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lunedì 1 aprile 2019

Con che cosa identifichi la felicità? - Omar Faltworth

Con che cosa identifichi la felicità?
Con il “Dio denaro” che ti regalerà una carta di credito senza limiti per comprare tutto ciò che desideri? 
Con il genio della lampada di Aladino che ti consegnerà la chiave magica che apre le porte della felicità?
Con il tuo angelo custode che ha deciso di scendere sulla terra per condurti alla sorgente della beatitudine? 
Con la persona dei tuoi sogni che apparirà davanti a te esclamando: “Eccomi qui! Adesso farò diventare meravigliosa la tua vita”? NO…
Tutte queste preziose presenze non danno la MIGLIORE FELICITA’: quella squisita, quella piena, quella incantevole.
Danno soltanto la Sufficiente-Felicità degli uomini d’oggi. 
Quella felicità costretta ad aggirarsi tra i centri commerciali pieni di tanta bella roba da comprare… quella felicità costretta a nutrirsi di grossolani piaceri, di grossolane soddisfazioni, di grossolane gratificazioni…quella felicità costretta a venir fuori dalla sua dimora soltanto se si raggiungono obiettivi economici-sociali…quella felicità costretta, insomma, ad albergare sulla terra, a camminare per terra, a strisciare per terra.
La MIGLIORE FELICITA’ è qualcosa di meglio, qualcosa di più. 
E’ quella felicità che ogni tanto cammina tra gli sfavillanti negozi dell’Avere, ma per buona parte del suo tempo vola nei cieli azzurri dell’ESSERE.

- Omar Faltworth - 


Tutto cambia…
Ciò che oggi ritieni giusto, domani potrai considerare sbagliato…ciò che oggi approvi, domani potrai disapprovare…ciò che oggi ti piace tanto, domani potrà disgustarti…ciò che oggi scansi come dannoso, domani potrai cercare come vantaggioso…ciò che oggi ami, domani potrai odiare…Non dare mai niente per certo. Finché vivi niente resta immutato.
Ciò che non cambia muore.
Se vuoi vivere, cambia....

- Omar Falworth -






Le grandi cose al mondo, non sono state fatte dai saggi, dai filosofi o da coloro che riescono abilmente a solcare il mare della vita senza troppe tempeste, ma dagli uomini appassionati ed energici che le sfidano....

- Benedetto Croce -



Il segreto del successo è imparare a usare il piacere e il dolore, invece che lasciarsi usare dal piacere e dal dolore. Se ci riuscirete, avrete raggiunto il controllo della vostra vita. Altrimenti, sarà la vita a controllare voi....
  

- Anthony Robbins -




Non guardare gli uomini piccoli che ti girano attorno, ma guarda l’uomo grande che è in te. 
Vivi apprezzandoti e fai silenzio. 
Vedrai che ritroverai la calma e la serenità. 
In mezzo al rumore non si avvertono nè i respiri, nè i sospiri delle persone che vi vogliono bene. 
Fai in modo di non sentire la cattiveria degli uomini, ma di apprezzare la loro bontà.

- Romano Battaglia -
da “Il Fiume della Vita” 



Significa riuscire a perdonarci. 

Friedrich Nietzsche afferma:
Getta via il malcontento sul tuo essere, perdo­na a te stesso.
Soltanto quando riusciamo a perdona­re le nostre debolezze, le fragilità relazionali, spirituali, caratteriali queste perderanno la loro forza distruttiva e si trasformeranno in punti di forza.

da:Umano, troppo umano. Frammenti postumi, in Opere di Friedrich Nietzsche, a cura di G. Colli, M. Montanari, Adelphi. Milano 1965, 4/II, p. 201.


Buona giornata a tutti. :-)




sabato 23 marzo 2019

Il giorno in cui mi sono amato davvero - Charlie Chaplin

Il giorno in cui mi sono amato per davvero
ho capito che in ogni circostanza ero al posto giusto,nel momento giusto. 
E allora ho potuto rilassarmi.
Oggi so che si chiama Stima di sé.

Il giorno in cui mi sono amato per davvero
ho percepito che la mia ansia e sofferenza emozionale non erano altro che un segnale quando contrasto le mie convinzioni.
Oggi so che si chiama Autenticità.

Il giorno in cui mi sono amato per davvero
ho cessato di volere una vita diversa ed ho cominciato a vedere che tutto quello che mi succede contribuisce alla mia crescita.
Oggi so che si chiama Maturità.

