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mercoledì 28 giugno 2017

La lampada del minatore

Un uomo scendeva ogni giorno nelle viscere della terra a scavare sale. 
Portava con sé il piccone e una lampada. Una sera, mentre tornava verso la superficie, in una galleria tortuosa la lampada gli cadde di mano e si infranse al suolo. In un primo tempo il minatore ne fu quasi contento: «Finalmente! Non ne potevo più di questa lampada. Dovevo portarla sempre con me, fare attenzione dove la mettevo, pensare a lei anche durante il lavoro. Adesso ho un ingombro in meno. Mi sento più libero. E poi faccio questa strada da anni, non posso certo perdermi». Ma la strada ben presto lo tradì. 
Al buio era tutta un'altra cosa. Fece alcuni passi ma urtò contro una parete. Si meravigliò: non era quella la galleria giusta? 
Come aveva fatto a sbagliarsi così presto? Tentò di tornare indietro gettandosi a terra e camminando a carponi, si ferì le mani e le ginocchia. 
Gli vennero le lacrime occhi quando si accorse che in realtà era riuscito a fare solo alcuni metri e si ritrovava sempre al punto di partenza. E gli venne un'infinita nostalgia della lampada. Attese umiliato che qualcuno scendesse per venire a cercarlo e gli facesse strada con una lampada.


Possiamo dare a questo racconto un altro finale? Più positivo? SI!!!!!

Quando, trascinandosi così sulle ginocchia, mise le mani casualmente sulla sua lampada, provò un piacere immenso, come se avesse incontrato la persona più cara al mondo. 
La baciò come fosse una reliquia e poi l'accese, con cura. Da allora in avanti non sentì più la noia di portarsela dietro!



Preghiera dell'angelo

Donaci, o Signore, un Angelo di luce che ci prenda per mano, ci accompagni a Te e ci insegni a compiere le tue opere.
Donaci, o Signore, un Angelo amico che ci riveli e ci faccia sentire la tua bontà e il tuo amore e ci renda capaci di pietà verso ogni creatura.
Donaci, o Signore, un Angelo di comunione con cui poter condividere i doni della vita illuminata dal tuo Spirito.
Donaci, o Signore, un Angelo buono che custodisca la nostra anima, che vegli sulla nostra vita, che guidi il nostro cammino.
Ci sia egli sempre vicino con il suo volto luminoso e ci conduca a Te, ai tuoi Santi, a coloro che amiamo e ci amano ed anche a coloro che non ci amano e che facciamo fatica a amare.
Amen!


Buona giornata a tutti. :-)






giovedì 20 ottobre 2016

Angelo di Dio... – Abate Zaverio Peyron

Dio non solo ha popolato tutto il mondo visibile che noi conosciamo di uomini, animali, piante, minerali, ecc., ma ancora di una moltitudine immensa di altre creature superiori a noi, spirituali e intelligenti che abbelliscono il Paradiso e adorano Dio attorno al suo trono e lo lodano continuamente. 
Una parte di questi spiriti angelici sono destinati alla custodia della Chiesa, delle famiglie e degli individui in particolare e perciò vengono detti angeli custodi. 
L’uomo con la sua mente limitata e ignorante delle cose celesti, non potrà mai comprendere adeguatamente la dignità, la bellezza, le qualità del suo angelo custode e quindi non potrà mai tributargli l’ossequio che si merita.
Gli angeli sono: nobilissimi, intelligentissimi, potentissimi.



Nobilissimi – Gli angeli custodi sono nobilissimi per creazione perché destinati ad essere i principi della Corte celeste e gli ambasciatori della volontà di Dio che li arricchì di doni degni di una tale posizione. 
Sono nobilissimi per gloria, perché nella lotta con Lucifero e i suoi seguaci ne uscirono vittoriosi e quindi hanno una ricompensa che li fa rifulgere di onori speciali. 
Nobilissimi rispetto a noi: perché qualunque dignità di questo mondo non può stare a paragone di quella angelica.


