio? - Fernando Pessoa -

Temi forse che la mia timidezza
che viene dall’Amore, io non so come, sia
indifferenza.. NO.. ah, non pensarlo!
Io non ho l’osare ne’ l’ardore
di certe donne, tremo di me stessa
e del mio amore, e non lo so perchè….
Ma ti amo…
Se ti amo perchè dubiti di me?
Ah Faust, se le parole
possono portare in sè l’anima,
se l’amore questo amore come io lo sento,
lo si può dire senza tentennamenti,
se quello che sento nell’animo a vederti
nell’avvertire i tuoi passi, nel pensare
a te, amore, a te; se gli sguardi, i baci
possono palesare l’amore, tutto l’amore:
devi credere che le mie parole, i miei baci,
il mio sguardo hanno quell’amore.
Se non riesco a gridare:
amore, amore, ardentemente e smisuratamente,
con la voce in fuoco,
è perchè dentro di me nasce un pudore
di dirlo troppo forte. (Ma non credere
che sia perchè ti amo poco, che invece
è l’amarti molto, così come ti amo)
Se non lo faccio, non dubitare, no..
E più non so dire; non l’ho imparato,
perchè l’amore non parla, non può
raccontare se stesso, chè non sarebbe
amore, o almeno questo amore che sento.
Non so, non so dirtelo… Non dubitare!
Forse fredda sembro agli occhi tuoi;
ma non dubitare che soffra molto, molto
perchè tu dubiti.



(Fernando Pessoa)
Faust



Quando stavo con lei, spesso dicevo che avevo bisogno del mio spazio. Poi ho capito che era lei il solo spazio di cui avevo bisogno.



Fabio Volo




Non spergiurare la parola Sempre, prometti la parola Ora, e rinnovala ogni giorno.
Se esiste un segreto, forse è questo.

Massimo Bisotti





Amore è il fatto che tu sei per me il coltello col quale frugo dentro me stesso.
Anche solo immaginare il tuo modo di parlare mi calma. E mi rende felice. Mi scorre nel corpo come una medicina, facendoti gorgogliare dentro di me. Non smettere. Non smettere mai.
Dopo aver fatto l’amore, dormiremo abbracciati. 
La tua schiena contro il mio ventre. 
E io stringerò le dita dei piedi attorno alle tue caviglie, come delle mollette, perché tu non possa volar via la notte. 
Saremo come un’immagine in un libro di scienze: un frutto tagliato a metà, tu la buccia e io il torsolo.
Mi stringerai ancora più forte e mi bacerai con tutta l’anima, come se, così facendo, riversassi in me tutto quello che è racchiuso e celato in te, che si aprirà e si svelerà nel mio corpo, piano piano, finché tutto si scioglierà.
Se potessi ti comprerei una casa grande enorme capace di contenere la tua anima e la riempirei con tutti i tuoi sogni grandi e piccoli.

- David Grossman - 


Buona giornata a tutti :-))

www.leggoerifletto.it



giovedì 6 giugno 2013

Perchè tu possa ascoltarmi - Pablo Neruda -

Perchè tu possa ascoltarmi
le mie parole
si fanno sottili, a volte,
come impronte di gabbiani sulla spiaggia.

Collana, sonaglio ebbro
per le tue mani dolci come l'uva.

E le vedo ormai lontane le mie parole.
Più che mie sono tue.
Come edera crescono aggrappate al mio dolore antico.

Così si aggrappano alle pareti umide.
E' tua la colpa di questo gioco cruento.
Stanno fuggendo dalla mia buia tana.
Tutto lo riempi tu, tutto lo riempi.

Prima di te hanno popolato la solitudine che occupi,
e più di te sono abituate alla mia tristezza.

Ora voglio che dicano ciò che io voglio dirti
perchè tu le ascolti come voglio essere ascoltato.

Il vento dell'angoscia può ancora travolgerle.
Tempeste di sogni possono talora abbatterle.
Puoi sentire altre voci nella mia voce dolente.
Pianto di antiche bocche, sangue di antiche suppliche.
Amami, compagna. Non mi lasciare. Seguimi.
Seguimi, compagna, su quest'onda di angoscia.

