domenica 26 maggio 2019

Il maestro perde un critico - Padre Anthony de Mello

C’era un tempo un rabbino che la gente venerava come l’inviato di Dio.
Non passava giorno senza che una folla di persone si assiepasse davanti alla sua porta in cerca di un consiglio o della sua guarigione e della benedizione del sant’uomo.
E ogni volta che il rabbino parlava, la gente pendeva dalle sue labbra, facendo propria ogni parola che diceva.
Fra i presenti c’era però un personaggio piuttosto antipatico, che non perdeva mai l’occasione per contraddire il maestro.
Osservava le debolezze del rabbino e ne sbeffeggiava i difetti, con sgomento dei suoi discepoli, che cominciarono a vedere in lui l’incarnazione del diavolo.
Un giorno però il «diavolo» si ammalò e morì.
Tutti tirarono un sospiro di sollievo.
Di fuori apparivano compresi come si conveniva, ma nel loro cuore erano contenti  perché quell’eretico irriverente non avrebbe mai più interrotto i discorsi ispirati del maestro e criticato il suo comportamento.
La gente fu quindi sorpresa di vedere al funerale il maestro genuinamente affranto dal dolore.
Quando più tardi un discepolo gli chiese se era addolorato per la sorte del morto, egli rispose: 
«No, no. Perché dovrei compiangere il nostro amico che è ora in cielo?
E' per me che sono triste.
Quell’ uomo era l’unico amico che avevo. Eccomi qui circondato da gente che mi venera. 
Lui era il solo che mi metteva alla prova; temo che senza di lui smetterò di crescere».
E mentre diceva queste parole, il maestro scoppiò in lacrime.

- Padre Anthony de Mello -
Fonte: Anthony de Mello – La preghiera della rana - ed. Paoline




Ciascuno di noi ha a disposizione tanti mondi paralleli
nell’arco della propria esistenza;
si tratta, solo di prendere una decisione apparentemente difficile,
ma che in realtà non lo è affatto.
Quando ci liberiamo della paura e delle opinioni altrui;
quando realizziamo che il nostro passaggio su questo pianeta,
con tutti i suoi alti e bassi, è comunque un’avventura piena di gioia;
quando comprendiamo che la vita non ci deve nulla,
e va intesa come un dono…
allora, finalmente, ci accorgiamo di non essere soli... Mai !!

- Sergio Bambaren -


Buona giornata a tutti. :-)



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