Visualizzazione post con etichetta Rabindranath Tagore. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Rabindranath Tagore. Mostra tutti i post

mercoledì 8 novembre 2017

La morte e altre poesie – Rabindranath Tagore

La morte, Tua schiava, è alla mia porta.
Ha attraversato il mare sconosciuto
e ha recato alla mia casa il Tuo richiamo.
La notte è buia e il mio cuore è spaurito
eppure prenderò la lampada, aprirò le porte
e m’inchinerò dandole il benvenuto.
E’ il tuo messaggero che sta alla mia porta,
l’adorerò a mani giunte, e in lacrime.
L’adorerò ponendo ai suoi piedi
il tesoro del mio cuore.
Fatta la commissione, se ne ritornerà
lasciando un’ombra oscura sul mio mattino;
e nella mia casa desolata rimarrà
solo il mio corpo abbandonato
come mia ultima offerta a Te.

- Rabindranath Tagore -

Alexandre Cabanel (1823-1889), L'Angelo della Sera

«Quanto più uno vive solo, sul fiume o in aperta campagna, tanto più si rende conto che non c’è nulla di più bello e più grande del compiere gli obblighi della propria vita quotidiana, semplicemente e naturalmente. 
Dall’erba dei campi alle stelle del cielo, ogni cosa fa proprio questo; c’è tale pace profonda e tale immensa bellezza nella natura, proprio perché nulla cerca di trasgredire i suoi limiti». 

- Rabindranath Tagore -



Vita della mia vita,
sempre cercherò di conservare
puro il mio corpo,
sapendo che la tua carezza vivente
mi sfiora tutte le membra.
Sempre cercherò di allontanare
ogni falsità dai miei pensieri,
sapendo che tu sei la verità
che nella mente
mi ha acceso la luce della ragione.
Sempre cercherò di scacciare
ogni malvagità dal mio cuore,
e di farvi fiorire l'amore,
sapendo che hai la tua dimora
nel più profondo del cuore.
E sempre cercherò nelle mie azioni
di rivelare te,
sapendo che è il tuo potere
che mi dà la forza di agire.



- Rabindranath Tagore -

Julius Rolshoven (1858-1930), Mujer desnuda bajo la luz suave


Buona giornata a tutti. :-)






sabato 9 settembre 2017

Al mio bambino e altre poesie – Rabindranath Tagore

«Da dove vengo, dove mi hai trovato? » domanda il bambino alla mamma.
Lei piange e ride ad un tempo e, stringendo il bimbo al petto, gli risponde:
Tesoro mio, eri nascosto nel mio cuore, eri il suo desiderio.
Eri nelle bambole della mia infanzia quando, ogni mattina, modellavo nell'argilla l'immagine del mio Dio, eri tu che facevo e rifacevo.
Tu eri sull'altare con la divinità del nostro focolare; adorandola, adoravo te.
In tutte le mie speranze, in tutti i miei amori, nella mia vita, in quella di mia madre, sei tu che hai vissuto.
Lo spirito immortale che protegge il nostro focolare ti coccola sul suo seno dalla notte dei tempi.
Nella mia infanzia, quando il cuore apriva i suoi petali, tu lo avviluppavi, come un profumo inebriante.
La tua delicata freschezza vellutava le mie giovani membra come il riflesso della rugiada che precede l'aurora.
Tu, piccolo del cielo, che hai preso per sorella gemella la luce del primo mattino, tu sei stato portato dalle onde della vita universale che ti ha infine posato sul mio cuore.
Mentre contemplo il tuo viso, il mistero mi inghiotte; tu che appartieni a tutti mi sei stato donato!
Per paura che mi scappi, ti tengo stretto al cuore.
Quale magia il tesoro del mondo ha consegnato nelle mie fragili braccia?


