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lunedì 19 settembre 2016

Preghiera per ottenere l’intercessione di papa Giovanni Paolo I

Signore Gesù,
tu che ci hai dato la grande gioia
di venerare Papa Giovanni Paolo I come Tuo Vicario
sulla terra, e quindi nei Tuoi inscrutabili disegni
ci hai fatto provare l'immenso dolore della sua inattesa
scomparsa, concedici le grazie che Ti domandiamo, affinchè,
sicuri della sua intercessione presso di Te,
possiamo un giorno venerarlo sugli altari:
allora la sua bontà e umiltà, proposte ad esempio dei fedeli
saranno un perenne invito a tradurre nella vita
il suo insegnamento e a diffondere serenità ed amore.
Amen


«Il rosario da alcuni è contestato. 
Dicono: è preghiera che cade nell’automatismo, riducendosi a una ripetizione frettolosa, monotona e stucchevole di Ave Maria. Oppure: è roba da altri tempi; oggi c’è di meglio: la lettura della Bibbia, per esempio, che sta al rosario come il fior di farina alla crusca! 
Mi si permetta di dire in proposito qualche impressione di pastore d’anime.
Prima impressione: la crisi del rosario viene in secondo tempo. In antecedenza c’è oggi la crisi della preghiera in generale. La gente è tutta presa dagli interessi materiali; all’anima pensa pochissimo. 
Il fracasso poi ha invaso la nostra esistenza. Macbeth potrebbe ripetere: ho ucciso il sonno, ho ucciso il silenzio! 
Per la vita intima e la «dulcis sermocinatio», o dolce colloquio con Dio, si fa fatica a trovare qualche briciola di tempo. (…) 
Personalmente, quando parlo da solo a Dio e alla Madonna, più che adulto, preferisco sentirmi fanciullo; la mitra, lo zucchetto, l’anello scompaiono; mando in vacanza l’adulto e anche il vescovo, con relativo contegno grave, posato e ponderato per abbandonarmi alla tenerezza spontanea, che ha un bambino davanti a papà e mamma. 
Essere – almeno per qualche mezz’ora – davanti a Dio quello che in realtà sono con la mia miseria e con il meglio di me stesso: sentire affiorare dal fondo del mio essere il fanciullo di una volta che vuol ridere, chiacchierare, amare il Signore e che talora sente il bisogno di piangere, perché gli venga usata misericordia, mi aiuta a pregare. 
Il rosario, preghiera semplice e facile, a sua volta, mi aiuta a essere fanciullo, e non me ne vergogno punto».

- Papa Giovanni Paolo I - 



Stammi ancor vicino, Signore.
Tieni la tua mano sul mio capo,
ma fa' che anch'io tenga il capo
sotto la tua mano.

Prendimi come sono,
con i miei difetti, con i miei peccati,
ma fammi diventare come tu desideri
e come anch'io desidero.

- Papa Giovanni Paolo I -


Buona giornata a tutti. :-)





martedì 10 maggio 2016

La moglie di Lot - Wislawa Szymborska

Ho guardato indietro, è vero.
Dicono per curiosità.
Non pensano neppure che potessi avere altri motivi:
il rimpianto di una coppa d'argento
lasciata nella mia casa di Sodoma.
La voglia di non vedere più il mio probo marito
che mi camminava davanti.
La voglia di verificare se si sarebbe fermato,
qualora fossi morta (non si fermò).
La disubbidienza degli umili.
La speranza che Dio ci avesse ripensato,
e non facesse morire migliaia di innocenti.
La solitudine e la vergogna di fuggire così di nascosto.
Ma forse fu solo un colpo di vento
che mi sciolse i capelli
e che istintivamente mi fece girare la testa.
È possibile che io sia caduta, e poi divenuta di sale
con il viso rivolto alla città.

