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domenica 8 gennaio 2017

Maestro insegnaci a pregare – Padre Andrea Gasparino -

"Si potrebbe dire che nella preghiera comandano tre pulsanti. 
Impara a pregare chi è capace di maneggiare i tre pulsanti.
Il primo pulsante è l’umiltà, che vorrei descrivere così: far la verità in noi come primo atto della preghiera.
Mettersi davanti a Dio come si è, non come si vorrebbe essere: fare la verità, fare il punto della nostra situazione con molta concretezza, con molta sincerità anche rude, profonda, senza mezze misure, toglierci le maschere, presentandoci a Dio come siamo…
Non aver paura di perdere tempo in questa operazione di avviamento… non è avviamento è già vera preghiera, infatti è già amore.
Gli altri due pulsanti sono: aprirsi all’amore di Dio e amare.
..Accorgersi dell’amore di Dio per te.
Direi che è il pulsante decisivo: se è forte la convinzione che Dio ti ama personalmente, sinceramente, costantemente, fedelmente; se è forte la convinzione che Dio ti ama anche se tu non rispondi (ma bada dev’essere una convinzione profonda, non un’idea peregrina che ti passa in testa); se tu sei proprio persuaso dell’amore di Dio per te, allora la preghiera parte sola senza sforzi.
Dio mi ama!
Ecco il punto di fuoco della preghiera, ma deve essere un punto di fuoco che cambi in fuoco il tuo rapporto con lui.
Le persone con la preghiera fiacca o malata non hanno ancora capito che Dio le ama…
Dovete lottare con tutte le forze per costruire in voi questa convinzione.
Non bastano pochi sforzi.. Capire che Dio ci ama è come entrare nel profondo di Dio, nel cuore di Dio.. Ogni pagina della scrittura è una scuola dell’amore di Dio, ma chi non impara a leggere nell’amore rimane analfabeta dell’amore.
Chi non fa questo sforzo rimane solo un turista dell’amore…
Poi viene il terzo pulsante: amare! Come si ama nella preghiera? 
E’ difficile dirlo. Forse tutto sta in una cosa semplicissima, tutto sta nell’imparare a offrirci a Dio..
Il cammino della preghiera dovrebbe consistere in questi tre passaggi:

Parlare  (preghiera vocale)
Ascoltare (preghiera di ascolto)
Rispondere  (preghiera di amore)….

“La preghiera è un bene sommo,
è una comunione intima con Dio,
deve venire dal cuore,
deve fiorire continuamente,
giorno e notte.
E’ luce dell’anima,
vera conoscenza di Dio,
mediatrice tra Dio e l’uomo;
è un desiderare Dio,
è un amore ineffabile
prodotto dalla grazia divina” 
(San Giovanni Crisostomo)

- Padre Andrea Gasparino -
tratto da “Maestro insegnaci a pregare”, Andrea Gasparino. Ed. Elledicì





Noi dobbiamo tuttavia pregare che il fuoco del giudizio - cioè il fuoco dell'amore divino - consumi non i peccatori, ma la parte di male che è in ciascuno di essi. 
Così la divisione fra "capri" e "pecore" di cui parla la scena del giudizio universale non si farebbe tra due moltitudini di esseri umani, ma all'interno di ciascuno di loro.

- Olivier Clement -








Mio Dio,
mi hanno detto che Tu,
molte volte,
hai parlato ai Tuoi amici:
ad Abramo, a Mosè, a David,
al Tuo figlio Gesù
quando viveva tra noi,
a San Francesco....
Mio Dio,
mi hanno detto che Tu
parli sempre a chi vuole ascoltarti.
L'universo intero,
le creature della terra,
le opere dell'uomo,
i fatti e le persone,
le pagine della Bibbia
sono pieni di te.
Io mi siedo.
Tante voci mi piovono addosso,
ogni giorno, ogni istante.
I genitori, i professori e
gli amici, i cantanti e i campioni,
la televisione e i giornali...
tutti vogliono dirmi la loro.
Io mi siedo,
con la testa in silenzio,
con il cuore tranquillo,
con il corpo disteso.
Ecco,
tra mille emittenti,
voglio sintonizzarmi
con Te.
Sono pronto.
Mio Dio, parla.
Io ti ascolto.