Intelligentissimi – Gli angeli custodi, essendo esseri essenzialmente spirituali, sono perfettamente intelligenti: illuminati direttamente da Dio vedono di ogni cosa la sua natura ed essenza, senza bisogno di ragionamenti ed istruzioni altrui. Non avendo bisogno dei sensi esterni, come ha bisogno l’uomo, per apprendere, non sono soggetti a tutte quelle illusioni in cui cadono gli uomini. Essi conoscono quindi con chiarezza e senza pericoli di errore la volontà di Dio e il nostro bene, la malizia del demonio e tutti i suoi inganni, tutte le verità di Fede, ogni rimedio ai mali fisici e morali, ogni causa ed effetto di questa terra. Mentre la loro intelligenza è perfetta, la loro volontà è tutta santa ed indirizzata al conseguimento della nostra felicità eterna. 
Fortunato colui che, quale docile Tobia, si lascia dirigere dal suo angelo custode! 
Costui non avrà mai a rimpiangere di essersi ingannato, ma, come Tobia, finirà il suo pellegrinaggio qui sulla terra benedicendo Iddio e ringraziando "il suo Arcangelo Raffaele".


Potentissimi – I nostri angeli custodi, operando sempre in piena conformità agli ordini di Dio, sono forti della stessa forza di Dio a cui nulla può resistere.
Vuoi conoscere, dice S. Tommaso di Villanova (1488-1555), la potenza dell’angelo?
Un solo angelo che Dio aveva dato al popolo ebraico per condurlo alla terra promessa uccise tutti i primogeniti d’Egitto in una sola notte, asciugò il mare, sommerse i cocchi e l’esercito del Faraone.
Un angelo tanto può chiudere la bocca a leoni affamati per salvare Daniele, quanto impedire alla fornace ardente di Nabucodonosor di bruciare Sidrac, Misach e Abdenago.
Alla voce dell’angelo un giorno tutte le tombe si scoperchieranno e resusciteranno i morti.
Nulla può superare la forza dell’angelo perché Dio combatte con esso.
Ben diversa invece è la forza dei demoni perché sono angeli decaduti e quindi, se sono pieni di odio e di malizia, hanno però perduta la loro originaria intelligenza e forza: sono come cani arrabbiati con la museruola e attaccati alla catena, che non possono fare se non quello che Dio permette e non possono nuocere se non a chi è imprudente.
Un solo angelo è più forte di qualunque legione di demoni. 
Lo sperimentò molte volte S. Francesca Romana, assediata sovente da orribili demoni che le comparivano urlanti, di statura gigantesca e con continue minacce di ucciderla: bastava che il suo angelo custode, che sovente le compariva sotto forma di piccolo fanciullo dai capelli dorati, muovesse un solo capello, perché tutti quegli orribili demoni fuggissero spaventati.

- Abate Zaverio Peyron -
da: Angelo di Dio 


Il trovare un vero amico che ci aiuti e sia tutto dedicato a noi con amore, con costanza e con disinteresse è cosa ben difficile. 
Non è così dell’angelo custode, un vero amico sicuro, fedele, unico nel suo genere, che ci accompagna per comando divino, con amore e senza apparire.


Per comando divino – Se abbiamo un angelo al nostro fianco per assisterci non è per condiscendenza sua o nostra volontà, ma per decreto di Dio.
Nei Salmi è scritto: "Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi. Sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede" (Salmo 91, 11).
Quanto dobbiamo ringraziare il buon Dio di questo comando! Se l’assistenza angelica fosse solo effetto dell’amore degli angeli, saremmo certi di averli ancora con noi, dopo tanti rifiuti che abbiamo dato alle loro buone ispirazioni? 

