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venerdì 7 marzo 2014

Dove sono le donne - Anne Sexton -

Dove sono le donne
mentre voi camminate per le strade in branchi regolari
la domenica mattina
col passo degli sfaccendati?
Fanno la spesa
le faccende di ogni giorno
lavano i piatti del sabato sera
e badano ai bambini
mentre voi camminate per le strade
la domenica mattina
col passo degli sfaccendati.
Dove sono le donne
mentre voi rifate il mondo a misura vostra
un mondo rosso un mondo nero
la sera
intorno al tavolo?
Cucinano
apparecchiano
mettono i piatti sulla tavola
li riempiono di cibo
mentre voi rifate il mondo a misura vostra.
Dove sono le donne
quando voi fate loro l’amore?
Lontano da voi
pensano al giorno dopo
alla spesa
ai piatti da lavare
alle faccende
ai figli
alla cucina
alle posate
alla tavola
ai piatti
pensano al giorno dopo, loro.

Anne Sexton
(USA, 1928-1974)

Fonte: La poesia femminista
a cura di Nadia Fusini e Mariella Gramaglia, La Nuova Sinistra, 1974



Le tue mani ostinate

Poi a letto penso a te,
la tua lingua metà oceano, metà cioccolata,
penso alle case dove entri scivolando,
ai tuoi capelli di lana d’acciaio,
alle tue mani ostinate e
come rosicchiamo la barriera perché siamo in due.
Come vieni e afferri la mia coppa di sangue,
mi ricompatti e bevi la mia acqua salata.
Siamo nudi. Ci siamo spogliati
e insieme nuotando risaliamo il fiume, 
l’identico fiume chiamato Possesso
e sprofondiamo insieme. 
Nessuno è solo.
Anne Sexton 



"Quanto a me, io sono un acquerello.
Mi dissolvo."

Anne Sexton





















Innamoratevi della persona, non del mito che vi siete creati.
Innamoratevi dei gesti, della presenza,
delle manifestazioni d’amore,
non delle vostre invenzioni.
Innamoratevi di qualcuno che esiste per davvero,
anche al di fuori della mente rapita.
Innamoratevi così.

Serena Santorelli


Buona giornata a tutti :-)





venerdì 5 ottobre 2012

Siate cauti con le parole - Anne Sexton -

Siate cauti con le parole,
anche con quelle miracolose.
Per le miracolose facciamo del nostro meglio,
a volte sciamano come insetti
e non lasciano una puntura ma un bacio.
Possono essere buone come dita.
Possono essere sicure come la roccia
su cui incolli il culo.

Ma possono essere margherite e ferite.

Io sono innamorata delle parole.
Sono colombe che cadono dal tetto.
Sono sei arance sacre sedute sul mio grembo.
Sono gli alberi, le gambe dell’estate,
e il sole, il suo volto appassionato.
Ma spesso non mi bastano.
Ci sono così tante cose che voglio dire,
tante storie, immagini, proverbi, ecc.
Ma le parole non sono abbastanza buone,
quelle sbagliate mi baciano.
A volte volo come un’aquila
ma con le ali di un passero.
Ma cerco di averne cura
e di essere gentile con loro.

Le parole e le uova devono essere maneggiate con cura.

Una volta rotte
sono cose impossibili da aggiustare.

(Anne Sexton)

Leggi anche:
 http://leggoerifletto.blogspot.it/2011/03/dove-sono-le-donne-anne-sexton.html

http://leggoerifletto.blogspot.it/2012/05/al-mio-amante-che-torna-da-sua-moglie.html



Possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione del mondo, ma niente,
assolutamente niente, sostituisce lo sguardo dell'essere umano.
Anche quando un amico fa qualcosa che non ti piace,
egli continua a essere un tuo amico.
Qualunque azione motivata dal furore è un'azione condannata al fallimento.
(Paulo Coelho)
Fonte: Guerriero della Luce



Dice un proverbio arabo che ogni parola, prima di essere pronunciata, dovrebbe passare da tre porte.
Sull’arco della prima porta dovrebbe esserci scritto: “E’ vera?”
Sulla seconda campeggiare la domanda: “E’ necessaria?”
Sulla terza essere scolpita l’ultima richiesta: “E’ gentile?”
Una parola giusta può superare le tre barriere e raggiungere il destinatario con il suo significato piccolo o grande.
Nel mondo di oggi, dove le parole inutili si sprecano, occorrerebbero cento porte, molte delle quali rimarrebbero sicuramente chiuse.
(Romano Battaglia)


Le parole che escono dal cuore, giungono al cuore. (Talmud)

Buona giornata a tutti. :-)




martedì 19 giugno 2012

Al mio amante che torna da sua moglie – Anne Sexton -

Lei è tutta là.
Per te con maestria fu fusa e fu colata,
per te forgiata fin dalla tua infanzia,
con le tue cento biglie predilette fu costrutta.


Lei è sempre stata là, mio caro.
Infatti è deliziosa.
Fuochi d’artificio in un febbraio uggioso
e concreta come pentola di ghisa.

