“Essendo il messer Girolamo Emiliani, nobile veneziano, provveditore in Castel Nuovo di Quero con 300 fanti, fu circondato dall’esercito imperiale.
Il castello fu preso. Tutti gli uomini vennero uccisi, mentre il provveditore, messi i ceppi, fu posto in fondo ad una torre e cibato con pane e acqua.
Il castello fu preso. Tutti gli uomini vennero uccisi, mentre il provveditore, messi i ceppi, fu posto in fondo ad una torre e cibato con pane e acqua.
Essendo tutto afflitto per la situazione in cui si trovava e per i tormenti a cui era sottoposto, avendo sentito nominare la Madonna di Treviso, con cuore umile a lei si raccomanda, promettendo di visitare questo luogo miracoloso, venendo scalzo, in camicia e a far dir messe.
In quel momento gli apparve una donna vestita di bianco, delle chiavi in mano, gli dice:
“Coraggio Girolamo,la tua implorazione e’ stata ascoltata ed esaudita”. In quel momento le catene si spezzarono.
La Signora continuò : “ Prendi queste chiavi, apri i ceppi e la torre e fuggì via. Ma ricordati di mantenere quello che hai promesso”. La visione scomparve,la cella ripiombò nel buio.
Guardingo,Girolamo rasentò le mura e riuscì ad allontanarsi indisturbato.
Ma dovendo passare in mezzo all’ esercito nemico e non conoscendo la via, si trovò di nuovo disperato. Ancora si raccomandò alla Madonna.
E ancora la Madonna apparve . Lo prese per mano e lo accompagnò in mezzo ai nemici, che nessuno si accorse di niente, e lo accompagnò per la via.
E come si poterono vedere le mura della Città di Treviso, ella disparve.
E proprio lui raccontò: questo miracolo."
( Don Bruno Ferrero)