Ma del tuo amore si vanno tingendo le mie parole.
Tutto ti prendi tu, tutto.
E io le intreccio tutte in una collana infinita
per le tue mani bianche, dolci come l'uva.
(Pablo Neruda)







 La sensualità affretta spesso la crescita dell’amore, così che la radice rimane debole e facile da strappare.

- Friedrich Nietzsche -




Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima.
T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra. 
T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

(Pablo Neruda)
Fonte: Cento Sonetti




Cosa vuol dire innamorarsi ogni giorno? Vuol dire non darsi per scontati e considerare la persona che hai al tuo fianco come un dono.
Vuol dire alzarti al mattino e accarezzare il volto di chi ti trovi a fianco nel letto.
Vuol dire superare le battaglie assieme, dove quella più difficile è la routine e i problemi quotidiani.
Vuol dire combattere per la gioia e la felicità dell’altro.
Vuoi dire mettere a volte un altro cuore al primo posto, prima del tuo.
Innamorarsi ogni giorno è scegliere di dire una cosa buona invece di dieci cose che non vanno. Vuol dire scegliere di guardarsi negli occhi ed amarsi oggi, più di ieri.
Innamorarsi ogni giorno, vuol dire raccogliere i semi di una gioia autentica, di quelle che non passano, di quelle che riempiono le giornate di colori, di quelle che sono una luce in mezzo al cuore.

Stephen Littleword


Se non sai cosa scegliere forse non è ancora il momento di scegliere, ma non scegliere me se poi continui a scegliere anche tutto il resto. 
Massimo Bisotti


Buona giornata a tutti. :-)







mercoledì 14 novembre 2012

Cosa vuol dire essere unica? – Massimo Bisotti -

Cosa vuol dire essere unica?
L’unica ti abiterà tutti gli scompartimenti aperti di un incontro inesorabile, persino quelli chiusi e quelli sconosciuti.
E tu vorrai sapere come riconoscerai l’unicità? Perderai il sonno. Sconvolgerai i tuoi progetti.
Vaneggerai proposte d’eternità, improvviserai dichiarazioni d’insana follia, avrai lo stomaco invaso da un’ansia innaturale.
Metterai una croce al centro esatto di quel te che credevi di conoscere, mentre cadranno le cose che pensavi di sapere.
Guiderai di fretta, in autostrada perché avrai bisogno di correre, di fendere l’aria con la mano fuori dal finestrino, di accendere una sigaretta, la radio, i sensi, di ascoltare musica trovandoci il suo nome, in tutta, senza sosta, infedele ai tuoi momenti per cause completamente estranee alla ragione.
Lei ti agiterà gli eventi, butterà fuori gli attimi, turberà le tue gracili certezze, ridisegnerà i sospiri, i brividi e l’immaginazione, ti lascerà giocare l’anima con la notte, per perderla e sdraiarti sul vento e le sue lucciole, lascerai che dorma dove vuole, che torni quando vuole, tanto saprai sempre dove va e quando torna quasi ti dispiacerà.
Inventerai un colore nuovo per farla addormentare, le cullerai i pensieri coprendola con attenzioni leggere.
Inizierai a spiare dietro le nuvole i suoi silenzi parlanti come se non t’importasse niente del cielo limpidissimo che hai sempre amato a dismisura, solo segnali onnipresenti nel desiderio che sale, che proverai a bloccare per poi cedere in un sospiro di benedetta e indecente liberazione.
Sparirai, annullerai gli appuntamenti.
Tutto quello che potrai avere non sarà quel che vuoi avere.
Tutti ti vedranno ma tu non ci sarai più. E gli altri saranno troppo lontani per accorgersi di quanto tu sia vicino a lei soltanto, troppo vicino a lei, troppo lontano dal resto, senza mai fartene accorgere, riconoscerai un profumo mai sentito dentro la tua stanza.
Affonderai le mani in una condizione interiore di bellezza totalizzante e ti perderai nel groviglio di una presenza semplice con l’illusione buona di potere finalmente sopravvivere ad un “per sempre”.