Il giorno in cui mi sono amato per davvero
ho cominciato a vedere l’abuso nel forzare una situazione od una persona con l’unico scopo di ottenere ciò che voglio, sapendo benissimo che né la persona né io siamo pronte e che non è il momento.
Oggi so che si chiama Rispetto.

Il giorno in cui mi sono amato per davvero
ho cominciato a liberarmi da tutto ciò che non mi era salutare, persone, situazioni, tutto ciò che abbassava la mia energia.
All’inizio la mia ragione chiamava questo Egoismo.
Oggi so che si chiama Amor Proprio.

Il giorno in cui mi sono amato per davvero
ho smesso di temere il tempo libero ed ho smesso di elaborare tanti piani, ho abbandonato i grandi progetti per il futuro.
Oggi faccio ciò che è giusto, ciò che mi piace,quando mi piace e secondo il mio ritmo.
Oggi so che si chiama Semplicità.

Il giorno in cui mi sono amato per davvero
ho smesso di voler sempre avere ragione e mi sono reso conto di tutte le volte in cui mi sono sbagliato.
Oggi so che si chiama Umiltà.

Il giorno in cui mi sono amato per davvero
ho smesso di rivivere il passato e di preoccuparmi per il futuro.
Oggi vivo nel presente, lì dove la vita si svolge.
Oggi vivo una sola giornata alla volta e so che si chiama Pienezza.

Il giorno in cui mi sono amato per davvero
ho capito che la mente poteva ingannarmi e deludermi ma che se la metto a servizio del cuore diventa un’alleata preziosa.
Tutto questo è Saper vivere.


- Charlie Chaplin -

dal discorso celebrativo per il suo 70° compleanno




Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato. I ricchi comprano rumore. L'animo umano si diletta nel silenzio della natura, che si rivela solo a chi lo cerca. 

- Charlie Chaplin -  





Il segreto dell'esistenza umana non sta solo nel vivere, ma in ciò per cui si vive. Senza sapere con certezza per che cosa vive, l'uomo non accetterà di vivere e si sopprimerà pur di non restare sulla Terra. 

- Fedor Dostpevskij -
 I fratelli Karamàzov




 Ho imparato ad essere felice là dove sono.
 Ho imparato che ogni momento 
di ogni singolo giorno racchiude tutta la gioia, 
tutta la pace,
tutti i fili di quella trama che chiamiamo vita.
Il significato è posto in ogni istante, 
non c'è un altro modo per trovarlo.
Percepiamo solo e soltanto ciò che permettiamo 
a noi stessi di percepire, tutti i giorni,
un istante dopo l'altro.


- Herman Hesse -


Buona giornata a tutti. :-)












venerdì 15 marzo 2019

Amate voi stessi. Non torturatevi mai. Amatevi – Ramtha

Amate voi stessi.
Non torturatevi mai.
Amatevi.
Non paragonatevi mai a nessun altro.
Diamine, non esiste nessun altro come voi.
Amatevi!
Non pensate che l’amore abbia a che fare col vostro aspetto. 
L'amore ha a che fare con tutto ciò che è sostanziale in voi. Quindi datevi amore.
Non c’è nessuno come voi, quindi smettetela di essere come tutti gli altri. Smettetela di pensare che il mondo vi debba qualcosa. 
Non vi deve niente. 
Voi dovete a voi stessi.
Amatevi per perdonare le persone nella vostra vita. 
Perché? Non è che volete soltanto che loro siano perdonate; ma siete voi a voler essere perdonati.
Questo è amare se stessi.

Comprendere la vostra vita non deve significare la fine della vostra felicità. Molte volte ne è l’inizio, perché avete cercato di trovare la gioia in tutti quelli che vi circondavano.

Avete sposato delle persone e avete fatto promettere loro che vi avrebbero amati. 

E se foste voi a promettervi che vi amerete?
Perché mai avete piazzato quel peso su qualcun altro? 
Nessuno è in grado di farlo. Non esiste nessuno che abbia il potere di sostenervi ed amarvi al posto vostro. E perché vi aspettate che qualcun altro debba avere una tale responsabilità?

Trovare la felicità negli altri è soltanto cercare la sofferenza, poiché tutti loro vi deluderanno proprio come voi avete deluso chiunque altro.

