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martedì 16 febbraio 2016

Il Grande Fratello - Chuck Palahniuk

Il vecchio George Orwell aveva capito tutto, ma al rovescio.
Il Grande Fratello non ci osserva.
Il Grande Fratello canta e balla.
Tira fuori conigli dal cappello.
Il Grande Fratello si dà da fare per tenere viva la tua attenzione in ogni singolo istante di veglia.
Fa in modo che tu possa sempre distrarti.
Che sia completamente assorbito.
Fa in modo che la tua immaginazione avvizzisca.
Finché non diventa utile quanto la tua appendice.
Fa in modo di colmare la tua attenzione sempre e comunque.
Questo significa lasciarsi imboccare, ed è peggio che lasciarsi spiare.
Nessuno deve più preoccuparsi di sapere che cosa gli passa per la testa, visto che a riempirtela in continuazione ci pensa già il mondo.

Se tutti quanti ci ritroviamo con l’immaginazione atrofizzata, nessuno costituirà mai una minaccia per il mondo.

- Chuck Palahniuk - 
da: "Ninna Nanna"



Mi piacerebbe tanto un bel giorno riuscire a vivere facendo cose giuste invece di limitarmi a non fare quelle sbagliate.

- Chuck Palahniuk -
da: Soffocare




Possiamo passare la vita a farci dire dal mondo cosa siamo.
Sani di mente o pazzi.
Stinchi di santo o sessodipendenti.
Eroi o vittime.
A lasciare che la storia ci spieghi se siamo buoni o cattivi.
A lasciare che sia il passato a decidere il nostro futuro.
Oppure possiamo scegliere da noi.
E forse inventare qualcosa di meglio è proprio il nostro compito.


- Chuck Palahniuk - 



Buona giornata a tutti. :-)


giovedì 26 novembre 2015

I pericoli del potere - Padre Alberto Maggi

Gesù mette in guardia la sua comunità e i suoi discepoli dal potere. 
Chi vive sotto la sfera del potere, sia perché lo detiene, sia perché vi aspira, o, peggio ancora, perché vi è sottomesso, è refrattario all’azione del Signore.
a) Chi detiene il potere vede con fastidio un messaggio di un Signore che si mette a servizio degli altri.
b) Chi aspira al potere vede come una minaccia il messaggio di Gesù che invita a farsi servo, volontariamente, per amore degli altri.
c) La terza categoria è la più tragica. I sottomessi al potere vedono nel messaggio di Gesù un attentato, una minaccia alla propria sicurezza, perché il potere religioso toglie la libertà, ma rende veramente sicuri. 
Dal momento che appartieni ad una organizzazione religiosa tu non devi più pensare con la testa, devi soltanto eseguire quello che gli altri ti dicono, cioè diventare un perfetto killer, un perfetto criminale.
Nella storia dell’umanità le persone che hanno compiuto i crimini più gravi sono state persone obbedienti. 
Non c’è nulla di più pericoloso di una persona obbediente, perché chi obbedisce non ragiona con la propria coscienza, ma esegue il mandato di una persona che ritiene superiore. I grandi criminali dell’umanità, una volta accusati, si sono difesi dicendo che hanno eseguito gli ordini. 
Non c’è nulla di più criminale di eseguire gli ordini e non c’è nulla di più pericoloso di una persona obbediente perché non ragiona con la propria coscienza. 
Ma questo è il fascino della religione: ti toglie la libertà, ma ti dà la piena sicurezza.
Gesù dice “Attenti a questo lievito!”. 
Il potere, sia civile che religioso, domina ed è sempre perverso, qualunque sia la motivazione che si porta per ottenerlo o per esercitarlo.

- Padre Alberto Maggi - 



«Ci sono definizioni diverse per il processo con il quale un individuo si confonde nella massa o accetta di consegnarle parti di sé. E siccome noi siamo uomini di letteratura, ne sceglierò una conforme ai nostri interessi. 
Ho l'impressione che ci trasformiamo in massa nel momento in cui rinunciamo a pensare, a elaborare le cose secondo un nostro lessico, e accettiamo automaticamente e senza critiche espressioni terminologiche e un linguaggio dettatoci da altri. 
Io mi trasformo in massa quando cesso di formulare con le mie parole compromessi e scelte morali che sono disposto a compiere.»

- David Grossman - 
da: Raccontare una storia per salvare gli uomini, traduzione di Alessandra Shomroni, la Repubblica, 5 settembre 2007


Karl Popper

Abbiamo bisogno della libertà per impedire che lo Stato abusi del suo potere e abbiamo bisogno dello Stato per impedire l'abuso della libertà." 