(Massimo Bisotti)
Fonte: - La luna blu - Il percorso inverso dei sogni






 

"Dovrei fare la raccolta differenziata delle cose da dire e di quelle da non dire.
Ma ciò che è giusto non sempre è meglio.
Mescolo sempre"


(Massimo Bisotti)





"Se solo tu potessi davvero voltarti per guardare indietro ti accorgeresti di milioni di persone che non ti hanno mai visto e non ti volteresti più. Devi guardare avanti per vedere un volto che riconosci e non indietro. Quel che è rimasto indietro ha smesso di riconoscerti, quel che è rimasto indietro non voleva guardarti abbastanza".

(Massimo Bisotti)



E invece neanche si erano dovuti cercare, questo è incredibile, e tutto il difficile era stato solo riconoscersi, riconoscersi, una cosa di un attimo, il primo sguardo e già lo sapevano, questo è il meraviglioso – questo continuerebbero a raccontare, per sempre, nelle terre di Carewall, perché nessuno possa dimenticare che non si è mai lontani abbastanza per trovarsi, mai – lontani abbastanza – per trovarsi.

Alessandro Baricco, Oceano Mare



giovedì 19 luglio 2012

Ti voglio - Luis Cernuda -


Ti voglio.
Te l’ho detto con il vento
come un bruco gioca nella sabbia;
come un organo irato tempestoso;
te l’ho detto con il sole,
che dei giovani indora i corpi nudi
e nelle cose innocenti sorride;
l’ho detto con le nuvole
meste fronti che il cielo sostengono,
tristezze fuggitive;
l’ho detto con le piante
le diafane creature che si coprono
d’improvviso rossore;
te l’ho detto con l’acqua
vita lucente che nasconde l’ombra;
e te l’ho detto con la mia paura
e te l’ho detto con la mia allegria,
e con astio, e tremende parole.
Ma non mi basta:
oltre la vita voglio
dirtelo con la morte;
oltre l’amore voglio
dirtelo con l’oblio.

(Luis Cernuda)

Sirene
Max Klinger

Mi piacciono le donne che non si sono stancate di volere un amore che sazi la loro fame d'immenso. Quelle che hanno ancora voglia di risposte urgenti, risposte d'amore.
Quelle che hanno voglia di guardare un cielo sempre diverso, strane nuvole a cui disegnare forme di certezze e soprattutto piedi per sfidare la parola tardi.
Quelle che si sono rotte le braccia per far quadrare il bilancio di abbracci mancati, spaccate le labbra nell'attesa snervante di baci mai dati ma ora sanno che noi siamo qui per colmare quella fame d'immenso.
Noi a far rumore nei loro sogni per farle svegliare con il cuore felice.
Noi per vederle ogni giorno nuove, se pur le stesse e ogni giorno innamorarci di nuovo. Amo le donne belle davvero, di una bellezza inarrivabile nemmeno da chi usa la bellezza per mestiere, perché negli occhi avranno il sorriso di chi sfida la vita, con l'umiltà di vincerne unicamente il dolore. E lo faranno e sapranno farlo al di là di noi ma restando con noi daranno una luce diversa anche ai nostri occhi e saremo più belli, saremo migliori.
E tu, se mi troverai, sarai Miss Anima nel mio mondo.
(Massimo Bisotti)



 

“L'amo quando di notte o di mattina mi sveglio e la vedo: lei mi guarda e mi ama. E nessuno, meno di tutti io, può impedirle di amare come lei sa, a suo modo. L'amo quando è seduta vicino a me, e noi sappiamo che ci amiamo l'un altro...
L'amo quando stiamo a lungo soli, e io dico: che facciamo? che possiamo fare? E lei ride.
L'amo quando s'arrabbia con me e d'improvviso, in un batter d'occhio, il suo pensiero e le sue parole diventano aspri, dice: “Smettiamo, mi dai fastidio”; e dopo un minuto già mi sorride timidamente.
L'amo quando lei non mi vede e non sa che ci sono, e io l'amo a modo mio.”

(Lev Tolstoj – “I diari”)





Buona giornata a tutti. :-)