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venerdì 9 agosto 2019

Antidoto contro l'ansia - Comunità Missionaria Villaregia

Gesù ha detto queste parole 2000 anni fa, eppure sembrano dette proprio per noi oggi. 
Per ben 4 volte in pochi versetti ci ripete:
"Non affannatevi".
"Non affannatevi di quello che mangerete o berrete..."

"Perché vi affannate per il vestito?"
"Non affannatevi dicendo: che cosa mangeremo, 
che cosa berremo, che cosa indosseremo?
"Non affannatevi per il domani".
Ti è mai capitato di svegliarti di notte di colpo, sudato?
Un brutto sogno? 
Un cibo indigesto? 
O sentire il fiato corto per una preoccupazione, un dispiacere?
L'affanno è una della sintomatologie dell'ansia e l'uomo oggi vive costantemente in preda all'ansia.
L'ansia - si legge negli studi di medicina – è una delle caratteristiche fondamentali del nostro tempo. 
Viene di solito definita come un sentimento penoso di pericolo imminente e mal definito. 
Per indicare lo stesso tipo di disturbo si usano a volte i termini di angoscia e ansietà. 
E' la persona che si sente costantemente minacciata, vive dunque una condizione di profonda disperazione e una penosa sensazione d'impotenza o di debolezza di fronte alla minaccia che percepisce come immediata.
A volte si precisa meglio il motivo della sensazione di paura: paura della morte, paura dell'avvenire o del passato, che non trovano tuttavia giustificazione nella realtà.
L'ansia non può essere definita nei sintomi per il semplice motivo che è un sintomo essa stessa. 
Tutti viviamo di ansia. 
Chi pensa di non essere ansioso, lo è così tanto da non accorgersi di esserlo.
Fa parte ormai della nostra condizione umana.
Allora la Parola di oggi è una cura terapeutica:
"Non affannatevi..." 
Rileggi questo brano con calma, fai entrare la Parola di Gesù nel tuo cuore, nella tua mente. 
Gesù, oggi, vuole guarirci dalle nostre ansie, dai nostri affanni, dai nostri stress.
Quante volte ci capita di dire: "Sono stressato, sono sotto stress..." 
A un amico che ci chiede: "Come stai? Cos'hai ?", facilmente rispondiamo: "Sono stressato..." , "Il tale mi ha stressato..."

Gesù ci chiama a vivere nella libertà, ci vuole uomini e donne libere, non schiave dell'ansia, dello stress o dell'affanno, non schiave delle nostre paure: paura del giudizio, paura di ingrassare, paura di non essere alla moda, paura di chi ci vive accanto, paura di morire, paura del domani. 
Viviamo sotto una grande minaccia! 
La minaccia che noi stessi ci procuriamo. 

Le paure sono anzitutto dentro di noi: Luther King al termine di un suo sermone aveva detto: 
"La paura ha bussato alla mia porta; l'amore e la fede hanno risposto; 

e quando ho aperto, fuori non c'era nessuno."
Noi viviamo con tante cose: abbiamo gli armadi, le dispense piene, eppure viviamo affannati, preoccupati del domani.
L'ansia ci fa accumulare tante cose inutili, e più accumuliamo, più 
sentiamo il bisogno di avere.
Nella mia esperienza a Lima ho imparato dai poveri a vivere senza affanno. 
Il povero vive nell'oggi, sa che ciò che ha per vivere è solo per l'oggi.
Ricordo di aver incontrato un papà di famiglia, ritornava dal lavoro dopo aver cercato di vendere giornali tutto il giorno. Il suo compenso era stato di tre soles (poco meno di 1 euro) e con quel denaro doveva comperare qualcosa per lui, la moglie e i suoi tre figli. 
Era tranquillo, contento di aver potuto guadagnare qualcosa.
Nel salutarlo mi sono accorta che aveva una brutta ferita alla gamba. 
Una ferita semplice, non curata che stava facendo infezione. 
Ricordo con quanta serenità mi ha risposto quando gli ho chiesto: "perché non curi quella ferita?": 
"Hermana, antes tengo que pensar a los hijos". 
Sorella, prima penso ai miei figli.
Gli ho chiesto di aspettare un momento e sono andata a procuragli un disinfettante, una pomata... e mi sono fatta promettere che sarebbe andato appena possibile al Centro Medico della missione." 
Mi ha ringraziato dicendomi: 

"Dios es un papà lindo." Dio è un papà buono.
I poveri vivono con questa fiducia, in un abbandono fiducioso.