Quante persone sono rimaste deluse perché non siete risultati come loro pensavano che avreste dovuto, o non avete l’aspetto che secondo loro dovreste avere? 
Quante persone sono rimaste deluse o imbarazzate dal vostro modo di agire? Deludete continuamente la gente. Questa non è una novità.

Non vi deve preoccupare il fatto di non amare più le persone se sono troppo magre o troppo grasse, o sono troppo vecchie o troppo giovani, o il colore della loro pelle non va bene, o il loro bilancio è negativo.

Tutto ciò sparisce perché la genuinità di ciò che siete c’è già, e ha posto per tutti.
E questo è ciò che intendiamo con la frase “l’amore incondizionato dev’essere dato innanzitutto a voi stessi."


- Ramtha -


Sai che cos’è l’inferno? “Inferno” è un termine che fu usato in Giudea per indicare una fossa bassa ed aperta dove veniva sepolto chi non aveva le dracme o i sicli per una vera tomba. Una sepoltura così bassa era una maledizione perché di notte le iene ed i cani selvatici disseppellivano il corpo e lo divoravano. E la gente credeva che un corpo divorato non potesse mai andare in paradiso. Questo è quanto il termine significava - fino a quando, più tardi, predicatori, preti e religioni ne hanno fatto un luogo di tormento.
Donna: Bene, io leggo regolarmente la Bibbia, e lì si dà grande importanza all’inferno.
Ramtha: Chi ha scritto la Bibbia?
Donna: Diversi...
Ramtha: Chi erano? Erano uomini?
Donna: Non so.
Ramtha: Si erano uomini.



Dio non ha creato ne’ un inferno, né un diavolo. Essi sono creazioni terrificanti dell’uomo per tormentare i suoi fratelli. Sono stati creati dai dogmi religiosi allo scopo di intimorire le masse e tenerle sotto controllo. Questa è una grande verità.
Dio, il Padre, è tutto - ogni granello di sabbia nel mare, ogni farfalla in primavera, ogni stella, grande e piccola, nella vastità del vostro cielo. Tutte le cose sanno di Dio. Un luogo come l’inferno sarebbe come un cancro vorace nel suo corpo.
Non c’è nulla che vi potrà mai allontanare dal regno del cielo, perché non c’è
nulla di più grande di Dio e della vita. Dio, il Padre. vi ama per sempre, perché Egli è ogni direzione che prendete, ogni pensiero che pensate.
Donna: Dio ci ama tutti - lo so!
Ramtha: In verità, perché è tutti noi! E che cosa ne è di tutti i tuoi errori?
Mia splendida signora, tu non hai fatto niente di sbagliato. Niente!
Donna: Ti ringrazio. Ma come puoi dire questo?
Ramtha: Perché qualunque cosa tu abbia fatto, la vita non ha subito limitazioni. Tutto quello che hai fatto, per quanto vergognoso e miserabile ti sia sembrato, ha arricchito la vita della saggezza che tu hai acquistato facendolo.
Desidero che voi comprendiate che la vostra religione e la vostra fede per secoli hanno provocato l’annientamento di altre culture.
I Maya e gli aztechi scomparirono sterminati dal dominio della Chiesa, perché non credevano quello che credeva la Chiesa.
Tutte le guerre di religione nei vostri secoli bui furono combattute per affermare credenze religiose. In un paese chiamato Francia, i neonati furono strappati dalle braccia delle loro madri perché esse non credevano ciò che la Chiesa voleva. Le donne furono accecate con ferri roventi e furono marchiate sul petto, le strade si copersero di sangue; e tutto ciò per motivi religiosi.
Poi furono i protestanti ad usare il fuoco dell’inferno, lo zolfo ed il diavolo per tenere unita la comunità religiosa, creando paura nei cuori dei bambini e raccontando loro che, se non avessero fatto certe cose e non fossero vissuti secondo le regole e le prescrizioni della Chiesa, sarebbero bruciati all’inferno per l’eternità.

