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domenica 9 aprile 2023

Auguri pasquali di Don Tonino Bello

Cari amici,

come vorrei che il mio augurio, invece che giungervi con le formule consumate del vocabolario di circostanza, vi arrivasse con una stretta di mano, con uno sguardo profondo, con un sorriso senza parole!
Come vorrei togliervi dall'anima, quasi dall'imboccatura di un sepolcro, il macigno che ostruisce la vostra libertà, che non dà spiragli alla vostra letizia, che blocca la vostra pace!

Posso dirvi però una parola. Sillabandola con lentezza per farvi capire di quanto amore intendo caricarla: "coraggio"!
La Risurrezione di Gesù Cristo, nostro indistruttibile amore, è il paradigma dei nostri destini. La Risurrezione. Non la distruzione. Non la catastrofe. Non l'olocausto planetario. Non la fine. Non il precipitare nel nulla.

Coraggio, fratelli che siete avviliti, stanchi, sottomessi ai potenti che abusano di voi.
Coraggio, disoccupati.
Coraggio, giovani senza prospettive, amici che la vita ha costretto ad accorciare sogni a lungo cullati.
Coraggio, gente solitaria, turba dolente e senza volto.
Coraggio, fratelli che il peccato ha intristito, che la debolezza ha infangato, che la povertà morale ha avvilito.

Il Signore è Risorto proprio per dirvi che, di fronte a chi decide di "amare", non c'è morte che tenga, non c'è tomba che chiuda, non c'è macigno sepolcrale che non rotoli via.
Auguri. La luce e la speranza allarghino le feritoie della vostra prigione.

Vostro,
don Tonino, vescovo

 

 
Solo quando avremo taciuto noi, Dio potrà parlare.
Comunicherà a noi solo sulle sabbie del deserto.
Nel silenzio maturano le grandi cose della vita:
la conversione, l'amore, il sacrificio.
Quando il sole si eclissa pure per noi,
e il Cielo non risponde al nostro grido,
e la terra rimbomba cava sotto i passi,
e la paura dell'abbandono rischia di farci disperare,
rimanici accanto.
In quel momento, rompi pure il silenzio:
per dirci parole d'amore!

E sentiremo i brividi della Pasqua.

- don Tonino Bello - 

Sieger Koder, Maria Maddalena al sepolcro aperto.

"Maria di Magdala, la donna che era rimasta ai piedi della croce con la Madonna, la domenica va di buon mattino al sepolcro, vede una persona che scambia per il giardiniere, poi lui si rivela: «“Donna - ci racconta Giovanni trascrivendo il dialogo fra il Signore e la sua discepola - perché piangi? 
Chi cerchi?”. Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: “Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo”. 
Gesù le disse: “Maria”. Essa allora voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: “Rabbuni”, che significa Maestro. 
Gesù le disse: “Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al padre”...».


Pietro e Giovanni corrono al sepolcro la mattina della Resurrezione
Eugène Burnand ,1898, Parigi, Musée d'Orsay

"Il mattino di Pasqua, Pietro e Giovanni - avvertiti dalle donne - corsero al sepolcro e lo trovarono aperto e vuoto; si avvicinarono e si chinarono per entrare nel sepolcro. Per entrare nel mistero bisogna chinarsi, abbassarsi. 
Il mondo propone di imporsi a tutti costi, di competere, di farsi valere… Ma i cristiani, per la grazia di Cristo morto e risorto, sono i germogli di un’altra umanità, nella quale cerchiamo di vivere al servizio gli uni degli altri, di non essere arroganti ma disponibili e rispettosi”.

- Papa Francesco - 



"Se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede."

San Paolo di Tarso (5-10 d.C. - 64-67), Prima Lettera ai Corinzi 15,14



Venne allora una voce che diceva: "Aprite le porte!". 

- Vangelo di Nicodemo -




Preghiera per la Pasqua

Signore Gesù, risorgendo da morte hai vinto il peccato:
fa che la nostra Pasqua segni una vittoria completa sul nostro peccato.
Signore Gesù, risorgendo da morte hai dato al tuo corpo
un vigore immortale:
fa che il nostro corpo riveli la grazia che lo vivifica.
Signore Gesù, risorgendo da morte hai portato la tua umanità in cielo:
fa che anch'io mi incammini verso il Cielo,
con una vera vita cristiana.
Signore Gesù, risorgendo da morte e salendo al Cielo,
hai promesso il tuo ritorno:
fa che la nostra famiglia sia pronta per
ricomporsi nella gioia eterna.

Così sia.


Carissimi amici ed amiche che mi seguite da così tanti anni.... Buona Pasqua a tutti/e .  Passate una giornata serena. Io sono in montagna già da qualche giorno. C'è il sole ma il freddo è pungente e il riscaldamento e il camino sono accesi.  Buona giornata a tutti. :-)