- Wislawa Szymborska -


La moglie di Lot


“Ora la moglie di Lot si voltò
indietro a guardare e diventò
una colonna di sale”
Genesi 19, 26

E andava il giusto dietro il messo di Dio,
enorme e radioso, sulla nera montagna,
ma sonora parlava l'angoscia alla moglie:
"Non è troppo tardi, puoi ancora scorgere
le rossi torri della tua Sodoma natia,
la piazza ove cantavi, la corte ove filavi,
le finestre vuote dell'alta dimora,
dove al caro marito partorivi i figli".

Si volse, e serrati da una stretta mortale,
non poterono i suoi occhi più guardare;
di sale si fece il corpo diafano,
e strinsero alla terra gli agili piedi.

Chi vorrà piangere questa donna?
Non sembra forse la più lieve delle perdite?
Il mio cuore solo non potrà mai scordare
chi la vita dette per un unico sguardo.

- Anna Achmatova -


Ogni punizione è cattiveria; ogni punizione in sé è male.

J. Bentham
Filosofo inglese, 1748-1832




Maria silenziosa,
che tutto immaginasti
senza parlare,
oltre ogni visione umana,
aiutami ad entrare
nel mistero di Cristo
lentamente e profondamente,
come un pellegrino arso di sete
entra in una caverna buia
alla cui fine oda un lieve correr d'acqua.
Fa' che prima di tutto m'inginocchi
ad adorare,
fa' che poi tasti la roccia fiducioso,
e m'inoltri sereno nel mistero.
Fa' infine ch'io mi disseti
all'acqua della Parola
in silenzio
come Te.
Forse allora, Maria,
il segreto del Figlio Crocifisso
mi si rivelerà
nella sua immensità senza confini
e cadranno immagini e parole
per fare spazio solo all'infinito.

- +Cardinale John Henry Newman - 


Buona giornata a tutti. :-)


venerdì 11 marzo 2016

Ti ha amato per sempre - don Giovanni Bosco

Pensa, amico, che Dio ti ha creato a Sua Immagine, ti ha donato un corpo e un'anima immortale. Di più, con il Battesimo ha fatto di te un Suo Figlio. 
Ti ha amato sempre, e ti ama ancora come un Padre affettuoso.
Ti ha creato perché tu Lo ami e Gli sia amico in questo mondo, e possa così meritare di essere felice un giorno, insieme con Lui in Cielo. 
Quindi non sei tu su questa terra per divertirti, guadagnare denaro, mangiare e dormire. 
Dio ti ha donato la Sua Vita per un destino meraviglioso. Due sono gli inganni del demonio per allontanare i giovani dalla via della vera felicità. 
Il primo è far loro credere che l'amicizia del Signore li renderà persone tristi, senza gioia, lontane da ogni divertimento e piacere. 
Non è così cari amici. L'altro inganno è di farvi credere che avremo tutto il tempo di pensare alle cose serie quando saremo vecchi, ma questo non è un motivo per sciupare la nostra giovinezza. 
Essa deve essere la stagione perenne in tutta la nostra vita, in questo mondo e nell'altro. 

- San Giovanni Bosco -
da: Il giovane provveduto, 1847



Preghiera a don Bosco per i giovani

San Giovanni Bosco, amico e padre della gioventù, io invoco la tua protezione su tutti i giovani del nostro tempo e in particolare 
(…………….............---.......sui miei figli, 
i miei nipoti…………………..............…, 
su nome………………………………….)
Tu hai tanto amato i giovani e hai dedicato loro tutte le tue energie e il tuo tempo, li hai guidati sulla via del bene, della purezza e della preghiera.
Ti prego di continuare anche oggi dal cielo la tua missione di salvezza.

Fa' che i nostri giovani crescano sani e buoni, che rifiutino le occasioni di male, che si impegnino con tutto il loro entusiasmo nella vita cristiana per essere sempre veri seguaci di Gesù Cristo.



"O Dio, che in san Giovanni Bosco 
hai dato alla tua Chiesa 
un padre e un maestro dei giovani, 
suscita anche in noi la stessa fiamma di carità 
a servizio della tua gloria per la salvezza dei fratelli." 
Amen!




Ricordatevi, che ogni cristiano è tenuto di mostrarsi edificante verso il prossimo, e che nessuna predica è più edificante del buon esempio.

