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martedì 11 agosto 2015

La Benedizione di Santa Chiara d' Assisi - 11 agosto -

Nel nome del Padre del Figlio
e dello Spirito Santo.
Il Signore vi benedica
e vi custodisca.
Vi mostri la sua faccia
e abbia misericordia di voi.
Volga verso di voi il suo volto
e vi dia pace,

sorelle e figlie mie, e a tutte le altre che verranno e rimarranno nella vostra comunità, e alle altre ancora, tanto presenti che venture, che persevereranno fino alla fine negli altri monasteri delle povere dame.

Io Chiara, ancella di Cristo, pianticella del beatissimo padre nostro san Francesco, sorella e madre vostra e delle altre sorelle povere, benché indegna, prego il Signore nostro Gesù Cristo, per la sua misericordia e per l'intercessione della santissima sua genitrice, santa Maria, e del beato Michele arcangelo e di tutti i santi angeli di Dio, del beato Francesco padre nostro e di tutti i santi e le sante, che lo stesso Padre celeste vi dia e vi confermi questa santissima benedizione sua in cielo e in terra: in terra, moltiplicandovi nella grazia e nelle sue virtù fra i servi e le ancelle sue nella Chiesa sua militante; e in cielo, esaltandovi e glorificandovi nella Chiesa trionfante fra i santi e le sante sue.

Vi benedico nella mia vita e dopo la mia morte, come posso, con tutte le benedizioni, con le quali il Padre delle misericordie ha benedetto e benedirà i suoi figli e le sue figlie in cielo e sulla terra, e con le quali il padre e la madre spirituale ha benedetto e benedirà i figli suoi e le figlie spirituali. Amen.

Siate sempre amanti delle anime vostre e di tutte le vostre sorelle, e siate sempre sollecite nell'osservare quelle cose che avete promesso al Signore.

Il Signore sia sempre con voi e voglia il Cielo che voi siate sempre con lui.

Amen.  




" La pianticella di Francesco "

Primo virgulto delle Povere Signore dell’Ordine dei Minori, seguì san Francesco, conducendo ad Assisi in Umbria una vita aspra, ma ricca di opere di carità e di pietà; insigne amante della povertà, da essa mai, neppure nell’estrema indigenza e infermità, permise di essere separata. 

"Colloca i tuoi occhi
davanti allo specchio dell'eternità,
colloca la tua anima
nello splendore della gloria,
colloca il tuo cuore in colui
che é figura della divina sostanza
e trasformati interamente,
per mezzo della contemplazione,
nella immagine della divinità di Lui.
con tutta te stessa ama Colui che,
per amor tuo, tutto si é donato"

(Lett. III,12-15: FF 2888-2889) Colloca i tuoi occhi  - dalle lettere di Santa Chiara di Assisi



oggi la Chiesa celebra Santa Chiara:

"con tutta te stessa ama Colui che per amor tuo tutto si è donato" 

“Una sequela di Cristo che può scuotere ancora oggi la nostra società e provocarla, innanzitutto in ciò che l'affascina maggiormente, cioè la ricchezza materiale, il denaro, il lusso, il dominio e la superiorità sugli altri.
... agli occhi della nostra attuale società, che dà la priorità al denaro e al potere, potrebbe apparire come un limite e una disgrazia, invece … si è mostrata una via di libertà interiore, di adorazione a Dio e di servizio amorevole agli altri. Il non avere nessuna proprietà, ma solo l'uso delle cose, ci rende veramente liberi dalla ricerca sfrenata delle ricchezze materiali, spesso a danno degli altri, che non hanno neanche il necessario per vivere degnamente.

