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venerdì 1 novembre 2013

L’eroicità dei Santi di San Josemarìa Escrivà de Balaguer, preghiera ai Santi del paradiso, indulgenza plenaria per i defunti
























Tutti i santi. Festività di coloro che godono della visione di Dio.
“Essere  santi vuol dire, né più né meno, vivere come ha stabilito il Padre nostro che è nei Cieli.
Mi direte che è difficile. E lo è; l'ideale è ben alto. Ma al tempo stesso è facile, perché è a portata di mano.
Quando qualcuno cade ammalato, gli può capitare di non trovare la medicina adatta.
Sul piano soprannaturale questo non avviene. La medicina è sempre vicina: è Cristo Gesù, presente nella Sacra Eucaristia, che ci dà la sua grazia anche attraverso gli altri sacramenti che ha voluto istituire.”
“Questa è la Volontà di Dio: la vostra santificazione”.
Se non è per costruire un'opera molto grande, molto di Dio - la santità -, non vale la pena di dare sé stessi. Per questo, la Chiesa - nel canonizzare i santi - proclama l'eroicità della loro vita. (Solco, 611).
Arriverai a essere santo se hai carità, se sai fare le cose che gli altri gradiscono e che non offendono Dio, anche se ti costano. 
(Forgia, 556).

Voi e io facciamo parte della famiglia di Cristo, perché in lui Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà [Ef 1, 4-6].
La scelta gratuita di cui siamo oggetto da parte del Signore, ci indica un fine ben preciso: la santità personale, come san Paolo non si stanca di ripetere: Haec est voluntas Dei: sanctificatio vestra [1, Ts 4,3], questa è la Volontà di Dio: la vostra santificazione.
Non dimentichiamolo, quindi: siamo nell'ovile del Maestro, per raggiungere questa vetta (...).

La meta che vi propongo — o meglio, la meta che Dio indica a noi tutti — non è un miraggio o un ideale irraggiungibile: potrei portarvi molti esempi di gente della strada, come voi e come me, uomini e donne, che hanno incontrato Gesù che passa quasi in occulto [Gv 7,10] per i crocicchi apparentemente più usuali, e si sono decisi a seguirlo, abbracciando con amore la croce di ogni giorno [Cfr Mt 16,24].
In questo tempo di sgretolamento generale, di cedimenti e di scoraggiamenti, o di libertinaggio e di anarchia, mi sembra ancor più attuale la semplice e profonda convinzione che, agli inizi del mio lavoro sacerdotale, e sempre, mi ha consumato nel desiderio di comunicarla a tutta l'umanità: queste crisi mondiali sono crisi di santi.
(Amici di Dio, 2-4)

(San Josemarìa Escrivà de Balaguer)
Fondatore dell'Opus Dei


Con l'espressione Comunione dei Santi nella dottrina della Chiesa Cattolica si intende la stretta unione che esiste tra i cristiani e Gesù Cristo e conseguentemente tra di loro.
Secondo questa dottrina i cristiani non sono dei singoli credenti ma un popolo, una comunità di credenti; in una parola essi formano il Corpo Mistico di Gesù Cristo.
Questa dottrina si fonda su vari passi del Nuovo Testamento; in particolare viene utilizzato l'esempio del corpo descritto da san Paolo nelle sue lettere:
«Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo. E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito.» (1Corinzi 12,12-13)
Di conseguenza san Paolo ne ricava l'intima unione tra i cristiani:
«Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui. Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte.» (1Corinzi 12,26-27)
Secondo questa dottrina la comunione non si interrompe con la morte ma continua anche dopo. Per questo motivo i santi possono intercedere grazie presso Dio per i cristiani che sono in terra. 
Invece i cristiani posso pregare, ottenere indulgenze in favore dei defunti.
Inoltre la fede e le buone azioni dell'uno possono influire su tutti gli altri.



"Mbreteria e Qiejve nuk eshte nje shperblim per veprat e mira, por nje dhurate e Hirit pregatitur nga Zoti yne per besimtaret sherbetoret e Tij"

Shen Mark Asketi

'' Il Regno dei Cieli non è una ricompensa per le buone azioni, ma un dono di grazia preparata dal Signore ai Suoi servi credenti "

San Marco ascetico




Imitate la via dei Santi

Cari figli!