- Don Bosco - 




Ti voglio regalare la formula della santità. Eccola: Primo: allegria. 
Ciò che ti turba e ti toglie la pace non viene da Dio. 
Secondo: i tuoi doveri di studio e di pietà. 
Impegno nello studio, impegno nella preghiera, amore per tutto ciò che fai. Tutto questo non farlo per ambizione, ma per amore del Signore. 
Terzo: far del bene agli altri anche se ti costa sacrificio. 
La santità è tutta qui”. 

- Don Bosco -


Buona giornata a tutti. :-)




venerdì 1 gennaio 2016

Divina Maternità della Beata Vergine Maria

Maria!
Quando Tu forse
avevi altri progetti di vita,
Dio è entrato nella Tua vita
con il Suo progetto speciale.
E Tu, come umile Sua serva,
gli hai generosamente aperto
le porte del Tuo cuore.
Il Tuo esempio mi sprona
a volgermi anch'io verso Il Signore
per dirgli:
“Vieni nei miei sogni
e nei miei progetti,
nelle mie speranze
e nelle mie paure".
Perciò, Signore
entra nelle mie tenebre,
nelle mie angosce
e nelle mie sofferenze.
Entra anche
in quegli angoli
della mia vita
in cui ho amato
più la mia volontà
che la Tua.



L'Annuncio a Maria

Quale dev'essere la nostra risposta al dono supremo? 
Nel rac­conto dell' annunciazione la risposta è formulata attraverso una autodefinizione di Maria: "Io sono la serva del Signore". L'a­spetto di umiltà in quella parola "serva" è stato spesso sottoli­neato e non sempre felicemente, dirottato spesso verso consa­pevoli o inconsce conclusioni antifemminili: l'umiltà, il nascon­dimento, la discrezione devono essere le doti della donna che vuole imitare Maria. 
In realtà il titolo è solenne, è quello che esprime dignità della sposa ed è anche il titolo classico dei per­sonaggi che devono espletare una funzione decisiva nella storia della salvezza: servo del Signore è Abramo, è Mosè, Giosuè, è Davide, sono i profeti e "Servo del Signore" per eccellenza sarà il Messia: Maria ha la coscienza che in lei, donna semplice e co­mune, Dio ha realizzato l'intervento grandioso e definitivo del­la salvezza "attesa da tutte le generazioni". 
Maria afferma, quin­di, la piena coscienza della sua vocazione e del suo destino: E da questo momento in avanti la sua missione è quella di acco­gliere il dono sublime di quel figlio: "avvenga di me quello che hai detto". 
Con questa adesione nella fede e nell'amore Maria diventa l'emblema del vero discepolo di Dio.

- Card. Gianfranco Ravasi - 





«… e gli auguri Nostri riguardano ogni bene; ogni bene migliore; ogni bene desiderabile. Essi attingono alla sorgente di ogni bene, che è Dio; e non temono d'essere troppo abbondanti e troppo audaci. 
Essi osano aspirare anche ai beni più grandi e più difficili! 
Sì, Noi vogliamo con i Nostri voti confortare la speranza di ogni cuore; e la speranza del mondo.
Avrà in quest'anno nuovo il mondo la prosperità necessaria alla sua vita e al suo benessere? 
Noi lo auguriamo, Noi lo speriamo! Avrà il mondo i pensieri ed i propositi di bontà, di giustizia, di onestà, di libertà, di concordia, che lo possono fare migliore e felice? 
Noi lo auguriamo, Noi lo speriamo! E avrà la pace il mondo; la pace sempre così fragile e compromessa, sempre così offesa e minacciata, sempre così desiderabile e necessaria? 
Si, Noi lo auguriamo e Noi lo speriamo!»

- beato Paolo VI, papa
Angelus 1° gennaio 1965




Santa Maria Vergine

Santa Maria Vergine,
non vi è alcuna simile a Te,
nata nel mondo, fra le donne;
Figlia e Ancella dell'altissimo Re,
il Padre Celeste;
Madre del Santissimo Signore nostro Gesù Cristo;
Sposa dello Spirito Santo.
Prega per noi con San Michele Arcangelo,
e con tutte le Virtù dei cieli
e con tutti i Santi,
presso il tuo santissimo Figlio diletto,
nostro Signore e Maestro.