Anche Gesù ci ha insegnato a chiedere il pane per l'oggi:
"Dacci oggi il nostro pane quotidiano." 
Non ci dice di chiederlo in anticipo anche per domani. 
No, solo per oggi.
Quando abbiamo iniziato la Comunità ci siamo chiesti: "Come viviamo?"
Qualcuno di noi lavorava e abbiamo pensato: "Qualcuno lavora e altri annunciano..." 
Poi ci siamo ricordati di questa pagina del Vangelo che dice proprio:
"Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta." 
Ci siamo fidati. Chi lavorava ha lasciato il lavoro per mettersi a completa disposizione del Regno. 
E' iniziata un'avventura bellissima: dopo 30 anni, l'amore Provvidente del Padre che nutre gli uccelli del cielo e veste i gigli del campo, non ci ha mai fatto mancare nulla. 
Niente di magico, ma ogni giorno arriva ciò di cui abbiamo bisogno:
il pane, la carne, la frutta... il vestito... 
Ci è chiesto di vivere nella fede, in un atteggiamento di figli che vivono nella casa del Padre.
Di questo Vangelo mi colpisce la parola "Cercate..." 
Cercate prima il regno di Dio. 
Cercate prima di vivere con amore, cercate prima di avere l'amore tra voi, 
cercate prima di essere fratelli, cercate prima di volervi bene,cercate prima chi ha più bisogno di voi, cercate prima l'accordo, cercate prima la mia Presenza. 
E' questo l'importante, tutto il resto ci verrà dato in aggiunta.
E' l'amore, il cercare di far felice l'altro, l'antidoto all'ansia, all'affanno. 

- Comunità Missionaria Villaregia -



E' Gesù che prende l'iniziativa.
Quando si ha a che fare con Lui,
la domanda viene sempre capovolta;
da "interroganti" si diventa "interrogati",
da "cercatori" si diventa "cercati";
è Lui, infatti, che da sempre ci ama per primo.

Questa è la fondamentale dimensione dell'incontro,
non si ha a che fare con qualcosa,
ma con Qualcuno, con "il Vivente".

I cristiani non sono discepoli di un sistema filosofico:
sono gli uomini e le donne che hanno fatto, nella fede, l'esperienza dell'incontro con Cristo.


-  San Giovanni Paolo II, papa -




È il nostro atteggiamento mentale che rende il mondo ciò che è per noi. Il nostro pensiero rende le cose belle, i nostri pensieri rendono le cose brutte. Il mondo intero è nelle nostre menti.

- Swami Vivekananda -




Non alzarti un giorno senza sapere che fare.
Non alzarti un giorno fingendo di essere quel che non sei.
Non alzarti un giorno con la paura delle cose che devi fare, e dei sogni che vorresti seguire.
Non alzarti un giorno senza ascoltare dentro anche quello che ti dà cruccio.
Non alzarti un giorno senza pensare che c'è qualcosa che tu puoi fare per qualcun altro.
Non alzarti un giorno giudicando gli altri intorno a te, invece di capirli. Forse la felicità altrui è differente dalla tua.
Non alzarti un giorno senza ringraziare per viverne un altro ancora.


- Sergio Bambarén - 





























Buona giornata a tutti. :-)


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mercoledì 29 maggio 2019

Alla sera ... posiamo i nostri fardelli

Uno psicologo stava spiegando come gestire meglio lo stress. Quando sollevò un bicchiere d’acqua, tutto il pubblico immaginò che avrebbe posto la solita domanda: “Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?”
Quello che invece domandò fu: “Quanto credete che pesi questo bicchiere d’acqua?”
Le risposte variarono da 250 a 400 grammi.
“Il peso assoluto non conta, - replicò lo psicologo - dipende dal tempo per cui lo reggo. Se lo sollevo per un minuto, non è un problema. Se lo sostengo per un’ora, il braccio mi farà male. Se lo sollevo per tutto il giorno, il mio braccio sarà intorpidito e paralizzato. 
In ogni caso il peso del bicchiere non cambia, ma più a lungo lo sostengo, più pesante diventa.” E continuò: “Gli stress e le preoccupazioni della vita sono come quel bicchiere d’acqua. Se ci pensate per un momento, non accade nulla. Pensateci un po’ più a lungo e incominciano a far male. E se ci pensate per tutto il giorno, vi sentirete paralizzati e incapaci di far qualunque cosa.” 
E’ importante ricordarsi di lasciare andare i nostri stress. 
Alla sera, il più presto possibile, posiamo i nostri fardelli. 
Non portiamoceli addosso per tutta la sera e tutta la notte. 
Ricordiamoci di posare il bicchiere.