- Cardinale Clàudio Hummes -

Ci insegni S. Chiara a liberarci da ciò che è superfluo per essere ricchi dentro e fuori. Ricchi della vera ricchezza: la libertà. 

un pò di biografia: http://leggoerifletto.blogspot.it/2012/08/santa-chiara-vergine-biografia.html



Auguri a chi porta il nome di questa Santa 
e buona giornata a tutti. :-)





venerdì 22 maggio 2015

Quando ci siamo conosciuti io non cercavo niente .... - Susanna Casciani -

Quando ci siamo conosciuti io non cercavo niente, avevo già perso troppo.
Quando mi sei arrivato davanti con quei tuoi modi semplici, con quei tuoi occhi grandi, con quelle gambe troppo magre, io non cercavo amore, avevo già perso troppo.
Quando mi hai chiesto come mi chiamavo, quando mi hai fatto ridere, quando mi hai fatto arrabbiare dopo soli cinque minuti di conversazione, io non cercavo carezze, sesso, attenzioni.
Tu mi avevi già scelta, mentre io avevo scelto la solitudine.
Io non volevo baci, non volevo cene fuori, non volevo regali a Natale, non volevo anniversari, non volevo promesse, non volevo storie, non volevo bugie, non volevo giochi, non volevo le lenzuola sopra le nostre teste, non volevo che tu mi togliessi la nutella ai lati della bocca, non volevo che tu mi prendessi in giro per la mia voce al telefono.
Non volevo affezionarmi, e ti rifuggevo come se fossi stato il Diavolo, o la Morte, o la mia paura più grande.
Non volevo passare del tempo con te, non volevo vederti mangiare, vederti correre, vederti dormire, vederti arrabbiato, triste, confuso, o peggio, felice, o peggio, eccitato, o peggio, dolce.
Non ero pronta. Non di nuovo. Non ancora.
Ma tu insistevi.
Io scappavo e tu mi rincorrevi.
Io ti dicevo cento no, e tu facevi di tutto per strapparmi un solo sì.
“Io sono diverso” dicevi, e lo dicevi con quell'aria sincera, così sincera che a volte ti credevo quasi.
Facevi tutto quello che nessuno aveva mai fatto per me: c'eri.
Stavi con me.
Stavi con me a tempo perso, e io ti dicevo che dovevo andare e tu mi volevi accompagnare.
Non ricordo nemmeno il giorno in cui non sono più riuscita a mandarti via.
All'inizio era semplice.
“Ma guarda questo, ma chi si crede di essere?”
Poi, lentamente, come i mali peggiori, sei andato ad adagiarti sui miei pensieri, tra i miei desideri, e dirti di no era più doloroso di farti restare.
Come ogni sciocca che si rispetti, ci sono ricascata.
Io.
Io che non ti avevo chiesto niente.
Tu che mi davi così tanto.
Avevi ragione, avevi ragione ad insistere.
Insieme eravamo perfetti, davvero. Un amore di quelli che spezza il fiato, che toglie la fame, che trasforma i volti di chi lo vive, uno di quegli amori che forse si incontra una volta, se si è fortunati.
Non volevo affezionarmi e mi sono innamorata.
E tu?
Tu che mi volevi così tanto, ma così tanto, un giorno, dopo aver avuto più di tanto, dopo aver avuto tutto, mi hai detto che non lo sapevi se era ancora il caso, che forse era meglio stare un po’ da soli, che ti sentivi strano, diverso, distante.
Io ancora oggi non so che dire.
Ancora oggi ho solo una domanda, solo una.
Ma perché?
Perché non mi hai lasciato stare?”

- Susanna Casciani - 





"Forse un giorno scoprirò che anche io ti facevo del male, con tutto quel mio amore, con tutta quella voglia di perdere la testa, con tutta quella dolcezza, con tutto quel voler sentire la vita continuamente. 
Forse tu volevi solo startene tranquillo, e con me non potevi. Con me non si può. "

- Susanna Casciani - 



Inizio a provare dell’astio verso quelli che dicono che...

“devi sorridere”
“devi continuare a vivere” 
“devi andare avanti”
“nella vita non c’è solo l’amore”
“devi cambiare prospettiva”
“la vita è bella”
“i prati sono in fiore”
“gli unicorni esistono”. 

 Provateci voi a sorridere con un dito nel culo, perché certi amori sono così, e magari non sono fine, ma insomma…ci siamo capiti.