Questa preghiera fa parte dell'Ufficio della Passione del Signore, compilata da S. Francesco, veniva annunciata prima del salmo di ogni ora e recitata per intero alla fine dello stesso salmo.



Con la protezione della Vergine Maria, tanti auguri di Buon Anno a tutti voi, ai sogni che vorrete realizzare, ai buoni propositi ed ai traguardi che vorrete superare. 
Vi auguro la pace nel cuore, questa è la nostra più grande ricchezza!


Buona giornata a tutti.
Stefania

www.leggoerifletto.it








lunedì 20 aprile 2015

Volgi il tuo sguardo su di noi - Karl Barth -

Signore,
abbi pietà di coloro che ancora non Ti conoscono 

o che Ti conoscono poco;
costoro forse un giorno hanno saputo queste cose
e le hanno dimenticate o misconosciute o rinnegate.
Abbi pietà di questa umanità così tormentata, 

minacciata, afflitta da tanta irragionevolezza.
Metti chiarezza nei pensieri e nei cuori di coloro che,
all' Est e all' Ovest, detengono il potere
e che sembrano non sapere dove orientarsi e rifugiarsi.
Dà alle autorità e ai rappresentanti del popolo,
ai giudici, agli insegnanti e ai presbiteri,
l' intelligenza e la lungimiranza di cui hanno bisogno
nell' esercizio dei loro incarichi pieni di responsabilità.
Consola e conforta
i malati nel corpo e nell' anima,
negli ospedali o altrove,
i prigionieri , gli afflitti, gli abbandonati e i disperati. 

Grazie! Amen

- Karl Barth -



Forse gli angeli, quando sono intenti a rendere lode a Dio, suonano musica di Bach, ma non ne sono sicuro; sono certo invece, che quando si trovano tra di loro suonano Mozart ed allora anche il Signore trova diletto nell'ascoltarli.

- Karl Barth -





La suprema libertà di Dio è in Gesù Cristo la sua libertà di amare.

- Karl Barth -



Signore, quando….

Signore nostro Dio!
Quando la paura ci prende
non lasciarci disperare!
Quando siamo delusi,
non lasciarci diventare amari!
Quando siamo caduti,
non lasciarci a terra!
Quando non comprendiamo più niente
e siamo allo stremo delle forze,
non lasciarci perire!
No!, facci sentire
la tua presenza e il tuo amore
che hai promesso ai cuori umili e spezzati
che hanno timore della tua parola.
E' verso tutti gli uomini
che è venuto il tuo Figlio diletto,
verso gli abbandonati:
poichè lo siamo tutti,
egli è nato in una stalla e morto sulla croce.
Signore,
destaci tutti e tienici svegli
per riconoscerlo e confessarlo.

- Karl Barth -

Buona giornata a tutti :-)




mercoledì 11 marzo 2015

Preghiera alla Beata Vergine dei Miracoli - Corbetta (Milano)

O Vergine santissima,
operatrice amorosa di tanti miracoli,
che dall’immagine
dipinta sulla porta della chiesa,
scendesti mirabilmente nella piazza
per riprendere il tuo Bambino,
dopo aver sorriso ai giochi di alcuni fanciulli
e reso l’udito e la parola ad uno di essi,
scendi ancora col tuo gran cuore in mezzo
alle nostre popolazioni,
alle nostre case, ai nostri stabilimenti,
alle nostre campagne.
Guarda, o Madre nostra pietosissima,
quanti ti amano: benedicili;
quanti soffrono nell’anima e nel corpo:
consolali e guariscili;
quanti ti invocano: esaudiscili.
Ma soprattutto, o Vergine dei miracoli,
ti preghiamo di convertire noi per primi,
e poi tante anime lontane e a noi care,
che sono divenute sorde e mute
alla voce del Signore. Amen.