Al principio, Eva non voleva mangiare la mela. "Mangiala - le disse il serpente - e sarai come gli Angeli". 
"No" rispose Eva imbronciata. 
"Sarai immortale". "No". 
"Sarai come Dio". "No no e no!". 
Il serpente, esasperato, imprecò dio per aver creato le donne così complicate, poi gli venne un'idea. 
Le porse la mela e le disse: "Mangiala, non ingrassa". 



Illustrazione by Laura Watson


Di tutte le passioni, la più complicata, la più difficile a praticare in modo superiore, la più inaccessibile ai comuni mortali, la più sensuale nel vero senso della parola, la più degna degli artisti più raffinati, è sicuramente quella che riguarda il piacere della gola.

- Guy de Maupassant - 





Stressie Cat

Buona giornata a tutti. :-)





sabato 11 maggio 2019

La gente che mi piace - Mario Benedetti

Mi piace la gente che vibra,
che non devi continuamente sollecitare
e alla quale non c’è bisogno di dire cosa fare
perché sa quello che bisogna fare
e lo fa in meno tempo di quanto sperato.

Mi piace la gente che sa misurare
le conseguenze delle proprie azioni,
la gente che non lascia le soluzioni al caso.

Mi piace la gente giusta e rigorosa,
sia con gli altri che con se stessa,
purché non perda di vista che siamo umani
e che possiamo sbagliare.

Mi piace la gente che pensa
che il lavoro in equipe, fra amici,
è più produttivo dei caotici sforzi individuali.

Mi piace la gente che conosce
l’importanza dell’allegria.

Mi piace la gente sincera e franca,
capace di opporsi con argomenti sereni e ragionevoli

Mi piace la gente di buon senso,
quella che non manda giù tutto,
quella che non si vergogna di riconoscere
che non sa qualcosa o si è sbagliata

Mi piace la gente che, nell’accettare i suoi errori,
si sforza genuinamente di non ripeterli.

Mi piace la gente capace di criticarmi
costruttivamente e a viso aperto:
questi li chiamo “i miei amici”.

Mi piace la gente fedele e caparbia,
che non si scoraggia quando si tratta
di perseguire traguardi e idee.

Mi piace la gente che lavora per dei risultati.
Con gente come questa mi impegno a qualsiasi impresa,
giacché per il solo fatto di averla al mio fianco
mi considero ben ricompensato.



- Mario Benedetti -


Ogni persona che passa nella nostra vita è unica.
Sempre lascia un po' di se
e si porta via un po' di noi.
Ci sarà chi si è portato via molto,
ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla.
Questa è la più grande responsabilità della nostra vita
e la prova evidente che due anime non si incontrano per caso....

 - J. Luis Borges -



"Non bisogna credere che siano necessariamente le persone per bene a sottolineare la disonestà, l’ingiustizia e la cattiveria negli altri.
Al contrario, spesso sono proprio coloro che hanno quei difetti a vederli dappertutto: sono sempre critici e sospettosi, perché giudicano il mondo intero attraverso se stessi.
Viceversa, coloro che possiedono grandi qualità morali non notano così tanto i difetti delle persone che frequentano, perché vedono gli altri attraverso le qualità che essi stessi possiedono.
Ogni essere umano può vedere soltanto attraverso i propri occhi, ed è lui stesso a plasmare i propri occhi tramite i suoi pensieri e i suoi sentimenti.
Se incontrate persone che vi parlano unicamente dei difetti degli altri, sappiate che, in un modo o nell’altro, le rivelazioni che vi fanno riguardano anzitutto se stessi.
Se possedessero la nobiltà, la bontà, l’onestà e soprattutto l’amore, troverebbero anche negli altri tutte queste buone qualità."