Stanchi di noi forse ci avrebbero già abbandonati. 
Se fossimo noi che con le nostre suppliche li avessimo chiamati a custodirci, saremmo certi di essere esauditi?… di averli sempre?… almeno nei momenti più critici?… 
Ma, dato che ciò risponde ad una disposizione di Dio, noi siamo invece certi che tutti abbiamo un angelo custode indipendentemente dalla nostra santità, l’abbiamo sempre, dalla nascita alla morte. 
L’assistenza è perfetta perché l’angelo è creatura perfetta che ubbidisce a Dio senza debolezze, ritardi, infedeltà.


Con amore – Gli angeli custodi ci vogliono bene:
1) per rispetto a Dio perché, amando Dio, amano quelli che a Lui appartengono;
2) per rispetto a noi perché siamo i loro fratelli destinati a prendere il posto degli angeli ribelli e scacciati e quindi facciamo parte della loro famiglia celeste;
3) perché noi siamo infelici e sofferenti e quindi degni di aiuto: siamo quindi occasione a loro di esercitare lo spirito di carità a cui si informano tutti gli eletti.
La custodia degli angeli è tutta amorosa e fatta con gioia, con fervore, con soavità.



Senza apparire – Anche se molte volte nella Sacra Scrittura e nelle vite dei Santi leggiamo di apparizioni di angeli, ordinariamente però gli angeli operano invisibilmente: sia perché tale è la loro natura spirituale, sia perché la loro manifestazione non è necessaria, sia infine per dare a noi una grande lezione di umiltà e disinteresse operando di nascosto per amor di Dio.

- Abate Zaverio Peyron -
da: Angelo di Dio 

(continua)


Tratto da un opuscolo dell'Abate Zaverio Peyron di Torino (1862-1944), nella vita ebbe fama di santo e si dice che per tutta la sua vita fu in contatto con il suo angelo custode.  Sono pagine che, benché pubblicate nel 1923, sono sempre attuali e scritte in modo semplice e chiaro; l’opuscolo è stato pubblicato con l’Imprimatur della Curia di Torino.


Chi sono gli angeli?

Sant'Agostino dice a loro riguardo: « "Angelus" officii nomen est, [...] non naturae. Quaeris nomen huius naturae, spiritus est; quaeris officium, angelus est: ex eo quod est, spiritus est, ex eo quod agit, angelus – La parola "angelo" designa l'ufficio, non la natura. Se si chiede il nome di questa natura, si risponde che è spirito; se si chiede l'ufficio, si risponde che è angelo: è spirito per quello che è, mentre per quello che compie è angelo».
In tutto il loro essere, gli angeli sono servitori e messaggeri di Dio.
Per il fatto che «vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli» (Mt 18,10), essi sono « potenti esecutori dei suoi comandi, pronti alla voce della sua parola » (Sal 103,20).
(Catechismo della Chiesa Cattolica, n° 329)


Buona giornata a tutti :-)




domenica 2 ottobre 2016

Auguri ai nonni teneri e premurosi come gli Angeli Custodi

Ti prego Signore,
per i miei nonni.
Benedici e dona loro pace e gioia.
Attraverso le loro esperienze,
le gioie e le tribolazioni
della loro lunga vita
essi hanno imparato la saggezza.
Rendimi capace di ascoltarli
con attenzione e con rispetto
per crescere anch’io
saggio e buono,
come mi desiderano,
per essere loro motivo di conforto.
Amen



O Dio, Padre di bontà e di tenerezza,
ti prego per i nonni:
mi vogliono bene
si prendono cura di me,
vegliano sui miei passi,
con amore e pazienza,
e hanno tempo per me.
Grazie, Signore, per i nonni
che mi hai messo accanto.
Proteggili sempre.
Dona loro salute e vita.
Riempi il loro cuore di gioia.
Ascolta le loro preghiere.
Accompagnali con la tua benedizione.
Signore, fa’ che insieme a papà e mamma
i nonni mi aiutino a parlare con Te
e a “sentire” quanto tu sei buono e amabile.
Amen