- Susanna Casciani - 



Sarebbe bello se tu mi amassi

Se tu mi chiamassi tra tre minuti esatti.
Se ti arrabbiassi a vedermi parlare con un altro.
Se ti preoccupassi quando fuori è buio e io non sono ancora tornata a casa.
Se ti sfogassi con me.
Se mi regalassi un libro.
Se mi scrivessi una lettera.
Se tu volessi andare a fare l’amore in macchina, stasera.
Se mi aspettassi sotto casa ogni domenica. 
Se tu mi amassi.
Se ti piacessero i miei capelli.
Se mi prendessi in giro per la mia voce da bambina.
Se piangendo mi confessassi cosa non smetterà mai di farti male.
Se fossi l’unica di cui ti fidi davvero.
Se potessimo mangiare un gelato insieme sul letto.
Se potessimo ubriacarci insieme. 
Se tu mi amassi.
Se i miei occhi ti incantassero.
Se la voglia del mio corpo ti tenesse sveglio.
Se tu volessi baciarmi ORA.
Se tu volessi cenare con me.
Se tu volessi svegliarti con me.
Se tu volessi prendere un aereo con me, un treno con me.
Se tu volessi camminare accanto a me.

- Susanna Casciani - 



Oggi consentitemi una piccolo pensiero personale



Tanti auguri di buon compleanno Laura, splendida, meravigliosa e carissima figlia. Mille di questi giorni e che siano tutti felici.
Lo so... lo so... è banale...  ma altro non mi è venuto in mente... però  questa benedizione di don Tonino Bello ti piacerà

La strada vi venga sempre dinanzi
e il vento vi  soffi  alle spalle
e la rugiada bagni sempre l’erba
su cui poggiate i passi.
E il sorriso brilli sempre
sul vostro volto.
E il pianto che spunta
sui vostri occhi
sia solo pianto di felicità.
E qualora dovesse trattarsi
di lacrime di amarezza e di dolore,
ci sia sempre qualcuno
pronto ad asciugarvele.
Il sole entri a brillare
prepotentemente nella vostra casa,
a portare tanta luce,
tanta speranza e tanto calore.


  e buona giornata a tutti quanti voi  :-)


lunedì 20 ottobre 2014

A Messa perché è bello!!! - don Nardo Masetti -


Per secoli e secoli abbiamo insistito sul fatto che "perdere la Messa alla domenica è peccato mortale". Naturalmente lo scopo era quello di far sì che i fedeli vi partecipassero in massa. Risultato statistico di presenze visibili: circa il 15%. Se avessimo insistito maggiormente sopra un diverso aspetto, avremmo potuto ottenere una percentuale almeno del 16%? Secondo me sì.
La gente ha sempre pagato le tasse mal volentieri e purtroppo molti, quando lo possono fare impunemente, non le pagano. 
Il presentare la Messa esclusivamente come una tassa settimanale da pagare al buon Dio, non credo che funzioni: le statistiche dicono che ci sono molti evasori.
Oggi in particolare c'è il culto del bello. La televisione e i mass media in genere ci portano in casa persone giovani, belle, ben vestite, prodotti di bellezza... 
Solo noi cristiani praticanti dobbiamo trangugiare cose indigeste, pur di arrivare un giorno in paradiso? Ma il nostro non è il Dio della bellezza (guardare il microcosmo e il macrocosmo)? Perché allora non mettiamo spesso in risalto l'aspetto estetico della fede cristiana, ed in particolare la bellezza della Celebrazione Eucaristica?
Noi andiamo a Messa, perché è bello trovarci in udienza ufficiale e personale allo stesso tempo davanti al nostro Dio. E' bello sentirci perdonati da Lui; è bello ascoltare la sua voce, che ci incoraggia, che ci indica la strada giusta fra le tante equivoche che ci sono proposte. E' bello trovarci assieme a tutta la Chiesa terrena e celeste, come anticipo di quell'unione beatificante ed eterna che ci attende. E' bello prendere con noi nel cammino difficile della settimana, quel meraviglioso Dio che ci ama al punto da lasciarsi mangiare da noi...