- Omraam Mikhaël Aïvanhov -




Un uomo che conosce se stesso non è mai disturbato da quello che la gente pensa di lui. 
È l’uomo che non conosce se stesso che è sempre preoccupato dell’opinione che gli altri hanno di lui.

- Osho Rajneesh -




Buona giornata a tutti. :-)




lunedì 6 maggio 2019

I 10 Comandamenti dell' Amicizia


1. Stimerai l'amicizia come la più preziosa delle perle.

«Nessun rimedio ha più valore, nessuno è più efficace di un amico presso il quale troviamo conforto nelle giornate cattive e insieme al quale condividiamo la gioia nei momenti di felicità» (A. Rievaulx).


2. Amerai tutti i tuoi amici senza gelosie.


« I veri amici non permettono alla gelosia e allo spirito di competizione di degradare o alterare il loro rapporto; l'amicizia non è esclusiva né possessiva».
E’ dunque importante amare prima se stessi: «non ci si può innamorare di nessuno, se prima di tutto non si è amici di se stessi » (E. Strachen).

3. Aprirai generosamente la tua amicizia ad altri cuori.

« Se il cuore si apre agli altri, si allarga e si riempie di gioia: questo è il bellissimo segreto della vita interiore». 
«L'amicizia rinchiusa in se stessa finisce per stancare e deludere; a essere sempre e solo in due, si finisce per intristirsi ed annoiarsi».

4. Manterrai l'amicizia con il dialogo.

«L'amicizia ha bisogno della comunicazione fra amici. Altrimenti non può nascere né vivere» (Francesco di Sales). 


Gli uomini hanno bisogno di parlare e di essere ascoltati: «la loro anima colma di preoccupazioni, di noia o di gioie aspira ad esprimersi. 

Le parole permettono una comunicazione reciproca».

5. Ai tuoi amici confiderai le tue pene e le tue gioie in tutta semplicità.

«Un amico è qualcuno che sa tutto di voi e che ciononostante vi ama» (Bibbia).

«Una delle grandi felicità della vita è l'amicizia, e una delle felicità dell'amicizia è aver qualcuno cui confidare un segreto» (A. Manzoni).

6. Ai tuoi amici ti mostrerai come sei veramente.

Quale conforto è provare una completa fiducia in qualcuno, poter dire le cose come vengono, senza dover pesare le parole, poter stare in silenzio se la desideriamo. 
Sì, il segno della vera amicizia é il fatto che il silenzio non pesa.

7. Fornirai loro un valido sostegno nelle difficoltà.


«La vera amicizia nasce nel momento in cui decido di essere un amico, e non solo di averne uno». 
«Amico è colui che è al vostro fianco nei momenti difficili».


«Quando un amico è in difficoltà, non annoiatelo chiedendogli cosa potete fare per lui; pensate a quello che sarebbe opportuno fare e fatelo» (E. W. Howe).

8. Ai tuoi amici perdonerai i loro difetti senza esitazioni.

«Nell'amicizia non si va lontano, se non si sa perdonare».

« Per farsi un amico, bisogna chiudere un occhio. Per conservarlo, bisogna chiuderli tutti e due!» (N. Douglas).



9. Cercherai sempre di rendere migliori i tuoi amici.


Ci sono amicizie fatte di complicità che non fanno che alimentare la mediocrità. 


La vera amicizia è un'amicizia di emulazione: «Amare qualcuno, diceva Dostoiewski, significa vederlo come Dio voleva che fosse».

10. Con i tuoi amici costruirai appassionatamente un mondo migliore.

L'amicizia non cambia soltanto due cuori, ma cambia tutti i rapporti con gli altri e può cambiare il mondo, se è posta al servizio di un grande progetto.





Apri il libro della tua vita a poche persone. 

Solo una piccola parte capisce cosa c'è scritto, tutti gli altri sono curiosi.



Il valore dell'amicizia consiste nel mettere l'altro al centro, dove, per abitudine, mettiamo noi stessi .....




venerdì 3 maggio 2019

Date una pennellata di vivace colore alla vostra vita - Omar Falworth

“Quando vuoi dare qualche “pennellata” di vivace colore alla tua vita, aumenta pure le tue conoscenze psicologiche. 
Se invece vuoi dipingerla d’azzurro felicità, aumenta la tua forza interiore.
I pensieri positivi ti aiuteranno a capirti di più, a stimarti di più e ad amarti di più e il tuo cielo diventerà più azzurro!
Ecco una metafora della nostra mente. 
Noi esseri umani abbiamo nella nostra mente “tanta gente” (metaforicamente parlando):

- i signori istinti
- i signori impulsi
- i signori desideri
- le signore emozioni
- i signori pensieri
- la signora fantasia, ecc.