- Tonino Lasconi - 

sabato 30 luglio 2016

Conosci la preghiera del cuore? - Padre Andrea Gasparino -

Il cristiano vale quanto prega.
"Signore Gesù Cristo figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore."


Conosci la preghiera del cuore?
Sai che cos'è? Vuoi sperimentarla?
Chi la scopre, sperimenta una strada di preghiera che trasforma la vita.

Anzitutto...
Prima di tutto riconosci che la preghiera è dono e che hai sempre bisogno di imparare a pregare.
Ti sei già posto con realismo il problema?
Quando preghi se sei sincero, ti accorgi che è più il tempo che passi nelle distrazioni, del tempo che stai con il Signore.
Se sei sincero, capirai che la tua preghiera è parolaia, e non ti mette a contatto con Dio.
Se sei sincero, capirai che c'è tanta poca preghiera nella tua preghiera.
Certi rosari che la gente recita sono mucchi di foglie secche. Prova un po' dopo un rosario a farti la domanda: ma ho parlato con la Madonna? Che cosa le ho detto? Il Papa raccomanda il rosario ogni giorno, ma non intende certo il rosario parolaio che non lascia spazio alla riflessione e al contatto con la Vergine Santa.
Ti sei già accorto?
Hai già notato che quando preghi sei abituato a dare consigli a Dio, sei abituato a imporre la tua volontà a Dio e sei abituato a chiedere, chiedere, chiedere, sempre chiedere.
Questo è proprio preghiera? Hai già notato che ringrazi tanto poco? Sei immerso nei doni di Dio dal mattino alla sera e sei capace a passare anche un giorno intero senza mai dire un grazie sincero a Dio. Ti comporti con Dio come certi bambini maleducati che prendono e pretendono e non dicono mai grazie.
Sei anche capace a stare giorni e settimane senza un grazie sincero a Dio.
La preghiera parolaia scade facilmente nell'ipocrisia, perché chi vi è abituato si illude di pregare, invece non prega affatto.
L'abitudine alla preghiera parolaia è un male terribile che addormenta la coscienza e illude. L'abitudine alla preghiera parolaia si potrebbe chiamare il cancro della preghiera.
Dire basta!
E' urgente dire basta! E' urgente interrogarti: "ma io so pregare?" Se è parlare con Dio ed è ascoltare Dio, dopo la preghiera dovrei avere la sensazione di aver parlato con Lui, di aver comunicato con Lui. S. Agostino ha detto:
"Come può Dio ascoltarti se quando hai pregato non sai cosa gli hai detto?"
Una domanda
Ecco ora una domanda chiave, una domanda inquietante. Da tanti anni preghi, ma che cosa è cambiato nella tua vita?
La tua preghiera, sin qui, che cosa ti ha dato? Li conosci i tuoi difetti? Lavori intorno ai tuoi difetti? E' migliorata la tua vita spirituale? Sei cresciuto?
Se la preghiera è separata dalla vita è la prova che è una preghiera da poco, forse non è neppure preghiera, forse devi ricominciare tutto da capo…
Prova a farti alcune domande essenziali:
- Che cos'è pregare?
- Qual è l'anima della preghiera?
- Cosa posso fare per cominciare a pregare veramente?
Devi cioè introdurti nella preghiera vera, che noi chiamiamo preghiera del cuore.
Non pensare a niente di sentimentale, la preghiera del cuore è un cammino spirituale serio, ma che ti aprirà le porte della vita spirituale profonda, se tu avrai l'umiltà e il desiderio concreto di imparare...
La preghiera del cuore si potrebbe anche chiamare: preghiera di silenzio o preghiera contemplativa.
Ma insomma, cos'è la preghiera del cuore?
Per rispondere in modo adeguato vorrei spiegarti prima qual è la vetta della preghiera del cuore, ma naturalmente per arrivare alla vetta bisogna prendere delle abitudini nuove nella preghiera.
La vetta
Dunque la vetta della preghiera del cuore è la preghiera sanguinante del Getzemani:
"Padre, non la mia, ma la tua volontà sia fatta"
Crediamo che non ci sia una preghiera più grande di questa.
Ma per arrivare alla vetta bisogna camminare decisi nella preghiera del cuore e prendere abitudini nuove.
Abituati ogni giorno a dedicarvi un quarto d'ora (faresti bene a controllare il tempo con l'orologio) e impegnati:
- a rilassarti, sta seduto o sta in ginocchio, ma ben rilassato
- chiudi gli occhi
- concentra il tuo pensiero sulla presenza di Dio in te. Gesù ha detto: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui" (Gv 14,22).
- concentrati per esempio sulla presenza in te dello Spirito Santo, e scegli una parola da ripetere incessantemente come:
"Spirito Santo, aprimi all'amore"oppure "Spirito Santo, io ti amo" o semplicemente "Spirito Santo!"
Oppure, concentrati sulla presenza di Gesù in te e prega ripetendo, se credi:
"Gesù Salvatore, salvami" oppure "Gesù, io ti amo" o semplicemente "Gesù!"
Oppure concentrati sulla presenza del Padre in te e prega ripetendo, se credi:
"Padre mio, mi abbandono a te"
oppure "Padre, io ti amo" o semplicemente "Padre!"
- al termine del quarto d'ora di intimità con Dio, fatti questa domanda:
Signore, qual è la gioia che posso dare oggi a chi vive accanto a me?
Signore, qual è la tua volontà su di me, oggi?
Ecco, questo è l'allenamento alla preghiera del cuore.
La preghiera del cuore non deve mai trascurare la preghiera di ascolto.
E' la Parola di Dio la linfa vitale della preghiera cristiana. La preghiera del cuore è il momento culminante dell'ascolto. Ogni giorno prega il Vangelo della Liturgia del giorno collegandolo sempre alla tua vita concreta.
Da quel Vangelo trova una parola/messaggio che utilizzi per fare la preghiera del cuore rivolto al Padre, o al Figlio, o allo Spirito Santo, presenti in te.
Sii costante e toccherai con mano la potenza della preghiera del cuore sulla tua vita.