Fecondità spirituale

Fu la totale consacrazione che Maria fece di sè a Dio, a meritarle l'unione così intima con lui, sino a divenire la Madre sua, la corredentrice, la dispensatrice, la dispensiera dei suoi tesori. Anch'io ho fatto la totale offerta di me a Dio, per avere in cambio il dono della fecondità spirituale nel mio apostolato. Più sarò di Dio, più Iddio sarà mio, e più opererà per mezzo di me, rendendo efficace l'opera mia. Fu profondamente sincera e sentita la mia offerta? 

- Beato Don Giacomo Alberione -



Maria deve rinnovare la fede profonda con cui ha detto «sì» nell’ Annunciazione; deve accettare che la precedenza l’abbia il Padre vero e proprio di Gesù; deve saper lasciare libero quel Figlio che ha generato perché segua la sua missione. 
E il «sì» di Maria alla volontà di Dio, nell’obbedienza della fede, si ripete lungo tutta la sua vita, fino al momento più difficile, quello della Croce.

- papa Benedetto XVI -

Udienza Generale 19 dicembre 2012




L'Ave Maria

Quando dico Ave Maria, il Cielo esulta,
la terra si riempie di stupore.
Quando dico Ave Maria, Satana fugge,
trema l'inferno.
Quando dico Ave Maria, il mondo perde valore,
il cuore si strugge di Amore per Dio.
Quando dico Ave Maria, sparisce l'accidia,
ogni istinto si placa.
Quando dico Ave Maria, sparisce la tristezza,
il cuore si riempie di gioia.
Quando dico Ave Maria, si accresce la devozione,
inizia il pentimento dei peccati.
Quando dico Ave Maria, il cuore è colmo di speranza
e di consolazione.
Quando dico Ave Maria, l'anima è forte
e ricolma di Amor di Dio.

- Beato Alano della Rupe -
Il Salterio di Gesù e di Maria, il Santissimo Rosario, libro IV






Buona giornata a tutti :-)



venerdì 24 gennaio 2014

San Gesù Bambino di Praga, preghiere d'intercessione -


Olio benedetto della lampada del Santo Gesù Bambino di Praga

Molti fedeli, fiduciosi nella potenza e nella bontà del Santo Bambino Gesù, nel caso di malat­tia fanno ricorso all'uso dell'Olio della lampada che arde notte e giorno dinanzi alla sua prodigiosa immagine collocata nel nostro santuario. 

Gli effetti straordinari, che generalmente si riscontrano, stanno a dimostrare l'efficacia di tale sacramentale che il Salvatore generosamente of­fre a sollievo dei dolori. 

L'olio benedetto viene spedito a conforto degli infermi su richiesta degli interessati. Non c'è dubbio che l'onnipotente Bambino vuole premia­re ampiamente la fede di chi confida in Lui: fede che tanto più ottiene quanto più è grande e profonda. Tale fede però per quanto viva deve sempre essere accompagnata dalla preghiera umile e sincera che tanto può sul Cuore divino. 

Chi dunque fa uso dell'olio della lampada, oltre a nutrire ferma fiducia nella sua efficacia, deve pregare tanto il Bambino Gesù e imitarlo. 

Pur non essendo prescritta alcuna formula particolare di preghiera per l'uso dell'olio, si suggerisce un metodo facile ed efficace, cioè: 

1. Accostarsi ai sacramenti. 

2. Cercare di alimentare la fede nella potenza di Gesù Bambino, ripetendogli spesso: "Signore, accresci la mia fede!' 

3. Per tre o nove giorni recitare devotamente la coroncina a Gesù Bambino e, durante l'unzione, la preghiera opportuna (vedi più avanti), termi­nando con la giaculatoria: "Santo Bambino Gesù, benedicimi". 

Per l'unzione è sufficiente anche una sola goccia d'olio, che può essere stesa, in forma di croce, sulla parte malata o in altra parte del corpo. 

Preghiera recitata dai malati, quando usano l'Olio del Santo Bambino.