- Karl Popper -
 filosofo austriaco morto il 17 settembre 1994




"Ma prima o poi ci sarà una nuova generazione di giovani che svegliandosi dal torpore, nel quale il potere li ha intrappolati, rovisteranno nelle soffitte impolverate dei loro genitori e troveranno uno zaino e un sacco a pelo e a questo punto andranno “lungo la strada” a riprendere il cammino interrotto."

- Jack Kerouac - 




Buona giornata a tutti. :-)

giovedì 29 ottobre 2015

Abbracciare il dolore - Thich Nhat Hanh -

Quando i blocchi di dolore, di dispiacere, rabbia e disperazione si fanno più forti e più grossi, premono per salire nella coscienza mentale, nel soggiorno a reclamare la nostra attenzione. 
Essi desiderano emergere, ma noi non li vogliamo, perchè ci fanno stare male solo a vederli. 
Non avendo nessuna voglia di affrontarli, usiamo riempire il soggiorno con altri ospiti: prendiamo in mano un libro, accendiamo la tv, andiamo a fare un giro in macchina… qualunque cosa pur di tenere occupato il soggiorno.
Abbracciare il tuo dolore e il tuo dispiacere con l’energia della presenza mentale è esattamente come massaggiare la coscienza invece che il corpo. Quando togli l’imbargo e i blocchi di dolore affiorano ti tocca soffrire, almeno un po, non c’è modo di evitarlo.
Occorre imparare ad abbracciare questo dolore.
Dopo che avrai abbracciato per qualche tempo i tuoi dolori, essi torneranno in cantina e si ritrasformeranno in semi. 
Se invitiamo il seme della paura ad uscire allo scoperto, siamo anche meglio equipaggiati per prenderci cura della rabbia. 
E’ la paura a generare la rabbia: quando hai paura non sei in pace e questo tuo stato diventa il terreno dove la rabbia può crescere. 
La paura si fonda sull’ignoranza, mancanza di chiara comprensione. 
Immergi quotidianamente la tua rabbia, la tua disperazione, la tua paura in un bagno di presenza mentale: la pratica di invitare i semi ogni giorno per abbracciarli è molto salutare. 
Dopo svariati giorni o settimane di questa pratica, avrai generato una buona circolazione nella tua psiche. La presenza mentale lavora come un massaggio delle formazioni interne, dei tuoi blocchi di sofferenza. 
Questi devono poter circolare liberamente, dentro di te, possono farlo soltanto se non ne hai paura. Se impari a non avere paura dei tuoi nodi di sofferenza, puoi imparare anche ad abbracciarli con l’energia della consapevolezza e a trasformarli.”

- Thich Nhat Hanh -
da: "La pace è ogni respiro", Lindau Edizioni





L’uomo è nato libero e dappertutto è in catene. 
Persino chi si crede il padrone degli altri non è meno schiavo di costoro. 
Come si è prodotto questo mutamento? Lo ignoro. 
Che cosa lo può rendere legittimo? Credo di poter rispondere a questa domanda. Se considerassi soltanto la forza, e l’effetto che ne deriva, direi: fino a che un popolo è costretto ad obbedire e obbedisce, fa bene; non appena può scuotere il giogo e lo scuote, fa ancor meglio; poiché, riacquistando la propria libertà in base al medesimo diritto in base al quale gli è stata tolta, o è legittimato a riprendersela ovvero non si era legittimati a togliergliela. 
Ma l’ordine sociale è un diritto sacro, che serve di fondamento a tutti gli altri. Tuttavia questo diritto non viene dalla natura; esso è dunque fondato su convenzioni.

- Jean-Jacques Rousseau - 
da: "Il contratto sociale"



“Non si tratta semplicemente di «abituarsi a ignorare» la pressione esercitata dagli spot, ma anche – e forse in primo luogo – le pressioni, probabilmente meno ovvie e tuttavia quasi certamente più efficaci, che sono esercitate dalle persone che ci circondano, dagli standard che queste si sforzano di mantenere e ai quali si aspettano che tutti nella loro cerchia si attengano. 
E per ignorare, minimizzare, superare la pressione sociale ci vuole coraggio – un sacco di coraggio. Richiede nervi d’acciaio e un carattere forte, anzi fortissimo, una tempra difficile da formare, coltivare e conservare nel bene e nel male.”

- Zygmunt Bauman -






Buona giornata a tutti. :-)