- Padre Andrea Gasparino -
Movim. Contempl. Mission. "P. De Foucauld"- Cuneo



Che cosa diremo di questa preghiera divina, l’invocazione del Salvatore: «Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore»?
È una preghiera, un voto, una confessione di fede la quale ci conferisce lo Spirito Santo e i doni divini, purifica il cuore e scaccia i demoni; è la dimora di Gesù Cristo in noi, una sorgente di riflessioni spirituali e di pensieri divini; è la remissione dei peccati, la guarigione dell’anima e del corpo, lo splendore ...della luce divina; è una fonte di misericordia celeste che effonde sugli umili la rivelazione e l’iniziazione ai misteri di Dio. È la nostra unica salvezza perché contiene il Nome salvifico del nostro Dio, il solo Nome sul quale possiamo contare, il Nome di Gesù Cristo, il Figlio di Dio: « Non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo, nel quale possiamo essere salvati », come ricorda Pietro (At 4,12).
Per questo tutti i credenti devono continuamente confessare questo Nome: sia per proclamare la nostra fede e testimoniare il nostro amore per il Signore Gesù Cristo, dal quale nulla deve mai separarci, sia inoltre a causa della grazia che ci viene dal suo nome, a motivo della remissione dei peccati, della guarigione, della santificazione, dell’illuminazione, e soprattutto a causa della salvezza che ci ottiene. Il santo Vangelo dice: « Questi segni sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio ». Questa è la fede! E il Vangelo aggiunge: «e perché, credendo, abbiate la vita nel suo Nome» (Gv 20,31). Questa è la salvezza e la vita!