Preghiera per i nonni defunti


Dio degli spiriti e di ogni carne, che distruggesti la morte e annientasti il diavolo e donasti la vita al tuo mondo; tu stesso, o Signore, dona all’anima del tuo servo (nome) defunto il riposo in un luogo luminoso, in un luogo verdeggiante, in un luogo di freschezza, donde sono lontani sofferenza, dolore e gemito. 
Tu, Dio buono e benigno, perdona ogni colpa da lui com­messa con le parole, le opere o la mente; poiché non v’è uomo che viva e non pecchi; giacché tu solo sei senza peccato, e la tua giustizia è giustizia nei secoli e la tua parola è verità. 
Poiché tu sei la risurrezione, la vita e il riposo del tuo servo 
(dire il nome...........................) 
defunto, o Cristo nostro Dio, noi ti ren­diamo gloria, assieme al Padre tuo ingenito con il san­tissimo buono e vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen


Preghiera all'Angelo custode

O santo angelo custode, abbi cura dell’anima mia e del mio corpo.
Illumina la mia mente perché conosca meglio il Signore
e lo ami con tutto il cuore.
Assistimi nelle mie preghiere perché non ceda alle distrazioni
ma vi ponga la più grande attenzione.
Aiutami con i tuoi consigli, perché veda il bene
e lo compia con generosità.
Difendimi dalle insidie del nemico infernale 
e sostienimi nelle tentazioni
perché riesca sempre vincitore.
Supplisci alla mia freddezza nel culto del Signore:
non cessare di attendere alla mia custodia
finché non mi abbia portato in Paradiso,
ove loderemo insieme il Buon Dio per tutta l’eternità.

- San Pio da Pietrelcina - 



Preghiera per i nonni

Signore Gesù, tu sei nato dalla Vergine Maria, figlia di san Gioacchino e sant'Anna. Guarda con amore ai nonni di tutto il mondo.
Proteggili: sono fonte di arricchimento per le famiglie, per la chiesa e per tutta la società. Sostienili: anche nella vecchiaia continuino a essere per le loro famiglie pilastri robusti di fede evangelica, custodi dei nobili ideali della famiglia, tesori viventi di solide tradizioni religiose. Fa' che siano maestri di sapienza e di valori, che trasmettano alle generazioni future i frutti della loro matura esperienza umana e spirituale.
Signore Gesù, aiuta le famiglie e la società a valorizzare la presenza e il ruolo dei nonni. Mai siano ignorati o esclusi, ma incontrino sempre rispetto e amore. Aiutali a vivere serenamente e a sentirsi accolti per tutti gli anni della vita che tu loro concedi.
Maria, Madre di tutti i viventi, proteggi sempre i nonni, accompagnali nel loro pellegrinaggio terreno, e con la tua preghiera fa' che tutte le famiglie si riuniscano un giorno nella patria celeste, dove tu attendi tutta l'umanità per il grande abbraccio della vita senza fine. Amen.

- papa Benedetto XVI - 



Buona giornata a tutti. :-)

giovedì 14 gennaio 2016

Preghiera di intercessione a San Pio di Pietrelcina e altre preghiere

O Gesù,
pieno di grazia e di carità e vittima per i peccati,
che, spinto dall’amore per le anime nostre,
volesti morire sulla croce,
io ti prego umilmente di glorificare,
anche su questa terra, il servo di Dio,
San Pio da Pietrelcina che,
nella partecipazione generosa ai tuoi patimenti,
tanto ti amò
e tanto si prodigò per la gloria del Padre tuo
e per il bene delle anime.
Ti supplico perciò di volermi concedere,
per la sua intercessione,
la grazia………………………………… (esporre),
che ardentemente desidero.


