martedì 29 novembre 2016

L’abisso dentro di me e altre preghiere - Chiara Lubich

La Trinità dentro di me!
L’abisso dentro di me!
L’immenso dentro di me!
La voragine d’amore dentro di me!
Il Padre che Gesù ci ha annunciato
dentro di me!
Il Verbo!
Lo Spirito Santo che voglio sempre avere
per servire l’Opera, dentro di me!
Non domando di meglio.
Voglio vivere in questo abisso,
perdermi in questo sole,
convivere con la Vita Eterna.
E allora?
Potare la vita fuori
e vivere quella di dentro.
Di quanto taglio di comunicazioni
con l’esterno
di tanto Parlo con la Trinità
dentro di me.

- Chiara Lubich -

Adorazione della Santissima Trinità
Albrecht Dùrer - 1511
Kunsthistorisches Museum - Germania

Fu così che ti trovai

Quando si parla d'amore, Signore,
forse gli uomini pensano ad una cosa sempre uguale.
Ma quanto è vario l'amore!
Ricordo che quando t'ho incontrato non mi preoccupavo d'amarti.
Forse perché eri Tu che mi hai incontrato
e Tu stesso pensavi a riempire il mio cuore.
Ricordo che alle volte ero tutta fiamma,
anche se il fardello della mia umanità mi dava noia
e avevo l'impressione di trascinare il peso.
Allora, già d'allora per grazia tua,
capivo un po' chi ero io e chi Tu,
e vedendo quella fiamma come un dono tuo.
Poi mi hai indicato una via per trovarti.
«Sotto la croce, sotto ogni croce - mi dicevi - ci sono io.
Abbracciala e mi troverai».
Me l'hai detto molte volte
e non ricordo le argomentazioni che adducevi.
So che mi hai convinta.
Allora, al sopravvivere d'ogni dolore, pensavo a te,
e con volontà ti dicevo il mio sì...
Ma la croce restava il buio che incupiva l'anima,
lo strazio che la dilaniava, o altro...
Quante sono le croci della vita!
Ma Tu, più tardi, mi hai insegnato ad amarti nel fratello e allora,
 incontrato il dolore, non mi fermavo ad esso, ma accettatolo,
pensavo a chi mi stava accanto, dimentica di me,
E dopo pochi istanti, tornata in me,
trovavo il mio dolore dileguato.
Così per anni e anni: ginnastica continua della croce,
ascetica dell'amore.
Sono passate tante prove e Tu lo sai:
Tu che conti i capelli del mio capo, le hai annoverate nel tuo cuore.
Ora l'amore è un altro: non è solo volontà.
Lo sapevo che Dio è Amore, ma non lo credevo così.

 - Chiara Lubich - 




Signore, dammi tutti i soli...
Ho sentito nel mio cuore la passione che invade il tuo
per tutto l'abbandono in cui nuota il mondo intero.
Amo ogni essere ammalato e solo.
Chi consola il loro pianto?
Chi compiange la loro morte lenta?
E chi stringe al proprio cuore il cuore disperato?
Dammi, mio Dio, d'essere nel mondo
il sacramento tangibile del tuo amore:
d'essere le braccia tue, che stringono a sé
e consumano in amore
tutta la solitudine del mondo.

- Chiara Lubich -




















Buona giornata a tutti. :-)





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