- San Simeone di Tessalonica -

"Gesù non ha detto che il Padre dà lo Spirito a chi lo merita; ha detto che dà lo Spirito a chi lo chiede. Allora bisogna chiederlo con fede e con costanza"

 - padre Andrea Gasparino -


Buona giornata a tutti. :-)


















lunedì 4 luglio 2016

Signore, ricordati dei preti – Padre Andrea Gasparino

Signore,
donaci dei preti nuovi plasmati su di te.
Preti adatti al mondo di oggi,
che resistono a tutti gli sbandamenti e a tutte le mode.
Preti pieni di Spirito Santo,
preti innamorati di te, dell’Eucaristia, della Parola.
Preti spezzati alla preghiera.
Preti che non guardano l’orologio quando stanno davanti a te,
preti capaci di pregare di giorno e di notte,
capaci come Gesù di passare anche le notti in preghiera.
Preti che insegnano a pregare.
Preti appassionati dei giovani, dei poveri, degli ultimi.
Preti rotti a tutte le carità,
che sanno accogliere il drogato, il carcerato, la ragazza che abortisce, l’omosessuale, la coppia sfasciata,
capaci di tenerezza e di misericordia per tutte le disperazioni del mondo di oggi.
Signore,
mandaci dei preti da battaglia,
umili,
senza storie per la testa,
umili e fedeli alla chiesa,
che insegnano ad amare la chiesa,
correggendo su se stessi i mali della chiesa,
che si puntano il dito addosso prima di puntarlo sulla chiesa.
Mandaci preti senza storie borghesi,
allenati al sacrificio,
che sanno parlare ai giovani di sacrificio,
che vivono la povertà evangelica,
che sanno dividere tutto quello che hanno con il povero.
Mandaci preti aggiornati con una teologia dagli scarponi ferrati che sa resistere alle mode di pensiero e ai compromessi mondani.
Preti che non si aggiogano al carro di chi la sa più lunga dei Vescovi e del Papa.
Mandaci preti di punta,
preti creativi,
dal cuore grande come il cuore di Cristo,
instancabili nell’insegnare,
nel guidare, nel formare.
Preti costanti, resistenti, tenaci.
Mandaci preti profeti,
forti e umili che non si scandalizzano di nessuna miseria umana.
Mandaci preti che si sentano peccatori come noi,
fedeli e fieri del loro celibato,
preti limpidi che portino il Vangelo stampato nella loro vita più che nella loro parola.
Signore,
donaci il coraggio di chiedere preti santi e di meritarli un poco almeno con la preghiera umile, costante e coraggiosa.
Maria,
madre dei preti,
madre della chiesa,
aggiungi tu quello che manca a questa preghiera e presentala a Cristo per noi.
Amen.

(Padre Andrea Gasparino)
un pò di biografia: http://leggoerifletto.blogspot.com/2011/03/padre-andrea-gasparino-biografia.html





"Quando il nemico sembra prevalere in battaglia, quando le sue forze sembrano soverchianti, quando la strategia di combattimento sembra far indietreggiare le truppe .... allora la battaglia sia portata avanti in maniera diversa, si moltiplichino  le "cellule"  del bene, i guerrieri restino uniti, la guerriglia si faccia intensa e fastidiosa; si ritrovi lo spirito di corpo, si serrino i ranghi della fraternità, si sopporti l'andare controcorrente, non si perda occasione per, agili e leggeri, colpire al cuore il nemico potente ... 
"A noi la battaglia,  a Dio la vittoria." 

- San Giovanna d'Arco - 










Buona giornata a tutti. :-)



mercoledì 9 marzo 2016

Come si fa un buon esame di coscienza - Padre Andrea Gasparino

Il Sacramento della Confessione staccato dalla parola di Dio non ha senso. 
Per prepararti a ricevere il sacramento del perdono la Chiesa ti chiede di esaminare la tua coscienza confrontandoti con la Parola di Dio. Tutto il messaggio di Cristo può essere riassunto in due importanti pagine dei Vangeli: il testo delle beatitudini (Mt 5,3-10) e il testo sull’amore di Dio e del prossimo (Mt 12,29). 
Ti presentiamo una traccia efficace per la tua preparazione al sacramento.

