Abbi l'ansia dell'unità;
niente è più importante di questo.
Porta pazienza con tutti
perché anche il Signore porta pazienza con te.
Prega incessantemente:
chiedi uno spirito di comprensione
maggiore di quello che hai.
Sii instancabile nella preghiera.
Crea il dialogo con il singolo come fa Dio.
Porta su di te i problemi di tutti, come un atleta:
dove c'è più sofferenza ci sarà più guadagno.
Se ami tanto chi è buono, non c'è da dirti grazie:
ma sono i più malati che devi curare con dolcezza.
Sei di carne e spirito per trattare con dolcezza i problemi
che percepisci:
i problemi che non percepisci cerca di capirli pregando.
Non impressionarti di chi sembrava fedele e poi tradisce:
sta saldo sotto i colpi come fa l'incudine.
E' proprio di un atleta resistere sotto i colpi.
E' soprattutto in vista di Dio che bisogna
che sopportiamo tutti, affinché anche Lui sopporti noi.
Diventa più zelante di quello che sei.
Nulla si faccia senza la tua approvazione.
Ma tu non far nulla senza quella di Dio.
-
Preghiera per la sera dell'ultimo dell'anno
niente è più importante di questo.
Porta pazienza con tutti
perché anche il Signore porta pazienza con te.
Prega incessantemente:
chiedi uno spirito di comprensione
maggiore di quello che hai.
Sii instancabile nella preghiera.
Crea il dialogo con il singolo come fa Dio.
Porta su di te i problemi di tutti, come un atleta:
dove c'è più sofferenza ci sarà più guadagno.
Se ami tanto chi è buono, non c'è da dirti grazie:
ma sono i più malati che devi curare con dolcezza.
Sei di carne e spirito per trattare con dolcezza i problemi
che percepisci:
i problemi che non percepisci cerca di capirli pregando.
Non impressionarti di chi sembrava fedele e poi tradisce:
sta saldo sotto i colpi come fa l'incudine.
E' proprio di un atleta resistere sotto i colpi.
E' soprattutto in vista di Dio che bisogna
che sopportiamo tutti, affinché anche Lui sopporti noi.
Diventa più zelante di quello che sei.
Nulla si faccia senza la tua approvazione.
Ma tu non far nulla senza quella di Dio.
(sant’Ignazio di Antioca)
(Papa Giovanni Paolo II)
"Uomo
del nostro tempo!
Uomo che vivi immerso nel mondo, credendo di padroneggiarlo
mentre forse ne sei preda, Cristo ti libera da ogni schiavitù per lanciarti
alla conquista di te, all’amore costruttivo e proteso al bene; amore esigente,
che ti fa costruttore, non distruttore del tuo domani, della tua famiglia, del
tuo ambiente, della società intera.
Uomo del nostro tempo!
Solo Cristo Risorto
può appagare pienamente la tua insopprimibile aspirazione alla libertà!
Dopo le
atrocità di due guerre mondiali e di tutte le guerre che, in questi
cinquant’anni, spesso in nome di ideologie atee hanno mietuto vittime e
seminato odio in tante Nazioni; dopo gli anni delle dittature che hanno privato
l’uomo delle sue libertà fondamentali, si sono riscoperte le vere dimensioni
dello spirito, quelle che la Chiesa da sempre promuove rivelando in Cristo la
vera statura dell’uomo.
Uomo del nostro tempo!
Cristo ti libera dall’egoismo
per chiamarti, alla condivisione ed all’impegno alacre e gioioso per gli altri.
Sono stato nel Sahel africano e ho visto la sabbia che sommerge i villaggi,
asciuga i pozzi, brucia gli occhi, ischeletrisce i bambini, paralizza le
giovani forze, reca disperazione, inedia, malattia e morte. Morte di fame e di
sete.
Uomo di oggi! Nazioni ricche della civiltà opulenta!
Non siate
indifferenti a tanta tragedia prendete coscienza sempre più viva di aiutare
quelle popolazioni che lottano ogni giorno per la sopravvivenza".
(Papa Giovanni Paolo II)
...è
un grande motivo di gioia: sapere che è sempre possibile pregare il Signore e
che il Signore ci ascolta, che Dio non è lontano, ma ascolta realmente, ci
conosce, e sapere che non respinge mai le nostre preghiere, anche se non
risponde sempre così come noi desideriamo, ma risponde.
E l’Apostolo aggiunge:
pregare «con ringraziamenti» (ibid.).
La gioia che il Signore ci comunica deve
trovare in noi l’amore riconoscente. Infatti, la gioia è piena quando
riconosciamo la sua misericordia, quando diventiamo attenti ai segni della sua
bontà, se realmente percepiamo che questa bontà di Dio è con noi, e lo
ringraziamo per quanto riceviamo da Lui ogni giorno.
Benedetto XVI Omelia III Domenica di Avvento "Gaudete", 16 dicembre 2012
Benedetto XVI Omelia III Domenica di Avvento "Gaudete", 16 dicembre 2012
-
Preghiera per la sera dell'ultimo dell'anno
Signore, tu hai benedetto questo giorno col dono del tuo amore:
perdona
e guarisci in me tutto ciò che non proviene da te.
Mentre il giorno si allontana e cede alla calma della notte,
Mentre il giorno si allontana e cede alla calma della notte,
ogni illusione cade:
possano
i miei occhi aprirsi alla verità,
vedere non la luce di questo mondo,
ma quella
della tua risurrezione gloriosa.
Buon 2013 a tutti quanti e per tutti voi auguro un mondo di bene
Stefania
www.leggoerifletto.it
Buon 2013 a tutti quanti e per tutti voi auguro un mondo di bene
Stefania
www.leggoerifletto.it