Se provassimo ad insistere per secoli e secoli... forse la percentuale dei fedeli alla Messa domenicale potrebbe anche raggiungere il...%.

- don Nardo Masetti -





Spera tutto da Gesù: tu non hai nulla, tu non vali nulla, tu non puoi nulla. Sarà Lui ad agire se ti abbandoni in Lui.


- San Josemaría Escrivá -




“Non ti arrendere dinanzi ai pensieri ostinati, capaci di smemorizzare le migliori convinzioni. La preghiera e la fede in Cristo Gesù ti aiuteranno a tener salde le convinzioni buone e a resistere al vento impetuoso della smemorizzazione”.

- Servi della Sofferenza - 




Il mestiere di Dio è perdonare 

I cattolici sono soliti andare dal prete a confessare i loro peccati e ricevere da lui l'assoluzione in segno di perdono da parte di Dio. C'è però spesso il rischio che i penitenti si servano di tutto ciò come di una garanzia, un certificato che li protegga dal castigo divino e pongano così maggiore fiducia nell' assoluzione del sacerdote che non nella misericordia di Dio. 
È proprio quello che fu tentato di fare in punto di morte il Perugino, un pittore italiano del Rinascimento, il quale decise di non confessarsi finché non fosse stato sicuro che non era la paura a spingerlo a farlo. Per lui sarebbe stato un sacrilegio e un'offesa a Dio. Un giorno la moglie, che era all'oscuro di questo suo atteggiamento interiore, gli domandò se non avesse timore di morire senza essersi confessato. Il Perugino replicò: "Mia cara, ecco come io vedo la cosa: il mio mestiere è dipingere e sono stato un ottimo pittore. Quello di Dio è perdonare e se lui sa fare il suo lavoro come io ho saputo fare il mio, non vedo perché dovrei avere paura".

- Padre Amthony de Mello -
Tratto da “La preghiera della rana. Saggezza popolare dell’oriente” Ed. Paoline 1988




La paura di Dio -  

La prima lettera di San Giovanni dice “dove c’è il timore non c’è l’amore”; Gesù non ci ha insegnato a temere Dio, questa è la religione, la religione deve mettere paura, perché la religione ha un lato incredibilmente debole: sa che non è capace di convincere la profondità dell’uomo, sa che i suoi argomenti sono insensati, sono irrazionali, allora la religione li può soltanto imporre con la paura della conseguenza tremenda che c’è a chi sgarra, quindi la religione sapendo la debolezza dei suoi argomenti, li impone con il terrore, deve terrorizzare le persone.
È veramente drammatico vedere quante persone hanno vissuto la loro esistenza nel terrore di Dio!
Ricordate, almeno quelli di una volta, il giudizio di Dio! 

Quando dicevano che alla resurrezione dei morti sulla fronte avremmo scritto tutto quello che avevamo fatto; tutti quanti a resuscitare e c’era così questo giudizio di Dio che scriveva le azioni buone, quelle cattive, e poi faceva il conto e quindi spediva …   
Ricordate l’immagine dell’inferno? Cos’era? 
Pensate che contraddizione: un Dio che veniva presentato come colui che chiede a noi, uomini, limitati, deboli, fragili di perdonare sempre, che se la legava al dito per un semplice peccato! 
Non per dieci anni, cento, un milione, un miliardo... no per tutta l’eternità! 
E questo era terrorismo. Ci sono persone che non si sono realizzate nella loro esistenza per il terrore di fare uno sbaglio agli occhi di Dio.(..)

- Alberto Maggi -
frate e biblista
http://www.studibiblici.it/








Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it









martedì 19 novembre 2013

Coroncina dell'Angelo Custode

1.) Amorosissimo Angelo mio Custode, vi ringrazio della speciale premura con cui avete sempre atteso e attendete a tutti i miei inte­ressi spirituali e temporali, e vi prego a de­gnarvi di ringraziare per me la Divina Prov­videnza che si compiacque di affidarmi alla tutela di un Principe del Paradiso. Gloria…

Angelo di Dio, che sei il mio custode, oggi illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.