Io sono con voi e anche oggi gioisco perché l'Altissimo mi ha fatto dono di stare con voi, di istruirvi e di guidarvi sulla via della perfezione.
Figlioli, desidero che voi siate un meraviglioso mazzo di fiori da offrire a Dio nel giorno di tutti i Santi.
Vi invito ad aprirvi e a prendere i Santi come vostri modelli.
La Madre Chiesa li ha scelti perché siano per voi uno stimolo per la vita quotidiana.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggio del 25 ottobre 1994




Preghiera ai Santi del Paradiso

O spiriti celesti e voi tutti Santi del Paradiso,
volgete pietosi lo sguardo sopra di noi,
ancora peregrinanti in questa valle di dolore e di miserie.
Voi godete ora la gloria che vi siete meritata seminando nelle lacrime in questa terra di esilio.
Dio è adesso il premio delle vostre fatiche,
il principio, l'oggetto e il fine dei vostri godimenti.
O anime beate, intercedete per noi!
Ottenete a noi tutti di seguire fedelmente le vostre orme,
di seguire i vostri esempi di zelo e di amore ardente a Gesù e alle anime,
di ricopiare in noi le virtù vostre,
affinché diveniamo un giorno partecipi della gloria immortale. Amen.



Indulgenza plenaria per i defunti

Possiamo acquistare a favore delle anime del Purgatorio l'indulgenza plenaria (una sola volta) dal mezzogiorno del 1° novembre fino a tutto il giorno successivo vistando una chiesa e recitando il Credo e il Padre Nostro. Sono inoltre da adempiere queste tre condizioni:
*confessione sacramentale Questa condizione può essere adempiuta parecchi giorni prima o dopo. Con una confessione si possono acquistare più indulgenze plenarie, purché permanga in noi l'esclusione di qualsiasi affetto al peccato, anche veniale.
*comunione eucaristica
*preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice recitando Padre Nostro e Ave Maria
La stessa facoltà alle medesime condizioni è concessa nei giorni dal 1° all' 8 novembre al fedele che devotamente visita il cimitero e anche soltanto mentalmente prega per i fedeli defunti.





martedì 19 marzo 2013

San Giuseppe, preghiere di intercessione, biografia, storia della festa -

San Giuseppe Patrono della Chiesa Universale  

O beato Giuseppe, che Dio ha scelto per portare il nome e svolgere il ruolo di padre agli occhi di Gesù, tu che sei stato dato da Lui come sposo purissimo a Maria sempre Vergine e come capo della Santa Famiglia sulla terra, tu che il Vicario di Cristo ha scelto come Patrono ed Avvocato della Chiesa universale, fondata da Cristo Signore stesso, con la fiducia più grande possibile io imploro il tuo aiuto potentissimo per questa stessa Chiesa che lotta sulla terra.

Ti supplico, proteggi, con una sollecitudine particolare e con questo amore veramente paterno di cui ardi, il Pontefice romano, tutti i vescovi ed i preti uniti alla Santa Sede di Pietro.

Sii il difensore di tutti quelli che penano per salvare le anime che sono angosciate ed immerse nelle avversità di questa vita.

Fà in modo che le persone si sottomettano spontaneamente alla Chiesa che è il mezzo assolutamente necessario per ottenere la salvezza.

Degnati di accettare, santissimo Giuseppe, il dono che ti faccio. Mi voto completamente a te, affinché tu voglia essere, sempre, per me un padre, un protettore ed una guida lungo il cammino della salvezza. Dammi un cuore puro, un amore ardente per la vita interiore. Fa' che io stesso segua le tue tracce e che rivolga tutte le mie azioni alla grande gloria di Dio, unendole agli affetti del Divino Cuore di Gesù e del Cuore Immacolato della Vergine Madre.

Prega infine per me, affinché io possa partecipare alla pace ed alla gioia di cui tu hai goduto un tempo, morendo così santamente. 

Amen.



Consacrazione a San Giuseppe

San Giuseppe, padre putativo di Gesù Cri­sto e vero sposo di Maria Vergine, prega per noi che fiduciosi ti invochiamo! 

Desideriamo amarti con l'amore stesso di Gesù e di Maria! 

Come il Padre celeste affidò qui in terra alle tue cure paterne il Figlio suo, Gesù Cristo, così noi ci affidiamo totalmente al tuo patrocinio. 

Difendici, custodiscici, proteggi e salvaci come un giorno hai fatto per Gesù e Maria. In­segnaci a conoscerli e ad amarli qui in terra co­me Tu li hai conosciuti ed amati. 

Proteggi e difendi la Chiesa di Dio e le nostre famiglie. Tu, che fosti maestro di lavoro al Figlio di Dio, insegna a tutti i lavoratori a valorizzare le loro fatiche per la vita e per l'eternità. Confor­ta con la tua particolare presenza gli agonizzan­ti, ottieni loro con la tua potente intercessione in quel supremo momento, la misericordia divina e la materna protezione di Maria Ss.ma. 