C’è poi il Dirigente: la Signora Ragione (Ragione dell’Avere). 
E’ lei che governa queste “persone”. 
E’ lei che le guida. 
E’ lei che le coordina affinchè risolvano tutti i nostri problemi di sopravvivenza e di raggiungimento del Benessere.
Ma questa “gentile signora” non è la sola dirigente della nostra mente: cè un’altra ancora più importante che si dedica al BENESSERE INTERIORE (Ragione dell’Essere).
La Ragione dell’Avere è quella “dirigente” della nostra mente che è addetta ai “bisogni inferiori”, ossia di denaro, di stima sociale, di affetto, di sicurezza fisica, di sicurezza economica.
La Ragione dell’Essere è quella dei bisogni superiori, ossia bisogno di spiritualità, di amore, di umanità, di pienezza, di percepire il bello, di conoscere per conoscere, capire per capire, creare per creare.
Uno dei principi fondamentali da seguire per una vita felice è assegnare ad ogni cosa che accade il suo vero valore.
Vivere è condividere con gli altri i propri sentimenti. Condividere è trasmettere all’altro i propri sentimenti, i propri pensieri più reconditi, le proprie emozioni più intime.
Condividere è creare un’atmosfera di comprensione, di fiducia, di allegra complicità. Condividere è coinvolgersi psicologicamente ed emotivamente con l’altro.
Quando condivido la mia mente diventa una “farfalla variopinta” che salta leggera tra i fiori della primavera.
Quando condivido la mia anima diventa una colorata mongolfiera che sale dolcemente nel cielo azzurro della gioia.
Quando condivido mi sento leggero, mi sento spumeggiante, mi sento io.

- Omar Falworth -


So che stai leggendo questa poesia in cucina
mentre riscaldi il latte, con un bambino 
che ti piange sulla spalla e un libro in mano
perché la vita è breve e anche tu hai sete.

- Adrienne Rich - 




Siate primavera.
Come stile di vita.
Per voi e per chi vi sfiora.

- Gemma Gemmiti -

Dipinto di Eugene De Blaas

Buona giornata a tutti. :-)





mercoledì 10 aprile 2019

Facile e difficile

Facile è occupare un posto nell'agenda telefonica.
Difficile è occupare il cuore... di qualcuno.

Facile è giudicare gli errori degli altri.
Difficile è riconoscere i nostri propri errori.

Facile è ferire chi ci ama.
Difficile è curare questa ferita.

Facile è perdonare gli altri.
Difficile è chiedere perdono.

Facile è esibire la vittoria.
Difficile è assumere la sconfitta con dignità.

Facile è sognare tutte le notti.
Difficile è lottare per un sogno.

Facile è pregare tutte le notti.
Difficile è trovare Dio nelle piccole cose.

Facile è dire che amiamo.
Difficile è dimostrarlo tutti i giorni.

Facile è criticare gli altri.
Difficile è migliorarne uno.

Facile è pensare di migliorare.
Difficile è smettere di pensarlo e farlo realmente.

Facile è ricevere.
Difficile è dare.






Se sei disposto a dimenticare ciò che hai fatto per gli altri
e a ricordare ciò che gli altri hanno fatto per te.
Se sei pronto a non tener conto di ciò che la vita ti deve,
ma a prendere nota di ciò che tu devi alla vita.
Ma soprattutto, se riesci a capire che tu sei negli altri
e gli altri sono in te e che la cosa più importante della vita
non è ciò che riuscirai a prendere da essa,
ma ciò che riuscirai a darle....
Allora avrai imparato a vivere.


- Madre Teresa di Calcutta - 

La vita è bella. Possano le generazioni future liberarla da ogni male, aggressione e violenza e goderla in tutto il suo splendore.

- Lev Trotsky - 





Essere buoni è qualche cosa, fare il bene è molto meglio.

- Baden Powell - 





Buona giornata a tutti :-)

www.leggoerifletto.it