Diciamocelo, sono stata di passaggio.
Un lusso. Una scialuppa rosso fuoco nella cala.
Mi svolazzano i capelli dal finestrino.
Son fumo, cozze fuori stagione.

Lei è molto di più. Lei ti è dovuta,
t’incrementa le crescite usuali e tropicali.
Questo non è un esperimento. Lei è tutta armonia.

S’occupa lei dei remi e degli scalmi del canotto,
ha messo fiorellini sul davanzale a colazione,
s’è seduta a tornire stoviglie a mezzogiorno,
ha esposto tre bambini al plenilunio,
tre puttini disegnati da Michelangelo,

l’ha fatto a gambe spalancate
nei mesi faticosi alla cappella.
Se dai un’occhiata, i bambini sono lassù
sospesi alla volta come delicati palloncini.


Lei li ha anche portati a nanna dopo cena,
e loro tutt’e tre a testa bassa,
piccati sulle gambette, lamentosi e riluttanti,
e la sua faccia avvampa neniando il loro
poco sonno.

Ti restituisco il cuore.
Ti do libero accesso:

al fusibile che in lei rabbiosamente pulsa,
alla cagna che in lei tramesta nella sozzura,
e alla sua ferita sepolta
- alla sepoltura viva della sua piccola ferita rossa -

al pallido bagliore tremolante sotto le costole,
al marinaio sbronzo in aspettativa nel polso
sinistro,
alle sue ginocchia materne, alle calze,
alla giarrettiera – per il richiamo -

lo strano richiamo
quando annaspi tra braccia e poppe
e dai uno strattone al suo nastro arancione
rispondendo al richiamo, lo strano richiamo.

Lei è così nuda, è unica.
È la somma di te e dei tuoi sogni.
Montala come un monumento, gradino per gradino.
lei è solida.

Quanto a me, io sono un acquerello.
Mi dissolvo.

(Anne Sexton)
amanti, Alain Dumas

Tutto ciò che è malato nell’uomo nasce dalla mancanza d’amore.
Tutto ciò che non va nell’uomo è in qualche maniera collegato con l’amore: o non è stato capace d'amare oppure non è stato capace di ricevere amore.
Non è riuscito a condividere il suo essere.
Da qui la sofferenza che crea complessi d'ogni genere.
Queste ferite interne possono venire a galla in molti modi: possono diventare disturbi fisici o malattie mentali – ma, di base, ciò di cui l’uomo soffre è la mancanza d’amore.
Proprio come il cibo è necessario per il corpo, l’amore lo è per l’anima.
Il corpo non può vivere senza nutrimento e l’anima non può vivere senza amore.
In realtà, senza amore l’anima non nasce nemmeno – non arrivi nemmeno al punto di pensare alla sopravvivenza.
Se non hai amato, non hai mai conosciuto la tua anima.
Solo nell’amore arrivi a comprendere che sei più del corpo, più della mente. (Osho)

Donna che si infila una calza (1894)
Henri de Toulouse-Lautrec
Parigi, Museo d'Orsay


Buona giornata a tutti :-)



domenica 27 marzo 2011

Dove sono le donne - Anne Sexton -

Dove sono le donne
mentre voi camminate per le strade in branchi regolari
la domenica mattina
col passo degli sfaccendati?
Fanno la spesa
le faccende di ogni giorno
lavano i piatti del sabato sera
e badano ai bambini
mentre voi camminate per le strade
la domenica mattina
col passo degli sfaccendati.
Dove sono le donne
mentre voi rifate il mondo a misura vostra
un mondo rosso un mondo nero
la sera
intorno al tavolo?
Cucinano
apparecchiano
mettono i piatti sulla tavola
li riempiono di cibo
mentre voi rifate il mondo a misura vostra.
Dove sono le donne
quando voi fate loro l’amore?
Lontano da voi
pensano al giorno dopo
alla spesa
ai piatti da lavare
alle faccende
ai figli
alla cucina
alle posate
alla tavola
ai piatti
pensano al giorno dopo, loro.

Anne Sexton
(USA, 1928-1974)

Fonte: La poesia femminista
a cura di Nadia Fusini e Mariella Gramaglia, La Nuova Sinistra, 1974
Anne Sexton (Newton, 9 novembre 1928 – Weston, 4 ottobre 1974) scrittrice e poetessa statunitense. Premio Pulitzer nel 1967 per la poesia Live or Die (1966)
Una vita spesa per il lavoro - numerosissime le sue opere e molte le onorificenze, ma difficile dal punto di vista sentimentale, dei rapporti familiari e umani. Molti gli esaurimenti nervosi, il primo nel 1954, e pesante la terapia con gli psicofarmaci e le esperienze con le droghe. Furono i medici che la incoraggiarono a scrivere poesie, e a tenere corsi di scrittura.
Si suicidò il 4 ottobre 1974 lasciandosi uccidere dal monossido di carbonio nel suo garage.

Buona giornata a tutti. :-)