- Ramtha - 
da: Dio è in te




La Scuola di Illuminazione di Ramtha, è una scuola di misticismo e di parapsicologia fondata da Judy Zebra Knight (Judith Darlene Hampton nata il 16 marzo 1946, in New Mexico ), mistica (?)  Nel 1977 cominciò ad affermare che un’entità di nome Ramtha , un'entità  vecchia di 35.000 anni, disincarnato da una civiltà antica, era canalizzato attraverso di lei. Da allora, afferma Knight, attraverso di lei, Ramtha ha insegnato la verità sulla realtà del mondo, e che ha scelto lei per "aiutare il mondo nel passaggio verso una nuova era”. Da allora sono state fondate diverse scuole, sono stati pubblicati libri, nastri, CD e DVD. I profitti sono immensi. Agli studenti si fa credere  di poter ottenere  immensi poteri che permetteranno loro di risuscitare i morti, congelare un razzo a mezz'aria, far apparire l'oro dal nulla, o addirittura predire il futuro.  Ex allievi della Scuola hanno accusato Ramtha  di praticare il lavaggio del cervello e controllo mentale,  e di utilizzare  tecniche di intimidazione. Non mancano predizioni sulla fine del mondo e altre amenità. Fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Ramtha's_School_of_Enlightenment

Buona giornata a tutti. :-)





mercoledì 6 marzo 2019

L’amicizia – Paulo Coelho


Un uomo, il suo cavallo ed il suo cane camminavano lungo una strada.

Mentre passavano vicino ad un albero gigantesco, un fulmine li colpì, uccidendoli all'istante.
Ma il viandante non si accorse di aver lasciato questo mondo e continuò a camminare, accompagnato dai suoi animali.


A volte, i morti impiegano qualche tempo per rendersi conto della loro nuova condizione...
Il cammino era molto lungo; dovevano salire una collina, il sole picchiava forte ed erano sudati e assetati.


A una curva della strada, videro un portone magnifico, di marmo, che conduceva a una piazza pavimentata con blocchi d'oro, al centro della quale s'innalzava una fontana da cui sgorgava dell'acqua cristallina.
Il viandante si rivolse all'uomo che sorvegliava l'entrata.
"Buongiorno"
"Buongiorno" rispose il guardiano.
"Che luogo è mai questo, tanto bello?"
"E' il cielo."
"Che bello essere arrivati in cielo, abbiamo tanta sete!"
"Puoi entrare e bere a volontà."
Il guardiano indicò la fontana.
"Anche il mio cavallo ed il mio cane hanno sete."
"Mi dispiace molto", disse il guardiano, "ma qui non è permesso l'entrata agli animali."
L'uomo fu molto deluso: la sua sete era grande, ma non avrebbe mai bevuto da solo.
Ringraziò il guardiano e proseguì.
Dopo avere camminato a lungo su per la collina, il viandante e gli animali giunsero in un luogo il cui ingresso era costituito da una vecchia porta, che si apriva su un sentiero di terra battuta, fiancheggiato da alberi.
All'ombra di uno di essi era sdraiato un uomo che portava un cappello; probabilmente era addormentato.
"Buongiorno" disse il viandante.
L'uomo fece un cenno con il capo.
"Io, il mio cavallo ed il mio cane abbiamo molta sete."
"C'è una fonte fra quei massi", disse l'uomo, indicando il luogo, e aggiunse: "Potete bere a volontà." L'uomo, il cavallo ed il cane si avvicinarono alla fonte e si dissetarono.
Il viandante andò a ringraziare.
"Tornate quando volete", rispose l'uomo.
"A proposito, come si chiama questo posto?"
"Cielo."
"Cielo? Ma il guardiano del portone di marmo ha detto che il cielo era quello là!"
"Quello non è il cielo, è l'inferno."
Il viandante rimase perplesso.
"Dovreste proibire loro di utilizzare il vostro nome! Di certo, questa falsa informazione causa grandi confusioni!"
"Assolutamente no. In realtà, ci fanno un grande favore. Perché là si fermano tutti quelli che non esitano ad abbandonare i loro migliori amici...."



- Paulo Coelho -
Fonte: "Il diavolo e la Signorina Prym" di Paulo Coelho



Le occasioni di amicizia, di amicizia vera sono rare; ecco perché dobbiamo essere attenti. 
L'amicizia va sognata, desiderata, cercata, trovata, realizzata. 
L'amicizia non deve avere secondi fini. L'amicizia va "coccolata", curata, difesa. 
L'amicizia non ha età, sesso, religione, razza, condizione economica. 
L'amicizia deve essere voluta; bisogna desiderarla almeno in due. 
L'amicizia è preziosa, non ha valore. 
Soprattutto, l'amicizia va conquistata e meritata. 
Che parola grossa... amicizia.