3 Gloria al Padre


Preghiera per vincere le nostre paure

Gesù, ti presento tutte le mie paure:
la paura di essere rifiutato da Dio,
la paura nei confronti degli altri,
la paura dinanzi al futuro e a situazioni difficili,
la paura di dare una brutta impressione di me stesso.
Ti presento tutte le mie insicurezze,
i miei dubbi, le mie incertezze,
il disprezzo che a volte sento di me stesso e della mia vita.
Per queste paure e insicurezze
mi sento come in mezzo a una tempesta.
Tu hai detto agli apostoli sul lago di Galilea in tempesta:
"Coraggio, sono Io, non temete!".
Dillo anche a me e nel mio cuore si placheranno
le onde furiose dell'insicurezza e della paura.
Liberami da ogni dubbio e incertezza irragionevole,
da ogni disprezzo di me stesso e della vita.
Sii Tu il mio coraggio, la mia sicurezza,
il mio punto d'appoggio, la mia forza di vivere e di agire.
Infondi in me il tuo Spirito Santo
che è Spirito di potenza e di libertà.

Confido e spero in Te. Amen.


Assistimi, santo Angelo custode,
soccorso nelle mie necessità,
conforto nelle mie sventure,
protettore nei pericoli,
ispiratore di buoni pensieri,
intercessore presso Dio,
scudo che respingi il maligno nemico,
compagno fedele,
amico sicurissimo,
prudente consigliere,
modello di obbedienza,
specchio di umiltà e di purezza.
Assisteteci,
Angeli che ci custodite,
Angeli delle nostre famiglie,
Angeli dei nostri bambini,
Angeli delle nostre Parrocchie,
Angelo della nostra città,
Angelo del nostro paese,
Angeli della Chiesa,
Angeli dell’universo.

Amen.





Buona giornata a tutti. :-)

venerdì 23 ottobre 2015

Un lampo - Piero Gribaudi -

Quando vide che il tramonto stava dipingendo di viola le nubi, Eleazar si accorse, come ridestandosi da un sogno, di averla fatta grossa. 
Che cosa avrebbe detto a casa? Gli avrebbero creduto? Ma soprattutto che cosa avrebbero mangiato, quella sera, il babbo e la mamma?
Fu quest'ultimo pensiero a spingerlo di corsa verso i 12 canestri allineati accanto a un pozzo abbandonato. Vuoti! Vuoti anch'essi come la sua bisaccia, che sentiva rendergli sul fianco floscia come un pensiero inutile.
La sua bisaccia che poche ore prima conteneva un tesoro: cinque pani e due grandi pesci essiccati.
Che cosa era successo? Perché si era prestato con tanta spontaneità, lui - l'unico che avesse con sé un po' di cibo - a quell'incredibile gioco cui aveva assistito con stupore, gioia, emozione, sino a dimenticare il correre del tempo?
Stentava ancora a raccapezzarsi, in quel susseguirsi di eventi: la richiesta del suo prezioso cibo da parte dei discepoli di Gesù, il suo sì immediato, e poi il movimento continuo della mano del Rabbi nell'estrarre dalla sua bisaccia quel che non poteva contenere: migliaia di pani, migliaia di pesci, a saziare le migliaia di persone tra le quali si era infilato anche lui quasi per caso, per curiosità, per udire parole che solo in parte aveva capite ma che gli erano scese nel cuore come il più squisito dei cibi.
E poi, quell'allegro desinare in gruppi a forma di aiuole di cinquanta, cento persone, rese un po' ebbre dell'abbondanza del cibo spirituale e di quello materiale; al punto che il Rabbi, vedendo lo spreco dei rifiuti nell'erba, aveva ordinato di raccoglierli in dodici cesti.
Tutto straordinario, incredibile, quasi magico. Ma la conclusione? Lui, che pure si era saziato, aveva completamente dimenticato i suoi cinque pani e i suoi due pesci.
Ce n'erano talmente tanti! Ce n'erano, appunto... Ma adesso, che tutti se n'erano andati, pure i cesti degli avanzi erano stati svuotati. E lui che era costretto a tornare a casa a raccontare cose dell'altro mondo, però a mani vuote.
A Eleazar venne un groppo in gola, un grosso nodo di pianto e rabbia. 
E diede un gran calcio all'ultimo cesto. Vide così, acceso dall'ultimo raggio dell'ultimo sole, un piccolissimo lampo. Gli si avvicinò.
Era un pesciolino non più lungo del suo mignolo, rimasto incastrato fra le maglie del cesto. Lo raccolse, e fu allora che notò una formica trascinare una mollica di pane dieci volte più grande di lei.
Raccolse anche la mollica. Forse, mostrando a casa quei minuscoli avanzi, avrebbe potuto illustrare meglio tutte le meraviglie cui aveva assistito. 
Ne era assai poco convinto, Eleazar, ma tentar non nuoce.
Fu così che lo avrete già capito, Eleazar trasse quella sera a casa, sul povero tavolo disadorno, di fronte alle ghirlande di occhi dei fratellini e di mamma e papà, non uno ma diecimila pesciolini piccini e diecimila briciole di pane.
Sinché il tavolo fu colmo sino al soffitto, e i pesciolini scivolavano a terra e ai piedi del tavolo si moltiplicavano pure i gatti e le galline facendo un gran chiasso.