2.) Amorosissimo Angelo mio Custode, vi chiedo umilmente perdono di tutti i disgusti che vi ho dato violando alla vostra presenza le legge di Dio non ostante le ispirazioni ed ammonizioni vostre, e vi prego ad ottenermi la grazia di emendare colla debita penitenza tutti i miei passati mancamenti, di andar sem­pre crescendo nel fervore del divino servizio, e di avere sempre una grande divozione a Maria SS. che è la madre della santa perse­veranza. Gloria…

Angelo di Dio, che sei il mio custode, oggi illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.

3.) Amorosissimo Angelo mio Custode, vi supplico istantemente a raddoppiare verso di me le sante vostre premure, affinché superando tutti gli ostacoli che si incontrano nella via della virtù, giunga a liberarmi da tutte le mi­serie che opprimono l'anima mia, e, perseve­rando nel rispetto dovuto alla vostra presenza, temette sempre i vostri rimproveri, e seguen­do fedelmente i vostri santi consigli, meriti un giorno di godere insieme con voi e con tutta la Celeste Corte le ineffabili consolazioni da Dio preparate per gli eletti. Gloria…

Angelo di Dio, che sei il mio custode, oggi illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.


ORAZIONE. - Dio potente ed eterno, che, per effetto della tua ineffabile bontà, hai dato a tutti noi un Angelo Custode, fa' che io abbia tutto il rispetto e l'amore verso quello, che la tua misericordia mi ha accordato; e protetto dalle tue grazie e dal suo potente aiuto, meriti di venire un giorno nella patria celeste per contemplare insieme a lui, la tua infinita grandezza. Per Gesù Cristo nostro Signore. Amen.




Prayer to our Holy Guardian Angels

O holy Guardian Angel, my dear friend and solicitous guide on the dangerous way of life, to thee be heartfelt thanks for the numberless benefits which have been granted me through thy love and goodness and for the powerful help by which thou hast preserved me from so many dangers and temptations. I beg of thee, let me further experience thy love and thy care. Avert from me all danger, increase in me horror for sin and love for all that is good. Be a counselor and consoler to me in all the affairs of my life, and when my life draws to a close, conduct my soul through the valley of death into the kingdom of eternal peace, so that in eternity we may together praise God and rejoice in His glory. Through Jesus Christ Our Lord.
Amen.
O Angel of God, make me worthy of thy tender love, thy celestial companionship and thy never.


Al mio Angelo Custode

A te, che da lassù continui a vegliare su di me…
A te, che, con dolce prepotenza, sei parte di me…e vivi con me…
A te, che, attraverso silenzi, segni, ricordi, attimi, parole, sguardi, lacrime…rendi questo mio cuore proiezione del tuo…
A te, che nonostante ogni luogo, ogni tempo, ogni spazio…continui a essere…
A te, che con tenera violenza mi spingi a continuare a guardare in faccia a questa vita e a darle un senso anche senza il tuo essere qui, ora…
A te, che sei… che continuerai a essere… qui..con me…
Osservo questo cielo…sopra di noi…e so che tu, per me, stai sorridendo alle stelle…alla luna…al sole…e al mio cuore dolorante…
Guardo lassù e sento la tua carezza…e ti stringo a me…con rabbia e amore…
Non lasciarmi… fa’ che io ti senta sempre in me… fa’ che io viva per te…per me…e per quanti mi vogliono bene…
Vola…e non lasciarmi mai…



Sul palmo della mano

La strada ti venga sempre dinanzi,
e il vento soffi alle tue spalle
e la rugiada bagni l'erba su cui poggi i passi
e il sorriso brilli sul tuo volto
e il cielo ti copra di benedizioni.

Possa una mano amica tergere le tue lacrime
nel momento del dolore.

Possa il Signore Dio tenerti sul palmo della mano
fino al nostro prossimo incontro.