- D. De Patre - 



Un amico

Se potessi prendere un arcobaleno, lo farei proprio per te e condividerei con te la sua bellezza, nei giorni in cui tu fossi malinconico. 
Se potessi, costruirei una montagna, che potresti considerare di tua piena proprietà, un posto dove trovare serenità, un posto dove stare da soli. 
Se potessi prendere i tuoi problemi, li lancerei nel mare. 
Ma sto trovando che tutte queste cose sono impossibili per me: non posso costruire una montagna o prendere un arcobaleno luminoso, ma lasciami essere ciò che so essere di più: Un amico sempre presente.



Chi trova un amico trova un tesoro. 
- Siracide - 

Buona giornata a tutti. :-)














lunedì 4 marzo 2019

Apprezza di più la vita - Omar Falworth

Buongiorno, Dio!… Ti ringrazio dal profondo del cuore per avermi permesso di vedere fino ad oggi. Forse durante la giornata che mi accingo ad attraversare vedrò molte cose brutte… il “brutto” della mia città, il “brutto” della gente, “il brutto” di cose che non sono come dovrebbero.

Non importa. L’importante è che anche oggi io possa alzare gli occhi e stupirmi della sconfinatezza. 

Ti ringrazio dal profondo del cuore per tutto ciò che mi dai e ti prometto che nessun lamento uscirà dalle mie labbra… sia oggi che nei prossimi giorni che mi concederai di vivere.
Noi esseri umani siamo un favoloso arabesco di sentimenti. Essi sono la sacra espressione della nostra essenza… qualcosa di unico, di speciale, di privilegiato. E quando li avvertiamo dobbiamo viverli fino in fondo, apprezzarli, gustarli… TUTTI.
Se accogliamo con entusiasmo i sentimenti che allietano la nostra mente e respingiamo quelli che la conducono sul sentiero dell’amarezza, non riusciremo mai a raggiungere la serenità. 
Vivere significa accogliere nel proprio cuore la totalità del proprio esistere!” 


- Omar Falworth - 
da: Pensieri Azzurri per vivere sereni



“Trascorrere bene la propria giornata non dipende dal sole che sorride, dagli altri che non creano problemi, dalla quotidianità che naviga senza venti contrari, ma dalla capacità di creare serenità nel proprio animo.
E ciò lo si può fare pensando spesso alla grande fortuna di vivere e stare bene. Accetta serenamente la situazione in cui ti trovi ma, nello stesso tempo, datti da fare per cambiarla, smuoviti dalla tua inerzia, non continuare a percorrere il comodo sentiero della rassegnazione.
Non devi startene lì a “piangerti addosso”, la serenità si conquista guardando oltre oceano. 
Hai il dovere di migliorare la tua attuale condizione psicologica, hai il dovere di renderti felice perchè lo meriti e perchè ogni essere umano ha dei poteri infiniti che deve risvegliare. 
Chi ci ha creato ha messo nel nostro cuore una fiamma che dà forza e calore e se saprai alimentarla non sarai seppellito/a nella cenere.
Tira fuori la tua grinta (che ne hai da vendere) e gettati di nuovo nella mischia senza temere delusioni, le delusioni fanno parte della vita… per non avvertirle non devi “ritirarti” dalla vita. 
Inizia oggi stesso a lavorare su di te e cerca di andare avanti. 
Chi non cerca di andare avanti sta tornando indietro.
Sforzati di comprendere gli altri anche se non sono come dovrebbero, sforzati di “entrare” negli altri… anche se non la pensano come te… anche se hanno gusti orrendi.. anche se non capiscono niente.
Sforzati di “sentire” l’anima degli altri anche se non sanno “sentire” il tuo profondo… anche se non camminano sulla giusta strada che percorri tu… anche se non conoscono i buoni frutti della vita che tu sai cogliere.
Andare incontro agli altri e accoglierli nel proprio cuore così come sono è il miglior modo di vivere insieme a loro… e il miglior modo di non complicarsi la vita e di riacquistare una serenità duratura.

- Omar Falworth - 
da: Pensieri Azzurri per vivere sereni




Felicità

Tutti la cercano ma pochi la trovano.
Tantissimi l’hanno già ma non si accorgono di averla.
Tanti si accorgono di averla avuta quando ormai non l’hanno più.
Moltissimi sono convinti dipenda dal denaro.
Molti la confondono con la serenità o l’euforia dei momenti migliori.
I materialisti credono sia il piacere.
I romantici pensano sia l’amore.
Gli ammalati dicono che è la salute.
Io dico che è la vita.
Chi si è trovato sul punto di morire (e non è morto)... è felice... perché? ... perché vive.