Alla fine, smise di affondare la mano nella bisaccia, perché le dita gli dolevano, il sole era ormai alto, i fratellini dormivano per la grande abbuffata. Mamma e papà continuavano a chiedergli di quell'uomo, Gesù, e di quale magia avesse fatto lui, il loro figliolo generoso e distratto. E lui non sapeva che rispondere, se non con un sorriso.

- Piero Gribaudi - 
da: "Bimbi del Vangelo"

Moltiplicazione dei pani e dei pesci 
mosaico in S. Apollinare Nuovo, Ravenna

È la vita a costituire l'unica realtà e il vero mistero. 
La vita è molto di più che semplice materia chimica, che nelle sue fluttuazioni assume quelle forme elevate che ci sono note. 
La vita persiste, passando come un filo di fuoco attraverso tutte le forme prese dalla materia. 
Lo so. Io sono la vita. 
Sono passato per diecimila generazioni, ho vissuto per milioni di anni, ho posseduto numerosi corpi. Io, che ho posseduto tali corpi, esisto ancora, sono la vita, sono la favilla mai spenta che tuttora divampa, colmando di meraviglia la faccia del tempo, sempre padrone della mia volontà, sempre sfogando le mie passioni su quei rozzi grumi di materia che chiamiamo corpi e che io ho fuggevolmente abitato.


- Jack London - 





«Sulla vita affettiva, sulla personalità e lo sviluppo, sui diritti e sui doveri, gli "esperti" sanno tutto. E i genitori devono solo ascoltare, imparare e adeguarsi. Privati del loro ruolo, essi diventano spesso eccessivamente appesantiti e possessivi nei confronti dei loro figli, fino a non correggerli. 
Tendono ad affidarli sempre più agli "esperti", anche per gli aspetti più delicati e personali della loro vita, mettendosi nell’angolo da soli; e così i genitori oggi corrono il rischio di autoescludersi dalla vita dei loro figli. 
E questo è gravissimo!» 

- Papa Francesco - 
20 maggio 2015





Preghiera all’angelo custode

"Angelo Santo, amato da Dio, 
ti prego, per amore a Gesù Cristo, 
che quando sarò ingrato e ostinatamente sordo ai tuoi consigli, 
tu non voglia, per questo abbandonarmi; 
al contrario, riportami subito sulla retta via, se ho deviato; 
insegnami, se sono ignorante; 
rialzami, se sono caduto; 
sostienimi, se sono in pericolo e conducimi alla felicità eterna. 
Amen."


- San Giovanni Berchmans -



Buona giornata a tutti. :-)


martedì 19 novembre 2013

Coroncina dell'Angelo Custode

1.) Amorosissimo Angelo mio Custode, vi ringrazio della speciale premura con cui avete sempre atteso e attendete a tutti i miei inte­ressi spirituali e temporali, e vi prego a de­gnarvi di ringraziare per me la Divina Prov­videnza che si compiacque di affidarmi alla tutela di un Principe del Paradiso. Gloria…

Angelo di Dio, che sei il mio custode, oggi illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.