Intercedi per tutti i Vescovi e i sacerdoti del mondo fedeltà e santità, perché sul tuo esempio e con il tuo aiuto custodiscano, proteggano e di­fendano con amore tutti i figli di Dio. Amen.






Preghiera a San Giuseppe per trovare lavoro 



Caro San Giuseppe, come sei stato

una volta di fronte alla responsabilità

di fornire le necessità della vita a Gesù e Maria,
guarda con paterna compassione verso di me
nel mio attuale bisogno di mantenere la mia famiglia.

Ti prego, aiutami a trovare un lavoro retribuito molto presto,
in modo che questo pesante fardello di preoccupazione
verrà tolto dal mio cuore
e presto sarò in grado di provvedere
a coloro che Dio ha affidato alle mie cure.

Beato San Giuseppe, patrono di tutti i lavoratori,
ottienimi la grazia di lavoro.

Aiutami ad essere coscienzioso nel mio lavoro
così che io possa dare totalmente cio’ che ho ricevuto.
Fa che io possa lavorare in uno spirito di gratitudine e di gioia,
sempre consapevole di tutti i doni che ho ricevuto da Dio
che mi consentono di vivere serenamente.

Permettimi di lavorare in pace, pazienza e moderazione,
tenendo a mente il conto che devo presentare un giorno
di perdite di tempo e talenti inutilizzati, in modo fatale per l’opera di Dio.

Glorioso San Giuseppe, 
il mio lavoro può essere
tutto per Gesù,
tutto per mezzo di Maria,
e tutto dopo il tuo esempio,
santo nella vita e nella morte.
Amen


Preghiera a San Giuseppe per gli agonizzanti
(Dal Rituale Romano)

A Te ricorro, San Giuseppe, patrono dei morenti;
e a Te, al cui beato transito 
assistettero vigili Gesù e Maria,
fervidamente raccomando,
per questo preziosissimo pegno di entrambi,
l'anima di questo servo impegnato nella lotta estrema,
affinché sia liberato, per la tua protezione,
dalle insidie del diavolo e dalla morte eterna,
e meriti di giungere ai gaudi eterni.
Amen.




La Festa di San Giuseppe 

Marzo è il mese di San Giuseppe, patrono della Chiesa Universale.

La festa di San Giuseppe che si celebra il 19 Marzo ha origini molto antiche, che risalgono alla tradizione pagana. Il 19 Marzo è a tutti gli effetti la vigilia dell’equinozio di primavera, quando si svolgevano i baccanali, i riti dionisiaci volti alla propiziazione della fertilità, caratterizzati da un’estrema licenziosità.
Nel mese di Marzo venivano svolti anche i riti di purificazione agraria. Tracce del legame con questo tipo di culti si ritrovano nella tradizione dei falò dei residui del raccolto dell’anno precedente ancora diffusi in molte regioni.
La festa di San Giuseppe è anche la festa del papà, ma non in tutto il mondo. Nei Paesi anglossassoni infatti la festa del papà viene celebrata la terza domenica di Giugno e non assume caratteri religiosi.
La festa del papà nasce in America all’inizio del Novecento come una festa improntata alla laicità. In Italia come in molti altri Paesi la festa si caratterizza per la sua collocazione nella dimensione cattolica, affondando le sue radici nella Chiesa dell’est e poi portata in Occidente.
Secondo la tradizione San Giuseppe, oltre ad essere il patrono dei falegnami e degli artigiani, è anche il protettore dei poveri, perchè a Giuseppe e Maria fu negato un riparo per il parto da poveri in fuga. Da ciò l’usanza presente in alcune regioni del Sud di invitare i poveri il 19 Marzo al banchetto di San Giuseppe. Il padrone di casa serviva i poveri, che siedevano alla tavola benedetta da un sacerdote. E’ per questo che un elemento importante legato alla festa di San Giuseppe è il pane, che ricorre spesso soprattutto nel contesto siciliano, soprattutto deposto sugli altari.
I falò e le tavole imbandite si ritrovano anche nel Salento, dove la festa è celebrata all’insegna degli elementi fondamentali del pellegrinaggio e dell’ospitalità.
L'8 dicembre  1870, papa Pio IX ha proclamato lo Sposo di Maria. Patrono della Chiesa Universale. 
Il 19 marzo Benedetto XVI festeggia il suo onomastico, san Giuseppe. Quest'anno siamo nel 50° della morte del beato Giovanni XXIII, 1963-2013, ossia Angelo Giuseppe Roncalli, devotissimo a san Giuseppe, tanto che volle inserire il suo nome nella preghiera eucaristica detta Canone Romano.