Antica benedizione gaelica cristiana





domenica 13 ottobre 2013

E' vietato - Alfredo Cuervo Barrero -

È vietato piangere senza imparare,
alzarti al mattino senza saper cosa fare,
aver paura dei ricordi
È vietato non sorridere ai problemi,
non lottare per ciò che vuoi,
abbandonare tutto per paura,
non far diventare i tuoi sogni realtà.
È vietato non dimostrare il tuo amore,
far pagare a qualcuno i tuoi debiti e il tuo malumore
È vietato abbandonare i tuoi amici
non tentare di capire ciò che avete vissuto insieme
chiamarli soltanto quando hai bisogno
È vietato non fare le cose per te stesso
non creder in Dio e fare il tuo destino
Aver paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo respiro
È vietato sentire la mancanza di qualcuno senza rallegrarsi,
dimenticare i suoi occhi e la sua risata
solo perché le vostre strade non si incrociano più
È vietato dimenticare il tuo passato e pagarlo con il tuo presente.
È vietato non tentare di capire le persone,
pensare che le loro vite valgano più della tua
non sapere che ognuno ha il suo cammino e la sua gioia
È vietato non creare la tua storia
smettere di ringraziare Dio per la tua vita,
non avere dei momenti per la gente
che ha bisogno di te,
non capire che ciò che ti da la vita
te la può anche togliere.
È vietato non cercare la tua felicità
non vivere la tua vita con un atteggiamento positivo
non pensare che potremmo essere migliori
non sentire che senza di te questo mondo non sarebbe uguale.



(Alfredo Cuervo Barrero)


Per quanto difficile possa essere la vita, c’è sempre qualcosa che è possibile fare.
Guardate le stelle invece dei vostri piedi.

Stephen W. Hawking



"Davanti a Dio non dobbiamo mai presentarci come chi crede di aver reso un servizio e di meritare una grande ricompensa. Questa è un’illusione che può nascere in tutti, anche nelle persone che lavorano molto al servizio del Signore, nella Chiesa. Dobbiamo, invece, essere consapevoli che, in realtà, non facciamo mai abbastanza per Dio".

Papa Benedetto XVI



Se uno non può sopportare gli oltraggi, non vedrà la gloria. Se non è esente da bile, non assaggerà la dolcezza. Tu devi andare in mezzo agli altri, tra le loro varie vicende, per essere temperato e provato: l'oro è provato solo dal fuoco. Non oberarti di troppi incarichi, ti assoggetteresti a pene e sofferenze; ma col timore di Dio cimentati a ciò che conviene ad ogni particolare momento, e non far nulla d'impulso. Evita la collera quanto puoi, non giudicare nessuno e specialmente quelli che ti mettono alla prova. Pensandoci bene, capirai che sono loro che ti conducono alla maturità.

San Barsanufio e Giovanni, monaci reclusi


Benedizione

Il Dio buono e misericordioso ti benedica, 
ti avvolga della sua presenza d'Amore e di guarigione. 
Ti sia vicino quando esci e quando entri, 
ti sia vicino quando lavori. Faccia riuscire il tuo lavoro. 
Ti sia vicino in ogni incontro e ti apra gli occhi 
per il mistero che risplende in te in ogni volto umano. 
Ti custodisca in tutti i tuoi passi. 
Ti sorregga quando sei debole. 
Ti consoli quando ti senti solo. 
Ti rialzi quando sei caduto. 
Ti ricolmi del suo Amore, della sua bontà e dolcezza 
e ti doni libertà interiore. 
Te lo conceda il buon Dio, 
il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo. 
Amen.

(Anselm Grun)








giovedì 26 settembre 2013

La preghiera che avevo dimenticato - Paulo Coelho -

Signore, proteggi i nostri dubbi, perché il Dubbio è una maniera di pregare. Esso ci fa crescere, perché ci obbliga a guardare senza paura le tante risposte a una stessa domanda. E affinché ciò sia possibile,

Signore, proteggi le nostre decisioni, perché la Decisione è una maniera di pregare. Dacci il coraggio, dopo il dubbio, di essere capaci di scegliere tra un cammino e l'altro. Che il nostro sì sia sempre un sì, e il nostro no sia sempre un no. Fa' che una volta scelto il cammino, non guardiamo giammai indietro, né lasciamo che la nostra anima sia rosa dal rimorso. E affinché ciò sia possibile,