Il malato o chi per lui, prima dell'unzione dice: 

“O caro Bambino Gesù, ecco un pove­ro sofferente che, sorretto dalla viva fede, invoca il tuo divino aiuto a rimedio delle sue infermità. Questo olio che io uso e che arse davanti alla tua santa immagine sia, o Gesù, il lenimento dei miei dolori ed affretti, se così a te piace, la guarigione dei mali che mi affliggono. In te ripongo tutta la mia fiducia. So che tu puoi tutto e sei tanto misericordioso, anzi sei la misericordia infinita. Grande Piccino, per la tua virtù divina, per l'immenso amore che porti ai sofferenti, agli afflitti, a tutti i bisognosi, ascoltami, benedicimi, soccorrimi, consolami. Amen. “

Tratto da: “Il devoto di Gesù Bambino di Praga”





Preghiera di intercessione rivelata da Maria Santissima al Venerabile  Padre  Cirillo, carmelitano scalzo, primo apostolo della devozione al S. Bambino di Praga

 O Bambino Gesù, io ricorro a Voi, 
e Vi prego che per l'intercessione 
della vostra San­ta Madre, 
vogliate assistermi in questa mia necessità
(si può esporla), 
perché credo fer­mamente che la vostra Divinità mi può soc­correre. 
Spero con tanta fiducia di ottenere la vostra santa grazia. 
Vi amo con tutto il mio cuore e con tutte le forze dell'anima mia;
mi pento sinceramente dei miei peccati, e Vi supplico, o buon Gesù,
a darmi la forza di trionfarne. 
Propongo di non più offendervi, e a Voi
mi offro disposto a tutto soffrire, an­ziché darvi il minimo disgusto.
D'ora innanzi voglio servirvi con ogni fedeltà, e, per amor vostro,
o Divin Bambino, io amerò il mio pros­simo come me stesso.
Pargoletto onnipotente, Signore Gesù, io di nuovo Ve ne scongiuro,
assistetemi in questa circostanza... 
Fatemi la grazia di possedervi
eternamente con Maria e Giuseppe, 
e di adorarvi con gli Angeli
santi nella Corte del Cielo. Così sia.







































Buona giornata a tutti :-)

venerdì 29 novembre 2013

Preghiera alla Madonna dei Tumori, intercessione -


Madre santissima, salute dei malati,
tu hai generato Colui che ci ha guarito dal peccato:
senza di Lui quel male, per noi incurabile,
ci avrebbe devastato!
Tu sei la Madre di Colui che sana le ferite del male
e che con la sua morte e risurrezione
apre per noi le porte della grazia,
fonte di salute dell’anima e del corpo.
Tu sei nostra Madre: a te ricorriamo fiduciosi.
ricordati di noi che siamo nella prova!
Lascia, o Madre tenerissima,
che preghiamo con te il Figlio tuo,
e per la comune invocazione del Suo nome
Egli ci liberi dal male che ci consuma
e ci conceda vita e salute.
Tu che, docile sotto la croce,
hai offerto la tua sofferenza,
insegnaci ad unire il nostro dolore,
con te e come te,
a quello del tuo Figlio Gesù
nostro unico Salvatore.
Amen.


l'icona sacra è presso la Basilica Santa Maria Maggiore Ravenna.



Non dobbiamo vergognarci della nostra malattia. Non è qualcosa da tenere nascosta. È, come dire, quella parte della nostra carta d'identità che ci fa rassomigliare di più A Gesù Cristo. È una tessera di riconoscimento incredibile, straordinaria.

- Don Tonino Bello - 




Una malattia ne vale un'altra: i nomi fanno più paura della malattia. E le cure qualche volta sono peggio dei mali.

- Enrico Pea -


«Le punizioni di Dio non sono il frutto di norme poliziesche da lui stesso imposte sadicamente. “Punizione di Dio” è la condizione che si sperimenta quando si smarrisce la retta via e si subiscono le conseguenze dell'essersi incamminati su una strada sbagliata, lontano da quell'esistenza che Dio aveva pensato per noi». 

(Joseph Ratzinger nel Libro intervista "Dio e il mondo", 2001)


Buona giornata a tutti :-)