"Ama molto San Giuseppe, amalo con tutta l'anima, perché è la persona, assieme a Gesù, che ha amato di più la Madonna e che più è stato in rapporto con Dio: colui che più lo ha amato, dopo nostra Madre. — Merita il tuo affetto, e ti conviene frequentarlo, perché è Maestro di vita interiore, ed è molto potente presso il Signore e presso la Madre di Dio." 

(San Josémaria Escrivà de Balaguer, Forgia, 554)

Buona giornata a tutti. :-)







giovedì 1 novembre 2012

L’eroicità dei Santi – San Josemarìa Escrivà de Balaguer -

Tutti i santi. Festività di coloro che godono della visione di Dio.
“Essere  santi vuol dire, né più né meno, vivere come ha stabilito il Padre nostro che è nei Cieli.
Mi direte che è difficile. E lo è; l'ideale è ben alto. Ma al tempo stesso è facile, perché è a portata di mano.
Quando qualcuno cade ammalato, gli può capitare di non trovare la medicina adatta.
Sul piano soprannaturale questo non avviene. La medicina è sempre vicina: è Cristo Gesù, presente nella Sacra Eucaristia, che ci dà la sua grazia anche attraverso gli altri sacramenti che ha voluto istituire.”

“Questa è la Volontà di Dio: la vostra santificazione”.

Se non è per costruire un'opera molto grande, molto di Dio - la santità -, non vale la pena di dare sé stessi. Per questo, la Chiesa - nel canonizzare i santi - proclama l'eroicità della loro vita. (Solco, 611).

Arriverai a essere santo se hai carità, se sai fare le cose che gli altri gradiscono e che non offendono Dio, anche se ti costano.
(Forgia, 556).



Voi e io facciamo parte della famiglia di Cristo, perché in lui Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà [Ef 1, 4-6].
La scelta gratuita di cui siamo oggetto da parte del Signore, ci indica un fine ben preciso: la santità personale, come san Paolo non si stanca di ripetere: Haec est voluntas Dei: sanctificatio vestra [1, Ts 4,3], questa è la Volontà di Dio: la vostra santificazione.
Non dimentichiamolo, quindi: siamo nell'ovile del Maestro, per raggiungere questa vetta (...).

La meta che vi propongo — o meglio, la meta che Dio indica a noi tutti — non è un miraggio o un ideale irraggiungibile: potrei portarvi molti esempi di gente della strada, come voi e come me, uomini e donne, che hanno incontrato Gesù che passa quasi in occulto [Gv 7,10] per i crocicchi apparentemente più usuali, e si sono decisi a seguirlo, abbracciando con amore la croce di ogni giorno [Cfr Mt 16,24].
In questo tempo di sgretolamento generale, di cedimenti e di scoraggiamenti, o di libertinaggio e di anarchia, mi sembra ancor più attuale la semplice e profonda convinzione che, agli inizi del mio lavoro sacerdotale, e sempre, mi ha consumato nel desiderio di comunicarla a tutta l'umanità: queste crisi mondiali sono crisi di santi.
(Amici di Dio, 2-4)
(San Josemarìa Escrivà de Balaguer)
Fondatore dell'Opus Dei


Buona festa a voi, che non siete forse migliori degli altri ma
che ogni giorno chiedete a Dio di rendervi un pò più buoni.
Voi siete poveri.

Buona festa a voi, che offrite le vostre mani libere
da ogni violenza e i vostri cuori pieni d’amore.

Voi siete miti.

Buona festa a voi, che nei giorni più tristi continuate
a credere che domani sorgerà ancora il sole.
Voi piangete, ma conservate la speranza.

Buona festa a Voi, che non vi rassegnate mai davanti
all’ingiustizia. Voi siete affamati e assetati di giustizia.

Buona festa a voi, che non cercate di dimenticare ma
che avete perdonato. Voi siete misericordiosi.

Buona festa a voi, che in ogni tempo ricercate
la coerenza e la chiarezza. Voi siete puri.

Buona festa a voi, che sapete essere pacifici e pacificatori.
Voi siete artigiani di pace.

Buona festa a voi, che non arrossite di essere cristiani e
osate rendere conto della vostra fede.
Voi siete perseguitati nel nome di Cristo.



Stupenda icona calendario (haghiologhion) del XIII sec. proveniente dal Monastero di S. Caterina al monte Sinai.Essa riporta nell'ordine giorno per giorno, in miniatura, ma perfettamente caratterizzate e riconoscibili, le immagini dei santi e delle feste dell'anno liturgico bizantino.

Buona giornata a tutti. :-)