Signore, proteggi le nostre azioni, perché l'Azione è una maniera di pregare. Fa' che il nostro pane quotidiano sia frutto del meglio di quanto abbiamo dentro di no. Che possiamo, attraverso il lavoro e l'azione, condividere un po' dell'amore che riceviamo. E affinché ciò sia possibile,

Signore, proteggi i nostri sogni, perché il Sogno, è una maniera di pregare. Fa' che, indipendentemente dalla nostra età o dalla situazione, siamo capaci di mantenere accesa nel cuore la fiamma sacra della speranza e della perseveranza. E affinché ciò sia possibile,

Signore, riempici sempre di entusiasmo, perché l'Entusiasmo è una maniera di pregare. È lui che ci unisce ai Cieli e alla Terra, agli uomini e ai bambini, e ci dice che il desiderio è importante, e merita il nostro impegno. È lui che ci dice che tutto è possibile, purchè ci impegniamo totalmente in ciò che facciamo. E affinché ciò sia possibile,

Signore, proteggici, perché la Vita è l'unica maniera che abbiamo per manifestare il Tuo miracolo. Che la terra continui a trasformare la semente in grano, che noi continuiamo a tramutare il grano in pane. E questo è possibile solo se avremo Amore - dunque, non lasciarci mai in solitudine. Dacci sempre la Tua compagnia, e la compagnia di uomini e donne che hanno dubbi, agiscono e sognano, si entusiasmano e vivono come se ogni giorno fosse totalmente dedicato alla Tua gloria.

Amen
(Paulo Coelho)






Nulla viene per caso, c'è una ragione per ogni cosa,
anche se non ce ne rendiamo conto.
Se cerchi il positivo e lo chiedi, arriva.
Gli incontri più importanti sono gia combinati dalle anime
prima ancora che i corpi si vedano.
Generalmente essi avvengono quando arriviamo ad un limite.
Quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente.


~ Paulo Coelho ~





Se dovessi darti un consiglio ti direi..
Non lasciarti intimidire dalle opinioni altrui..
Poiché solo la mediocrità cerca conferme, affronta i rischi e fa' quello che desideri !!

- Paulo Coelho -




Non possiamo mai giudicare le vite degli altri, perchè ogni persona conosce solo il suo dolore e le sue rinunce.
Una cosa è sentire di essere sul giusto cammino, ma un’altra è pensare che il tuo sia l’unico cammino.

- Paulo Coelho -



Benedizione

Non ti lascio cadere e non ti abbandono. 
Resto presso di te con il mio amore, 
ti accompagno dovunque andrai. 

Il mio amore sia la tua forza, la mia fedeltà la tua difesa. 
Ti avvolga la mia tenerezza, 
e ti venga incontro la mia brama. 

Se sei triste, ti consolerò, 
nella tua inquietudine stendo la mia mano su di te, 
nel tuo dolore bacio le tue ferite, 
nel tumulto mi metto al tuo fianco 
come angelo delle difficoltà. 

Se gli uomini ti deridono ti irrobustirò le spalle, 
nella tua mutezza ti offrirò la mia voce 
e quando sarai ricurvo per il dolore ti solleverò 
con uno sguardo d’amore. 

Quando tutto inaridirà in te, ti regalerò il mio calore, 
e quando le preoccupazioni ti opprimeranno, 
ti sussurrerò parole di fiducia. 

Se l’affanno colmerà la tua anima, lo caccerò, 
e la mia presenza sarà per te luce in tutto quello che farai. 

Al mattino ti risveglia il mio desiderio 
e alla sera ti ricopre il mio amore; 
addormentati nelle mie braccia 
faccia a faccia, cuore a cuore… 
tendi l’orecchio, batte per te… nella lunga notte, 
a ogni nuovo giorno…

(Anselm Grun e Maria M. Robben)

Fonte: Come vincere nelle sconfitte, Ed. Queriniana 2003


Buona giornata a tutti. :-)

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