- Omar Falworth -




Buona giornata a tutti.:-)




giovedì 7 febbraio 2019

Il Budda d’oro - Jack Canfield, Mark Victor Hansen

Nell’autunno del 1988 Jack Canfield fu invitato a tenere una conferenza sull’amor proprio e sull’efficienza massima in un convegno ad Hong Kong.

Ciò che lo colpì maggiormente delle cose viste durante questo viaggio fu il tempio di Budda a Bangkok, un tempio molto piccolo che custodisce la statua di un Budda d’oro alto più di tre metri, del peso di oltre due tonnellate e mezza, valutato 196 milioni di dollari!
“Era una visione che incuteva timore: - commenta Canfield - un Budda d’oro massiccio dall’aria gentile ma imponente che ci sorrideva dall’alto“.
Accanto alla statua c’era una bacheca in cui era riportata la sua storia.



Nel 1957 alcuni monaci di un monastero dovevano trasferire un Budda d’argilla dal loro tempio a una nuova sede. Il monastero doveva essere trasferito per far posto alla costruzione di una superstrada attraverso Bangkok. Quando la gru cominciò a sollevare l’idolo gigantesco, il peso era così formidabile che la statua cominciò ad incrinarsi. Per di più cominciò a piovere. Il monaco superiore, preoccupato di non danneggiare il sacro Budda, decise di rimettere a terra la statua e di ricoprirla con un grande telone per proteggerla dalla pioggia.
Più tardi, quella sera, il monaco superiore andò a controllare il Budda. Accese la torcia elettrica sotto il telone per vedere se il Budda era asciutto. Quando la luce raggiunse l’incrinatura, il monaco notò uno strano riflesso. Guardando meglio, si chiese se non potesse esservi qualcosa sotto l’argilla. A mano a mano che venivano via i pezzi d’argilla, il bagliore si faceva più vivido e più esteso. Trascorsero molte ore di lavoro prima che il monaco si trovasse faccia a faccia con lo straordinario Budda in oro massiccio.
Gli storici ritengono che diverse centinaia di anni prima della scoperta del monaco l’esercito birmano stesse per invadere la Thailandia (allora chiamata Siam). I monaci siamesi, rendendosi conto che il loro Paese sarebbe stato ben presto attaccato, coprirono il prezioso Budda d’oro con uno strato esterno d’argilla per impedire che il loro tesoro venisse trafugato dai birmani. Purtroppo, a quanto pare, i birmani massacrarono tutti i monaci siamesi e il loro segreto ben custodito dal Budda d’oro rimase intatto fino a quel giorno fatale del 1957. 

Tornando a casa - scrive Canfield - in aereo cominciai a pensare fra me: 

Tutti siamo come il Budda d’argilla, coperti da una crosta di durezza costituita dalla paura, eppure sotto ciascuno di noi vi è un “Budda d’oro” o un “Cristo d’oro” o “un’essenza d’oro” che è il nostro vero Io.
A un certo punto della nostra vita, fra i due e i nove anni d’età, cominciamo a coprire la nostra “essenza d’oro”, il nostro io naturale. 
Più o meno come il monaco, con martello e scalpello, il nostro compito ora è di scoprire la nostra vera essenza.

- Jach Canfield, Mark Victor Hansen -
Fonte: “Brodo Caldo per l'Anima 1°- Storie che scaldano il cuore e confortano lo spirito”, Jack Canfield, Mark Victor Hansen



La tua mente è come la terra di un orto. Alla terra non importa quali semi pianti, patate o meloni, erbacce o cavoli. La terra (la mente) nutre ciò che pianti.
Pianta semi di prosperità e raccogli prosperità; pianta semi di povertà e mieti povertà.

- David Schwartz -
 La Magia di Pensare al Successo


Ognuno di noi ha nel cuore un sogno da realizzare, un dono da offrire, ma spesso pensiamo che non sia unico o di non essere i migliori del mondo. E allora? Questo rende forse i nostri doni meno validi? Vogliamo usare questo fatto come scusa per non offrire i nostri doni?
Il nostro compito non è controllare i nostri sogni, ma capire quali sono e dare loro vita.

- Lucia Giovannini -
Libera la tua vita, Sperling & Kupfer


Buona giornata a tutti. :-)






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