LE BEATITUDINI
1. Beati i poveri in spirito perché di essi è il Regno dei cieli
Beato chi è umile, chi sente il suo nulla ma confida in Dio. Beato chi sente la sua dipendenza completa da Dio. Beato chi accetta il progetto di Dio su di lui.
• Sono umile?
• Cerco in modo disordinato la stima degli altri?
• Mi deprimo quando sono trascurato?
• Ho l’abitudine di fare la vittima?
• Voglio essere al centro dell’attenzione nelle cose che faccio?
• Parlo molto di me stesso e delle mie cose?
• Metto il mio successo prima delle persone?
• Ho complessi di inferiorità che bloccano i miei doveri?
• Ho l’abitudine di umiliare gli altri? Emargino qualcuno?
• Sono geloso dei successi altrui?
• Sfrutto i doni di Dio o tengo sotterrato qualche dono?
• Sono riconoscente dei doni di Dio: li guardo con frequenza e ne ringrazio?





2. Beati gli afflitti perché saranno consolati
Beato chi sa piangere sui propri errori. Beato chi sa piangere con chi piange. Beato chi paga, soffre e lotta contro le ingiustizie e per i mali del mondo.
• So chiedere perdono dei miei sbagli?
• Ho la forza di chiedere scusa quando faccio soffrire qualcuno?
• Ho il coraggio dell’autocritica quando sbaglio o sono debole?
• Ho ricevuto qualche volta il sacramento della Riconciliazione senza pentimento? (la confessione senza pentimento è confessione nulla).
• Dopo una mancanza ho l’abitudine di commiserarmi invece di pentirmi e ripartire?
• So piangere con chi piange?
• Ho avuto il cuore duro verso qualche sofferenza?
• Ho chiuso gli occhi di fronte a qualche necessità dei fratelli?
• Nella mia famiglia trascuro qualche persona?
• Prendo parte a tutte le pene della mia famiglia?
• Cosa faccio per le grandi sofferenze del mondo?
• Cosa faccio per il problema della fame?
• Che cosa so fare per le ingiustizie contro i poveri?
• Mi interesso dei perseguitati? degli ultimi?
• Che cosa faccio per le gravi ingiustizie contro il Terzo Mondo?
• Che cosa faccio per i gravi problemi del disarmo e della guerra?



3. Beati i miti perché erediteranno la terra
Beato chi sceglie la mitezza, la benevolenza, la pazienza, l’umiltà. Beato chi ha il cuore grande. Beato chi rifiuta la violenza. Beato chi sa perdonare.
• Ho un cuore meschino? Calcolatore?
• So amare prima di tutto me stesso nel modo giusto, accetto me stesso?
• Ho pazienza con me stesso? So vedere in me i doni di Dio?
• Sono mite e buono in casa con tutte le persone? So controllare la lingua?
• Ho pretese illogiche con i familiari?
• Ho l’abitudine di ringraziare in casa per quello che ricevo?
• Manco di rispetto ai genitori?
• Sono violento nei pensieri? Nelle parole? Nelle azioni?
• Appoggio i movimenti contro la violenza?
• Creo divisioni? Spargo malignità?
• So perdonare?
• Odio qualche persona?




4. Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia perché saranno saziati.
Beati coloro che hanno la brama della santità, che aspirano all’autenticità evangelica, che scelgono il Vangelo senza accomodamenti né attenuazioni. Beato chi desidera ardentemente ciò che Dio desidera. Mi rendo conto che il massimo problema dell’uomo è la fedeltà alla volontà di Dio?
• Cerco la volontà di Dio? Lo faccio almeno nelle grandi decisioni?
• Ricorro alla preghiera e al consiglio di persone prudenti quando la volontà di Dio è molto difficile da discernere?
• Sono attento ai richiami all’autenticità che colgo intorno a me?
• Che cosa manca di profondo alla mia vita per essere cristiana? Per essere come Dio mi vuole?
• Lotto contro le abitudini borghesi o poco cristiane?
• Sono attento alla scelta delle mie amicizie?
• Tollero che in casa mia entri il male?
• Prego per la santità della Chiesa?
• Chiedo a Dio il dono di preti santi?





5. Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia
Beati quelli che si sforzano di essere un riflesso della bontà di Dio. Beati quelli dal cuore grande e misericordioso verso i loro fratelli.
• Ho l’abitudine di giudicare gli altri?
• Ho l’abitudine di esprimere i miei giudizi anche quando sono infondati? Sono sospettoso? Malizioso nell’interpretare il bene degli altri?
• Riparo ai giudizi cattivi?
• Ci sono persone che io giudico sempre male?
• Mi rendo conto che anche se posso giudicare un’azione degli altri non mi è mai possibile pesare le loro responsabilità e le loro intenzioni?
• Ho l’abitudine di etichettare le persone?
• Riparo in qualche modo alle etichette ingiuste che appioppo agli altri? So comandare alla mia lingua? Di una calunnia non basta pentirmi e confessarmi, devo ripararla.
• Ho l’abitudine di tagliar panni alla gente?
• Ho rovinato qualcuno con la mia lingua? Ho dei nemici?
• So perdonare ai nemici? Ho dei rancori che non ho vinto?
• Prego per i nemici? Mi sono vendicato?
• Ho già provato a cambiare il male con il bene?





6. Beati i puri di cuore perché vedranno Dio
Beati quelli che hanno il cuore sincero perché possono accostarsi a Dio. Beato chi è autentico nei pensieri e nei fatti perché è accolto da Dio.
• L’ipocrisia è un male orribile, che fa rivoltare Cristo: mi sento ipocrita davanti a lui?
• Gesù non rigetta il peccatore, ma non sopporta l’ipocrita: accetto di essere peccatore?
• Qual è la più grande ipocrisia della mia vita?
• Ci sono delle falsità nel mio comportamento religioso? • Ho mascherato qualcosa di grave nelle confessioni passate? Ogni colpa grave taciuta volontariamente o mascherata dev’essere confessata bene: lo sai questo?
• Ci sono ipocrisie nel mio modo di accostare l’Eucaristia?
• Ho fatto dei sacrilegi? Ho ricevuto l’Eucaristia in colpa grave?
• Sono legato a superstizioni?
• Posso dire di essere immune dall’idolatria del denaro, del lavoro, del successo, della carriera?
• Posso dire di mai aver fatto guadagni disonesti? Ho riparato?
• C’è in me l’idolatria del sesso?



CASTITÀ
• Hai delle abitudine sensuali?
• Hai l’abitudine di indugiare su pensieri sensuali?
• Hai l’abitudine dei discorsi osceni? Hai dato degli scandali?
• Hai divulgato della pornografia?
• Hai il vizio della masturbazione?
• Sei cosciente che questo vizio, con una lotta metodica e una guida spirituale ferma, si può vincere?
• Sei schiavo della gola? Dell’alcool o di altre cose che degradano la volontà?
• Se sei implicato in gravi disordini sessuali, non è sufficiente confessarti. 


Devi aprire i tuoi orizzonti: leggi qualcosa che ti sblocchi e consulta un sacerdote aprendoti con molta schiettezza.

PER FIDANZATI
• Il vostro amore è puro e generoso?
• Siete impantanati nella sensualità?
• Lo sapete che se il vostro amore non vi porta a Dio è amore egoistico e inquinato?
• Vi preparate al matrimonio con leggerezza?
• Avete un sacerdote che sia per voi una guida esigente verso il
matrimonio?
• Avete l’amicizia di una coppia profondamente cristiana che vi aiuti?
• Che cosa fate per allenarvi all’amore profondo?
• Che cosa fate per correggere il vostro carattere?
• Avete paura del sacrificio?
• Avete programmato una vita di carità e di servizio?
• Che cosa fate per giungere a un amore generoso e non sensuale?
• Sapete sostenervi nella debolezza?
• Lo sapete che la sensualità comincia dai pensieri e dal cuore?

PER SPOSI
• Avete la persuasione che l’atto matrimoniale è un atto sacro?
• Avete l’abitudine a compiere l’atto matrimoniale purificandovi prima da ogni egoismo?
• Avete l’abitudine di abolire nel vostro atto matrimoniale ogni volgarità e leggerezza?
• Conoscete la mentalità della Chiesa sugli anticoncezionali?
• Conoscete la mentalità della Chiesa sulla paternità responsabile?
• Conoscete i metodi naturali che rispettano i cicli di fecondità e non deturpano il fisico e la sacralità del matrimonio?
• Avete una guida spirituale almeno nei periodi difficili?
• Avete l’amicizia di una coppia cristiana vera?
• Vi rendete conto che il matrimonio esige preghiera e va rinnovato ogni giorno?




7. Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i costruttori di pace e di concordia perché hanno in loro qualcosa della bontà di Dio. Beati i portatori di pace perché somigliano a Dio.
• Ho l’abitudine di seminar discordie, portar divisioni, riferire il male degli altri?
• Sono violento in casa? Umilio le persone? Sono geloso? Riporto pettegolezzi, sospetti?
• Ho l’abitudine di rendere pesante il clima della mia famiglia col pessimismo?
• Carico sugli altri i miei problemi? Le mie tensioni? Il mio pessimismo?
• Cerco di crear gioie intorno a me? Di dar luce e speranza?
• Coltivo l’ottimismo che viene dalla fede?
• Sono costruttore di unità in famiglia, in parrocchia, nel mio gruppo?
• Se ho creato divisioni sono pronto a pagare? A riparare?



8. Beati i perseguitati per causa della giustizia perché di essi è il regno dei cieli
Beati quelli che san pagare per la loro fede. Beato chi è fedele alla volontà di Dio ed è pronto anche a soffrire per essere fedele alla volontà di Dio.
• Cerco in ogni cosa la volontà di Dio?
• Quando ho scoperto la volontà di Dio so portarla avanti con fermezza a costo di qualunque sacrificio?
• Sono capace di soffrire qualcosa per Cristo, per fedeltà a lui?
• Sono capace a pagare anche con le umiliazioni per le cause del bene? Per le cause della fede?
• Sono capace a sopportare anche una derisione per amore a Cristo?
• Che cosa faccio per annunciare la fede? Ho il problema? Annuncio Cristo con la mia fede e le mie opere, nel mio ambiente?
• Mi sono vergognato qualche volta di Cristo? Sono stato vile?

C'è un grande mezzo di salvezza: il Sacramento del Perdono!

- Padre Andrea Gasparino - 



Buona giornata a tutti. :-)



mercoledì 1 aprile 2015

Una prova schiacciante – Padre Andrea Gasparino -

Gesù crocefisso! Come posso guardarti
con tranquillità, con indifferenza?
Gesù crocefisso! Ma esiste un’altra prova
più schiacciante del tuo amore?
Gesù crocefisso, parla,
scuoti il mio torpore, ma per sempre!
Povera la Madre tua,
crocefissa senza nemmeno una croce,
crocefissa con te
senza poter far nulla per te,
crocefissa accanto a te
mentre ti aiuta a sopportare.
Cristo, sei nato tra i poveri,
hai voluto il posto più povero per nascere,
hai voluto per primi intorno a te
i disprezzati;
ora vuoi morire tra i ladri.
Certo,non dai alcun valore
alle valutazioni umane;
sembra che per te debbano essere
tutte capovolte, tanto sono fallaci.
Penso a quando issarono la croce:
che tortura fu la tua!
Gesù, non riesco a pensare
alla tua posizione, al respiro spasimante,
al peso del tuo corpo,
a quelle mani inchiodate.
Ma perché hai scelto proprio
la morte più terribile?
Lo so perché:
volevi dare una prova che sfidasse i secoli,
per chiamare all’amore gli uomini.
Grazie per la scritta sul capo:
mi dici che sei venuto e sei morto
per essere re, mio re:
vuoi regnare nel mio cuore.

- Padre Andrea Gasparino -


Fonte: “Davanti al crocefisso. Preghiere, invocazioni, litanie” a cura di L. Guglielmoni, F. Negri, Ed. Paoline



Nascondetevi sotto le ali della misericordia di Dio; egli è più capace di perdonare di quanto voi lo siate di peccare.

- S. Caterina da Siena -




Fa piacere trovarsi in una barca come la Chiesa, squassata dalle tempeste, quando si è sicuri di non andare a fondo.

- Blaise Pascal -



Il cosmo
come calice
d'argilla
raccoglie
le lacrime
di un Dio
che si dissangua.
Domani
sul deserto
degli uomini
germoglierà la vita.

- Patrizio Righero - 




Buona giornata a tutti. :-)

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