mercoledì 1 maggio 2019

L'elemosina – don Bruno Ferrero

Un giorno di molto tempo fa, in Inghilterra, una donnetta infagottata in un vestito lacero percorreva le stradine di un villaggio, bussando alle porte delle case e chiedendo l'elemosina. 
Molti le rivolgevano parole offensive, altri incitavano il cane a farla scappare. 
Qualcuno le versò in grembo tozzi di pane ammuffito e patate marce. 
Solo due vecchietti fecero entrare in casa la povera donna.

«Siediti un po' e scaldati», disse il vecchietto, mentre la moglie preparava una scodella di latte caldo e una grossa fetta di pane.

Mentre la donna mangiava, i due vecchietti le regalarono qualche parola e un po' di conforto.
Il giorno dopo, in quel villaggio, si verificò un evento straordinario. 

Un messo reale portò in tutte le case un cartoncino che invitava tutte le famiglie al castello del re. 
L'invito provocò un gran trambusto nel villaggio, e nel pomeriggio tutte le famiglie, agghindate con gli abiti della festa, arrivarono al castello. 

Furono introdotti in una imponente sala da pranzo e ad ognuno fu assegnato un posto.

Quando tutti furono seduti, i camerieri cominciarono a servire le portate. Immediatamente si alzarono dei borbottii di disappunto e di collera. 

I solerti camerieri infatti rovesciavano nei piatti bucce di patata, pietre, tozzi di pane ammuffito. 
Solo nei piatti dei due vecchietti, seduti in un angolino, venivano deposti con garbo cibi raffinati e pietanze squisite. 

Improvvisamente entrò nella sala la donnetta dai vestiti stracciati. Tutti ammutolirono. «Oggi - disse la donna - avete trovato esattamente ciò che mi avete offerto ieri».

Si tolse gli abiti malandati. Sotto indossava un vestito dorato. 

Era la Regina.


Un riccone arrivò in Paradiso. Per prima cosa fece un giro per il mercato e con sorpresa vide che le merci erano vendute a prezzi molto bassi.

Immediatamente mise mano al portafoglio e cominciò a ordinare le cose più belle che vedeva.
Al momento di pagare porse all'angelo, che faceva da commesso, una manciata di banconote di grosso taglio.
L'angelo sorrise e disse: "Mi dispiace, ma questo denaro non ha alcun valore".
"Come?", si stupì il riccone.
"Qui vale soltanto il denaro che sulla terra è stato donato", rispose l'angelo.
Oggi, non dimenticare il tuo capitale per il Paradiso.

- don Bruno Ferrero -
Fonte: Cerchi nell'acqua



Chi ama currit, volat, laetatur. 
Amare significa correre con il cuore verso l'oggetto amato. 
Ho iniziato ad amare la Vergine Maria prima ancora di conoscerla... le sere al focolare sulle ginocchia materne, la voce della mamma che recitava il rosario. 

- papa Giovanni Paolo I -



Immagine reperita nel web





Fioretto

Sull’esempio della Beata Vergine anche noi diventiamo persone nuove che sanno accogliere il vangelo della speranza con cuore sincero e contrito e sappiano testimoniare l’amore di Dio con gesti concreti e silenziosi della carità.

Preghiera


O Dio, che nella Vergine Maria, capolavoro del tuo Spirito, ci hai donato le primizie della creazione nuova, fa' che liberati dalla schiavitù del peccato abbracciamo con tutto il cuore la novità del Vangelo, testimoniando in parole e opere il comandamento dell'amore. Per Cristo nostro Signore. Amen


10 Maggio – Maria Vergine, Donna Nuova


Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it