2.) Amorosissimo Angelo mio Custode, vi chiedo umilmente perdono di tutti i disgusti che vi ho dato violando alla vostra presenza le legge di Dio non ostante le ispirazioni ed ammonizioni vostre, e vi prego ad ottenermi la grazia di emendare colla debita penitenza tutti i miei passati mancamenti, di andar sem­pre crescendo nel fervore del divino servizio, e di avere sempre una grande divozione a Maria SS. che è la madre della santa perse­veranza. Gloria…

Angelo di Dio, che sei il mio custode, oggi illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.

3.) Amorosissimo Angelo mio Custode, vi supplico istantemente a raddoppiare verso di me le sante vostre premure, affinché superando tutti gli ostacoli che si incontrano nella via della virtù, giunga a liberarmi da tutte le mi­serie che opprimono l'anima mia, e, perseve­rando nel rispetto dovuto alla vostra presenza, temette sempre i vostri rimproveri, e seguen­do fedelmente i vostri santi consigli, meriti un giorno di godere insieme con voi e con tutta la Celeste Corte le ineffabili consolazioni da Dio preparate per gli eletti. Gloria…

Angelo di Dio, che sei il mio custode, oggi illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.


ORAZIONE. - Dio potente ed eterno, che, per effetto della tua ineffabile bontà, hai dato a tutti noi un Angelo Custode, fa' che io abbia tutto il rispetto e l'amore verso quello, che la tua misericordia mi ha accordato; e protetto dalle tue grazie e dal suo potente aiuto, meriti di venire un giorno nella patria celeste per contemplare insieme a lui, la tua infinita grandezza. Per Gesù Cristo nostro Signore. Amen.




Prayer to our Holy Guardian Angels

O holy Guardian Angel, my dear friend and solicitous guide on the dangerous way of life, to thee be heartfelt thanks for the numberless benefits which have been granted me through thy love and goodness and for the powerful help by which thou hast preserved me from so many dangers and temptations. I beg of thee, let me further experience thy love and thy care. Avert from me all danger, increase in me horror for sin and love for all that is good. Be a counselor and consoler to me in all the affairs of my life, and when my life draws to a close, conduct my soul through the valley of death into the kingdom of eternal peace, so that in eternity we may together praise God and rejoice in His glory. Through Jesus Christ Our Lord.
Amen.
O Angel of God, make me worthy of thy tender love, thy celestial companionship and thy never.


Al mio Angelo Custode

A te, che da lassù continui a vegliare su di me…
A te, che, con dolce prepotenza, sei parte di me…e vivi con me…
A te, che, attraverso silenzi, segni, ricordi, attimi, parole, sguardi, lacrime…rendi questo mio cuore proiezione del tuo…
A te, che nonostante ogni luogo, ogni tempo, ogni spazio…continui a essere…
A te, che con tenera violenza mi spingi a continuare a guardare in faccia a questa vita e a darle un senso anche senza il tuo essere qui, ora…
A te, che sei… che continuerai a essere… qui..con me…
Osservo questo cielo…sopra di noi…e so che tu, per me, stai sorridendo alle stelle…alla luna…al sole…e al mio cuore dolorante…
Guardo lassù e sento la tua carezza…e ti stringo a me…con rabbia e amore…
Non lasciarmi… fa’ che io ti senta sempre in me… fa’ che io viva per te…per me…e per quanti mi vogliono bene…
Vola…e non lasciarmi mai…



Sul palmo della mano

La strada ti venga sempre dinanzi,
e il vento soffi alle tue spalle
e la rugiada bagni l'erba su cui poggi i passi
e il sorriso brilli sul tuo volto
e il cielo ti copra di benedizioni.

Possa una mano amica tergere le tue lacrime
nel momento del dolore.

Possa il Signore Dio tenerti sul palmo della mano
fino al nostro prossimo incontro.


Antica benedizione gaelica cristiana