- Rabindranath Tagore -




Nessuno sa 

Nessuno sa di dove viene il sonno
che aleggia sugli occhi dei bambini?
Si. Si dice che abiti laggiù,
in un villaggio incantato, dove,
tra le ombre d’una fitta foresta
fiocamente illuminata dalle lucciole,
splendidi pendono due timidi fiori.
Ecco di dove viene il sonno
a baciare il sonno dei bambini.
Nessuno sa dove nacque il sorriso
che ondeggia sulle labbra dei bambini
che dormono?
Si, si dice che un giovane
pallido raggio di luna crescente
abbia sfiorato il lembo
d’una leggera nuvola autunnale;
e così, nel sogno di un mattino
bagnato di rugiada, per la prima
volta nacque il sorriso che ondeggia
sulle labbra dei bambini che dormono.
Nessuno sa dove a lungo nascose
la dolce e tenera freschezza
che fiorisce sulle membra dei bambini?
Si. Quando la madre era ancor giovinetta,
la portava nel cuore colmo del mistero
delicato e silenzioso dell’amore:
là sbocciò la dolce e tenera freschezza
che fiorisce sulle membra dei bambini.
                                              - Rabindranath Tagore -


Ritornate alle vostre consuete attività 
solo dopo esservi inginocchiati ai suoi piedi. 
Dio versi sul vostro capo la sua benedizione: vi dia pace. 

("Il nido dell’amore" di Tagore)


Buona giornata a tutti. :-)





 





domenica 9 aprile 2017

Preghiera del coraggio - Rabindranath Tagore

Mentre incosciente ti ferivo
scoprivo ch'eri accanto a me.
Lottando inutilmente contro te
sentivo ch'eri tu il mio Signore.
Derubando del mio tributo il tuo onore
vedevo crescere il mio debito con te.
Nuotavo contro corrente di tua vita
solo per sentire la forza del tuo amore.
Per nascondermi da te
ho spento la mia luce,
ma tu m'hai sorpreso con le stelle.

- Rabindranath Tagore -



Dormivo e sognavo
che la vita era gioia.
Mi svegliai e vidi
che la vita era servizio.
Volli servire e vidi
che servire era gioia.


- Rabindranath Tagore -





Che io non preghi per essere al riparo dai pericoli, 
ma per avere il coraggio di affrontarli.
Che io non preghi perché venga lenito il mio dolore,
ma per riuscire a superarlo.
Che io non mi affidi agli alleati sul campo di battaglia della vita,
ma piuttosto alla mia propria resistenza.
Che io non brami mai,
angosciato di paura, 
d’essere salvato, 
ma speri piuttosto nella pazienza necessaria 
a conquistare la mia libertà.
Fa’ che io non sia un vigliacco,
e non riconosca la tua misericordia solo nel successo, 
ma fammi trovare la stretta della tua mano nel fallimento.


        - Rabindranath Tagore -





A Prayer For Courage


Let me not pray to be sheltered from dangers,

But to be fearless in facing them.
Let me not beg for the stilling of my pain,
But for the heart to conquer it.
Let me not look for allies in life’s battlefield,
But to my own strength.
Let me not crave in anxious fear to be saved,
But hope for the patience to win my freedom.
Grant me that I may not be a coward,
feeling your mercy in my success alone,
But let me find the grasp of your hand in my failure.


                                                  - Rabindranath Tagore -



Buona giornata a tutti. :-)










martedì 21 marzo 2017

L'accenno di un canto primaverile e altre poesie sulla primavera - Alexandr Blok

Il vento portò da lontano
l'accenno di un canto primaverile,
chissà dove, lucido e profondo
si aprì un pezzetto di cielo.
In questo azzurro smisurato,
fra barlumi della vicina primavera
piangevano burrasche invernali,
si libravano sogni stellati.
Timide, cupe e profonde
piangevano le mie corde.
Il vento portò da lontano
le sue squillanti canzoni.

- Alexandr Blok -

Henri Jules Guinier (1867-1927), Psiche e l'Amore

È che dietro le cose ci sei tu, Primavera, 
che incominci a scrivere nell’umidità, 
con dita di bambina giocherellona, 
il delirante alfabeto del tempo che ritorna.

- Pablo Neruda -

English School, 19th Century - Diana running through the forest

Lascia il tuo cuore 
scoppiare finalmente, 
cedi, gemma, cedi. 
Lo spirito 
della fioritura 
s'è abbattuto su di te. 
Puoi rimanere 
ancora bocciolo? 