domenica 12 aprile 2020

Un'alba a colori di gioia - Anna Maria Canopi

Oggi possiamo ancora dirci con gioia: Il Signore è risorto! È veramente risorto! 
Sono trascorsi due millenni da quando se lo dicevano le pie donne e gli apostoli, stupiti e ancora come in sogno, come chi piange e ride insieme davanti a una notizia incredibilmente bella.
Tu eri la Gioia nel cuore del Padre, la purissima gioia dell’essergli Figlio e sei venuto come sorriso divino a dissipare le nostre umane tristezze. 
Annunzio di gioia il tuo concepimento nel grembo verginale di Maria, evento di gioia la tua nascita a Betlemme, notizia di gioia il tuo evangelo. 
Prezzo di gioia fu la tua croce e gioia per sempre la tua resurrezione. 
Il Signore risorto ci comunica la sua vita, la sua pace, la sua gioia. 
Tutta la creazione ne è coinvolta, non soltanto l’uomo; tutti gli elementi del cosmo sono investiti dell’energia divina irrompente dal sepolcro di Cristo. 
In Cristo risorto tutto il mondo viene purificato. 
La gioia pasquale è il canto della vita nuova, della santità dei figli di Dio.
La gioia del Risorto è la fonte della nostra pace. 
“La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: - Pace a voi!- Detto questo mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono a vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: - Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi” (Gv 20,19-22).
La scena è stupenda e commovente: Gesù appare ai discepoli riuniti insieme; li abbraccia con il suo sguardo, dà loro il saluto di pace, infonde in essi lo Spirito santo, fa vedere e toccare le sue piaghe, i segni della sua crocifissione. Entra attraverso le porte chiuse, anche quelle del loro cuore assorbito dalla tristezza e paralizzato dalla paura. Facendosi riconoscere ravviva in loro la fede e la speranza, suscitando grande gioia. Anche oggi Gesù è vivo e sta in mezzo a noi mostrandoci i segni del suo amore.
La gioia dei discepoli è la nostra gioia. 
È la gioia che fa ardere il cuore. … Due discepoli erano in cammino … Verso il tramonto il grande, infaticabile Pellegrino del mondo si accompagnò ai due discepoli sulla strada di Emmaus. 
Essi non avevano nella loro bisaccia che una pesante riserva di tristezza: egli subito la vide, vi mise sopra le mani per dissolverla, per far vedere che era roba vecchia da buttare via. E tanto vi riuscì che, arrivati ad Emmaus, invece di tristezza poterono offrire anche a lui pane di festa. 
Fu però soltanto quando egli scomparve che lo riconobbero e capirono donde veniva quell’ardore che andava crescendo nel loro cuore mentre lo ascoltavano. 
Questa sembra una storia di quel lontano giorno, invece è sempre la nostra attualità. La fede, infatti, conosce fin troppo la malinconia del “giorno che declina” e si tira dietro spesso una fiacca speranza. 
Il sostegno della presenza di quel Compagno di viaggio ci è indispensabile. 

Signore, con cuore di pellegrini, 
lungo le strade di questo mondo, 
aneliamo alla tua presenza di pace e di gioia. 
Dissetaci fin d’ora con quell’acqua viva che tu solo sai donare; 
diventeremo così, per altri assetati, 
fontane di villaggio per una sosta di pace e di ristoro.
Vieni incontro a noi 
lungo i sentieri dei nostri umani smarrimenti, 
entra a porte chiuse da noi 
e alita sui nostri volti la fragranza del tuo Spirito; 
allora vivremo anche noi da risorti, 
annunziando con gioia a tutti gli uomini 
che tu sei l’unico nostro Salvatore. 
Concedici di camminare sulle piste della fede 
con accesa nel cuore la stella della speranza 
come chi sa di andare sicuro verso l’aurora. 
Allora tu, radiosa stella del mattino, 
brillerai nell’intimo del nostro cuore e noi, 
figli della resurrezione, staremo in bianche vesti, 
con volti raggianti di gioia, 
alla tua gloriosa presenza esultando per il trionfo dell’ Amore.

- Madre Anna Maria Cànopi - 


Fonte:  Il vangelo della gioia

Paoline Editoriale Libri, Milano 2001

Tiziano -  Resurrezione  1520-1522- 
chiesa di S.Nazaro e Celso a Brescia
Inno alla vita

O Dio, inesauribile Fonte della vita,
Amore che sempre crea e sempre rinnova,
noi siamo tue stille,
siamo cellule appena congiunte
a formare un corpo umano.
Nascoste nel grembo materno,
aneliamo a venire alla luce
per vedere le meraviglie del cosmo
scaturito dalla tua Parola di Vita.
Aneliamo a vedere il sole, la luna e le stelle,
e a contemplare tutte le cose belle
di cui hai ornato l’universo:
i monti, le valli, il mare, i fiumi e i laghi,
le piante, i fiori variopinti,
tutti gli animali piccoli e grandi,
ogni vivente che respira sulla terra.
Dio grande, Padre buono,
fa’ che possiamo anche noi
unirci al canto di lode di tutto il creato!
Ancor più, tu lo sai, noi aneliamo a nascere
per vedere il volto della mamma,
per godere della sua tenerezza,
sentirci cullati dalle sue ninna-nanne,
avere i suoi baci, le sue carezze,
come tu stesso, facendoti uomo
e nascendo dal grembo della Vergine Maria,
hai potuto godere tra le sue braccia.
E poi – tu ci comprendi! –
vorremmo anche provare la gioia
di essere portati sulle spalle
di un papà come Giuseppe!
Noi ci sentiamo in pericolo e indifesi…
Come sarebbe bello nascere
e trovare il calore protettivo, amorevole
di una sacra e serena famiglia!
Ascolta, Dio, Fonte della vita,
ascolta il nostro grido
e fa’ che possiamo nascere alla vita sulla terra
e poi a quella del Cielo!
Grazie! Amen!

Madre Anna Maria Cànopi, osb
Abbazia Benedettina «Mater Ecclesiæ»
Isola San Giulio - Orta (Novara)




Cristo è risorto! E' veramente risorto!  

Buona Pasqua!! 
Stefania




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