- Rabindranath Tagore - 

Louis Marie de Schryver (1862-1942), Beauty amid Rose Petals



Torna ad ondeggiare al vento
la sciarpa azzurra della primavera;
dolce, impregnata di presentimento
scorre un’aria leggera.
Le violette sognano la vita
già prossima a sbocciare.
Senti, lontano, un’arpa tintinnare?
Primavera, sei tu, ti ho sentita!

- Eduard Mörike - 

Charles Courtney Curran
(1861–1942), Profumo di Rose

Ancora non se n'è andato l'inverno
e il melo appare
trasformato d'improvviso
in cascata di stelle odorose.

- Pablo Neruda - 

Emile Vernon (1872 – 1919), Among the blossoms


Buon inizio di primavera a tutti, e.... buona giornata. :-)



domenica 15 gennaio 2017

Copri il mio capo (1906) - Rabindranath Tagore

Copri il mio capo
con la polvere dei tuoi piedi,
e immergi nelle lacrime
il mio orgoglio.

Se divento ambizioso
mi disonoro,
se cerco me stesso
semino morte.

Immergi nelle lacrime
il mio orgoglio.

Nel mio lavoro
che io non predichi me stesso;
nella mia vita
si compia la tua volontà.

Domando la tua pace,
splendore della tua esistenza.

Ignora il mio egoismo e fermati
dentro il fior di loto del mio cuore.

Immergi il mio orgoglio
nelle lacrime.


- Rabindranath Tagore - 


Fonte: “Canti di offerta, Ghitangioli”, 
Ugo Guanda Editore in Parma


Nell'uomo avviene una doppia nascita: una prima volta nel grembo materno e una seconda volta nella libertà: l'uomo nasce una volta per sé e una volta insieme con gli altri.

- Rabindranath Tagore - 
Da:  "Il nido dell'amore



Ogni Alba porta un nuovo giorno,
lavando con la luce della speranza
le macchie e la polvere dello spirito
vuoto di ogni giorno passato.

Vuoi celare te stesso!

Il cuore non ubbidisce,
diffonde luce dagli occhi.

Nella vita non c’è speranza
di evitare il dolore:
che tu possa trovare nell’animo
la forza per sopportarlo.

Cieco, non sai che l’andare e il venire
camminano sulla stessa strada?

Se sbarri la strada all’andata
perdi la speranza del ritorno…

- Rabindranath Tagore - 





Buona giornata a tutti. :-)



venerdì 18 novembre 2016

Se tu non parli - Rabindranath Tagore

Se tu non parli
riempirò il mio cuore del tuo silenzio
e lo sopporterò.
Resterò qui fermo ad aspettare come la notte
nella sua veglia stellata
con il capo chino a terra
paziente.
Ma arriverà il mattino
le ombre della notte svaniranno
e la tua voce
in rivoli dorati inonderà il cielo.
Allora le tue parole
nel canto
prenderanno ali
da tutti i miei nidi di uccelli
e le tue melodie
spunteranno come fiori
su tutti gli alberi della mia foresta.

- Rabindranath Tagore -



Ti prego:
non togliermi i pericoli,
ma aiutami ad affrontarli.
Non calmar le mie pene,
ma aiutami a superarle.
Non darmi alleati nella lotta della vita,
eccetto la forza che mi proviene da te.
Non donarmi salvezza nella paura,
ma pazienza per conquistare la mia libertà.
Concedimi di non essere un vigliacco 
usurpando la tua grazia nel successo,
ma non mi manchi la stretta della tua mano 
nel mio fallimento.
Quando mi fermo stanco sulla lunga strada
e la sete mi opprime sotto il solleone;
quando mi punge la nostalgia di sera
e lo spettro della notte copre la mia vita,
bramo la tua voce, o Dio,
sospiro la tua mano sulle spalle.
Fatico a camminare per il peso del cuore
carico dei doni che non ti ho donati.

Mi rassicuri la tua mano nella notte,
la voglio riempire di carezze,
tenerla stretta: i palpiti del tuo cuore
segnino i ritmi del mio pellegrinaggio.

- Rabindranath Tagore - 



Non è stato un martello a rendere le rocce così perfette,
ma l’acqua, con la sua dolcezza, la sua danza, il suo suono.



- Rabindranath Tagore -





Buona giornata a tutti :-)

www.leggoerifletto.it


www.leggoerifletto.com